domenica 22 maggio 2022

La pace nel mondo verrà quando crescerà l'amore per l'Eucaristia [Rivelazioni dal cielo]

 


Ciò che la Vergine Maria ha detto nelle apparizioni approvate.

È chiaro che il mondo è entrato in una spirale di violenza, e non solo a causa della guerra in corso, perché ci sono sempre state guerre.

Ma perché il conflitto è stato installato con forza crescente all'interno delle nazioni.

La folle fonte dei conflitti odierni all'interno delle nazioni è così stravagante che ci porta a pensare che questo sia guidato direttamente dagli angeli caduti.

E come possiamo risolverlo e camminare verso la pace?

Se questo viene dagli angeli caduti, l'unico che può metterci sulla strada della pace è Dio.

E abbiamo qualche rivelazione esplicita su questo?

Nella Bibbia ci viene presentato Gesù Cristo come il "principe della pace", al punto che ha salutato i suoi discepoli dicendo "pace con voi".

Basterebbe questo per dire che Gesù Cristo è la soluzione alla mancanza di pace.

Ma anche le apparizioni più profetiche della Vergine Maria mettono in relazione la pace nel mondo con l'Eucaristia, cioè con la presenza reale di Gesù nell'ostia consacrata.

Questo è passato inosservato dalla generalità, ma è tempo che iniziamo a metterlo in prima pagina, in modo che sia noto.

Qui parleremo della spirale di violenza in cui il mondo è entrato e delle rivelazioni fatte dalla Vergine Santa che l'Eucaristia è ciò che porterà la pace nel mondo. E spiegheremo in particolare come sarà.

Una delle cose più caratteristiche del nostro tempo è la mancanza di pace nel mondo.

Le guerre sono ovunque: nazioni contro nazioni, gruppi che perseguitano gli altri all'interno delle nazioni, traffico di droga e criminalità organizzata, persecuzioni religiose soprattutto nell'area islamica e comunista.

E ultimamente l'Occidente si è dato il compito di legittimare il conflitto in molte aree della società, tra razze, tra i sessi, ecc.

Non solo stiamo sperimentando una crescente mancanza di pace, ma la nascita di un'ideologia che venera il conflitto.

questo non è altro che l'impianto mondiale della premessa marxista della lotta di classe, e di quella leninista, della rivoluzione violenta per porre fine ai nemici di classe.

Ora è diventato globale, stiamo già entrando in un'era in cui gli errori che sono stati diffusi dal 1917 dalla Russia, il comunismo, stanno conquistando il mondo.

La gravità di ciò che stava arrivando, fece scendere la Madonna a Fatima per avvertirci e darci diversi antidoti.

Ha chiesto esplicitamente la recita del Rosario per i peccatori, la Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria e la Comunione riparativa dei primi sabati.

Ma c'è ancora un altro rimedio che ci ha dato che è passato inosservato, la devozione alla Santa Eucaristia, dove Gesù è veramente presente.

E non solo questo rimedio non è accettato dal mondo, perché si è allontanato da Cristo, ma anche i cattolici stessi lo respingono.

Un recente sondaggio statunitense ha rilevato che due terzi dei cattolici non credono che Gesù sia presente nell'Eucaristia, ma che sia solo un simbolo, e non abbiamo motivo di dubitare che l'opinione sia diversa nel resto dell'Occidente.

Di ogni 3 cattolici, solo 1 crede nella presenza reale di Gesù Cristo nell'ostia consacrata.

È che non abbiamo preso atto o divulgato tra i cattolici, che dopo le apparizioni, i pastorelli di Fatima hanno voluto ricevere Gesù nella Santa Comunione e trascorrere del tempo con Lui in Adorazione Eucaristica.

San Francesco Marto andava a scuola felice perché poteva spesso visitare Gesù nella Santa Eucaristia.

Amava "Gesù nascosto", come lo chiamava, ed era uno stimolo per offrirgli rosari, preghiere e sacrifici.

Morì all'età di 11 anni dopo aver realizzato il suo desiderio di ricevere Gesù nella Santa Eucaristia il giorno prima di morire, quindi può essere considerato un martire dell'Eucaristia.

Anche sua sorella, Santa Giacinta Marto, fu felice di poter visitare Gesù e lo guardò nel tabernacolo finché le fu permesso, quando fu ricoverata in ospedale.

Inoltre pregava costantemente rosari e offriva penitenze per i poveri peccatori, come il digiuno dal cibo e dall'acqua.

E quando seppe di poter finalmente ricevere la Prima Comunione, disse: "Ora che Nostro Signore viene, nulla conta".

E sua cugina Lucia dos Santos era così entusiasta di ricevere la sua Prima Comunione che non riusciva a dormire.

E si è dedicato al nostro Signore eucaristico e alla Madonna per tutta la vita.

Inoltre, la sua ultima visione della Santissima Trinità e della Madonna avvenne mentre stava compiendo un'Ora Santa davanti al Santissimo Sacramento.

E qual è stata l'origine di questa devozione?

Ricordiamoci che queste apparizioni erano iniziate con la visita dell'Angelo della Pace.

Chi durante una visita, teneva un calice con un'ostia sospesa in aria e lasciando il calice e l'ostia sospesi nell'aria, si inginocchiò e fece ripetere i bambini tre volte,

"Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il Preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di nostro Signore Gesù Cristo, presente in tutti i Tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi con cui Egli è offeso.

Per gli infiniti meriti del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei peccatori".

E la Madonna sarebbe poi apparsa loro aprendo le mani, dalle quali sgorgava una luce così intensa da penetrare nei loro cuori.,

E caddero in ginocchio ripetendo nei loro cuori: "O Santissima Trinità, ti adoro! Mio Dio, mio Dio, ti amo nel Santissimo Sacramento!"

Più tardi mostrò loro l'inferno e disse loro: "Se farete quello che vi dico, molte anime saranno salvate e ci sarà pace".

E durante i messaggi che seguirono, egli tracciò la connessione tra la pace, il Rosario, l'Eucaristia e la riparazione dei nostri peccati.

Così la Madonna ci ha dato il messaggio che l'Eucaristia è la fonte della pace, non solo per ogni persona, ma per il mondo.

questo si vedrà ancora più chiaro nelle apparizioni di Ngome, in Sudafrica, del 1955, approvate dal vescovo e sconosciute in Occidente, come lo sono state centinaia di altre apparizioni.

Lì Maria propone che le persone siano ospiti viventi per la pace del mondo.

Le apparizioni iniziarono nel 1955 a suor Reinolda, una monaca benedettina tedesca che lavorava tra gli Zulu.

La Madonna si è rivelata come "Tabernacolo dell'Altissimo".

Il messaggio centrale è che più persone diventano tabernacoli dell'Altissimo.

E gli chiese di costruire un santuario alla confluenza di sette corsi d'acqua.

