Nel progetto divino l’alito di Dio verso la sua creatura non doveva mai essere spezzato: Volume 29 - Ottobre 12, 1931: L’Alito incessante di Dio forma delle creature i fac-simili dell’Essere Supremo e queste saranno i principi, la corte nobile e l’esercito regio del Regno Celeste. La Vita Divina e l’atto compiuto di Dio nella creatura.
[…] “Solo il mio Volere conserva e mantiene intatto, con un atto continuo, il principio della creazione della creatura. Il nostro Ente Supremo dava il principio ed animava la sua vita colla potenza del nostro alito divino; quest’alito non doveva essere mai spezzato, molto più che quando Noi diamo e facciamo un atto, non lo ritiriamo giammai, e questo serve per formare opere compiute dell’essere che mettiamo alla luce. Questo nostro primo atto, mentre serve per dar principio e formare la vita, la continuazione, serve per fare della creatura un nostro atto compiuto, e come l’alitiamo, così formiamo in essa i nostri atti continui per completare la nostra vita divina. Il nostro alito, come lo diamo forma, a sorsi a sorsi, la crescenza di questa vita nostra nella creatura. Il nostro alito, come si dà, così forma il nostro atto compiuto di santità, di bellezza, d’amore, di bontà, e così di seguito; e quando l’abbiamo riempita tanto in modo che non abbiamo dove più mettere quell’atto nostro, nella creatura, perché essa è limitata, il nostro alito cessa e termina la sua vita in terra, e per eternare il nostro alito nel Cielo, trasportiamo la nostra vita formata in essa, il nostro atto compiuto, nella nostra Patria Celeste come trionfo della nostra Creazione. Non vi è rarità più bella di queste vite ed atti compiuti, nostri, nel Celeste Soggiorno! Esse sono le narratrici della nostra potenza, della foga del nostro amore, sono voce parlante del nostro alito onnipotente che, lui solo, poteva formare la vita divina, il nostro atto compiuto nella creatura. Ma sai tu dove possiamo formare questa vita e questo nostro atto compiuto, per quanto a creatura è possibile ed immaginabile di ricevere dal suo Creatore? Nell’anima che vive nella nostra Divina Volontà e si fa dominare da Essa. Ah, solo in lei possiamo formare la nostra vita divina e formare il nostro atto compiuto! Il nostro Volere dispone la creatura a ricevere tutte le Qualità e colori divini, ed il nostro alito non mai interrotto, come pennello peritissimo, dipinge con maestria ammirabile ed inimitabile le più belle sfumature e vi forma i fac-simile del nostro Essere Supremo […] Per Noi fare un atto compiuto è la gloria più grande che più Ci glorifica, è l’amore più intenso che più Ci decanta, è la potenza che Ci inneggia continuamente. Ma ahimè! per chi non vive nel nostro Volere, quanti nostri atti spezzati, senza compimento! quante nostre vite divine, appena concepite o al più nate senza crescere! [Le creature che non vivono nel Voler Divino] Spezzano la continuazione del nostro lavoro e Ci legano le braccia per poter andare avanti; […] è l’umano volere che, opponendosi al Nostro, Ci mette nell’impotenza di formare la nostra vita divina in esse. […] In Cielo non si entra se non si possiede la nostra vita divina, o almeno concepita o nata; e tale sarà la gloria, la beatitudine del beato, per quanta crescenza ha formata della nostra vita in esso. Ora, qual sarà la differenza di chi appena è stata concepita, nata o cresciuta con piccole proporzioni, da chi Ci ha fatto formare vita compiuta? Sarà tanta la differenza che si rende incomprensibile all’umana creatura. Quelli saranno come il popolo del Regno Celeste, invece i nostri fac-simile saranno come principi, ministri, la corte nobile, l’esercito regio del Gran Re. Perciò chi fa la mia Divina Volontà e vive in Essa può dire: ‘Faccio tutto ed appartengo, anche da questa terra, alla Famiglia del mio Padre Celeste’”.
scelta di Brani dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
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