martedì 12 marzo 2024

Come riconoscere i segni della fine dei tempi! Una guida alla preparazione

 


Quali sono gli eventi che rimodelleranno il mondo e i segni che verranno prima.

La Scrittura e la Chiesa ci insegnano che Dio ha un piano per l'umanità che ha smarrito la sua strada.

Un piano che include la purificazione e il rinnovamento.

E le rivelazioni private, quasi nella loro interezza, ci dicono che oggi stiamo raggiungendo quel momento storico.

Come sarà? Quali eventi attraverseremo? Quando sarà?

Si tratta di incertezze ragionevoli.

E il Cielo non fa nulla senza informare il suo popolo, perché sia vigile e sappia leggere i segni dei tempi.

Poi, riceviamo un corpo rigonfio di profezie che ci diranno come sarà questo processo, e anche la sequenza delle fasi e persino la loro vicinanza nel tempo.

Qui vedremo le tappe che le varie fonti stabiliscono per la purificazione del mondo, vedremo la loro consistenza, e analizzeremo quanto siamo vicini o meno all'evento cruciale, che sarebbe la chiamata di Dio alla conversione, sentita in modo drammatico nella mente di ogni abitante del pianeta.

Gli eventi della "fine dei tempi" sono stati costantemente e con crescente insistenza annunciati nelle Scritture e nella Tradizione della Chiesa, negli insegnamenti del Magistero e nelle più solide rivelazioni private degli ultimi due secoli.

Alcuni dei processi che la fanno precipitare sono di lungo periodo, come la grande apostasia dei paesi storicamente cristiani e la disintegrazione dei valori morali e familiari.

Il che porterà in seguito alla persecuzione del cristianesimo.

Poi ci sono altri eventi che ne sono le conseguenze, sono in corso e mostrano lo stato di agitazione della popolazione.

Ciò si manifesterà in grandi disordini sociali, guerre e rivoluzioni, e nel collasso dell'economia globale.

altri eventi associati a questi saranno carestie e pestilenze, e disastri naturali su larga scala, che sono anche in corso.

Tutto questo sarebbe l'indicazione che il Cielo sta iniziando la purificazione del mondo.

Ciò accadrebbe nello stesso momento in cui il Cielo sta togliendo il potere al maligno, il che porterebbe a uno scontro sanguinoso.

E da lì entriamo nelle profezie del futuro, che hanno come asse centrale l'intervento del Cielo.

Prima di tutto, l'Avvertimento o l'Illuminazione della Coscienza dovrebbe arrivare.

In questo modo il Cielo abolirà l'idea diffusa tra gli uomini di non essere peccatori, perché mostrerà a ciascuno i peccati che ha commesso, e li chiamerà alla conversione.

E poco dopo apparirà un grande segno visibile che rimarrà fino alla fine del mondo, almeno nei luoghi delle apparizioni di Garabandal e Medjugorje, chiamate il miracolo.

Ma insieme a questo accadrà la controparte demoniaca, che è la manifestazione dell'anticristo, personale o di sistema, non sappiamo come si manifesterà, che avrebbe un regno di 3 anni e mezzo.

all'interno di questo verrà la presa del controllo sulla Chiesa, con l'ascesa di una falsa Chiesa e l'abolizione del sacrificio eucaristico.

Questo scontro produrrà grande tribolazione e crescente persecuzione dei cristiani, il cui rimanente sarà protetto in vari modi.

lo scontro culminerà in una punizione che si concluderà nei 3 giorni di buio.

Questo suggellerà la sconfitta di satana, che sarà incatenato per un arco simbolico di 1000 anni, il che significa molto tempo.

E poi inizierà la ricostruzione, prima verrà la proclamazione del dogma di Maria Corredentrice e con esso il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

Il Cielo riverserà grazie in una nuova Pentecoste e darà inizio a un'era di pace.

Dove la Chiesa recupererà la sua purezza originaria: umile, povera, unita, in mezzo a una civiltà dell'amore e con una Terra che porterà frutti migliori.

E il Vangelo sarà predicato in tutto il mondo e gli ebrei e i musulmani si convertiranno.

L'intero processo che descriviamo a grandi linee non è esatto, è in costruzione.

Lo scheletro è ciò che i primi padri della Chiesa presumevano sarebbe accaduto studiando le Scritture.

E poi è stato perfezionato con informazioni più precise provenienti da rivelazioni private, che hanno affinato il concetto generale.

E così continuerà ad essere raffinata, perché le profezie sono condizionate e dipendono molto dalla risposta delle persone alla chiamata alla conversione.

Ma la difficoltà per la gente di sapere cosa sta succedendo e cosa accadrà sta in due forze opposte.

Uno che dice che niente di tutto questo accadrà e che siamo in una delle tante occasioni di conflitto nell'umanità.

Si tratta della maggioranza dei sacerdoti, che tengono i fedeli all'oscuro che anche questo possa accadere.

E controllano anche che queste informazioni non circolino nelle loro comunità.

E l'altra difficoltà sono i falsi veggenti, quelli che fanno presagire un disastro dopo l'altro, che spaventano la gente.

E quelli che usano qualsiasi evento che si sta verificando nel mondo per annunciare una cascata di eventi futuri, che alla fine non accadono, togliendo così credibilità alle profezie e alle parole dei veggenti in generale.

Alcuni di questi sono sotto il controllo del maligno per sminuire la credibilità delle profezie e altri possono farlo per notorietà o come stile di vita.

La cosa principale, quindi, è tenere a mente il quadro globale di un confronto alla fine di un'era, come annunciano le profezie.

E valutate passo dopo passo se i processi e gli eventi che abbiamo menzionato si stanno compiendo e come si stanno compiendo.

L'evento centrale che produrrebbe il crollo è l'Avvertimento o Illuminazione della Coscienza.

Accadrà come è stato profetizzato più di 5 secoli fa?

Sant'Edmondo Campion nel XVI secolo e la Beata Anna Maria Taigi nel XVIII secolo, tra gli altri, intravidero ciò che Santa Faustina Kowalska, Padre Gobbi e le apparizioni di Garabandal descrivevano in seguito.

Secondo Garabandal, questo Avviso si manifesterà durante un periodo di gravi sconvolgimenti globali, in coincidenza con un Sinodo all'interno della Chiesa.

Si prevede che avverrà nel bel mezzo di un'improvvisa e inaspettata invasione dell'Europa da parte della Russia, quando ci sarà una nuova fase del comunismo nel mondo, una crisi di fede nell'autenticità delle apparizioni di Garabandal, la chiusura delle chiese e l'impossibilità per i fedeli di ricevere l'Eucaristia.