Il 22 agosto 1955, festa del Cuore Immacolato di Maria, poco dopo la Santa Comunione, Maria si presentò davanti a lei mostrandosi in una luce meravigliosa, più bella del sole.

Era vestita tutta di bianco con un velo. E appoggiata sul suo petto c'era una grande schiera circondata da una corona splendente che irradia vita. Maria era sul palloncino.

E Maria disse quanto segue:

"Chiamatemi 'Tabernacolo dell'Altissimo'. Tu sei anche un Tabernacolo.

Voglio essere chiamato con questo titolo per la gloria di mio Figlio.

Vorrei che fossero preparati più Tabernacoli. Intendo cuori umani".

Suor Reinolda ha interpretato che quando riceviamo l'Eucaristia, anche i nostri cuori diventano vasi per la presenza di Cristo.

Noi stessi diventiamo custodi.

E il mese successivo Maria gli avrebbe detto:

"Tu sei uno strumento di Dio" e poi Cristo uscì dalla grande schiera del petto della Vergine e ebbe un'unione con Suor Reinolda.

Mesi dopo gli apparve di nuovo e disse:

"Hai chiesto un segno?

Vorrei che fosse eretto un santuario per Me, nel luogo in cui i sette corsi d'acqua si incontrano.

Lì spiegherò il mio flusso di grazie in abbondanza.

Molte persone verranno a Dio".

E l'anno successivo gli diede il messaggio concettualmente più importante,

"Voglio salvare il mondo attraverso l'host.

Sono completamente tutt'uno con l'ostia, come lo ero con Gesù sulla Croce.

Ci sono cose pericolose per te a meno che tu non ti converta.

Se i religiosi non si convertono e se il mondo non si converte".

Un anno dopo un nuovo messaggio, la Madonna disse:

"Chiedo il tuo aiuto, miei eletti"

E suor Reinolda gli chiese: "Che cosa dovresti fare?"

E Maria gli rispose:

"Essere padroni di casa. Prepara i padroni di casa per Me.

Padroni di casa che sono totalmente a mia disposizione.

Solo un mare di ostie può respingere l'odio del mondo senza Dio e trattenere la mano arrabbiata del Padre".

E 12 anni dopo, nel 1970, dopo un'orribile apparizione del diavolo, vide Maria Tabernacolo dell'Altissimo al Suo fianco, la prese tra le Sue braccia, la confortò e disse:

"So della tua ansia. Io sono con voi. Non ho intenzione di abbandonarti".

E prima di scomparire gli chiese di guardare di lato e c'era l'Arcangelo Michele con la sua armatura e una lancia tra le mani.

E alla sua destra c'erano alcuni cherubini vestiti di bianco, con le braccia incrociate.

Ebbene, fin qui quello che volevamo parlare è il chiaro messaggio della Madonna che l'Eucaristia è la fonte di pace per il mondo, cioè che Gesù Cristo presente in essa è l'unico che può portarla. E vorrei chiedervi se quando siete stati in adorazione davanti al Santissimo Sacramento avete sempre provato pace, solo a volte o mai.

Vogliono togliervi la libertà, ma voi abbiate fede e siate nella verità, solo essa vi renderà liberi.

 


Trevignano Romano, 21 maggio 2022

Figli miei, grazie per essere qui nella preghiera e per aver risposto alla mia chiamata nel vostro cuore. Figli, state vivendo tempi bui e andando avanti diventeranno tenebre, ma voi guardate sempre la luce. Quante volte Gesù vi ha promesso protezione, vi ha mai deluso? Quante volte siete stati nella difficoltà, eppure non vi ha mai abbandonato.  Figli, bambini miei, non temete mai, qualunque cosa accadrà, pregate, pregate, pregate tanto, coprite la terra con le vostre preghiere, pregate per i sacerdoti che stanno sfidando Dio, pregate per i potenti perché stanno complottando. Figli miei, vogliono togliervi la libertà, ma voi abbiate fede e siate nella verità, solo essa vi renderà liberi. Ora vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen.

Chi sopravvive all'ultima pulizia dirà a tutti gli estranei: Fratello, dove sei stato? Sorella, dove ti sei nascosta? Sarà solo un saluto: Lode a Gesù Cristo.

 


Mühlhiasl v. Apoig Baviera, 1753 - 1825


Le profezie del profeta della foresta, il veggente della foresta bavarese, esistono in un numero incredibile di copie, ma sono essenzialmente le stesse.

Vicino alla parrocchia di Hunderdorf si trova un mulino nel piccolo villaggio di Apoig. Questo mulino apparteneva al monastero premostratense di Windberg, che si trovava su una collina nelle vicinanze. Il mugnaio di Apoig si chiamava Mathias Lang e suo figlio (il nostro chiaroveggente) fu battezzato Mathäus il 16 settembre 1753. Già da ragazzo dovette aiutare al mulino e poi ne assunse la direzione fino al 1803. Ci sono chiare profezie su di lui. Non ha scritto nulla di suo pugno.

In seguito, testi con lo stesso contenuto circolarono con il nome di Stormberger. Quest'ultimo era apparso intorno al 1753 come ragazzo senza genitori nel villaggio bavarese di Rabenstein, vicino a Zwiesel. Questo nome è probabilmente solo un'invenzione di padre Blasius Pfeiffer (morto nel 1828) per coprire l'ancora vivente Mühlhiasl von Apoig e poter diffondere le sue profezie in modo più credibile.

Il testo, che integra nel contenuto la profezia boema del "Giovane cieco", è riprodotto secondo Max Erbstein (11; 33-36): Le strade di ferro saranno costruite nella foresta e il cane di ferro abbaierà nella terra desolata. In seguito i carri viaggeranno senza timone. La gente volerà come gli uccelli (1800 sembrava!).

Questo cambiamento nell'economia e nelle condizioni di trasporto non rimarrà senza influenza sulla vita delle persone. Rende le persone sempre più scontrose e più intelligenti (orgogliose). Gli uomini indosseranno cappelli rossi e colorati al posto del Waldlertracht e staranno nel letamaio con gli stivali più pesanti. Le femmine avranno l'aspetto di teste di corvo e voi le sentirete come capre (tacchi a punta).

Quando le teste di corvo passeranno di moda e le donne indosseranno i cappelli come gli uomini, allora il primo tempo sarà finito e l'altro tempo arriverà con la grande guerra.

La grande guerra inizierà quando la strada di ferro sarà terminata nella foresta esterna e il cane di ferro abbaierà anche lì (la Prima Guerra Mondiale).

Attraverso i piccoli la guerra inizierà e attraverso un grande che attraversa l'acqua sarà cotta. Subito dopo la guerra arriverà un momento in cui il denaro non avrà più alcun valore. Non avrete un tozzo di pane per 200 fiorini, ma non ci sarà carestia. Il denaro sarà fatto di ferro e l'oro sarà così prezioso da poter comprare una fattoria con un pezzo. In seguito, il denaro tornerà ad avere un grande valore, sarà di qualche utilità a causa della sua grande rarità. Nessuno piacerà più all'altro. Strapperanno il Signore Dio dall'angolo e lo rinchiuderanno nella scatola. La fede sarà così piccola da poter essere messa sotto un cappello. Ognuno avrà una testa diversa.

