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martedì 23 agosto 2022

Immergetevi nel mio Sangue e adoratelo, unite il vostro sangue al mio e amatemi, riscaldatemi, rimanete con Me e offritemi il vostro «ti amo, ti adoro, ti ringrazio, ti benedico».

 


CONFIDENZE DI GESÙ AD UN’ ANIMA BAMBINA PER QUESTO NOSTRO TEMPO


(28 gennaio 2020) 

Questa mattina stavo immergendomi in Gesù e pregando con la Mamma Celeste i misteri luminosi, quando Gesù mi ha portata nel profondo di me stessa, dove Lui trova riposo, e mi ha detto: “Fate penitenza, riscoprite il sacrificio per amore, fate penitenza per i vostri peccati e quelli dei vostri fratelli e dell’intera umanità. Con    il vostro sacrificio la immergerete nel mio Amore misericordioso, fonte di vita e salvezza eterna. Lasciatevi curare e salvare, ascoltate mia Madre e fate quello che vi chiede.” 

Poi ha aggiunto: “Tutti quelli che mi amano, vengano ad adorarmi nel Santissimo Sacramento. Chiedo questo a te e a quanti capiranno e vorranno amarmi come Io desidero essere amato. Riceverete molte cure e liberazioni, riceverete la pace, la mia pace, riceverete il mio amore che tutto può in voi e intorno a voi.  Offritemi voi stessi e il vostro cuore per riscaldarmi e confortarmi nel Santissimo Sacramento. 

Sono Io, sono proprio Io che mi nascondo nelle specie del pane e del vino. Io stesso ho creato Me stesso in quel pane e vino offerti sull’altare, ma ricevo in cambio un vuoto di calore, di dolcezza e di amore. Pane e vino sono materia semplice e muta, fredda e senza vita in sé, ed Io mi ritrovo solo e molto spesso esposto ad un freddo che mi induce a piangere e soffrire. A chi posso donare i miei stratagemmi d’amore? Al pane e al vino? No, ho bisogno della mia creatura amata e sospirata che attraggo a Me con catene invisibili di puro amore.  

Sostituitevi a quel pane, mettete il vostro amore vero e profondo ed Io troverò vero ristoro e conforto. Il mio preziosissimo Sangue lo creo in quel vino che non mi dona nulla, se non una sostanza senza calore e amore. Io sono vivo e vivo d’amore, e pur essendo Dio ho bisogno e anelo l’amore della mia creatura, desidero stare con lei    e averla tra le mie braccia per trastullarla e gioire insieme... 

Immergetevi nel mio Sangue e adoratelo, unite il vostro sangue al mio e amatemi, riscaldatemi, rimanete con Me e offritemi il vostro «ti amo, ti adoro, ti ringrazio, ti benedico». 

Fatelo con il potere della mia Divina Volontà che è eterna e si estende su tutte le generazioni dei vostri fratelli, e il potere del mio Sangue e della mia Divinità scenderà anche su coloro che non mi conoscono, non mi cercano e non mi amano. 

Vi aspetto per scambiarci vero amore e rimanere uniti, Io a voi creature mie e voi a Me, vostro Creatore e Salvatore. Vi prometto il mio abbraccio eterno che vi consolerà e vi guarirà, non sarò più solo e godrò della vostra unione con Me.”


giovedì 11 agosto 2022

CONFIDENZE DI GESÙ AD UN’ ANIMA BAMBINA PER QUESTO NOSTRO TEMPO -

 


(24 gennaio 2020) 

Oggi Gesù è venuto nel mio cuore ed era molto stanco, esausto;    si è presentato come dopo la flagellazione e mi ha detto: 

“Figlioletta mia, piccola del mio Cuore, di’ a tutti di riparare   per i peccati della carne e dei sensi. L’impurità e l’oltraggio dei sensi è terribile, sono peccati che colpiscono profondamente la Divinità  Santissima. 

Adorate le mie piaghe e riparate con sacrifici tutti questi peccati orrendi per le vostre anime. Il mio capo è continuamente trafitto da spine che entrano profonde in Me a causa dei peccati della carne commessi dai miei ministri consacrati, troppi dei quali hanno perso la vista e sono ciechi che guidano altri ciechi; la loro lussuria e perversione è terribile per le anime del mio gregge. Riparate questi peccati terribili che massacrano la purezza e l’innocenza. 

Non passate il tempo a recitare preghiere chiedendomi doni e favori e grazie per le vostre vite. Donatevi per la salvezza dell’umanità. Tutti voi, figli miei, siete responsabili dei poveri e dei rigettati; quello che avete in più appartiene a loro ed Io chiederò conto di tutti i poveri e i necessitati da voi troppo ignorati. 

Chi mi ama veramente, dimentichi sé stesso, e preghi e ripari      e  digiuni  e  ami  per  la  salvezza  di  tante  anime  che  sono  in  estremo pericolo della seconda morte. 

Adorate, adorate, adorate il mio Corpo nel Santissimo Sacramento, ma adoratemi anche nel profondo del vostro intimo. L’adorazione che Io desidero potete farla in ogni momento, anche nel silenzio della vostra stanza. Scendete in silenzio nel profondo della vostra anima, chiamatemi, invocatemi e desideratemi, ed Io verrò e rimarrò con voi, e potrete adorarmi con amore e verità, ripetendomi quel “ti amo” per tutti, le meraviglie che il nostro Amore vi ha donato con tutto il nostro Amore creante, redimente e santificante. 

Mi consola molto quando vi aprite alla preghiera profonda. Sto per mandare nuovamente la forza dello Spirito su tutta l’umanità, ma non crediate che si tratti di festa; vedrete l’orrore dei vostri peccati e lo Spirito stesso vi chiederà sacrificio, pentimento profondo, lacrime di umiliazione e preghiera costante e profonda. Iniziate fin d’ora, figli miei, non aspettate, cercatemi nel silenzio delle vostre anime, invocatemi con amore ed io visiterò i vostri cuori. 

La mia Mamma disse per mio desiderio che i peccati della carne sono quelli che trascinano più anime alla perdizione. Ebbene, è vero, pregate, pregate, pregate, unitevi a Me e a mia Madre, che è   la dispensatrice di tutte le grazie; Lei vi prenderà per mano e vi condurrà alla vera luce. 

Vi aspetto per pregare insieme, pregate perché sono Io che desidero pregare in voi, fatemi protagonista di tutte le vostre azioni  e la potenza della mia Divina Volontà vi trasformerà... 

Vi benedico nella mia pace.” 

giovedì 28 luglio 2022

CONFIDENZE DI GESÙ AD UN’ ANIMA BAMBINA PER QUESTO NOSTRO TEMPO - Guardo le anime e ne vedo troppe staccarsi da Me e cadere nell’abisso della perdizione.

 



(22 gennaio 2020) 
Ieri, parlando con Gesù: “O Gesù, sono vari giorni che ti vedo triste e molto silenzioso, come se ogni parola ti pesasse molto...” 