Maria Julia Jahenny ha suggerito che potrebbe accadere nei primi mesi dell'anno.

E Nostra Signora della Pace comunicò a Pedro Regis di Anguera, in Brasile, che sarebbe accaduto di venerdì.

Se l'Avvertimento arriva nella forma in cui è profetizzato a Garabandal, possiamo essere certi che verrà il segno che rimarrà fino alla fine del mondo, entro un periodo di 12 mesi.

E quando potrebbe arrivare l'Avvertimento? Abbiamo qualche indicatore delle date approssimative del suo completamento?

Possiamo averla indirettamente a causa di ciò che è stato detto a Garabandal su quando sarebbe avvenuto il miracolo.

La Madonna disse che il miracolo sarebbe avvenuto nel giorno della festa di un martire dell'Eucaristia, nei mesi di marzo, aprile o maggio, di un anno pari, e tra l'8 e il 16 del mese.

Il prossimo martire eucaristico la cui festa si allinea a queste condizioni è San Stanislao, la cui commemorazione è giovedì 11 aprile 2024.

Mentre la prossima festa di un santo eucaristico, alle condizioni specificate a Garabandal, cadrebbe giovedì 13 aprile 2028, commemorando Sant'Ermenegildo.

Ebbene, questo è tutto ciò di cui volevamo parlare delle profezie relative all'intervento decisivo di Dio per riportare gli uomini a Lui, e della vicinanza dell'evento centrale, che sarebbe l'Illuminazione della Coscienza o Avvertimento.

Forum della Vergine Maria

Preghiera per chiedere i doni dello Spirito Santo

 



Preghiera estratta dal manuale dell'Arciconfraternita dello Spirito Santo

“Poiché lo Spirito Santo v'insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire” LC 12,12

 

O Gesù, che prima di salire in Cielo hai promesso ai tuoi Apostoli di inviare loro lo Spirito Santo per consolarli e per fortificarli, degnati di far scendere anche su di noi questo Spirito Santificatore.

Vieni in noi, Spirito del timore del Signore, fa' che temiamo soprattutto di rattristare il nostro Padre celeste e che fuggiamo le lusinghe ingannevoli dei piaceri dei sensi.

Vieni in noi, Spirito della pietà; riempi i nostri cuori della più filiale tenerezza verso Dio e della mansuetudine più perfetta nei riguardi dei nostri fratelli.

Vieni in noi, Spirito della scienza; illuminaci sulla vanità delle cose del mondo, fa' che noi ce ne serviamo per elevare i nostri cuori verso colui che le ha create per il nostro servizio.

Vieni in noi, Spirito della forza; donaci il coraggio di sopportare con pazienza le sofferenze e le prove della vita, e facci sormontare generosamente tutti gli ostacoli che si opporranno al compimento dei nostri doveri.

Vieni in noi, Spirito del consiglio, accordaci la grazia di distinguere nelle occasioni difficili ciò che dobbiamo fare per compiere la volontà di Dio, e ciò che dobbiamo dire per dirigere con prudenza quelli che sono sotto la nostra guida.

Vieni in noi, Spirito dell'intelligenza; che la tua luce divina ci permetta di penetrare le verità e i misteri della religione, affinché essa renda la nostra fede così viva da essere ispiratrice di tutti i nostri sentimenti e di tutte le nostre azioni.

Vieni in noi, Spirito della saggezza; fa' che gustiamo la soavità delle cose divine a tal punto che il nostro cuore ami solo loro e che possa trovare, in questo amore, una pace inalterabile. Gloria al Padre che ci ha creati, al Figlio che ci ha riscattati, allo Spirito Santo che ci ha santificati. Amen.

 

"Quando un'anima riceve un'effusione straordinaria di doni celesti, deve fortificare il suo cuore e prepararsi a delle prove poco comuni. Del resto, essa non teme niente. L'unzione dello Spirito rende la croce soave al punto da farla amare, poiché niente è impossibile a Dio" PADRE J. B. GOSSELIN


(Verrò con una spada a doppio taglio)

 



Messaggio ricevuto il 18 febbraio 2024

Mia cara figlia, scrivi a tutti i miei figli, perché voglio salvare tutti dai peccati che li portano all'inferno. Ma voglio che tu abbia tutto aggiornato, perché per stringere una perfetta Alleanza [Accordo] con Me, ci deve essere il pentimento. Per questo sono venuto qui a darvi un altro messaggio, per aprire più anime alla conversione completa, dove il peccato deve essere abolito. Ma con i peccati che molti fanno oggi, nessuno entrerà in Paradiso. Io amo tutti i miei figli, ma molti non sanno cos'è il peccato, perciò sono venuto a chiedere a tutti di studiare le mie chiamate [messaggi], tutto ciò che darò, affinché tutto sia giusto nella mia Chiesa.

Sarà come vi è già stato insegnato, perché il peccato è così grande oggi, e non posso perdonare se non c'è un vero pentimento come voglio da tutti, perché il nemico non smetterà di tentarvi e continuerete con lo stesso peccato. Invito ogni nazione del mondo a fare un buon atto di pentimento, perché quando tornerò, voglio vedere tutti in attesa della mia venuta e della mia benedizione. Dovrete ricevermi purificato, nel mio amore e nel mio perdono, per tutti coloro che mi vogliono di cuore. Sì, figlia mia, ho chiamato questo figlio [sacerdote di Maria] perché chiami altri figli [sacerdoti], per darmi tutti coloro che dal loro cuore vogliono entrare nel mio Regno d'Amore.

Voglio che vengano a Me con l'anima purificata, perché non tutti conoscono il peccato. Perciò darò la mia benedizione, ma così è per tutti quelli che mi aspettano, perché amo tutti allo stesso modo. La mia venuta è vicina, ma prima devo darvi la vostra PURIFICAZIONE, perché se non lo faccio, molti non verranno mai a conoscermi, perché i peccati di molti sono come animali. Perciò sono venuto a darvi un AVVISO, che non è lontano, ma devo dare tutto prima che tutti sentano il suono della tromba, in modo che raggiunga tutto il mondo. Sì, tutti sentiranno la mia chiamata, che sarà un grande castigo per tutti, perché avranno paura, perché verrò con una spada a doppio taglio.

Io sono il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.


Tale flagello sarà generale per tutto il mondo, e a quelli che rimarranno sembrerà di essere rimasti soli per la terribilità del medesimo.