Il piccolo diventerà grande e il grande piccolo. Ma se il piccolo sale sul suo cavallo di battaglia, nemmeno il diavolo può cavalcarlo (Hitler?).

Dopo di che si parte! Inizia la grande pulizia. Il fratello non conoscerà più il fratello e la madre non conoscerà più i figli.

I nuovi padroni non possono fare altro che fare leggi che nessuno rispetterà e inventare tasse che nessuno pagherà. Le persone che dalla città si recano in campagna per dire ai contadini: "Andate, lasciatemi arare!" saranno picchiate a morte dai contadini con una frusta da aratro. Gli uomini si vestiranno come donne e le donne come uomini. Ci sarà grande sfiducia e paura tra la gente. I contadini circonderanno le loro case con alte recinzioni e spareranno dalle finestre nelle strade.

A questo punto la gente tirerà di nuovo fuori il Signore Dio dalla scatola e lo appenderà nei salotti, ma nulla servirà.

Inizia la grande pulizia: Un segno dal cielo lo annuncerà (prima della terza guerra mondiale).

Ma prima arriverà un maestro severo, che spellerà completamente la gente. Ma non resterà al timone a lungo.

Allora la campagna bavarese sarà devastata e consumata, la campagna boema spazzata via con una scopa di ferro. Sulle montagne boeme arriveranno quelli con le giacche rosse ("i rossi!").

Ma non durerà a lungo, accadrà in una notte. Chi prende due pagnotte di corsa e ne perde una, non deve chinarsi a prenderla, non ne avrà bisogno; e chi ha dimenticato il cappotto, non deve voltarsi indietro, non ne avrà bisogno. Chiunque sopravviva questa volta deve avere una testa di ferro.

Le persone si ammalano, ma nessuno può aiutarle.

Se trovate una mucca sull'altra sponda del Danubio, dovreste metterle una campana d'argento (perché è così rara).

Chi si trova su un'alta montagna di notte non vedrà più alcuna luce in tutto il territorio della foresta, come se la foresta si fosse estinta. Il pastore conficcherà il suo bastone nel terreno e dirà: "È sorto un villaggio".

Solo il popolo sarà risparmiato fino ai corsi d'acqua neri e fino alla chiesa rovesciata. Altrove il popolo sarà purificato in modo adeguato. Chi sopravvive all'ultima pulizia dirà a tutti gli estranei:

Fratello, dove sei stato? Sorella, dove ti sei nascosta? Sarà solo un saluto: Lode a Gesù Cristo.

In seguito, il terreno della foresta è talmente vasto che ognuno può scegliere una casa e un terreno a piacimento. Al di là del Danubio tutto è desolato e vuoto. Lì si stabiliranno gli abitanti della foresta, anche se sarà di nuovo molto bello nella foresta. Dopo di che, il male sarà finito e tutto il male sarà finito. Gli abitanti delle montagne e delle foreste si trasferiranno nelle pianure (che sono scarsamente popolate) e nei villaggi della foresta le ortiche cresceranno sulle finestre. E così la foresta sarà di nuovo desolata e vuota, senza guerra e senza morte.


La fede e l’amore non si ottengono restando inoperosi, e la sfiducia non conduce, se non, ad allontanarsi da Me!

 


Coloro che Io ho sottratto alla schiavitù del demonio, devono  seguirMi a qualunque costo, a patto di qualunque sacrificio Io  richiedessi da loro. Bisogna provare il desiderio dei tiepidi! Bisogna  scuotere le fibre di quelli che si credono da più di ciò che sono! La  fede e l’amore non si ottengono restando inoperosi, e la sfiducia non  conduce, se non, ad allontanarsi da Me! 

Tremate quando una Grazia Mia l’accogliete con freddezza, Io  dispongo il tutto in modo che ognuno serva ai Miei fini. Chi ricalcitra  per qualunque scopo, non è degno di sciogliere i legacci ai Miei  calzari. Chi di voi si crede predestinato? Tutti lo siete nello stesso  modo: chi mi è più vicino è quello che Mi obbedisce di più, il più  lontano è quello che ostenta obbedienza pensando molto per sé! 

Io Mi affatico intorno a voi, e voi mi donate a mala pena un  sospiro quando il tempo lo permette, e non vi curate che di ciò che vi  è imposto dalle esigenze materiali; e prima ponete il mondo e poi  Me, ma così il vostro progresso rimarrà stazionario un bel pezzo! Chi  vuol seguirMi deve rinunziare in primo luogo a se stesso, poi a tutto  ciò che lo circonda e lo inebria. Non fate che quello che ha nome  esteriore s’impossessi di voi. Le aspirazioni dello spirito devono  essere assecondate, altrimenti lo spirito Mio s’allontanerà da voi in  modo che non Mi sentirete più.  

Non fate come quelli che approfittano del tempo che viene loro  concesso per distrarsi ad esternarsi i loro crucci e le loro amarezze  senza tener conto della pace promessa, nel mio Regno. Chi cerca  nella Mia via i dolori, li troverà, ma non posti dalla mia Mano. Chi  cerca i fiori li possederà, ma portati in dono dal Mio spirito.  

Se soffrite e vi sentite da poco a sollevare le vostre sofferenze,  chiamateMi in aiuto, ma non sperate nelle sole vostre forze. Io do ad  ognuno la Mia mano, ma non la offro due volte. La disparità dei  vostri pensieri è quello che a Me fa piacere, perché non è possibile  che ognuno progredisca alla stessa maniera, ma non bisogna che alla  testa del vostro procedere mettiate la sollecitudine per la vita; questo  è affare che riguarda Me solo, e voi non avete nulla a che vedere. Più zelo e meno timore, e la sfiducia banditela eternamente dalla vostra  porta. Amen! 

24 febbraio 1899

Comunicazioni spirituali ad Anonima 

“Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà”

 


SAN GIOVANNI APOSTOLO

APOCALISSE

Presentando Gesù come il Figlio dell’uomo secondo la profezia di Daniele, troviamo già la prima verità: nessuno potrà distruggere il regno di Cristo Gesù. Se nessuno lo potrà distruggere, nessuno si deve lasciare ingannare dalle apparenze.

Le apparenze sono la storia di persecuzione e di morte inflitta ai discepoli di Gesù. La realtà è il trionfo di Cristo su ogni potenza sia della terra che del cielo, sia nel secolo presente che in quello futuro.

“Figlio dell’uomo”, è stato l’unico titolo che Gesù si è dato lungo tutto il corso della sua vita pubblica. Era l’unico titolo non inquinato di colorazione politica, come invece era l’altro: “Figlio di Davide”.