“Figlioletta mia, guardo le anime e ne vedo troppe staccarsi da Me e cadere nell’abisso della perdizione. Io riparai, nella mia breve vita terrena, per ogni vita e per ogni peccato delle creature. La mia Divinità mi ha fatto morire d’amore per i peccati di ogni anima di tutte le generazioni, non solo passate e presenti, ma anche per quelle che esisteranno fino alla fine del tempo, poi mi faceva rivivere per ripetere questo stesso sacrificio d’amore divino, continuamente. Nessuna creatura umana avrebbe potuto riparare per i suoi peccati, solo attraverso la mia vita, sofferenza e morte. Questo è stato possibile perché la mia Divina Volontà è eterna e può estendersi ovunque ed in ogni tempo. 
Sono stanco di avere misericordia con chi volontariamente vuole ingannarmi, negoziando il proprio peccato, a seconda delle proprie astuzie, non c’è purezza di intenzioni né verità... 
Cosa fece Saul? Tentò di convincersi e mostrare davanti a Me che il suo peccato non era tale, ciò che aveva fatto disobbedendo alla mia Volontà, tentò di mostrarlo come cosa buona e degna di Me, dimenticando che Io posso vedere e conoscere le più recondite intenzioni del cuore umano! 
Questo è il tentativo di ingannarmi con una disobbedienza meschina. La superbia, madre della disobbedienza, regna in troppi cuori e li rende duri, impenetrabili, inflessibili, privi di luce di carità... 
Questi cuori sono inaccessibili a Me, e il vostro nemico, sapendo questo, li chiude in gabbie dorate dove ogni desiderio del vostro ego è soddisfatto e così li distrae dal cammino della mia vera vita, quella che solo Io posso offrire. 
Ho sofferto e soffro tanto per questo; quanto mi costano le anime! Molti non comprendono che anche il bene fatto con intenzioni meschine e ipocrite, non solo non serve alla loro salvezza e non dona alcun merito, ma indurisce i loro stessi cuori, sicché diventano vittime del loro stesso operato che presentano come buono e santo, quando non ha nulla di tutto questo. Come s’ingannano! 
Se un figlio obbedisce al proprio padre solo per evitare un castigo o con un atteggiamento di astuzia e scaltrezza a proprio torna- conto, pecca enormemente perché non ama, e qualsiasi azione apparentemente buona in sé stessa, fatta e vissuta senza amore vero, diventa tenebra che rende i cuori di pietra. 
Già ti ho detto che desidero tanto che tu stia con Me, pensando in Me, parlando con Me e ascoltandomi. Sento molto amore e grande richiamo per l’anima che vive una dimensione di continua preghiera, desiderando stare con Me e dirigendo i suoi pensieri e palpiti sempre verso di Me: questa è l’intimità che tanto desidero. 
Fonditi in Me continuamente, chiamami in te, invoca il mio santo nome, e piano piano tutto di Me sostituirà ciò che è tuo. Desidera ardentemente rimanere con Me ed Io ti inonderò di luce, perché quando trovo nell’anima ciò che è solo mio mi distendo su   di essa, inondandola d’amore. 
Parla ai tuoi fratelli, insegna loro a fondersi in Me, chiamandomi in ogni pezzetto del loro corpo, della loro anima e    del loro cuore, nei desideri, nei gusti, nei sentimenti, emozioni e ricordi, perché tutto sia luce, perché in tutto Io sia presente.  Dovete  nascondervi in Me, riposando nelle mie piaghe. 
Il vostro nemico rimane oppresso e terribilmente frustrato dalla luce delle anime che così mi appartengono e non può avvicinarsi   né nuocere ad esse. 
Il primo pensiero deve essere per Me, in Me, e così l’ultimo e tutte le azioni e i pensieri devono richiamarmi nell’anima con il suo desiderio profondo della mia presenza. 
A te Io ho dato un dono particolare, ti ho già detto che desidero che tu ti immerga continuamente nel meditare e ancora meditare    la mia Passione e morte, tanto da giungere ad averle vive in te.   
Vedi, figlioletta, per parlare con te e stare con te, e non solo, ma con tutti i miei figli a cui ho concesso questo dono, Io mi restringo tanto, ma così tanto che la mia luce divina ti inonda senza nuocerti. Nessuno, neanche l’anima più pura e santa in terra, potrebbe sopportare la mia piena Divinità, per cui la mia Umanità si avvicina a te e ti lascia lo spazio per vivere in essa.” 

domenica 12 giugno 2022

CONFIDENZE DI GESÙ AD UN’ ANIMA BAMBINA PER QUESTO NOSTRO TEMPO - LA SPADA ANNUNCIATA DA SIMEONE

 


LA SPADA ANNUNCIATA DA SIMEONE


(17 Gennaio 2020)

Improvvisamente, mentre stavo decidendomi di andare a dormire, una voce soave, differente, delicata mi ha chiamata...: 

“ Desidero parlarti, vuoi ascoltarmi? Sono la tua Mamma Celeste   e desidero farti conoscere la mia gioia ed il mio dolore... 

Fin da quando la luce divina s’irradiò nella penombra della piccola casa ed il mio Gesù nacque al mondo, gioia e dolore governarono la mia anima e nel mio cuore provai un grande    vuoto, ma la gioia di vedere il piccolo Gesù era così grande che compensava quel dolore d’amore che sentivo nel mio interno. Mi sentivo come un tabernacolo vuoto, sentii come una sottile lama trapassarmi l’anima, non era più in me, non potevo più proteggerlo e abbracciarlo con il mio corpo. 

Capii da sola con il pensiero del cuore che Gesù non sarebbe mai stato mio e che quel figlio tanto amato e atteso non era per me. Ero    la sua mamma, sì, ma una mamma di dolore e d’amore. 

Sentii la grande separazione tra Creatore e creatura, sentii tutto il dolore ed il pentimento di Eva, la sua disperazione e solitudine..., ma il candido amore del piccolo Gesù mi consolò, il suo sguardo profondo che brillava d’eterno amore fu un balsamo per me. 

Giuseppe prese il piccolo Gesù, lo lavò e lo mise nella mangiatoia per farmi riposare, ma dopo poco gli chiesi di prenderlo e metterlo tra le mie braccia, vicino al mio cuore di cui aveva sentito la voce per nove lunghi mesi e tante parole d’amore avevo scambiato con Lui, anche quando era immobile nel mio ventre, dove la luce non   lo raggiungeva, e i suoi occhi erano chiusi e il suo isolamento       era grande, ma sempre mi consolò, mi amò ed io lo amai profondamente, adorandolo nel mio ventre: il mio Creatore era il Figlio della Rivelazione, Figlio e Padre, Re e Salvatore, ma schiavo per amore; il mio intimo sapeva e conosceva quella realtà eterna, perché la luce morbida e profonda che brillava nel mio cuore e nella mia anima, nutrita dalla Divina Volontà, riceveva tanto amore e luce divina da Lui; ero la piccolina che rimaneva tra le braccia dell’Eterno Padre ed ero il trastullo delle Divine Persone. 

Sapevo tutto questo intimamente, ma il distacco fu penoso e sofferto. Per questo rimasi tutta la notte, tenendo il piccolo Gesù   tra le mie braccia, ben accanto al mio cuore, che aveva sempre un dialogo profondo con Lui. 

O Vita della mia vita, come colmerò questo vuoto !? 

Quando fu presentato al tempio, Giuseppe pagò il riscatto per      i figli maschi primogeniti e poi offrì il sacrificio di lode e ringraziamento, dando due tortore e due pani intrisi nell’olio... 

