LE TRE PERSONE DIVINE IN QUESTO MISTERO
Rientrando nel nostro argomento, giova ricordare, che in quest'opera le tre Persone divine sono distintamente nominate e vi cooperano in un ordine inverso del loro stato nella
Trinità.
Come abbiamo visto, il primo nominato è lo Spinto Santo, e l'Eterno Padre è il secondo. Il Verbo che è la seconda nell'ordine delle divine persone,
qui è il terzo. Egli poi che nella Divinità dà origine, allo Spirito Santo, qui prende una nuova nascita ed è di nuovo generato per opera di Colui al quale dà origine nell'eternità.
È questa la prima inversione nello stato della persona del Verbo, ma non è l'unica. Egli entra in una condizione nuova; in questo mistero è fatto e generato, fatto e generato tutt'assieme, mentre
nell'eternità è generato e non fatto, come adorandolo dichiara la Chiesa pel suo simbolo: Genitum, non factum, consubstantialem Patri. Nella SS. Trinità, Egli è consustanziale col Padre, nell'Incarnazione viene rivestito di una sostanza estranea e differente
da quella che ha ricevuto dal Padre.
Il Verbo interviene in quest'opera, ma non come lo Spirito Santo, né come il Padre; il quale non assume una condizione nuova. Interviene in una maniera a Lui propria,
e per la quale Egli solo è l'unico termine di quest'operazione; solo è rivestito della umanità; solo è abbassato su la terra e a Nazaret, solo è Figlio della Vergine e solo pure porterà
sopra di sé i nostri peccati. [81]
O Verbo eterno e ormai temporale tra le persone divine; Voi siete nostro in una maniera singolare: perciò i profeti vi chiamano singolarmente nostro; Davide vi rivolge queste
parole: Benedicat nos Deus, Deus noster ecc. (Ps., LXVI, 8), dove vediamo il nome di Dio ripetuto tre volte in onore delle tre divine persone, e il nome di mezzo porta
la qualità di Deus noster: nell'eternità. Voi siete appunto nel mezzo delle divine persone, tra il Padre dal quale siete generato e lo Spirito Santo
che da Voi procede.
Benediteci dunque, o mio Dio! e siete benedetto in eterno! Poiché siete nostro ad un titolo così eminente, vogliamo noi pure essere vostri. A Voi voglio consacrarmi in un modo tutto particolare. Ch'io vi contempli e vi adori nelle vostre grandezze e nei vostri abbassamenti, nelle vostre due nature,
una divina, l'altra umana, nelle vostre due nascite, l'una eterna, l'altra temporale.
Voi siete vivente, siete la Vita medesima; e ormai avete due vite. Vivete nel seno del Padre da tutta l'eternità, è questa la vostra prima dimora, la vostra dimora
eterna: là, vivete della vita medesima del Padre e avete la sua Essenza medesima; là, Voi avete relazione con Lui ed Egli ha relazione con Voi; là, Voi lo amate ed Egli vi ama di un amore reciproco ed
infinito; là, Voi date come Lui origine ad un medesimo Spirito in unità di principio con Lui; là, Voi siete adorabile come Lui; là, godete il Vostro riposo eterno in Lui e con Lui. [82]
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