Nei Vangeli questo titolo. “Figlio dell’uomo”, si identifica con Gesù stesso. Gesù è il Figlio dell’uomo”. Da puntualizzare che questo titolo compare solo nei Vangeli, sulla bocca di Gesù. Una volta solo sulla bocca di Stefano (Atti). Poi non comparirà mai più in tutto il Nuovo Testamento.

“Gli rispose Gesù: Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo” (Mt 8,20).

“Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora al paralitico, prendi il tuo letto e va’ a casa tua” (Mt 9,6).

“Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo (Mt 10,23).

“E` venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere” (Mt 11,19).

“Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato” (Mt 12,8).

“A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro” (Mt 12,32).

“Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra(Mt 12,40).

“Ed egli rispose: Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo” (Mt 13,37).

Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità” (Mt 13,41).

“Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?” (Mt 16,13).

“Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni” (Mt 16,27).

“In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel suo regno(Mt 16,28).

“E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti(Mt 17,9).

“Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro(Mt 17,12).

“Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini” (Mt 17,22).

“E` venuto infatti il Figlio dell'uomo a salvare ciò che era perduto” (Mt 18,11).

“E Gesù disse loro: In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, sederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele” (Mt 19,28).

“Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte”“(Mt 20,18).

“Appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti” (Mt 20,28).

“Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24,27).

“Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria” (Mt 24,30).

“Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo(Mt 24,37).

“E non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo(Mt 24,29).

“Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà(Mt 24,44). 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


A che cosa va incontro l’umanità? - Una roccia viene fatta vacillare (scuotimento spirituale)

 


Una roccia viene fatta vacillare (scuotimento spirituale)


L’umanità sperimenterà un grande scuotimento spirituale, affinché le venga offerta l’occasione di riconoscere un errore, che finora ha sostenuto come Verità. Indicherò apertamente agli uomini la Mia Parola, porterò a vacillare una roccia, e gli uomini stessi devono poter decidere da sé che cosa vogliono rigettare, la Mia Parola oppure un’opera di costruzione, che si è basato su questa Parola. Possono lasciare valere solo una cosa, e ad ogni uomo è libero il giudizio. Solo per via degli uomini stessi Io lascio accadere questo, affinché si stacchino da una costrizione, che ha reso non-libero il pensare e volere ed ha così ostacolato la decisione della volontà, per la qual ragione l’uomo vive sulla Terra. Voglio far vacillare una roccia, e quando la base è scossa, tutta la costruzione precipiterà, cioè gli uomini non si sentiranno più legati, ma penseranno ed agiranno secondo il libero commisurare, non temeranno più nessun potere dietro al quale sospettano Dio, perché solo ora Mi riconoscono, il Quale E’ più forte di ogni altro potere che non è appoggiato da Me. Significherà bensì un caos nel rapporto spirituale, ed inizialmente l’errore vorrà ancora affermarsi, ma ora la Verità brillerà come un fulmine e getterà una Luce stridente sugli insegnamenti falsi che non resisteranno alla Verità, perché ora sorgono ovunque degli annunciatori della Verità, portatori di Luce che saranno ascoltati, benché siano aggrediti nel modo più amaro dai seguaci di quel potere che ha subito il naufragio. Annuncio a voi uomini ciò che sta per arrivare, e lo potrete aspettare già in breve tempo; ma tutto avrà il suo tempo, ed anche questo avvenimento indica la vicina fine, perché è annunciato da veggenti e profeti la fine di una grande città. E’ un avvenimento che muove il mondo, che però ha una causa spirituale e deve avere un effetto spirituale. Deve testimoniare di Me davanti a tutto il mondo, Che come l’eterna Verità non posso mai tollerare la non-verità e vi procedo contro, quando è venuto il tempo. 

Amen

21 novembre 1950

Un Vescovo parla - I. UN PO' DI LUCE SULLA CRISI ATTUALE DELLA CHIESA

 


I. UN PO' DI LUCE SULLA CRISI ATTUALE DELLA CHIESA

Mi si chiede di definire e descrivere in maniera più esplicita il male che si va introducendo nella Chiesa ai tempi nostri. Capisco benissimo questo desiderio di numerosi cattolici o non cattolici che rimangono stupefatti, sdegnati o costernati nel veder diffondersi nell'interno della Chiesa - e per opera dei suoi ministri - dottrine che mettono in dubbio le verità fin qui considerate fondamenti immutabili della fede cattolica. Mentre l'intelligenza di questi pastori indegni si ribella all'autorità del magistero infallibile della Chiesa, la loro volontà si ribella contro coloro che nella Chiesa detengono l'autorità. 

Se è vero che ogni autorità quale che sia è una partecipazione all'autorità di Dio, ciò è ancora più evidente quando si tratta dell'autorità che è stata conferita a Pietro e agli Apostoli. Il Signore lo ha detto: «Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi» (Gv. 16, 15). E così è sempre stato nella Chiesa. Sebbene la designazione del successore di Pietro si faccia per via di elezione, non per questo la sua autorità dipende dai suoi elettori. 

Ogni autorità ha, in certa misura, i tre poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario. I vescovi posseggono questi tre poteri in funzione della loro carica o del loro servizio, vale a dire per predicare, santificare e governare. 

La struttura della Chiesa è un'istituzione mirabile, veramente divina, tanto risponde al tempo stesso all'accentramento, all'unità necessaria, e al decentramento con una grande possibilità e libertà d'azione. Inoltre, con tutti gli organismi di consultazione, di reciproco aiuto fraterno fra i vescovi - e fra i vescovi e il Papa - previsti dal diritto canonico, la divina istituzione della Chiesa ha traversato i secoli rimanendo la stessa, adattandosi a tutti i luoghi e a tutte le circostanze con un realismo e un'unità notevoli. È questa unità nella molteplicità che permette al suo magistero, alla sua parola, di estendersi a tutti i tempi e a tutti i luoghi con una continuità dottrinale stupefacente. Rami interi si sono separati dal tronco ma senza ledere né la struttura né la sostanza dottrinale. È parso a volte che gravi errori ed eresie mettessero la Chiesa in pericolo, ma, con il soccorso dello Spirito Santo, l'istituzione e la parola non sono mutate. 

È precisamente quanto dispiace sommamente non soltanto ai nemici tradizionali della Chiesa ispirati dal Principe di questo mondo, ma, diciamolo, alla natura umana decaduta, che ritrova sempre in sé un sobbalzo miserabile di ribellione contro l'autorità, cioè contro Dio. Il Non serviam è ancora in tutte le nostre anime, anche dopo il battesimo. Quando gli assalti degli avversari di Nostro Signore e dell'obbedienza a lui trovano eco nelle file dei fedeli e dei pastori della Chiesa, allora si prepara nella Chiesa una nuova lacerazione, una nuova eresia, un nuovo scisma.