Quando il giovane Cohen prese le 5 monete del riscatto che Giuseppe gli consegnò, sentii nel profondo della mia anima il rumore metallico di quei trenta denari gettati a terra da Giuda quando li rifiutò la seconda volta, dopo il tradimento... Era il prezzo con il quale fu venduto mio Figlio, il prezzo dell’amore tradito, il prezzo di uno schiavo... In quelle 5 monete lì gettate a terra nel Tempio, vidi sangue e terra, e il respiro si arrestò per qualche attimo nel mio petto. 

Quando giunse il saggio Simeone, lo prese dalle mie braccia, lo elevò al cielo come offerta sublime e proclamò la sua Divinità, finalmente i suoi occhi stanchi vedevano Colui che sarebbe stato la luce e la salvezza del suo popolo, anche se i suoi non lo avrebbero accolto, e per questo la sua santissima Umanità sarebbe stata la pietra d’inciampo per i superbi, gli ipocriti e chi si ostina a voler essere cieco. 

Il saggio Simeone e la fedele Anna mi parlarono di una spada che avrebbe trapassato il mio cuore, ma in realtà ti dico, figlioletta, che quella spada trapassò la mia anima immacolata lasciando un sottile e acuto dolore fin dalla nascita del piccolo Gesù, non mi lasciò mai e sempre mi ricordava che Lui non era per me, ma era per il suo popolo. 

Quella spada divenne più tagliente durante le mie lunghe attese, quando per tanti giorni evangelizzava per i villaggi, curava, liberava, amava, insegnava e parlava del Regno di suo Padre, raramente potevo gioire all’ascolto della sua voce, e al vedere il suo volto splendente raramente potevo parlargli, anche se sentivo sempre nel mio cuore le sue soavi parole che mi accarezzavano con il profumo dell’eternità. 

Tutto iniziò a trasformarsi in un atroce martirio quando lo vidi pallido e profondamente malinconico con un sorriso doloroso, arrivare al Cenacolo. 

Io con le altre donne partecipammo alla Cena pasquale, ma rimanendo là dove era solito per noi donne rimanere. Una tenda e una transenna forata ci separavano. Lo guardavo stando distante, scrutavo i suoi occhi e ascoltavo le sue parole dolci e tranquille, ma sentivo una morsa di dolore nel mio cuore e mille sussurri terribili affollavano le mie orecchie... 

Quando fu trascinato nella casa di Hanna, iniziai a sentire la stessa spada, sempre più penetrante, e il mio cuore era già dolorosamente in cerca del suo sguardo. 

Durante tutta la Passione atroce di mio Figlio partecipai a quello scempio con l’anima, il corpo e il cuore, in uno stato di sofferenza che mi straziava, mi uccideva e poi, in quello stesso dolore, mi faceva rivivere, affinché quella stessa sofferenza mi facesse morire ancora e ancora.... 

Il silenzio pro fondo nella mia anima accoglieva quell’amore che ogni volta mi uccideva e mi ridonava la vita, per offrire all’eterna Giustizia tante morti per quante torture mio Figlio subisse con amore ed in silenzio, e così mi univo a Lui, che riparava tutti i peccati dell’umanità. 

Quando rimase in croce per tre ore, sospeso tra la terra e il cielo, la mia anima e il mio cuore erano legati e crocifissi con Lui, e le mie membra, battute dalla furia del dolore, rimanevano scarnificate nel corpo santo di mio Figlio. 

O Calvario doloroso, o monte della morte e della vita, tu sei il monte di coloro che amano, del mio acutissimo dolore e del mio profondo amore che abbracciava quello di mio Figlio, e si parlavano in un dialogo silenzioso di sguardi e di volti che si sarebbero voluti toccare e baciare, ma potevano solo morire. 

Quando la vita lo lasciò, io sono morta con Lui. La luce dei suoi dolcissimi occhi che si erano chiusi non brillava più ed io mi spensi come un debole chiarore, ma uno spasimo improvviso, intenso, investì tutte le mie viscere, il mio cuore e la mia anima, e svenni    tra le  braccia del piccolo Giovanni... 

Lo stesso amore mi destò e abbracciai il corpo senza vita del  Figlio mio e mio Signore. Nella morte aveva trionfato, ma la vittoria era celata.  

Era sublime il suo volto velato di silenzio, la sua potente Maestà divina traspariva tra il sangue ed il gonfiore. Lo contemplai, bagnando il suo viso con le mie lacrime d’amore, e così piano piano pulii tutto quel sangue raggrumato, tutto era una ferita e un livido gonfio, la carne gelida, quasi trasparente era infossata sulla bocca riarsa... Accarezzandolo e baciandolo, mi accorsi che l’osso del suo naso era schiacciato e deviato, il labbro superiore, tagliato d’un lato come da un colpo di pietra affilata, e vidi che quando dopo essere stato crocifisso avevano girato la croce per ribattere i chiodi sul legno, lui aveva battuto con forza la bocca sopra una pietra e due dei suoi bellissimi denti si erano spezzati. 

Lo strinsi al mio petto verginale e la sua morte entrò nuovamente in me, straziandomi d’amore dolorosissimo. Lo baciai molte volte e la mia bocca rimase coperta dal suo sangue, lo adorai, lo guardavo  e pregavo il Padre di togliere la luce ai miei occhi e lasciare solo quella del cuore, così da contemplare il suo viso d’eterna bellezza senza l’atroce visione di quello strazio sulla sua carne... Quella spada, il richiamo continuo al mio dolore, rimase infilata tra il mio cuore e la mia anima  facendo sanguinare il mio intimo. 

Rimasi a contemplarlo, ma il tempo inclemente e impietoso mi costrinse a lasciare che lo togliessero dalle mie braccia per avvolgerlo nel lino bianco e portarlo nel seno silenzioso della terra... 

Quando lo misero dentro al tumulo disteso su quella fredda pietra, sentii il mio ventre colpito duramente da una frustata di dolore e rividi con gli occhi dell’anima mia il mio bambino protetto nel mio seno. 

Vedevo la mangiatoia, semplice, accogliente e calda con la paglia e il panno rosso scuro... Fu adagiato lì da Giuseppe, e già un mistero a me sconosciuto mi rivelava nel patire che il suo corpicino indifeso era cibo, cibo di vita eterna, e quella pietra fredda e ruvida adesso accoglieva disteso ed immobile il suo corpo senza vita. Volevo essere io quella pietra per accoglierlo tra le mie braccia, desideravo stringerlo al mio cuore come tante volte avevo fatto quando era bambino, ma non mi guardava più, non mi chiamava più… O figlio adorato, o figlio del mio dolore e del mio amore..., il tuo corpo fu donato per essere immolato e il tuo sangue per essere sparso! O figlio, la notte ti avvolge e il silenzio ti ricopre! O Figlio, sono qui, la tua Mamma è qui, chiamami, fammi sentire ancora la tua voce dolce che mi chiama, sento la vita uscire da me, oramai sono solo dolore... 

Ora quel Figlio tanto amato rimaneva solo nel ventre della terra, dove il mio amore materno non poteva sfiorarlo... Ah, ventre freddo senza vita  e crudele della terra, che strappava dal mio petto il mio cuore di madre! Il momento della mia più profonda desolazione fu l’abbandono che subii, il consegnare il suo corpo santo alla terra muta, senza luce né  calore né  amore. 

