martedì 22 ottobre 2019

I MIEI COLLOQUI CON LE POVERE ANIME



Michele il falegname

In estate io vidi tre volte ad A...., una donna alla villa andare in su e in giù con una espressione indimenticabilmente triste. Quando la interrogai, mi rispose: "Nessuno prega per me!". Alle altre domande rimase muta. Allora non mi era ancora stato detto che io dovevo pregare con loro. Per questo l'apparizione durava sempre poco. Pregare è anche un sollievo per me. Dopo ho meno paura.
11 Marzo 1923. Ero appena a letto alle undici che qualche cosa entrò. Pensai che fosse mia sorella e non accesi subito la luce; ma poi sentii subito che cosa era. Sotto la porta c'era il falegname Michele, un ex sacrestano; non so quando egli morì. Gli dissi subito:
"Si - falegname Michele, che vuoi da me?" Allora fece un grido e sparì. Ora è il mio bambino che devo curare. Adesso viene tutte le notti, fa paura, perchè non si sa che cosa fare con lui. Era rimasto una mezz'ora dalle 4 alle 4 e mezza. Cammina sospirando per la stanza, non ha un bell'aspetto. Ma il Signore mi aiuterà.
13 Marzo alle undici e trenta è di nuovo qui. Io dico: "Sabato viene celebrata una S. Messa per te, lasciami in pace; che cosa hai fatto? Rispondi una buona volta!" - "Furto sacrilego!" grida. Io: "Posso aiutarti?" Egli fa un cenno col capo e sparisce.

EUGENIA VON DER LEYEN

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