lunedì 11 marzo 2024

L'ULTIMA BATTAGLIA - DISTRUGGERE L'ARISTOCRAZIA

 


DISTRUGGERE L'ARISTOCRAZIA 


« Spetta a noi il primato d'aver lanciato al popolo, nel passato, le parole d'ordine: "Libertà, Uguaglianza, Fraternità"; parole ripetute in seguito tante volte da pappagalli incoscienti, che attirati da ogni parte da questa esca, ne hanno fatto uso solo per distruggere la prosperità nel mondo, la vera libertà individuale, una volta così ben protetta e garantita contro il pericolo di soffocamento da parte della plebaglia. I Gentili che si credevano intelligenti non hanno saputo scoprire il senso nascosto di queste parole, non ne hanno capito le contraddizioni, non hanno visto che non c'è uguaglianza nella natura, che non può esservi libertà nella natura, che la natura stessa ha stabilito l'ineguaglianza degli animali, dei caratteri e delle intelligenze. 

Le parole d'ordine: Libertà, Uguaglianza, Fraternità, tramite nostri agenti inconsci, immisero nelle nostre file legioni intere di uomini che portarono con entusiasmo i nostri stendardi. 

Queste parole erano dei vermi che rodevano la prosperità dei Gentili, distruggendo ovunque la pace, la tranquillità, la solidarietà, scalzando i loro stati fin dalle fondamenta. Vedrete in seguito come questo servì al nostro trionfo; ci diede, fra l'altro, la possibilità di ottenere il risultato più importante, ossia, di abolire i privilegi dell'aristocrazia dei cristiani: l'unico mezzo di difesa che avevano i Popoli e le Nazioni contro di noi. 

Sulle rovine dell'aristocrazia naturale ed ereditaria, abbiamo elevata la nostra aristocrazia dell'intelligenza e della finanza. Abbiamo preso come criterio di questa nuova aristocrazia: la ricchezza, che dipende da noi, e la scienza, che è diretta da nostri dotti» (p. 11-12-13). 

« Al suono di quelle fatidiche parole le folle inferocite scatenarono la rivoluzione francese che distrusse l'aristocrazia francese e preparò il tramonto della aristocrazia delle altre nazioni cristiane. 

Ricordatevi della Rivoluzione Francese, che noi abbiamo denominato la "Grande". I segreti della sua preparazione ci sono ben noti: essa fu interamente opera delle nostre mani. Da allora in poi noi guidiamo il popolo da una delusione all'altra, affinché rinneghi perfino anche noi a favore del Re Despota del sangue di Sion che noi prepareremo per il mondo » (p. 27-28). « Al posto dei governi attuali noi metteremo un colosso che si chiamerà "Amministrazione del Governo Supremo". Le sue mani si stenderanno da ogni parte come delle immense tenaglie, e la sua organizzazione sarà così colossale che tutti i popoli non potranno sfuggire al suo dominio » (p. 42). 

« Tutte le ruote del meccanismo statale dipendono da un motore che è nelle nostre mani, e questo motore è l'oro. 

La scienza dell'economia politica, inventata dai nostri Saggi, dimostra ancora oggi a tutti il prestigio reale dell'oro. 

Il capitale, per avere le mani libere, deve raggiungere il monopolio dell'industria e del commercio: ciò che già sta per realizzare la nostra mano invisibile in tutte le parti del mondo. 

Questa libertà darà la forza politica agli industriali e il popolo sarà loro sottomesso » (p. 39). 

Non è un mistero che le maggiori banche mondiali sono di proprietà di ebrei o controllate da ebrei; come i maggiori monopoli di commercio, le maggiori case cinematografiche, ecc. 

Né è un mistero che i vari governi americani debbono fare i conti con gli ebrei perché questi controllano la maggior parte delle finanze americane e dei giornali americani. E tutti sappiamo come è finita ai Kennedy (John e Robert) perché erano cattolici praticanti e indipendenti economicamente, avendo banche proprie.

Padre Ildebrando A. Santangelo (Servo di Dio)

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