Quella pietra rotolata nascondeva l’Eterno nel buio che spezzava qualunque parola sulle mie labbra stirate dal dolore, chiudendo l’entrata del sepolcro e il mio respiro si spezzò nel mio petto. Ecco, eravamo separati totalmente, il mio grande amore, il mio Figlio adorato... Con gli occhi completamente velati da lacrime amare, cercavo ancora e ancora di scorgere il suo corpo... 

Quella spada che Simeone mi aveva descritto rimase trapassandomi e squarciando il mio cuore. Nulla poteva toglierla. Rimasi fredda, impietrita, i miei occhi non avevano più lacrime e    la mia bocca era come paralizzata e riarsa.  

Mi portarono via, ma rimasi lì tormentata dall’amore. 

Ore di silenzio nell’anima mia, tempo interminabile in una prigione d’amore e di acuto dolore e silenzio. La speranza alitava sul mio cuore perché non cessasse di battere, e tutti i momenti della sua vita passarono nella mia mente e mi laceravano intimamente, ma le parole, le mie parole non avevano più alcun suono, ero morta per dolore e viva per amore! 

Il silenzio di quelle due notti mi investiva di echi e di ghigni satanici, i demoni desideravano colpirmi profondamente, non ero più difesa da mio Figlio e se l’Eterno Padre non avesse inviato l’angelo dell’annuncio per consolarmi e sorreggermi, l’odio immenso degli esseri infernali mi avrebbe divorato. 

Sì, Gabriele mi consolò con tanto amore e mi diede forza, dono dello Spirito... 

Quando scese la notte del giorno di festa, che già era passato, sentii un irrefrenabile richiamo d’amore e corsi, corsi e tornai in ogni luogo dove il sangue di mio Figlio aveva bagnato la terra, sentivo le urla, le bestemmie, le imprecazioni e gli oltraggi dei soldati e del popolo inferocito, sentivo il rumore del legno della pesante croce che poggiava a terra e la graffiava mentre veniva trascinata sulle deboli spalle di mio Figlio, lo rividi cadere a terra violentemente, una, due, tante volte... La sua lacera veste intralciava il suo cammino, finendo sotto i piedi malfermi, e i soldati non gli risparmiavano ulteriori frustate, spinte e calci. Molti gli sputavano addosso e gli tiravano cose marcie il cui acre odore era insopportabile.... 

O impotenza d’amore, la tua Mamma è qui, non sapevo se fossi io a guardare o solo il mio cuore... 

Rividi la sua mano sfiorare il mio volto in quell’attimo doloroso, il suo sguardo sereno, pieno di paziente amore mi accarezzava l’anima impietrita dal dolore... 

Improvvisamente sentii il bisogno irresistibile di correre nel giardino dell’amico Giuseppe, mi avvicinai all’entrata e non vedevo né sentivo nulla. La debole luce di due fiaccole illuminava solo  parte della pietra d’entrata, non c’era nessuno, mi accasciai a terra, appoggiai la testa sul muretto quasi all’entrata del giardino,     chiusi gli occhi e chiesi al Padre Celeste di farmi morire vicino a mio Figlio... 

Rimasi così non so quanto tempo, non sentivo né un fruscio, né una voce, né un alito di vento, anche il freddo della cupa notte era passato, tutto era immobile, sembrava che la terra, le piante, anche  i sassi piangessero in silenzio aspettando la luce... 

Mi alzai sentendomi stordita e senza forze né più vita, raccolsi delle pietruzze e terra, segno del lutto, ma mi sentii circondare da un alito profumato, un respiro soave e dolcissimo e la luce mi inondò... «Mamma... sono io!!!» Mi voltai e vidi l’eterno splendore del suo viso, oh amore mio, oh Figlio adorato, sei Tu, oh dolcissima visione, lasciati abbracciare...! 

Lui si avvicinò, mi mise le mani sulle guance delicatamente e mi baciò con tanta tenerezza gli occhi e il volto, furono istanti eterni,    e con il primo bacio mi tolse quella spada... Per la prima volta lasciò la mia anima e non sentii più la sua pungente freddezza soffocare   il palpito del mio cuore... O atroce compagna del mio dolore, l’Amore ti aveva strappata via... 

Poi mi tolse le pietruzze e la terra dalle mani e mi disse che nessuna morte ci separava più e non dovevo piangere più per nessun lutto. 

Dopo alcuni istanti, guardandomi e dandomi amore e vita, mi disse che doveva andare via, voleva che rimanessi nella gioia e nella pace, dopo l’ultimo bacio si allontanò e mi sorrise come quando era bambino e si svegliava la mattina cercando il mio volto, il volto della sua Mamma! 

Sentii solo un profumo dolce ed intenso, l’aria era luminosa    pur essendo ancora notte, le stelle brillavano imperlando il cielo e tutto sembrava pulsare di vita nuova. 

Tornai indietro fino alla casa di Giovanni, che preoccupato mi aveva cercato ovunque, ma che per paura dei giudei non era venuto alla tomba. Lo abbracciai con tanta gioia nel mio cuore, ma lui non comprese e mi accompagnò dove avrei potuto riposare. Era tanta la felicità dell’anima mia che non riuscivo a chiudere gli occhi ancora illuminati dal meraviglioso volto di mio Figlio. La vita era tornata, l’Eterno aveva sconfitto la morte e il suo pungiglione era stato strappato via, l’odio era stato abbattuto e annientato dall’amore vero di un Dio Padre e Salvatore, Re e Fratello primogenito... 

L’infer no tremò di rabbia e paura; ora satana e tutti i suoi avevano la certezza che quell’Uomo santo in realtà era Dio, che   con dolore, umiliazione, rassegnazione, obbedienza e amore aveva sconfitto per tutta l’eternità il potere della vera morte. 

L’alba illuminava oramai il cielo, era il primo giorno della settimana e il secondo degli azzimi, nel mio cuore la vita era tornata e una gioia immensa splendeva sul mio viso. Giovanni si avvicinò e mi baciò non capendo cosa mi stesse succedendo, poi mi disse di rimanere lì nella sua casa mentre lui doveva andare al cenacolo per incontrare gli altri... Sorrisi e lo benedissi.... 

Presto capirai, piccolo Giovanni, presto crederai al tuo Signore, presto profondo e puro amore invaderà più forte il tuo cuore e canterai lode e gloria all’Eterno Padre... 

Figlioletta mia, ecco, ti ho parlato del mio amore e del mio dolore, adesso mancano i tuoi fratelli, parla loro... 

Ti benedico con il mio Cuore Immacolato. E ti lascio un bacio di tenero amore materno.»

sabato 30 aprile 2022

CONFIDENZE DI GESÙ AD UN’ ANIMA BAMBINA PER QUESTO NOSTRO TEMPO - “Bambina mia, se un’anima sta con Me e in Me, non può stare con nessun altro, nemmeno con sé stessa!

 


17 gennaio 2020

“Bambina mia, se un’anima sta con Me e in Me, non può stare con nessun altro, nemmeno con sé stessa! 

Molte volte voi dite che la vostra parte la dovete compiere in tutte le vostre azioni, perché esiste tra voi questo proverbio: “aiutati, che Dio ti aiuta”. 