Venerabile padre Bernardo Maria Clausi 

"Le cose devono giungere al colmo, e quando la mano dell’uomo non potrà più fare nulla e quando tutto sembrerà perduto, allora Iddio vi porrà la sua, e tutto si compirà in un baleno, e tale sarà la dolcezza che ognuno proverà nel cuore che gli sembrerà di gustare delizie del Paradiso... Gli empi medesimi dovranno confessare essere ciò accaduto per mano di Dio... Il flagello sarà terribile e tutto sugli empi; sarà di genere nuovo e affatto inaudito. Si uniranno il cielo e la terra e si convertiranno grandi peccatori. 

Tale flagello sarà generale per tutto il mondo, e a quelli che rimarranno sembrerà di essere rimasti soli per la terribilità del medesimo.  

(…) ... ne seguirebbe poi una riordinazione generale, con grande trionfo della Chiesa. 

Beati coloro che si troveranno in quei tempi felici perché si vivrà in vera carità fraterna. Prima che giunga questo flagello i mali del mondo si accresceranno in modo che sembreranno usciti i demoni dall'inferno e i buoni vivranno in un vero martirio per le persecuzioni dei cattivi. Non credere a chi volesse determinare le qualità del flagello, perciò che sarà cosa nuova e Iddio non l’ha rivelato ad alcuno. 

“ Il flagello sarà tutto su gli empi e sarà grande e terribile e generale per tutto il mondo e al sopravvenire di questo flagello non si potrà fare altro che pregare... Dopo questo spaventoso caos rinascerà l'ordine, si farà giustizia a tutti e tale sarà il trionfo della Chiesa che non ne avrà mai avuto uno di simile. 

(…)…e allora tutti saranno buoni e penitenti. Questo flagello sarà istantaneo , di breve durata, ma terribile”. 

lunedì 11 marzo 2024

Purgati dall’egoismo

 


Maria  

Io sono la Regina del cielo e della terra. Tutto è disegnato nel mio cuore. Tutto è presente. Una regina terrena regna sui buoni e sui cattivi, su coloro che la servono fedelmente e su coloro che si allontanano dai suoi comandi. Molti non sanno che mio Figlio è il Signore, e molti non sanno che io sono la Regina del cielo e della terra. Se questo fosse capito, allora l’ordine sarebbe giunto sulla terra e la pace avrebbe regnato.  

Gli uomini hanno rifiutato Dio, e quando ha mandato il suo unigenito Figlio, lo hanno respinto. Ora il Padre mi manda, l’ultima possibilità per la salvezza del mondo. “Chi è lei?”, Dicono. “È solo una creatura”. Questo è vero, io sono una creatura, venuta alla luce dalle mani del Padre, proprio come tutti gli altri. Tuttavia, sono diversa per un aspetto. Tutto ciò che il Padre dona a me ritorna al Padre. Non tengo nulla per me stessa.  

Questo è ciò che devo insegnare agli uomini. Tutti i beni provengono dal Padre, ma gli uomini dicono: “Questi sono miei”. Egli li prende per sé stesso, non riconoscendo che tutti questi doni vengono dall’alto dei cieli. Essi non ritornano mai al Padre e non sono mai purificati, come piatti che non sono mai lavati, pieni di macchie e indegni di essere utilizzati al banchetto.  

Imparate da me. Tutto ciò che ricevo io lo restituisco al Padre e lui mi dà doni maggiori, regali puri, non contaminati dall’egoismo.  

L’egoismo è la causa dei problemi dell’uomo. “Come possiamo essere purificati dall’egoismo?” Questa dovrebbe essere la domanda nel cuore dell’uomo. Questo dono discende dal Padre, come tutti i suoi altri doni. Cercate questo dono e vivrete.  

Commento: Maria è diversa da noi, in un modo. In nessun momento della sua vita è stata egoista. Lei ci porterà allo stesso dono se la proclamiamo nostra Regina.

22/08/2011 

L'ULTIMA BATTAGLIA - DISTRUGGERE L'ARISTOCRAZIA

 


DISTRUGGERE L'ARISTOCRAZIA 


« Spetta a noi il primato d'aver lanciato al popolo, nel passato, le parole d'ordine: "Libertà, Uguaglianza, Fraternità"; parole ripetute in seguito tante volte da pappagalli incoscienti, che attirati da ogni parte da questa esca, ne hanno fatto uso solo per distruggere la prosperità nel mondo, la vera libertà individuale, una volta così ben protetta e garantita contro il pericolo di soffocamento da parte della plebaglia. I Gentili che si credevano intelligenti non hanno saputo scoprire il senso nascosto di queste parole, non ne hanno capito le contraddizioni, non hanno visto che non c'è uguaglianza nella natura, che non può esservi libertà nella natura, che la natura stessa ha stabilito l'ineguaglianza degli animali, dei caratteri e delle intelligenze. 

Le parole d'ordine: Libertà, Uguaglianza, Fraternità, tramite nostri agenti inconsci, immisero nelle nostre file legioni intere di uomini che portarono con entusiasmo i nostri stendardi. 

Queste parole erano dei vermi che rodevano la prosperità dei Gentili, distruggendo ovunque la pace, la tranquillità, la solidarietà, scalzando i loro stati fin dalle fondamenta. Vedrete in seguito come questo servì al nostro trionfo; ci diede, fra l'altro, la possibilità di ottenere il risultato più importante, ossia, di abolire i privilegi dell'aristocrazia dei cristiani: l'unico mezzo di difesa che avevano i Popoli e le Nazioni contro di noi. 

Sulle rovine dell'aristocrazia naturale ed ereditaria, abbiamo elevata la nostra aristocrazia dell'intelligenza e della finanza. Abbiamo preso come criterio di questa nuova aristocrazia: la ricchezza, che dipende da noi, e la scienza, che è diretta da nostri dotti» (p. 11-12-13). 

« Al suono di quelle fatidiche parole le folle inferocite scatenarono la rivoluzione francese che distrusse l'aristocrazia francese e preparò il tramonto della aristocrazia delle altre nazioni cristiane. 

Ricordatevi della Rivoluzione Francese, che noi abbiamo denominato la "Grande". I segreti della sua preparazione ci sono ben noti: essa fu interamente opera delle nostre mani. Da allora in poi noi guidiamo il popolo da una delusione all'altra, affinché rinneghi perfino anche noi a favore del Re Despota del sangue di Sion che noi prepareremo per il mondo » (p. 27-28). « Al posto dei governi attuali noi metteremo un colosso che si chiamerà "Amministrazione del Governo Supremo". Le sue mani si stenderanno da ogni parte come delle immense tenaglie, e la sua organizzazione sarà così colossale che tutti i popoli non potranno sfuggire al suo dominio » (p. 42). 