Garaudy l'ha pur detto, qualche anno fa, a Lovanio, parlando agli studenti universitari: «Potremo veramente collaborare solo quando la Chiesa avrà modificato il suo magistero e il suo genere di autorità». Non poteva esprimersi meglio. E quando si sa che agli occhi di coloro che cercano di dominare il mondo, i comunisti e i tecnocrati della finanza internazionale, il solo vero ostacolo all'asservimento dell'umanità è la Chiesa cattolica e romana, non sorprenderanno gli sforzi congiunti dei comunisti e dei frammassoni per modificare e il magistero e la struttura gerarchica della Chiesa. 

Conquistare una vittoria nel Medio o nell'Estremo Oriente è cosa apprezzabile, ma paralizzare il magistero della Chiesa e modificare la sua costituzione rappresenterebbe una vittoria senza precedenti, perché non basta conquistare i popoli per sradicare la loro religione; a volte, anzi, essa mette più profonde radici. Ma rovinare la fede corrompendo il magistero della Chiesa, soffocare l'autorità personale rendendola dipendente da organismi pluralistici nei quali è molto più agevole infiltrarsi influenzandoli, questo farà apparire possibile la fine della religione cattolica. Attraverso questo magistero assembleare si potranno introdurre dubbi su tutti i problemi della fede e il magistero decentrato paralizzerà il magistero romano. 

È facile vedere che questi attacchi sapienti, sostenuti da una stampa mondiale anche cattolica, permetteranno di diffondere in tutto il mondo campagne di opinione che turberanno gli spiriti; tutte le verità del Credo saranno scosse, tutti i comandamenti di Dio, i sacramenti… cioè tutto il catechismo, sconvolti. Ne abbiamo esempi clamorosi. Il magistero decentrato perde il controllo immediato della fede; le multiple commissioni teologiche delle assemblee episcopali tardano a pronunciarsi, perché i loro membri sono divisi nelle opinioni e nei metodi.

 Dieci anni fa - e a più forte ragione vent'anni fa - il magistero personale del Papa e dei vescovi avrebbe reagito immediatamente, anche se, tra i vescovi e i teologi, alcuni non fossero stati consenzienti. Oggi il magistero si trova sottomesso a delle maggioranze. È la paralisi che impedisce l'intervento immediato o lo rende debole e inefficace per voler contentare tutti i membri delle commissioni o delle assemblee. 

Questo spirito di democratizzazione del magistero della Chiesa è un pericolo mortale, se non per la Chiesa, che Dio proteggerà sempre, per milioni di anime smarrite e intossicate, alle quali i medici non vengono in aiuto. 

Basta leggere i resoconti delle assemblee a tutti i livelli per riconoscere che quella che si può chiamare la «collegialità del magistero» equivale alla paralisi del magistero stesso. Nostro Signore ha chiesto di pascere il suo gregge a singole persone, non a una collettività; gli Apostoli hanno obbedito agli ordini del Maestro e così è stato fino al secolo ventesimo. Si è dovuti arrivare al nostro tempo per sentir parlare della Chiesa in stato di concilio permanente, della Chiesa in continua collegialità. I risultati non si sono fatti attendere a lungo. Tutto è sottosopra: la fede, i costumi, la disciplina. Si potrebbero moltiplicare gli esempi all'infinito. 

Paralisi del magistero e insipidimento del magistero: quest'ultimo aspetto si manifesta nell'assenza di definizione delle nozioni e dei termini impiegati, nell'assenza delle precisazioni, delle distinzioni necessarie, in tal misura che non si sa più quel che si dice: si pensi alle parole dignità umana, libertà, giustizia sociale, pace, coscienza… Si può ormai, nella stessa Chiesa, dare a queste parole un senso marxista o un senso cristiano con la stessa convinzione. 

Alla democratizzazione del magistero segue naturalmente la democratizzazione del governo. Le idee moderne su questo punto sono tali che è stato ancora più agevole giungere a questo risultato. Esse si sono tradotte nella Chiesa con il famoso slogan della «collegialità». Bisognava rendere collegiale il governo: quello del Papa o quello dei vescovi con un collegio presbiteriale, quello del parroco con un collegio pastorale di laici, il tutto fiancheggiato da commissioni, consigli, sessioni, eccetera, prima che le autorità potessero risolversi a dare ordini e direttive. 

La lotta per la collegialità, appoggiata da tutta la stampa comunista, protestante, progressista, resterà famosa negli annali del Concilio. Si può dire che è fallita? Sarebbe esagerato affermarlo. È riuscita pienamente, secondo i desideri dei suoi autori? Non si oserebbe dire nemmeno questo quando si sia constatato lo scontento che essi hanno manifestato in occasione della famosa «Nota esplicativa» aggiunta alla costituzione dogmatica sulla Chiesa, e ultimamente all'epoca del sinodo episcopale che essi volevano deliberativo e non consultivo. 

Ma se il Papa personalmente ha conservato una certa libertà di governo, come non constatare che le conferenze episcopali la limitano singolarmente? Si possono citare in questi ultimi anni svariati casi ben precisi nei quali il Santo Padre è ritornato su una decisione perché sollecitato dalle pressioni di una conferenza episcopale. Ora, il suo governo si estende non solamente ai pastori ma ai fedeli. Solo il Papa ha un potere di giurisdizione che si estende a tutto il mondo. 

Conseguenza molto più evidente del governo collegiale è la paralisi del governo di ciascun vescovo nella sua diocesi. Quante riflessioni istruttive fatte dai vescovi stessi a questo proposito! Teoricamente il vescovo può, in numerosi casi, agire contro un desiderio dell'assemblea, talvolta persino contro una maggioranza se il voto non è stato sottoposto alla Santa Sede; ma in pratica ciò si rivela impossibile. Subito dopo la fine dell'assemblea, i vescovi pubblicano le decisioni, che sono così conosciute da tutti i sacerdoti e i fedeli. Quale vescovo potrà opporsi di fatto a tali decisioni senza mostrare il suo disaccordo con l'assemblea e trovarsi immediatamente di fronte alcuni spiriti rivoluzionari che si appelleranno all'assemblea contro di lui? Il vescovo è prigioniero di questa collegialità che avrebbe dovuto limitarsi a essere un organismo di consultazione, di vicendevole consiglio, non un organismo deliberativo.5 

Certo, san Pio X aveva già approvato alcune conferenze episcopali ma aveva dato di esse una definizione precisa che giustificava perfettamente tali assemblee: «Siamo persuasi che queste assemblee di vescovi hanno grandissima importanza al fine di mantenere e sviluppare il regno di Dio in tutte le regioni e province. Quando i vescovi, custodi delle cose sante, mettono così le loro ispirazioni in comune, ne risulta non solo una visione migliore dei bisogni delle loro popolazioni ai fini della scelta dei rimedi più opportuni, ma anche un rafforzamento dei legami che già fra di loro li univano».6 

Il nuovo collegialismo si applica anche all'interno delle diocesi, delle parrocchie, delle congregazioni religiose, di tutte le comunità della Chiesa così che l'esercizio del governo diviene impossibile: l'autorità è continuamente sconfitta. 