Bene, piccola mia, non c’è nulla di più errato: questo errore è frutto della volontà umana che non vuole abbandonare sé stessa. Quando Io ho detto ai miei la parabola delle mine –voi conoscete di più quella che parla di talenti– non volevo né potevo riferirmi all’operato umano, avrei contraddetto il mio stesso Volere Divino, non è questo che Io voglio. Far moltiplicare le mine ricevute è far crescere la fede, la speranza, la carità e le virtù attraverso una profonda vita di preghiera e intimità con Me. Queste potenze spirituali le avete ricevute nel vostro Battesimo e rinnovate nella vostra Cresima. 

È questo che dovete fare. Non ho mai voluto riferirmi alle opere, in quanto, se la vostra fede e carità vengono fatte crescere in voi,    di conseguenza le vostre opere d’amore e misericordia saranno equilibrate e daranno molti frutti, dipendendo dalla bellezza e dalla luce delle virtù stesse. Ogni anima raggiungerà dove il cento, dove  il cinquanta e dove il trenta per cento, ma non ci sarà distinzione.  La luce che voi raggiungerete e della quale risplenderete a seconda dell’amore con cui vivrete le stesse virtù sarà differente; la vostra luminosità e il vostro cielo dipendono dallo stesso amore con cui le avrete vissute. 

Ricordatevi che l’unica moneta in cielo è la croce vissuta in terra con amore! 

L’anima che realmente mi desidera, dimentica sé stessa e il mondo e mi lascia dimorare pienamente in lei; non ci sarà più spazio per le sue iniziative ed i suoi desideri, perché questi saranno solo i miei. 

Non confondetevi con la razionalità umana basata su principi   di competizione o di merito e capacità personali; non è l’opera che brillerà di luce divina ma la vostra anima, dipendendo da quanto e come avrete amato Me nell’altro e in voi stessi. 

Ascoltatemi, vi sto rivelando una assoluta verità, non perdete tempo a sognare e desiderare il compimento di idee vostre, per quanto buone; lasciatemi lavorare in voi e nelle vostre vite e sarete conformi alla mia Divina Volontà, lasciate che i vostri sogni siano solo l’emanazione dei miei, così sì che avrete il dono di un cielo luminoso...”  


lunedì 6 dicembre 2021

CONFIDENZE DI GESÙ AD UN’ ANIMA BAMBINA PER QUESTO NOSTRO TEMPO - Sono pellegrino d’amore e continuo cercando dove riposare...

 


(17 gennaio 2020) 

“Sono pellegrino d’amore e continuo cercando dove riposare... Molti tuoi fratelli dicono che mi amano, mi rivolgono lunghe preghiere, novene, consacrazioni, digiuni e sante Messe, ma se non hanno il vero desiderio di donarmi il loro cuore e la loro volontà, rimarranno sempre estranei a Me, e già ti ho detto che non può uscire da Me se non quello che è mio, che è mia Volontà, se non ciò che precedentemente entrò in Me e si trasformò nella mia Divina Volontà. 

Troppo pochi sono veramente disposti ad amarmi senza riserve, molti tuoi fratelli sempre mettono limitazioni al loro amore, alla loro donazione, e questo rende tutto quello che fanno vuoto di forza. 

Ancora cerco dove riposarmi e sono pochi i cuori e poche le anime in cui posso fare questo realmente. C’è molto rumore e disarmonia nelle anime, molta confusione mondana, e questo mi impedisce di fermarmi e riposare in esse... Pochissimi mi offrono riparazioni per i propri peccati e per i peccati dei loro fratelli, sacrifici d’amore umile e pieno di speranza, questo vorrei. 

Mia Madre continuamente cerca nei vostri cuori un luogo sicuro e accogliente dove darmi alla luce, come accadde a Betlemme. Troppi le chiudono la porta del cuore in faccia per mancanza di vero amore... Molti hanno paura di lasciarmi entrare, pensando che Io chieda loro sofferenza e sacrificio. Tutti desiderano la felicità, nessuno capisce il valore della sofferenza.  Quando sarete davanti   a Me, vorreste tornare indietro per soffrire di più e con più amore, ma non sarà possibile... 

Se non amate Me, non potete amare i vostri fratelli di vero amore, perché solamente Io sono l’amore vero e solo da Me voi potete essere inondati d’amore. È quando sperimentate questo mio amore per voi, per ciascuno di voi, che potete amare il fratello. Io vivo nel tuo fratello, nell’altro, ma non sono l’altro, per cui potete dare amore ai vostri fratelli solo se, dopo essere stati investiti dal   mio puro amore incondizionato, come prima cosa vi aprite all’amore per Me e poi per i vostri fratelli. Non si può dare ciò che non si ha e non si è ricevuto.  

Quando voi ricevete un dono, cosa fate per prima cosa? Aprite la scatola per vedere e godere del dono stesso e lo usate felici per voi stessi. Ecco, se fate questo con un qualsiasi oggetto, molto di più quando ricevete il dono del mio amore, lo fate vostro e lo vivete con Me e per Me, poi potete mostrarlo e donarlo agli altri vostri fratelli. 

Il vostro amore per Me, una volta ricevuta la luce dell’amore  che nasce da Me, è sostanzialmente una realtà spontanea; e allora perché questo molto spesso non accade? Perché il vostro nemico vi ha messo nell’anima il suo artiglio d’invidia e quindi vi genera un sospetto terribile e falso sul mio stesso amore. Ricordate che, oltre ad essere bugiardo, è assassino fin dal principio e vuole uccidere    la vostra speranza e la vostra fede per strapparvi la salvezza. Tristemente voi credete in questo inganno e rimanete lontani dal mio amore, ciechi, sordi, feriti ed infelici. 

Io sono la fonte di tutto; se non vi abbeverate alla mia fonte, sarete sempre infelici... 

Continuo a cercare dove riposare e se tu, anima, mi ascolti, aprimi il tuo cuore e concedimi un luogo dove posare il mio capo, sarai raggiante di felicità.” 

martedì 30 novembre 2021

CONFIDENZE DI GESÙ AD UN’ ANIMA BAMBINA PER QUESTO NOSTRO TEMPO - Padre, ho una cosa da dirti

 


(11 gennaio 2020) 

Padre, ho una cosa da dirti: 

Gesù ha bisogno di anime dove poter riposare... Per fare questo, l’anima deve rimanere nella calma, senza agitazione, deve stare in armonia. Solo nell’abbandono totale e sereno nelle braccia paterne di Dio, l’anima può trovare questa dimensione. Come fare questo? Gesù indica il rinunciare alla propria volontà per lasciare lo spazio solo alla sua Volontà in noi. Se continuiamo solo a fare la sua Volontà saremo servi che obbediscono agli ordini divini; se vivremo nella sua Volontà saremo figli che regnano con Lui. 

Gesù desidera cuori adoratori, vuole cuori che non si distraggano, che stiano con Lui, pensino a Lui, rimangano con Lui, amino e adorino Lui... Tutte le anime ed i cuori che, agitati, pieni di distrazioni e di ansie, tentano di accogliere Gesù in loro, non riusciranno assolutamente a farlo. Gesù vuole le primizie e vuole la nostra totalità, anche nella più grande povertà. Padre, è necessario creare gruppi di adoratori che siano così come Gesù li vuole, fossero anche due per gruppo o uno, ma devono avere l’anima tranquilla per accogliere il Signore. 