« Tutte le ruote del meccanismo statale dipendono da un motore che è nelle nostre mani, e questo motore è l'oro. 

La scienza dell'economia politica, inventata dai nostri Saggi, dimostra ancora oggi a tutti il prestigio reale dell'oro. 

Il capitale, per avere le mani libere, deve raggiungere il monopolio dell'industria e del commercio: ciò che già sta per realizzare la nostra mano invisibile in tutte le parti del mondo. 

Questa libertà darà la forza politica agli industriali e il popolo sarà loro sottomesso » (p. 39). 

Non è un mistero che le maggiori banche mondiali sono di proprietà di ebrei o controllate da ebrei; come i maggiori monopoli di commercio, le maggiori case cinematografiche, ecc. 

Né è un mistero che i vari governi americani debbono fare i conti con gli ebrei perché questi controllano la maggior parte delle finanze americane e dei giornali americani. E tutti sappiamo come è finita ai Kennedy (John e Robert) perché erano cattolici praticanti e indipendenti economicamente, avendo banche proprie.

Padre Ildebrando A. Santangelo (Servo di Dio)

La punizione che pende proprio sopra il mondo

 


Questa mattina, l'angelo è venuto e ha detto: "Sua Maestà nostro Signore Gesù desidera parlarti".

Improvvisamente, l'angelo mi portò alla presenza di nostro Signore Gesù in Cielo. Con soggezione, guardai nostro Signore, che era così giovane e bello, con una barba bruna ben curata e occhi appassionati, in piedi come un Re alla presenza degli angeli e di un gruppo di Santi.

Indossava il Suo maestoso mantello bordeaux e color vino, decorato con ricami d'oro scintillanti squisitamente dettagliati, e sulla Sua Santa Testa un'alta corona d'oro tempestata dei più bei gioielli. Tanta Luce emanava da nostro Signore, avvolgendo tutti i presenti.

Non so se il gruppo dei santi fossero apostoli, ma erano signori molto alti che stavano accanto a nostro Signore. I loro volti erano completamente coperti dalla nebbia di Luce proveniente da nostro Signore, così tanta Luce che i loro corpi spirituali si trasformarono nella Luce. In questo incontro intimo con nostro Signore, i Santi Uomini erano presenti per testimoniare ciò che nostro Signore stava per dirmi. Non parlarono.

Mentre mi trovavo davanti al nostro Signore e Re, circondato da una nebbia di Luce e guardando Sua Maestà, sentivo di essere veramente alla presenza di Dio. Non feci caso ai Santi accanto a nostro Signore, né agli angeli che erano più lontani e oscurati dalla Luce. Guardavo solo il nostro Signore, che parlava con voce molto gentile.

Disse: "Valentina, figlia Mia, ti ho portata qui per avvertirti di ciò che sta per accadere nel mondo. Prima di tutto, dite alla gente di leggere il Libro di Ester e di come supplicò il Re di salvare il suo popolo".

Gesticolando con la mano destra e indicando se stesso, disse: "E quel Re sono io! Mi supplicava di salvare il suo popolo dalla punizione".

"Ma", disse, "la punizione ora non può più essere ritardata. La punizione incombe minacciosamente sul mondo, poiché le persone non cambiano e non ascoltano o non prendono in considerazione questo avvertimento, specialmente i leader di tutte le nazioni del mondo. I leader devono presentarsi davanti a Me e pentirsi. La maggior parte della punizione avviene attraverso di loro, perché stanno portando le persone fuori strada, insegnando loro cose sbagliate e dando loro comandamenti sbagliati che non sono Miei, ma loro. Stanno conducendo le persone nell'oscurità totale e sono d'accordo con tutto il male. Il mondo è in un orribile peccato e nell'oscurità totale".

"Ma la punizione, più grande che mai, è sospesa proprio sopra il mondo".

In una visione, vidi che la punizione non era alta al di sopra del mondo, ma pendeva in basso, appena al di sopra di esso.

"Quindi avvertite la gente di questo", disse. "Questo è un serio avvertimento che vi do".

"Vi supplico, per favore avvertite le persone di questo in modo che possano convertirsi e cambiare".

Nostro Signore ci sta mettendo seriamente in guardia. Ha ripetuto: "Voglio davvero, davvero che tu avverta la gente perché questo accadrà. La gente non se ne accorge, soprattutto i leader".

Da questo posto speciale in Cielo, ho sentito che nostro Signore permette alla Giustizia di venire nel mondo. Questo gruppo di Uomini Santi, in piedi accanto a nostro Signore, erano come i Suoi custodi e sono molto vicini a nostro Signore. Non c'erano donne presenti. Non ho visto la Beata Madre, eppure lei sa tutto di questo. Le brave persone del mondo hanno bisogno di supplicare il nostro Signore, il Re, proprio come fece Ester. Le persone devono cambiare e pentirsi ora.

Dopo che il Signore ebbe finito di parlarci e di avvertirci di tutti questi pericoli, l'angelo mi riportò a casa. Sulla via del ritorno, l'angelo disse: "Hai visto come era triste il Signore Gesù, nostra Maestà e Re?"

"E io ti dico, questa è una cosa seria, è qualcosa da cui non puoi uscire. Il mondo è troppo lontano".

Mi dispiaceva molto per quello che il Signore mi stava dicendo e mi dispiaceva per l'umanità. L'avvertimento di Nostro Signore per il mondo fu così severo che lo shock di udirlo mi trafisse il cuore. Ero preoccupata e nauseata, e tutto il mio stomaco era sconvolto quando l'angelo mi riportò a casa.

Pensai: 'Come farò ad andare in chiesa oggi, o Signore, ti prego, aiutami'.

Più tardi quella mattina, durante la Santa Messa, nostro Signore sorrise e, cercando di tirarmi su di morale, disse: "Se solo sapessero chi c'è qui? Sapete di essere pieni di profezie dentro e fuori? Tutto il tuo corpo e la tua anima sono pieni di profezie. Questo è il motivo per cui hai mal di stomaco".