Chi dice elezioni dice partiti e, di conseguenza, divisioni. Quando il governo abituale, nel suo esercizio normale, è sottoposto a voti consultivi, è reso inefficace. E allora chi ne soffre è la collettività, perché il bene comune non può più essere perseguito con efficacia ed energia. 

L'introduzione del collegialismo nella Chiesa è un indebolimento notevole della sua efficacia, tanto più che lo Spirito Santo è meno facilmente contristato e contrariato in una persona che in un'assemblea. Quando le persone sono responsabili, agiscono, parlano, anche se talune tacciono. Nell'assemblea è il numero che decide, mentre nel concilio è il Papa che decide, anche contro la maggioranza se lo ritiene prudente. Il numero non fa la verità. 

Così, tramite il collegialismo o la democratizzazione, si introduce nella Chiesa la dialettica e, di conseguenza, la divisione, il disagio, la mancanza di unità e di carità. Gli avversari della Chiesa possono ben rallegrarsi di questo indebolimento del magistero e del governo resi collegiali. È una vittoria parziale. Certamente la auspicavano più completa, ma già gli effetti a loro favore si fanno sentire: la potenza di resistenza della Chiesa al comunismo, all'eresia, all'immoralità, è notevolmente diminuita. 

Tali sono i fatti che possiamo constatare e che provocano nella Chiesa una crisi gravissima. 

Ma già gli effetti funesti di questa situazione provocano sane reazioni. La conferenza episcopale spagnola ha appena restituito la responsabilità dell'Azione cattolica ai vescovi delle diocesi, sopprimendo i poteri direttivi dell'organismo nazionale che è così ricondotto alla sua giusta funzione, cioè quella di collegamento e di punto d'incontro. 

Il realismo, il buonsenso e soprattutto la grazia dello Spirito Santo aiuteranno a restituire alla Chiesa ciò che ha sempre costituito il suo vigore e la sua capacità di adattamento: apostoli con magistero e governo personali, che agiscono secondo le norme della santa prudenza e del dono del consiglio. È così che hanno potuto salvare la Chiesa Agostino, Atanasio, Ilario e tanti altri. 

7 marzo 1968

 Marcel Lefèbvre

Le Verità saranno sempre nel vostro cuore, anche se la stragrande maggioranza di voi cerca di spegnerle.

 


Rosario - Messaggio UNICO


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a J. V.


Parla il nostro Signore Gesù Cristo.

Visione: vedo tutto buio e in lontananza si vede una luce, come un buco di luce, che si ingrandisce man mano che si avvicina a noi, e Dio nostro Signore ci dice:

Figlioli, in effetti le tenebre vi coprono e non solo, ma bloccano la vostra comprensione, in modo che non conosciate le Verità che vi sono state date dal Cielo.

Satana si è assunto il compito di oscurare l'ambiente che vi circonda, in modo che non possiate vedere, né con gli occhi umani né con quelli dell'anima, la Verità a cui siete chiamati.

Certamente, ci sono molti dei vostri fratelli che sono separati dall'adempimento delle Leggi, dei Comandamenti, che vi sono stati dati, e altri che conducono una vita mediocre nella spiritualità che avrebbero dovuto accrescere, e non sanno più riconoscere ciò che è la Verità, la Nostra Verità Celeste e non la presunta verità a cui satana vi ha condotto, ripetendo quelle bugie così tante volte, ripetendo quelle bugie così tante volte, che vivendo quelle menzogne nella vostra vita, le prendete già per vere, perché la grande maggioranza degli uomini le porta, le fa, ci crede, e così è avvenuto un cambiamento molto forte in quelle che dovrebbero essere le Verità che vi porteranno alla felicità eterna, e non le presunte verità in cui vi ha condotto satana, che offendono fortemente il Nostro Sacratissimo Cuore.

La stragrande maggioranza degli esseri umani si è allontanata dalle vere verità celestiali della nostra Santissima Trinità. Non amano più servirci, non amano più avere il dono della vita, svolgere la missione che vi è stata chiesta e che, come vi ho detto, dovreste essere orgogliosi di servire la nostra Santissima Trinità. Ma già, purtroppo, satana vi tiene in quelle tenebre, ma a poco a poco, quella Luce che avete visto, viene ad aumentare, ancora una volta, il Bene che avete perso. Il mio Bene non andrà mai perduto, il mio Amore sarà sempre con voi, le Verità saranno sempre nel vostro cuore, anche se la grande maggioranza di voi cercherà di spegnerle. Non portandole nella vostra vita, essendo indifferenti ad esse; non perché le negate, spariranno. La Verità, le Verità, tutto ciò che vi condurrà a una fine sicura, sarà sempre presente. A poco a poco, questa Luce che state vedendo aumenterà e alla fine la Verità Celeste vincerà sulla "verità" satanica.

Pregate molto, Miei piccoli, affinché coloro che vogliono mettere a tacere le Verità che vi sono state insegnate, prima o poi le accettino, affinché si rendano conto, nell'umiltà, di essersi sbagliati e di aver vissuto in modo satanico ed empio, che è il luogo in cui siete stati chiamati. Vi è stato detto di essere santi, come è santo il Padre mio.

Rendetevi conto, Miei piccoli, di dove siete chiamati. Vi è stato dato il dono della vita, per svolgere una missione celeste, questa missione, che tutti voi avete, è quella di salvare le anime, di produrre Amore, di distruggere il male di satana sulla Terra, di portare la Luce, ancora una volta, sulla Terra e di far scomparire questa oscurità, che vi ha danneggiato per tanto tempo.

Ognuno di voi è protetto dal Cielo per adempiere alla propria missione, comprendendo e ringraziando il fatto che non tutte le anime hanno avuto l'opportunità di ricevere il dono della vita. Dovete essere consapevoli di queste realtà, perché, avendole, dovreste essere, in primo luogo, felici che mio Padre Dio abbia posato i suoi occhi su di voi, e in secondo luogo, che essendo stati scelti, avete degli obblighi, certamente, degli obblighi verso il Cielo, ma che avrete anche, alla fine della vostra missione, i doni del Cielo stesso, in modo da godere eternamente, in gratitudine, per aver compiuto la missione che vi è stata affidata. Non siete sulla Terra solo per passare un po' di tempo, siete qui per compiere una missione celeste, e questo è molto importante per voi da capire, Miei piccoli, molte anime hanno bisogno della preghiera per la loro salvezza, molte anime hanno bisogno della Luce del Cielo per essere guidate, ancora una volta, verso ciò che è giusto, e mi riferisco alle anime che si sono lasciate trasportare dalle tenebre.