Gesù è troppo solo e abbandonato al freddo dell’indifferenza o a quello delle sole preghiere umane, fatte con le parole della mente e non del cuore! 

Gesù dice che quello che esce da Lui per la creatura è perché è in Lui. Da Dio può uscire solamente quello che è suo. Ecco perché spesso chiediamo e non otteniamo, perché chiediamo quello che non sta in Dio e quindi non può uscire da Lui. 

Ha terminato dicendomi: “Figlioletta, ricorda a tutti che la Misericordia fa parte della mia santissima Umanità, che è troppo poco amata e capita, essa difende l’uomo. La Giustizia fa parte  della mia Divinità assoluta che voi non potete capire né conoscere nella vostra vita ed è lei che mi difende”.  

Padre, spero di averti detto quello che Gesù voleva che ti dicessi; non sono molto brava, ma ho fatto del mio meglio. Lui mi sta insegnando ad essere una adoratrice, così come Lui desidera, e rimango molto tempo con Lui; non importa dove io sia, l’adorazione avviene dentro di me e Lui viene sempre più spesso per riposarsi.    Ma per entrare in questa sintonia devo sforzarmi di consegnargli la mia volontà; è difficile, ma Lui mi aiuta molto. 

Un ’ultima cosa: a Gesù piace molto il nostro pellegrinare con il cuore e l’anima per portargli il nostro “Ti amo, Ti adoro, Ti ringrazio” in ogni atto da Lui compiuto, partendo dal “Fiat lux” fino al dono di oggi della sua presenza... 

Ogni “ti amo” riscalda il suo Cuore e non si sente solo. 

Grazie di cuore.

venerdì 26 novembre 2021

CONFIDENZE DI GESÙ AD UN’ ANIMA BAMBINA PER QUESTO NOSTRO TEMPO - Te lo ripeto: è Gesù che parla

 



(27 dicembre 2019) 

Te lo ripeto: è Gesù che parla: 

“Pregate, pregate, pregate davanti alla mia Croce, Io vi difenderò perché è a Me che voi siete ricorsi con animo sincero, vero e    pronto alla battaglia...  

Molti si chiedono perché tanti avvertimenti, perché tante profezie... Prima della mia venuta sulla terra ho inviato decine e decine di profeti, figli di profeti, santi patriarchi…, e dimmi: chi li ha ascoltati? Chi ha fatto veramente quello che Io mandavo a dire? Le cose non sono cambiate. Mia Madre per mio Volere è venuta a parlare con voi negli ultimi 750 anni, in forma differente, con parole preparatorie, di avvertimento, di richiamo e di minaccia. Dimmi, l’uomo è cambiato realmente? Perché Io dovrei avvisare del mio castigo? Eppure la mia Misericordia lo richiede; non pensiate che siano solo chiacchiere, fareste un irrimediabile errore! Non avviserò, ci sarà un dolore fortissimo nelle anime che sarà solo un richiamo, ma non un avvertimento. Continuerete a non sapere né il giorno né l’ora, ma vi assicuro che Io sono fedele alle mie divine parole. Molti sono venuti e molti verranno dicendo tante cose personali per confondere e sconcertare.  

Volete un segno della verità? Quando ciò che udite o leggete non vi susciterà paura e preoccupazione, ma gioia e attesa piena di speranza, allora sì che la profezia viene dalla mia Divina Volontà    e potete esserne certi... 

In un attimo tutto sarà trasformato, questo sappiatelo, non aspettate profezie specifiche di tempi e modi e luoghi. Credete a quel che vi dico; sarà un batter d’occhio, ma che nell’Eternità sarà tremendo e grandioso. Pochi possono capire, sto preparando con mia Madre figli prediletti, forti, saggi e pronti al martirio. Da molto tempo, la mia Chiesa istituzionale sta crollando su sé stessa. Non aspettate chissà cosa per convincervi di questo. Credetemi, Io so cose che voi non immaginate né sopportereste per un solo momento.  

Papa vero e papa falso: chi degli apostoli pensava che Giuda    mi avesse tradito? Nessuno fino alla fine, eppure era perduto. Chi sa veramente chi sia il Vicario che ora mi rappresenta? Chiacchiere e chiacchiere; solo Io so chi è e cosa farà. E l’altro, chi è? Quello che ha fatto lo ha voluto lui o l’ho ordinato Io? E perché? Lo sapete? No, non lo sapete, vi arrovellate per scoprirlo, ma avrete sempre  una mezza verità.  

Basta, basta; passate il tempo a leggere la mia Parola, a recitare  il Rosario, a fare le Ore della mia Passione, ad andare alla mia Celebrazione, e vi ordino, per chi vuole ascoltare, di confessarvi d’ora in poi tutte le settimane... 

Il prossimo anno non sarà un anno, sarà un tormento! Non sarà fatto questo o quello nelle vostre vite, sarà dolore e pianto per la mia Chiesa. Non pensate ai vostri affari, che se non ci fossi Io nulla si realizzerebbe. Ho bisogno del vostro dolore per la mia Sposa, un dolore silenzioso fatto di orazione profonda. Piangete su Gerusalemme: ecco è circondata da nemici furiosi, fuori e dentro. Povera città sul Fiume! Era la mia eredità, ma si è trasformata in scorie putride: Io non avevo una casa mia, non avevo comodità, andavo di paese in paese e di città in città, spesso non mangiavo e non dormivo. Perché la mia Sposa è così ricca? Perché ha più tesori che amore? La frusterò perché si sottometta.   

Rimanete intorno ai pochi sacerdoti fedeli a Me e a mia Madre.  

Attenzione, ci saranno sacerdoti che si dimostreranno zelanti con tutto quello che è mio, ma attenzione, se non amano veramente mia Madre, fuggite da loro, sono demoni...  

Volete una parola su ciò che avete davanti? Ebbene, sappiate: martirio... martirio... dell’anima, della mente, della fede, della carità, della speranza, dell’umiltà, della mansuetudine..., del corpo! 

Io sarò sempre con i miei eletti e grazie a loro molte cose saranno abbreviate e altre eliminate. 

Gioite ed esultate in Me, la vostra liberazione è vicina.   

Pace, pace, vi lascio la mia pace. Rimanete in silenzio e non siate violenti, prepotenti, arroganti; non vogliate fare la vostra volontà, ma fate e vivete nella Mia.  

Vi benedico con mia Madre, amatela, invocatela.” 

 

mercoledì 24 novembre 2021

CONFIDENZE DI GESÙ AD UN’ ANIMA BAMBINA PER QUESTO NOSTRO TEMPO

 


RICHIAMI  

DI  AMORE  E  DI  DOLORE 


(22 dicembre 2019) 

Gesù mi ha detto che dobbiamo pregare molto davanti alla Croce... Che ci sarà dolore e dolore! 

Oggi, durante la Messa, Gesù mi ha mostrato ai piedi di una montagna verde scuro la cupola di San Pietro, che ad un certo punto è esplosa, e dopo è uscita una donna che è Maria, con un manto azzurro chiaro, aperto, e dietro di Lei un esercito di bambini! Lei era come la forza di Dio stesso, che allontana le acque del mare del male, e dietro ai bambini c’ero io: ero come la colonna di fuoco dietro agli ebrei.  

