La vita della beata Anna Caterina Emmerick (1774-1824) è un miracolo continuo della provvidenza di Dio, che la faceva vivere in ogni momento secondo la sua volontà. Aveva le stimmate della Passione di Cristo e soffrì come anima vittima per la salvezza del mondo. Gesù faceva miracoli tramite lei. Come ci racconta nelle sue Visioni e rivelazioni, spesso il suo angelo custode la portava, in bilocazione, in luoghi lontani per il mondo ad aiutare persone che erano in pericolo di morte o in gravi necessità.
I suoi racconti sulla vita di Gesù e sulla sua Passione e morte, continuano a fare del bene e a trasformare la vita di migliaia di persone. Si preoccupava molto dei poveri e, pur essendo inferma, cercava, quando poteva, di fare dei lavori di tessitura per dare il ricavato ai poveri. Racconta: “Una volta il visconte di Galen mi obbligò a ricevere due monete d’oro, che avrei dovuto dividere tra i poveri a suo nome. Le cambiai in piccole monete e con il ricavato feci fare abiti e scarpe che poi diedi ai poveri. Ebbi una meravigliosa benedizione di Dio su queste monete, poiché tutte le volte che le cambiavo in spiccioli, ritrovavo le due monete d’oro nel mio borsellino e così le facevo cambiare di nuovo. Questo durò più di un anno e con questo denaro ho potuto soccorrere molti poveri”(33).
I suoi racconti sulla vita di Gesù e sulla sua Passione e morte, continuano a fare del bene e a trasformare la vita di migliaia di persone. Si preoccupava molto dei poveri e, pur essendo inferma, cercava, quando poteva, di fare dei lavori di tessitura per dare il ricavato ai poveri. Racconta: “Una volta il visconte di Galen mi obbligò a ricevere due monete d’oro, che avrei dovuto dividere tra i poveri a suo nome. Le cambiai in piccole monete e con il ricavato feci fare abiti e scarpe che poi diedi ai poveri. Ebbi una meravigliosa benedizione di Dio su queste monete, poiché tutte le volte che le cambiavo in spiccioli, ritrovavo le due monete d’oro nel mio borsellino e così le facevo cambiare di nuovo. Questo durò più di un anno e con questo denaro ho potuto soccorrere molti poveri”(33).
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