Valentina Papagna

VITA DI SAN GIUSEPPE

 


1-10 Morte dei genitori di san Giuseppe ed i travagli che egli soffrì 


Assiste la madre morente – Quando il nostro Giuseppe arrivò all’età di diciotto anni, piacque al Signore, di togliere dal mondo i suoi genitori. Prima sua madre, la quale ammalatasi gravemente, ebbe una lunga e penosa infermità, volendo Dio, con questo, purificarla da tutte le sue mancanze per poterla poi mandare al Limbo. Dio le fece questa grazia per le suppliche che continuamente gli porgeva il figlio, e cioè, che si degnasse di mandare i suoi genitori a riposare nel seno di Abramo. Fu mirabile l’assistenza e la servitù che il nostro Giuseppe fece a sua madre, consolandola e confortandola nei suoi dolori, e porgendo continue suppliche a Dio affinché le avesse dato pazienza nella sua penosa infermità. Il Santo Giovane vegliava le notti intere, in parte assistendo la madre, e in parte pregando per lei; e siccome le aveva sempre mostrato una somma gratitudine per quello che aveva ricevuto da lei, in quest’ultimo istante della sua vita gliela mostrò in un modo singolarissimo, non abbandonandola mai, e non stancandosi mai di servirla ed assisterla con amore veramente filiale e santo. L’assistenza del figlio era di molta consolazione all’inferma, e continuamente lo benediceva e pregava Dio di ricolmarlo delle sue benedizioni.  

Alla fine della sua vita, Giuseppe si prostrò inginocchiato davanti a lei, e la supplicò di benedirlo e di perdonargli tutto quello in cui l’avesse disgustata. La buona madre lo benedisse, e lo esortò a non tralasciare il modo in cui egli aveva vissuto fino ad allora, e a crescere sempre più nell’amore e nel servizio del suo Dio; lo ringraziò dell’assistenza e della servitù prestatale, e lo stesso fece il figlio verso di lei. Le disse anche che morisse volentieri perché egli sperava di certo che la sua anima sarebbe andata al Limbo, fra i Santi Padri.  

La madre si consolò molto per le parole che le disse il figlio, e supplicò Dio affinché lo benedicesse, e confermasse con la sua benedizione, quella che lei gli aveva dato; e Dio per mostrare che esaudiva la sua domanda, le fece vedere una chiarissima luce risplendere sul volto di Giuseppe, della quale restò molto consolata, e unita al figlio, rese grazie a Dio del favore mostratole.  Poi l’inferma si aggravò molto, e quando entrò in agonia, il figlio non la lasciò mai, assistendola fino all’ultimo respiro con grande generosità e fortezza d’animo; e non solo assisteva la madre, ma confortava anche suo padre, che era molto afflitto per la perdita di una così buona compagna.  

Prega e consola il padre – Morta la madre, il nostro Giuseppe si trattenne a consolare un po’ suo padre, e poi si ritirò nella sua stanza a dare sfogo al dolore col solito tributo delle lacrime, poi si mise in preghiera supplicando il suo Dio di volerlo consolare in tanta sua afflizione. In questa preghiera Dio non mancò di consolarlo, facendogli sentire la voce interiore che gli diceva che erano stati adempiti i suoi desideri e le sue giuste domande circa sua madre; per cui, tutto consolato il Santo Giovane, rese grazie a Dio, poi uscito dalla sua stanza, andò di nuovo a consolare suo padre, che si consolò e confortò molto per le parole che gli disse il figlio. 

Sua conformità al volere di Dio – La notte seguente mentre Giuseppe dormiva, l’Angelo gli parlò e gli disse che sua madre si trovava già al Limbo, e che in breve sarebbe rimasto privo anche di suo padre, perciò che si uniformasse alla volontà divina, e che non avesse alcun timore, perché Dio lo avrebbe sempre protetto e difeso in tutte le sue vie. Il Santo restò molto consolato per la notizia avuta della sua buona madre, ma insieme afflitto per dover perdere anche il padre. Si uniformò però alla volontà divina, e si animò a soffrire i molti travagli che gli sovrastavano per la perdita del padre, dando fede a quanto l’Angelo gli aveva detto, e cioè che Dio l’avrebbe sempre protetto in tutte le sue vie. L’umanità, peraltro, sentiva al vivo tutto quello che prevedeva dover soffrire, ma lo spirito si mostrò prontissimo a soffrire tutto e a ricevere tutto con pazienza ed allegrezza dalle mani di Dio. Essendo rimasto il nostro Giuseppe privo della madre, e vedendo suo padre in grande afflizione, l’andava confortando continuamente, e non l’abbandonò mai in questa sua afflizione, facendo le parti di buon figlio verso l’amato genitore. 

Al letto del padre morente – Non passò molto tempo, che il padre di Giuseppe cadde malato di una malattia mortale, e siccome il nostro Giuseppe era molto indebolito di forze corporali per i travagli e i patimenti sofferti nella penosa infermità della madre, sentì molta pena e si raccomandò molto a Dio affinché l’avesse assistito con la sua grazia, e dato la forza e lo spirito per poter assistere suo padre nella sua ultima infermità. Dio lo consolò accrescendogli le forze, ed egli si impiegò tutto ad assistere suo padre; non l’abbandonò mai giorno e notte, servendolo ed assistendolo con grande carità ed amore, animandolo a soffrire con pazienza i dolori e le angustie che suole apportare il male, che fu sofferto dall’infermo con grande generosità e pazienza; e solo gli portava afflizione il pensiero che aveva per il suo figliolo, e che rimanendo solo e abbandonato, avrebbe dovuto soffrire grandi travagli. Ma il figlio lo consolava, dicendogli che morisse pure tranquillo e che non pensasse a lui, perché sperava che Dio l’avrebbe protetto e aiutato in tutti i suoi bisogni; e così l’infermo si acquietava, e si confidava tutto in Dio, sicurissimo che avrebbe avuto tutta la cura del suo Giuseppe, perché conosceva che l’amava molto. Lasciò poi il figlio erede di tutte le sue facoltà, affinché se ne fosse servito come a lui fosse piaciuto, perché già sapeva che il figlio le avrebbe bene impiegate; e come buon padre, gli ricordò molte cose, raccomandandogli il timore e l’amore di Dio e l’amore verso il suo prossimo. Giuseppe stava ad ascoltare le parole di suo padre con grande umiltà e sottomissione, e dopo lo ringraziò di quanto gli aveva detto, e gli promise di fare quel tanto che gli diceva per il suo bene e per la gloria del suo Dio. Di questo il padre rimaneva sempre più consolato, e diceva al figlio: «Figlio mio, io muoio contento, perché vedo che tu sei bene impiegato nell’esercizio delle virtù e che ami e temi Dio, ed anche perché ti lascio erede di molti beni con i quali ti puoi mantenere nel tuo stato e puoi fare delle elemosine secondo il vostro desiderio. Ti raccomando perciò la mia anima; sia tua cura impetrarmi da Dio la remissione dei miei peccati trascorsi e la grazia di andare in un luogo di salvezza; non ti scordare mai di me e di tua madre, perché hai già conosciuto quanto ti abbiamo amato, e la cura particolare che abbiamo avuto di te. Ora, altro non mi resta, che darti la mia paterna benedizione e supplicare il nostro Dio che la confermi con le sue benedizioni ti ricolmi sempre più delle sue grazie». A queste parole, l’umile Giuseppe si prostrò a terra, e domandando la benedizione a suo padre, e molto più al suo Dio, ricevette la benedizione dal padre e da Dio insieme; poi con le lacrime agli occhi ringraziò il padre di tutto il bene che gli aveva fatto, della buona educazione, dei buoni esempi che gli aveva dato, e gli domandò perdono di tutto quello che aveva fatto contro il suo volere e di quanto l’avesse potuto disgustare. Ma suo padre, non avendo ricevuto mai alcun disgusto dal figlio, anzi avendone ricevuto piuttosto gusto e consolazione, gli disse che non aveva di che perdonargli, perché mai l’aveva disgustato; ma il santo Figliolo, non contento di questo, non si volle alzare da terra se prima il padre non gli avesse assicurato il perdono. Il padre per compiacerlo e per non privarlo di quella soddisfazione, gli disse che lo perdonava di tutto di buon cuore; di questo il figlio rimase molto contento e soddisfatto, e fece al padre affettuosi ringraziamenti. Poi gli domandò il permesso di dare ai poveri e al Tempio le facoltà che gli lasciava, e suo padre mise il tutto in sua libertà, affinché ne disponesse come a lui fosse piaciuto, e come fosse stato di volontà di Dio. Tutto contento di ciò, Giuseppe ringraziò di nuovo il padre e l’assicurò che lui non si sarebbe scordato né della madre, né del padre, che perciò andasse pure sicuro e quieto.  