Ad un certo punto, camminando, una spada mi ha trafitto alle spalle ed è uscita davanti, laterale al cuore; sono caduta in ginocchio e poi sono morta, ma solo per un attimo... Gesù mi ha preso e levato su, su, in alto, molto lontano, e sentivo la freschezza di un vento strano, come una carezza... E Gesù ha detto: “Ora è per sempre. Cosa senti nel tuo cuore?”.  


Gesù dice di non ascoltare per non turbarci, di credere in Lui, e questo solo ci salverà. Abbandonarsi in Lui non ci risparmierà l’anticristo, ma gli toglierà tutta la forza... Moriremo? Probabilmente!  Saremo martirizzati? Quasi con certezza! Ci saranno guerre e catastrofi?  È sicuro!  E allora?  

Allora, la pietra che mani umane non possono alzare, si scaglierà contro la statua i cui piedi sono di ferro e argilla e la distruggerà per sempre!!! 3 


Sono uscita adesso dalla Messa... Gesù vuole penitenza, penitenza. Non vuole digiuni di cibo, vuole la modestia; ha ripetuto molte volte: “Figlia, dai, penitenza, penitenza, il tempo è già qui!” 

Gesù vuole la modestia nel mangiare, non la rinuncia; è più gradito al suo Cuore per la nostra salvezza l’astenersi dai sapori, ha detto che dobbiamo rinunciare alle carni grasse... Vuole anime che lo aiutino, desidera che chi lo ama offra un’ora, specialmente di notte, alla meditazione del suo dolore, della sua Passione e Morte. Dobbiamo sforzarci, con amore, di fare e offrire penitenze per riparare i gravissimi peccati della carne, il vestire indecoroso e la vanità denudata. Ha detto che dobbiamo essere come sua Madre, Lui vuole che le anime amanti siano la sua Mamma...  

Ho altre cose da dirvi, ma ora non posso.   



lunedì 22 novembre 2021

CONFIDENZE DI GESÙ AD UN’ ANIMA BAMBINA PER QUESTO NOSTRO TEMPO

 


RICHIAMI  

DI  AMORE  E  DI  DOLORE 


“ Bambina mia, tu per prima devi capire che è giunto il momento  in cui ascoltare e mettere in pratica nelle vostre esistenze ciò che vi chiedo per poter entrare nell’universo della mia Divina Volontà e finalmente vivere nel mio Volere Divino. 

Per fare questo non ci sono esami da superare o grandi opere da compiere, non ci sono entrate e porte nascoste e prove dolorose da vivere; è puro dono che esce da un amore così profondo, che voi, piccoli miei, ancora non potete capire e conoscere: la Trinità Santissima desidera ardentemente vivere in voi e che voi viviate in Lei con quella grazia luminosa e quella potenza di vita santa che uscì dalle Persone Divine nell’atto creativo, per poi immergervi nell’amore sponsale e misericordioso dell’atto salvifico. Con il mio Sangue ho legato a Me tutte le anime che fin dal principio abbiamo conosciuto nell’amore, ed infine è nell’eternità, nell’atto di santificazione dove tutti i nostri figli, attraverso il puro Amore dello Spirito Santo, saranno in Noi, come era in Noi Adamo, e saranno come Noi per grazia. Così il cerchio perfetto dell’Amore divino e della perfetta e immutabile creazione si completerà. 

Spiega a chi ti ho affidato 1 che, d’ora in poi, chi mi ama con quell’amore nuovo e totale che Io desidero e desidera ardentemente godere ed entrare nel mio Volere Divino, deve vivere nel mondo come se non ci vivesse, chi ha uno sposo viva come se non lo avesse, chi ha una sposa come se non l’avesse, chi ha genitori, figli, famiglia, beni, come se non li avesse, e così tutto, ogni realtà affettiva, pratica, psicologica, morale. Può sembrarti impossibile, ma non lo è; il vero amore che permette tutto questo e molto di più, è un amore nuovo generato dai Cuori Divini e riflesso nei vostri cuori, è un amore che come luce cosmica si lancia e si riflette in uno specchio che è la vostra anima purificata, e questo specchio rifrange questa luce, così che la Luce divina primordiale e la luce riflessa dallo specchio si uniscono  e creano come un prisma luminosissimo, che con molteplici raggi si diffonde in tutto ed in tutti. 

Leggere i libri che Io ho dettato a Luisa, 2 partecipare ai ritiri e cenacoli, ascoltare predicatori, sacerdoti o laici che vi spiegano e vi presentano tutte le realtà rivelate sulla mia Divina Volontà, non serve se poi non vi sforzate di capire cosa realmente Io voglia dalla mia generazione dei figli del mio Volere Divino; non è una nuova teoria né una bella e romantica pratica religiosa; è il sogno e il desiderio dei nostri Cuori dall’eternità, è il bisogno divino di un Dio innamorato eternamente delle sue creature, così tanto che le desidera in Sé Stesso, le desidera per far vita con Lui e ancor di più in Lui, così da ricevere in dono tutto quello che è del Padre senza limiti. Voglio portare i miei figli a vivere di Me e in Me. Il mio cibo è spirituale, perché solo di Spirito Divino voi vivrete e così poter ristabilire il vero ordine divino della Creazione, quell’ordine perfetto e inarrestabile  che Noi desiderammo e stabilimmo quando creammo l’uomo a nostra immagine e somiglianza. 

Perché unimmo lo Spirito alla terra? Perché l’uomo doveva essere in comunione perfetta con il Creatore e con il creato. La terra dovete intenderla, non come l’unica parte creata separata dalle acque, ma come unica creazione dove Dio volle mettere l’uomo per potergli donare tutto ciò di cui lui avesse bisogno. 

Non mettete le realtà della vostra vita e del mondo davanti al mio Volere, ma fate il contrario. Tutto ciò che ho dato ad ognuno di voi è un dono perfetto e come tale deve essere vissuto. Nulla è vostro ma tutto è per voi. Vivere gli affetti famigliari e tutto quello che avete nelle vostre vite ma saperli allontanare dal vostro cuore, non significa essere freddi e insensibili, ma significa che dovete essere capaci di allontanare la passionalità, le passioni sono quelle che deturpano i miei doni nella vostra vita. 

Allontanatevi dalle passioni umane che generano tanti mali all’anima e al cuore; non potete servire due padroni o avere due realtà per quanto belle e sante, non c’è nulla di bello e santo fuori di Me.  

Quello che vi dico è scritto tutto nella mia Santa Parola, il profeta disse: «il mio popolo soccombe per mancanza di conoscenza». Ah, se conosceste veramente la mia Parola, le vostre anime sarebbero  pronte per ricevere quella vista dell’anima, per aprire quegli occhi spirituali e penetrare le verità infinite ed eterne, sareste veramente pronti al mio Volere e tutto sarebbe più facile. Invece siete ancora ciechi e volete esserlo, perché create tutti gli ostacoli possibili per rimanere lontani dalla conoscenza della mia Parola. Quei pochi che si avvicinano ad essa e desiderano conoscerla con cuore sincero e umile, e di fatto la conoscono, sono coloro ai quali la mia Divina Volontà appare come il mondo che tutto contiene e dove la stessa Parola è il più bel vestito che rende la mia Volontà elegante e soave come un Giglio perfetto nella sua bellezza e nel suo profumo. 

