mercoledì 23 ottobre 2019

I Dieci Comandamenti



Alla luce delle Rivelazioni a Maria Valtorta


IL QUINTO COMANDAMENTO: “NON UCCIDERE”. 


Dal Catechismo di S. Pio X. 

Perché è proibito uccidere?  
Perché ogni vita umana, dal momento del concepimento fino alla morte, è sacra, dato che la persona umana è stata voluta per se stessa a immagine e somiglianza del Dio vivente e santo. L’uccisione di un essere umano è gravemente contraria alla dignità della persona e alla santità del Creatore. 

o È lecita la difesa personale? 
La proibizione dell’omicidio non abroga il diritto di togliere, a un ingiusto aggressore, la possibilità di nuocere. La legittima difesa è un dovere grave per chi ha la responsabilità della vita altrui o del bene comune. 

o Che cosa pensare dell’aborto? 
Fin dal concepimento il bambino ha diritto alla vita. L’aborto diretto, cioè voluto come un fine o come un mezzo, è una pratica vergognosa, gravemente contraria alla legge morale. 
La Chiesa condanna con una pena canonica di scomunica questo delitto abominevole contro la vita umana. 

o Quale deve essere il trattamento dell’embrione? 
Dal momento che deve essere considerato come una persona fin dal concepimento, l’embrione deve essere difeso nella sua integrità, curato e guarito come ogni altro essere umano. 

o Che cosa pensare dell’eutanasia? 
L’eutanasia volontaria, qualunque ne siano le forme e i motivi, costituisce un omicidio. È gravemente contraria alla dignità della persona umana e al rispetto del Dio vivente, suo Creatore. 

o Che cosa pensare del suicidio? 
Il suicidio è gravemente contrario alla giustizia, alla speranza e alla carità. 
È proibito dal quinto Comandamento. 

o Che cos’è lo scandalo? 
Lo scandalo è un atteggiamento o un comportamento che induce altri a compiere il male. È peccato grave se induce deliberatamente a colpe gravi. 

o Che cosa si deve pensare della guerra? 
Si deve fare tutto ciò che è ragionevolmente possibile per evitare la guerra, dati i mali e le ingiustizie di cui è causa. La Chiesa prega: «Dalla fame, dalla peste e dalla guerra liberaci, Signore». 

o In caso di guerra valgono ancora le leggi morali? 
La Chiesa e la ragione umana dichiarano la permanente validità della legge morale durante i conflitti armati. Le pratiche contrarie al diritto delle genti e ai suoi princìpi universali, deliberatamente messe in atto, sono dei crimini. 

o Come giudicare la corsa agli armamenti? 
La corsa agli armamenti è una delle piaghe più gravi dell’umanità e danneggia in modo intollerabile i poveri. 

a cura del Team Neval 

Riflessioni di Giovanna Busolini


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