Ultima assistenza – L’infermo si andava aggravando, e Giuseppe accresceva la servitù e l’assistenza, e molto più le preghiere e le suppliche al suo Dio per la salvezza eterna del suo buon padre, e Dio gliene diede una stabile sicurezza; rallegratosi di ciò, il Santo ne rendeva continue grazie a Dio. Poi, il nostro Giuseppe si offrì a Dio, e lo supplicò di volersi degnare di far soffrire alla sua propria persona quel tanto che conveniva soffrire a suo padre, in sconto di quei debiti che avesse contratto con la divina giustizia, affinché l’anima di suo padre fosse andata addirittura al Limbo dei Santi Padri. Dio l’esaudì, per cui il nostro Giuseppe soffrì per più ore gravissimi dolori, con grande rassegnazione, godendo di scontare con questo, le pene dovute a suo padre; perciò ne ringraziava Dio affettuosamente, e rimanendo molto più sicuro, che il suo genitore sarebbe andato a riposare, dopo la morte, con la sua anima nel seno di Abramo, alzando le mani al cielo con giubilo di cuore, lodava e ringraziava la divina bontà.  

Morte del padre – Arrivato agli ultimi estremi della vita, il padre fu assistito dal figlio con grande carità ed amore, animandolo sempre ed esortandolo a confidare nella bontà e misericordia del suo Dio e ad andare allegro, mentre era certo che sarebbe andato in un luogo sicuro. Il moribondo ebbe molta consolazione per l’assistenza del figlio, e morì con grande rassegnazione e sicurezza della sua salvezza eterna. Quando l’infermo spirò, il nostro Giuseppe si ritirò a pagare alla natura il solito tributo delle lacrime, e ne aveva ben ragione, mentre restava privo di un padre tanto a lui benefico ed amorevole, e che gli aveva dato una così buona educazione. Dato che ebbe qualche sfogo al dolore, si mise genuflesso al cospetto del suo Dio, e qui con lacrime lo supplicò del suo aiuto dicendogli: «Dio di Abramo, d’Isacco e di Giacobbe! Dio mio! Ecco che sono rimasto privo del padre e della madre, che a Te è già piaciuto levare dalle miserie di questa fragile vita. Ora io ti supplico di volerti degnare di ricevermi tutto sotto la tua protezione, mentre io di nuovo tutto a Te mi dono e sacrifico. Io sono sempre stato protetto e difeso da Te e sono sempre stato tuo schiavo, ma ora di nuovo a Te mi dedico, e ti supplico di avere di me tutta la cura e sopra di me tutto il dominio. Ora io non sono soggetto ad altri che a Te. Dio mio! fammi dunque la grazia che anch’io possa dirti col Real Profeta: Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi ha raccolto (Salmo 26, 10). Da ora innanzi Tu sarai mio Padre, il mio protettore, mia madre e tutto il mio sostegno e rifugio; fa’ di me e di ciò che mi appartiene quello che ti piace, e si adempia in me la tua divina volontà in tutte le cose; fammela intendere, perché io sono prontissimo ad eseguirla in tutto e per tutto». Mentre Giuseppe diceva questo al suo Dio, restò molto consolato, mentre Dio gli fece udire la sua voce interiore, e gli disse che stesse pur sicuro perché Lui aveva udito la sua preghiera, e che sarebbe stato sempre protetto e rimirato da lui con paterno amore. Il nostro Giuseppe rese grazie a Dio per il sublime favore che gli faceva e, tutto consolato, si levò dall’orazione. 