È tempo ed è ora che impariate ad amarmi oltre e molto più di  ogni vostra realtà e desiderio. Venite a Me per chiedere, supplicare, implorare questo o quello, fatte di liste lunghissime di vostri bisogni e necessità, anche superflue, siete preoccupati per poter avere quella cura, o quella grazia o quel miracolo, ma chi di voi mi chiede solo l’amore vero? Chi di voi si chiede cosa Io desideri da voi? Chi si chiede come Io desideri essere amato? Cosa voi date a Me, dato che mi dite continuamente di amarmi e voler fare la mia Volontà? 

 Chi ama dona con cuore sincero, e voi, cosa mi donate veramente senza chiedere nulla, pronti a vivere la mia Volontà anche a costo del più grande e duro sacrificio? 

 Mi promettete tante cose, ma poi dimenticate, vi perdete, vi fermate, convinti che la mia Misericordia tutto accetti, capisca e perdoni. Sì, la mia Misericordia tutto perdona quando mi chiedete perdono con cuore sincero o quando Io so che lo farete appena i vostri occhi siano aperti, ma non vi ingannate, non ascoltate false dottrine per l’incapacità di ascoltare la verità e la sana dottrina della mia Chiesa e Sposa. Non c’è alcuna salvezza e non c’è alcun dono divino senza l’amore per la Croce: chi urla, salta, canta e balla, credendo così di rallegrare il mio Cuore, non ha capito nulla e va dietro a ciò che da sempre è più facile. Io non sono facile, sono semplice ma non facile; l’amore vero che tutto risana non è facile, che amore sarebbe?  Esso è semplice per i cuori semplici, ma è molto difficile, perché è totale e intenso e bandisce il vostro ego presuntuoso, arrogante, prepotente e violento, che spessissimo si nasconde sotto le pieghe delle vostre ferite e lì vive indisturbato, e che voi chiamate a giustificazione delle vostre esigenze, senza dare la minima importanza a ciò che Io intendo per amore e donazione vera. 

Interminabili preghiere recitate per mille cose e situazioni e persone diverse, ma non per Me, per amarmi e basta, non vi otterranno nulla. Il mio Apostolo diceva che voi chiedete e non ricevete perché chiedete male. Ecco, è proprio così: chiedetemi il vero amore per amarmi totalmente, chiedetemi la verità per conoscermi, chiedetemi la luce per vedermi come realmente Io Sono, chiedetemi la giustizia per trovare il Regno dei Cieli, che è la mia Divina Volontà, e otterrete tutto quello di cui avete bisogno, allora sì che lo otterrete, ed è tanta la mia generosità e provvidenza che la vostra vita sarà un giardino fiorito senza ombre. Imparate a chiedere a Dio come Dio stesso vuole e non come voi volete, e tutto vi sarà dato. 

Non siate sentimentali né passionali, non è questo che vi chiedo, così non si ama veramente. Io non sono un’emozione per quanto intensa, Io sono Amore puro. Il vostro amore per Me deve essere unito ad una fede autentica, profonda, costante ed irremovibile, e quanto più pura possibile dall’umano volere, dalle incertezze umane. 

Tutti i vostri dubbi rendono la vostra fede come un giorno in cui un momento piove e grandina, un momento c`è il sole, tutto diventa relativo al singolo momento. Molti di questi dubbi sono piantati dal vostro nemico mortale in voi, vengono immessi nelle vostre menti e si riflettono nelle vostre anime come veleno sottile ma costante. Sentite il mio richiamo e mi cercate, ma troppi di voi continuano a fare ciò che Eva fece, conversare con il demonio credendo di sconfiggerlo con la vostra razionalità e le vostre idee, è l’errore più grande che possiate fare; tutto ciò che lui disse, dice e dirà fino al tempo stabilito è veleno puro; per questo è assassino fin dal principio, perché vuole uccidere la verità dentro di voi, verità che è luce e amore, l’anima viene asfissiata dalla puzza mortale che lui espande, e immersi in questa nube tossica non mi sentite più, cominciate a lasciare spazio alle fantasie inesistenti, non mi cercate più, anzi, mi rifiutate, convinti che Io abbia mille nomi diversi ed esista in religioni false, specchio delle necessità umane idolatriche, continuate inesorabilmente a scegliere Barabba per liberarvi di Me, e così vi condannate e vi perdete per sempre. 

Iniziate a fare quello che vi chiedo senza domandarvi tante cose, ricordatevi che la parola «perché» non è pensata o pronunciata da voi in quanto desiderio di conoscenza, ma è curiosità mortifera che vuole mettere in dubbio la Volontà Divina! I bambini piccoli non si chiedono nulla, non hanno dubbi quando stanno tra le braccia della mamma o del papà. Così dovete essere voi, abbandonati e fiduciosi nelle braccia del Padre; non dite tra voi che non potete fare quello che vi chiedo perché troppo difficile, non dite che siete esseri umani limitati e fragili, non pensate che avete dei doveri verso gli altri prima che verso di Me, non convincetevi che ciò che vi dico non riuscite a capirlo e quindi non sapete come realizzarlo. Il bimbo di pochi mesi   di vita non ha letto in nessun luogo e non ha ricevuto nessun insegnamento su come si succhia il latte dal seno materno, quando stava nel ventre materno lui non succhiava il latte della mamma, per cui, come e Chi gli ha insegnato a fare questo? Il suo Creatore, che   ha messo in lui tutte le verità, e il bimbo spontaneamente sa succhiare il latte e nutrirsi per crescere. 

Io, vostro Creatore, so bene tutte le vostre limitazioni dovute alla perdita della grazia con il peccato, ma desidero ora più che mai rivelarvi il segreto nascosto in Noi dall’eternità, la vera vita nella quale non c’è sofferenza, né dolore, perché quando sarete unicamente in Me non proverete mai tutto questo. La fine della vostra vita terrena nel corpo sarà solo un breve momento in cui entrerete senza agonia  né timore alcuno in Me. I vostri corpi non si deterioreranno putrefacendosi sotto terra, Io non permetterò questo, che sarà segno   di sicura resurrezione alla vera vita. 

Sforzatevi di seguire ciò che vi dico e chiedetemi l’ai uto di cui  avete bisogno, abbandonatevi in Me riconoscendo il vostro nulla, il vostro non saper far nulla senza di Me, il vostro vuoto, così che Io possa riempirlo con la mia stessa Vita Divina. Questo è il dono più grande che posso fare alla mia creatura, a chi vorrà essere mio figlio   e figlia; non esiste dono  maggiore di questo. 

Figli, ascoltatemi e abbiate fede in Me, amatemi veramente, imparate da Me, Io vi ho detto tutto, il tempo è giunto in cui potete portare il peso della verità che Io promisi attraverso lo Spirito, la verità tutta intera. Così ora potete essere veramente liberi e, se vorrete, riceverete la mia vita, non più come sacrificio espiatorio ma unicamente come supremo dono, come fu all’inizio e come deve tornare ad essere, perché questo è il nostro divino Desiderio, ricreare in voi la nostra Vita divina, non più corrotta dal peccato, ma luminosa e immacolata.”