Quelli di voi che sono con Noi, che stanno compiendo la loro missione con piacere, con dedizione, con amore e con rispetto per Noi, il vostro Dio, devono essere consapevoli che certamente vi verrà chiesto di più, per tutto quello che vi è stato dato, ma, anche alla fine della vostra missione, gioirete di più di quelli che non hanno voluto compiere la loro missione.

I tempi sono già su di voi, tempi di dolore, tempi di purificazione, tempi di gioia, tempi di conversione. Così come ho sofferto nella mia Passione, ho anche gioito, perché il cambiamento di cui avevate tanto bisogno stava arrivando, e di nuovo, dopo duemila anni, siete in quei tempi di purificazione, di dolore, ma anche di gioia. Soffrirete, ma anche quelli di voi che sono con noi gioiranno. Ci sarà dolore, ma non tanto per quelli di voi che mi appartengono, quanto per quelli che sono diventati strumenti del male. Tutti voi avete il diritto di tornare nel Regno dei Cieli, io ho dato me stesso per tutti, ma anche voi dovete fare la vostra parte per guadagnarvelo, per guadagnarvi l'ingresso nel Regno dei Cieli.

Combattete, dunque, Miei piccoli, contro le tenebre che vi avvolgono e continuate a vedere la Luce che si avvicina, la Promessa è lì, quella Luce vi indica la Mia Promessa che si avvicina, dei Nuovi Cieli, delle Nuove Terre, della purificazione di cui beneficeranno le anime che Mi amano.

Andate avanti, Io sarò con voi, come voi siete stati con Me da quando avete imparato a pregare come bambini piccoli, e la vostra ricompensa sarà presto data.

Grazie, Miei piccoli.

Chiedo una preghiera.

 


LETTERA 4. 

 A Maria Kolbe, Leopoli Sia lodato Gesù Cristo!  

Roma 26 XII 1912  

 

Carissima mamma!  

 Ho ricevuto la tua lettera ed anche la cartolina di Beppino; ringrazio di cuore per gli auguri.  

Riguardo a quella faccenda, ti faccio sapere che ho ottenuto l'autorizzazione ad interessarmene, anzi! Avevo persino detto al P. Rettore [P. Domenico Tavani] che tu, mamma, temevi per questo: ma egli mi ha tranquillizzato e come prova migliore di ciò mi ha permesso di andare dal P. Penitenziere [P. Serafino. Majcher]; anzi lui stesso mi ha dato delle indicazioni. Proprio oggi sono stato dal P. Penitenziere, il quale mi ha detto che se tu, mamma, desideri andare ad Assisi, non ci saranno difficoltà; neanche la lingua sarà di impedimento, perché ci sono pure delle suore tedesche e qualcosa si farà. Prima, però, che io mi occupi di questa faccenda, è necessario che tu, mamma, ottenga il consenso dal babbo in modo ufficiale, davanti al vescovo. 

Il vescovo certamente non solleverà nessuna difficoltà; comunque spetta a lui prendere in considerazione il caso. Del resto, tu, mamma, puoi facilmente farti istruire sul da farsi o dalle suore o dai nostri Francescani Conventuali di Leopoli. Se vuoi, mamma, puoi rivolgerti anche al nostro P. Provinciale [P. Pellegrino Haczela]. Quando poi tutto questo sarà stato completato, il Penitenziere P. Serafino scriverà ad un suo conoscente ad Assisi per chiedere ospitalità alle Suore Francescane. Gli impedimenti di cui ho scritto sopra verranno così a cadere, come ho riferito nella mia precedente lettera.  

 Di nuovo c'è soltanto questo: giovedì siamo stati in udienza dal santo Padre [Pio X]. Si è svolta magnificamente ed in maniera insolita: normalmente, infatti, essa consiste nella benedizione, mentre per noi ci fu il bacio della mano prima e dopo l'udienza, un indirizzo di saluto del P. Rettore e la risposta del santo Padre. Invio quindi la benedizione del santo Padre a tutti i parenti; di conseguenza anche a te, mamma, e a Beppino. Quando scriverai al babbo riferisci che trasmetto la benedizione del s. Padre sia a lui che a Fr. Valeriano.  

Siamo stati anche dal cardinale Protettore [Merry del Val].  

Chiedo una preghiera.  

Riconoscente  

Sacerdoti Miei

 


Messaggio ricevuto il 10 maggio 2022

Mia cara figlia, scrivi a tutti i Miei amati Sacerdoti. Figli Miei, il tempo del raccolto è adesso, non avete più tempo di aspettare, perché il Mio tempo è scaduto. Chi vuole stare con Me deve prendere la sua croce e seguirMi, perché dove andrai non lo sai, ma ho un posto preparato per tutti coloro che sono con Me sulla Mia Croce d'Amore. Non potete aspettare la venuta di colui che vi consegnerà alla morte, se volete rimanere con Me, deve essere ora perché il tempo è finito. Vi ho invitato ad essere pronti, ad accompagnarmi nel mio giardino, che è stato preparato per molto tempo, ma sto aspettando il vostro SÌ, perché vi siete allontanati da Me, per colui che vi mette in testa cose come la droga e la prostituzione.

Vi ho chiesto di non uscire dai Miei sentieri, ma non volevate ascoltare. Ora il Mio tempo è finito, perché la bestia entrerà nella Mia Chiesa, quindi se volete stare con Me deve essere ora perché tutto è alla fine. Non potete aspettare che entri perché è la morte, mentre io vi do la Vita Eterna! Chi è come Dio? Sì, figli Miei, vi invito attraverso questa figlia che lavora per i diritti della Mia Chiesa, se volete stare con Me ascoltate, perché tutto è finito, colui che entrerà ha il volto di una persona ma è un demone dentro. Vi ho avvertito per molto tempo, ma non avete mai creduto a tutto ciò che vi è stato detto. La Mia venuta è vicina, per portarvi via da tutto questo peccato e darvi la Vita Eterna, se volete fare tutto come vi ho detto, perché Egli vuole prendere il Mio posto ed entrare nella testa di molti.

Guai a voi, Miei Sacerdoti, quelli di voi che non vogliono accettare tutto ciò che vi do, perché ora sarà un occhio per occhio e un dente per dente. Vi ho dato tanti messaggi, ma voi non volete sentire la voce di vostro Padre, tre volte Santo. Vi ho dato molte lezioni come Padre di un figlio, per condurvi sulla retta via, ma non avete fatto nulla per emendare i vostri peccati. Ora sei legato da un filo, stai aspettando che quella bestia entri per distruggere tutto ciò che è Mio, e poi andrai al mattatoio come un agnello, perché non sarai in grado di fare nulla.

Io Sono vostro Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen.