Prove penose e sua pazienza – Il Santo Giovane passò poi molti travagli perché, conoscendo tutti la sua bontà, ognuno si faceva lecito di togliergli chi una cosa, chi un’altra, e specialmente le persone di servizio di casa prendevano la roba e quello che a loro piaceva. Giuseppe si accorgeva di tutto, e non faceva altro risentimento, solo che ammonirli di non fare quelle offese a Dio, e a non aggravare la propria anima, ma siccome il Santo era di sua natura piacevole, benigno e caritatevole, non lo stimavano, e abusavano della sua bontà. Giuseppe, vedendo che non desistevano dal danneggiarlo, affinché non offendessero Dio, si decise di dare loro licenza e di donare loro quel tanto che si erano usurpati, e così fece. Da ciò presero motivo di oltraggiarlo con parole ingiuriose: e siccome il demonio li istigava molto per sfogare la sua rabbia contro il Santo, faceva sì che fosse maltrattato ed offeso da quelli stessi che lui aveva tanto beneficato. Il Santo soffrì con grande pazienza tutte le ingiurie senza affatto alterarsi. Gli furono anche tolti i beni dai parenti del padre, con la condizione di volere Giuseppe in casa loro, ma il Santo lasciò loro tutto in pace, e non volle mai accordarsi di andare a stare con i parenti, perché aveva già stabilito di andare ad abitare a Gerusalemme per poter frequentare il Tempio; questi si adirarono molto contro il Santo Giovane, e non potendolo rimuovere dal suo proposito con le lusinghe, lo fecero con le minacce. Molte volte fu maltrattato e offeso da loro con fatti e con parole, e il Santo soffriva tutto con ilarità di spirito, e non si vide mai adirato o inquieto. Tanto si inoltrarono, che spogliarono il Santo Giovane di tutte le sue molte facoltà; e trovandosi in questa afflizione si rivolse al suo Dio domandandogli aiuto in tanta sua necessità, e che si fosse degnato di manifestargli la sua volontà e che cosa doveva fare. Dio non tardò a consolarlo, mentre nella notte l’Angelo gli parlò nel sonno, e gli disse che avesse venduto quello che gli era rimasto, e che ne avesse dato in parte ai poveri, e in parte ne avesse portata ad offrire al Tempio; e che per sé si fosse lasciata poca porzione, perché Dio lo voleva povero; che fosse andato ad abitare a Gerusalemme e qui avesse imparato l’arte del falegname per guadagnarsi il vitto quotidiano e che in tal modo fosse vissuto fin tanto che Dio avesse voluto disporre altro di lui; che si fosse conservato vergine come già aveva promesso prima a Dio e che fosse vissuto lontano più che poteva dal commercio degli uomini, affinché il suo candore e la sua innocenza non avessero patito detrimento alcuno, e che stesse certo che Dio l’avrebbe sempre protetto e difeso e ricolmato delle sue benedizioni. Tanto disse l’Angelo a Giuseppe, e tanto bastò perché Giuseppe eseguisse il tutto con prontezza.  Vendette tutto quello che gli era rimasto, e nel fare questo dovette soffrire grandi rimproveri e persecuzioni. Non era padrone di uscire di casa, che chiunque lo vedeva, lo prendeva in giro e lo maltrattava, dicendogli dissipatore delle paterne sostanze, e che tutto sprecava; chiamandolo chi insensato e pazzo, chi uomo da niente, e chi vagabondo ed ozioso; infatti ognuno si permetteva di maltrattarlo. Il Santo Giovane soffriva il tutto con grande pazienza senza mai rispondere ad alcuno; e nonostante si potesse giustamente lamentare dei suoi congiunti che l’avevano spogliato delle sue facoltà, non lo fece mai; ma soffrì tutto con silenzio e pazienza. Avendo poi venduto quello che gli era rimasto, per eseguire quel tanto che l’Angelo gli aveva detto, e saputosi questo dai suoi congiunti, costoro presero il Santo Giovane, lo percossero malamente e lo maltrattarono come dissipatore della roba a loro dovuta. Il nostro Giuseppe soffrì le ingiurie e le percosse con grande tolleranza, e non fece di questo risentimento alcuno, ma prostrato in orazione davanti al suo Dio, lo supplicò di volersi degnare di difenderlo e liberarlo dalle mani dei suoi avversari, così come aveva liberato il santo Davide dalle mani dei suoi nemici e tanti altri, che la sua bontà aveva protetto e difeso. 

Consolato da Dio – Stando così afflitto, Dio non tardò a consolare il suo fedelissimo servo, e gli parlò interiormente assicurandolo della sua protezione e del suo aiuto, ed animandolo a soffrire con pazienza quel travaglio, perché gliene avrebbe data un’abbondante ricompensa. Giuseppe rimase molto consolato per le promesse del suo Dio, e animato a soffrire molto più quando gli fosse occorso; ma Dio non permise che fosse più molestato e travagliato, avendo per allora sperimentato abbastanza la sua fedeltà e la sua grande pazienza. Per cui tutti lo lasciarono in pace, ed il santo Giovane. quando ebbe venduto tutto e raccolto il denaro insieme, ne fece un’offerta a Dio supplicandolo di ricevere quell’offerta, e che per se stesso non voleva cosa alcuna se così a Lui fosse piaciuto. La notte l’Angelo gli parlò di nuovo, e gli disse che partisse subito dalla sua patria e se ne andasse a Gerusalemme, che qui giunto al Tempio gli avrebbe detto di nuovo quello che doveva fare; e la mattina subito parti. 

Serva di Dio  Maria Cecilia Baij O.S.B. 

"Una profezia biblica si avvera – Avvertimento per gli Stati Uniti"

 


Beata Vergine Maria

"Una profezia biblica si avvera – Avvertimento per gli Stati Uniti"


02.03.2024

La Beata Madre Maria appare con le parole che ha un avvertimento urgente per le sue pecore. Un avvertimento urgente alle sue pecore che non sono ancora informate e che Maria ha urgente bisogno dell'aiuto della veggente.

Nella visione incipiente, il veggente vede la costa della California, i delfini nell'acqua, che nuotano lungo la costa ed emettono suoni cigolanti. Una nave molto grande si sta avvicinando rapidamente alla costa. Ora si può vedere una città vicina e un aereo che vola sopra la testa. Ha qualcosa a che fare con la guerra.
Improvvisamente, vede Gesù in piedi gigantesco in una città. Questo rappresenta un intervento divino per gli errori che gli Stati Uniti hanno commesso, principalmente attraverso le decisioni dei politici.
Maria annuncia che un'ira divina si abbatterà sugli Stati Uniti, che sembrerà una punizione. Ma è una sorta di giustizia compensativa per le loro azioni. In altre culture, si chiamerebbe karma. Il veggente sente la parola "Armaghedon" più e più volte.

Gli avvoltoi che ora volteggiano nella visione rappresentano la morte o le morti. Una specie di muro di nebbia scuro e minaccioso può essere visto rotolare verso terra. Salta fuori un'altra immagine interiore di una tempesta di sabbia. Ti trovi nel deserto, vedi la tempesta di sabbia che si sta formando in lontananza e sai che non puoi sfuggirle. Tutto quello che puoi fare è cercare di armarti e superarlo in qualche modo. Un simbolo di un disastro inevitabile che sta arrivando negli Stati Uniti. Questo è un avvertimento urgente al pentimento.
Il veggente piange amaramente e riesce a malapena a esprimere a parole le orribili immagini della distruzione. Vede le città sgretolarsi in polvere. Intere città si sgretolano in cenere. Vengono rasi al suolo da un momento all'altro. Ciò che sta accadendo lì è l'adempimento della profezia biblica.

Maria dice che devono pentirsi. Devi invertire la rotta in questo momento. Subito! Ora! Non c'è più tempo! Gli americani devono tornare indietro. I politici devono urgentemente smettere di alimentare la guerra. Devono smettere di diffondere discordia. Tutto questo ha a che fare con l'Anticristo e i piani dei globalisti, dice Maria. Devi smettere di seguire questi piani.
Devono cominciare a pregare, gli americani. Devono farsi piccoli davanti a Dio, ha detto Maria.

Maria dice che c'è un'influenza molto forte da parte delle "forze" oscure che sono all'opera negli Stati Uniti. Dice che gli americani hanno bisogno di pentirsi e confessare Dio. Devono rinunciare al materialismo. La mania per la bellezza, per la celebrità, per la ricchezza e l'accumulo di beni e status symbol, il materialismo estremo.

Maria dice che devono allontanarsi da essa. Era troppo. Hanno perso il senso della vita, coloro che sono così dipendenti da questo materialismo e sono nella loro bolla.
Devono ritrovare la strada per tornare alla loro vera essenza, alla loro scintilla divina, così come all'umiltà e alla modestia.
Come vivono ora, conducili nelle grinfie di colui che vuole opporsi e vuole opporsi a Gesù. A causa di questo materialismo, possono soccombere ad esso troppo facilmente, perché non lo riconoscono.
Sono in gravissimo pericolo, avverte.

Ora la veggente vede ancora e ancora l'immagine che ha già visto nel messaggio precedente. È l'aquila calva che simboleggia gli Stati Uniti e si sbriciola in sabbia, proprio come ha visto le città sgretolarsi all'inizio di questa visione. L'aquila che si disintegra si ripete più volte nella sua mente.
Ora Maria guarda il veggente con amore e incoraggiamento e dice che c'è sempre speranza.
Le dice che l'hanno scelto in quel modo. Spiega che le persone negli Stati Uniti devono essere avvertite e che può ancora essere mitigato in qualche modo.
Il Texas sembra giocare un ruolo.

Le influenze dell'Anticristo saranno molto forti in America. Questo sarà un brutto momento per l'America. Questa è una conseguenza, un'inversione del loro comportamento che hanno mostrato in precedenza. È come se fosse il lato oscuro di ciò che hanno fatto prima, l'allontanamento da Dio verso il materialismo. Al tempo dell'Anticristo, avrà un effetto boomerang. È un avvertimento, perché se riescono a rinunciare al materialismo estremo e al capitalismo ora, non sarà così grave.
Quindi non saranno così vulnerabili. Ma se continuano allo stesso modo, l'effetto boomerang sarà molto intenso e doloroso per l'America.
Perderanno la loro connessione con Dio e l'umanità a causa dell'influenza dell'Anticristo. Saranno morti dentro, incapaci di qualsiasi movimento umano, come robot o zombie. Sembra più freddo del freddo gelido. Questo si riferisce all'Apocalisse di Giovanni, dice Maria. Ciò che accadrà negli Stati Uniti è proclamato nell'Apocalisse. L'America sarà la peggiore rispetto al resto del mondo.
L'Anticristo o le sue azioni avranno gli effetti peggiori lì.

Le inondazioni si stanno avvicinando alla costa orientale degli Stati Uniti e queste sono legate alle guerre. La situazione mondiale peggiorerà molto di quanto non sia ora. Quello che viene fuori non è paragonabile.
Ogni giorno sarai felice di essere vivo. Diventerai molto umile e penserai qualcosa del tipo: "Grazie a Dio per avermi dato il pane oggi! Grazie che avevo ancora questa scatola di fagiolini a casa, che oggi mi è permesso mangiare. Grazie per avermi ridato la vita oggi, per avermi permesso di vivere questo giorno!"

E questo farà la differenza. Solo attraverso questo disperato bisogno, solo perché sarà una tale tribolazione, le persone possono ritrovare la strada per tornare a Dio e dire: "Grazie! Grazie, Signore, per avermi dato da mangiare oggi!" Tale modestia può essere raggiunta solo attraverso questa emergenza, spiega Maria. Senza questa emergenza esistenziale, non arrivereste al punto di porvi domande come: "Forse c'è un Dio, dopo tutto. Forse c'è qualcos'altro oltre a me". Ciò è particolarmente vero negli Stati Uniti. È solo attraverso le avversità che tornano al timore di Dio, alla gratitudine verso Dio, all'umiltà e alla fiducia per poter dire: "Sì, Signore, se pensi che sia giusto che io viva in questa guerra ora, allora lascio fare a te".

Al contrario, le anime più pure riceveranno una protezione speciale.
Non hanno bisogno di questa tribolazione, perché sanno già che Dio esiste. Sono già in connessione e comunicano con Lui. Non hanno bisogno di questo rigore e quindi avranno una protezione speciale. La pressione aumenterà per tutti. Diventerà ancora più spiacevole e la situazione mondiale si aggraverà completamente. C'è una guerra mondiale da vedere. Aerei che volano dappertutto. Tutti combattono contro tutti e con tutti.

Da queste guerre, che alla fine si trasformano in una grande guerra, emergono tre pilastri del potere.
Sono tre centri di potere che emergono dalla terra come pilastri e formano un triangolo.
Anche questo ha a che fare con le profezie bibliche. Questo è il momento! Ora è il tempo della profezia biblica! E ce ne sarà un gran bisogno! Ne abbiamo un grande bisogno!
Marie vuole che venga ripetuto di nuovo, per chi non l'ha ancora capito:
"ORA È LA FINE DEI TEMPI. Proprio ora, nel tempo in cui stiamo vivendo, è la fine dei tempi. Le profezie bibliche si avvereranno".

Questo è anche un monito di Maria alle persone a mettersi nella giusta posizione ora e a classificarsi. Sottolinea con enfasi:
"ORA devi scegliere! Devi scegliere a chi vuoi appartenere. Perché non ci sarà più molto tempo per votare. La finestra di opportunità alla fine si chiuderà. E dillo anche alle persone intorno a te. Comunque la si formuli. Di' alle persone intorno a te che devono decidere per chi sono". Che siano a favore di Gesù o contro Gesù. A o B. Sono rimaste solo queste opzioni. Il cappio si stringerà letteralmente.
La Madonna ci chiama ancora una volta amorevolmente a rivolgerci a Gesù.
"Scegliere l'amore, per la purezza, per la verità, per la vita. Deciditi".

Maria dice addio.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Melanie