Maria De Jesus Coelho

AMIAMO LA MADONNA - Lo Spirito Santo e la devozione a Maria

 


Lo Spirito Santo e la devozione a Maria

"Spirito Santo, pianta irriga e coltiva nell'anima mia l'albero della vera vita, cioè l'amabile Maria, affinché abbia a crescere, a fiorire e a dare con abbondanza i suoi frutti. Concedimi un grande amore alla tua divina Sposa, un filiale appoggio sul suo cuore materno ed un continuo ricorso alla sua misericordia, affinché in Lei Tu abbia a formare Gesù Cristo nell'anima mia e nel mio corpo, fino alla sua perfezione ". Montfort

La nostra è l'era della Madonna, perciò dello Spirito Santo. La Terza Persona della Santissima Trinità è l'Amore infinito di Dio. Egli desidera manifestarsi a noi e arricchirci del suo dono. Disceso nella Vergine Maria per formarvi Cristo, continua in lei la sua azione divina per formare i cristiani, membra e prolungamento di Cristo.

Quanto più lo Spirito Santo trova nelle nostre anime la devozione a Maria, tanto più potentemente opera, in unione a Lei, per formarvi l'immagine di Cristo.

La Madonna è la Sposa fedele dello Spirito Santo e con gioia lo manifesta a noi perché impariamo ad amarlo e sentirlo presente nella nostra vita, a rivolgerci a Lui con fiducia, a riceverne l'azione santificante, a dare a Dio, con il medesimo Amore di Cristo, il nome di Padre.

Fortunati i cristiani che credono possibili queste reali meraviglie della devozione mariana e si impegnano a viverla in tutta la sua perfezione, per comprenderne ed esperimentare i divini benefici.

O Spirito Santo, opera in me, per l'intercessione di Maria, meraviglie di grazia. Scendi su di me, plasmami, usami, perché tutta la mia vita diventi una lode di gloria al Signore. Io ti ringrazio per essere sceso su Maria in un modo così straordinario e di averne fatto il Paradiso di Dio. Opera anche in me, che a lei mi affido, perché mi renda disponibile alla tua azione e tu possa fare di me un coraggioso e coerente testimone del Vangelo.


DIO E' MIO PADRE

 


Padre mio che sei nei cieli, com'è dolce e soave il saper che tu sei mio Padre e che io son figlio tuo!

E soprattutto quando è cupo il cielo dell'anima mia e più pesante è la mia croce, che sento il bisogno di ripeterti: Padre, credo al tuo amore per me!

Sì, credo che Tu mi sei Padre ogni momento della vita e che io sono Tuo figlio!

Credo che mi ami con amore infinito!

Credo che vegli giorno e notte su di me e neppure un capello cade dalla mia testa senza il Tuo permesso! Credo che, infinitamente sapiente, sai meglio di me ciò che mi è utile.

Credo che, infinitamente potente, puoi trarre il bene anche dal male!

Credo che, infinitamente buono, fai servir tutto a vantaggio di quelli che Ti amano, ed anche sotto le mani che percuotono, io bacio la Tua mano che guarisce!

Credo... ma aumenta in me la fede, la speranza e la carità!

Insegnami a veder sempre il Tuo Amore come guida in ogni evento della mia vita.

Insegnami ad abbandonarmi a Te a guisa di un bimbo nelle braccia della mamma.

Padre, Tu sai tutto, Tu vedi tutto, Tu mi conosci meglio di quanto io mi conosca: Tu puoi tutto e Tu mi ami!

Padre mio, poiché Tu vuoi che ricorriamo sempre a Te, eccomi con fiducia a chiederTi, con Gesù e Maria... (chiedere la grazia desiderata).

Per questa intenzione, unendomi ai Loro Sacratissimi Cuori, Ti offro tutte le mie preghiere, i miei sacrifici e le mortificazioni, tutte le mie azioni ed una maggiore fedeltà al mio dovere.

Dammi la luce, la grazia e la forza dello Spirito Santo! Confermami in questo Spirito, in modo ch'io non abbia mai a perderLo, né a contristarLo, né ad affievolirLo in me.

Padre mio, è in nome di Gesù, tuo Figlio, che Te lo domando!

E Tu, o Gesù, apri il Tuo Cuore e mettivi il mio e con quello di Maria, offrilo al nostro Divin Padre.. Ottienimi la grazia di cui ho bisogno!

Padre Divino chiama a Te gli uomini tutti. Il mondo intero proclami la Tua Paterna Bontà e la Tua Divina Misericordia!

Siimi tenero Padre, e proteggimi ovunque come la pupilla del tuo occhio. Fa' che io sia sempre degno figlio Tuo: abbi pietà di me!

Padre Divino, dolce speranza delle anime nostre, sii conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini! Padre Divino, bontà infinita che si effonde su tutti i popoli, sii conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini! Padre Divino, rugiada benefica dell'umanità, sii conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini! 

Madre Eugenia Elisabetta Ravasio


ORA VI ORDINO … DI USCIRE DALLE MURA DEL VATICANO…

 


Carbonia 18bis.05.2022  –  ore 16.52

Ora vi ordino … di uscire dalle mura del Vaticano…

Oh, Chiesa mia! … Chiesa mia! … Come sei caduta in basso!

Oh, voi che esercitate all’interno del Vaticano, … chi siete? … Io non vi conosco!

Quale potere avete voi per sciogliere ciò che Io ho innalzato e legato a Me?

Chi siete voi? … Io non vi conosco!             

Aprite in fretta i vostri occhi, Io sto tornando per riprendere possesso di ciò che Mi appartiene, vengo a rimediare gli errori che avete commesso.

Pentitevi! Prostratevi davanti al mio crocifisso, chiedete perdono a Me e a tutti coloro che avete trascinato a voi nella perdizione eterna: … all’Inferno!

Voi, miserabili peccatori e traditori, siete nulla, presto vi renderete conto di questo, la vostra superbia cadrà, i vostri troni cadranno! … Il vostro lustro perderete! Avete sbagliato tutto, vi siete messi contro Dio!

Oh, voi, sacerdoti che conoscete le Sacre Scritture: …”La Parola di Dio!”. Sapete bene che “Dio ha una sola Parola”che niente può essere cambiato di ciò che Lui ha dato, … detto, … scritto.

Ravvedetevi ora prima che cali la luna nera!

Ora vi ordino!
Io Gesù Cristo vi ordino di lasciare la mia Casa!
Di uscire dalle mura del Vaticano!
Di lasciare libero il trono di Pietro!
Io ve lo ordino!

Io che ho il potere su tutte le cose, ve lo ordino!!!
Vi ordino di lasciare in fretta il Vaticano!!!
Tutto è imminente, l’ira di Dio è già su di voi!
Tutto ciò che è marcio sarà incenerito e riordinato nel nome di Gesù Cristo il Signore.

Pregate figli miei, pregate tanto in questi ultimi istanti di questa vita, pregate, pregate, aiutatemi ad anticipare le mie mosse, il mio intervento, perché questa Umanità possa aprire gli occhi a ravvedersi.

Vi benedico nel nome del Padre del Figlio dello Spirito Santo. .