venerdì 3 novembre 2023

Gesù va con Lazzaro al battesimo di Giovanni - Ven. Anne Catherine Emmerick



Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTA MADRE 

(Dall'inizio della vita pubblica di Gesù alla prima Pasqua) 




Gesù va con Lazzaro al battesimo di Giovanni 


Dopo il pasto e un breve riposo, Gesù partì con Lazzaro per il battesimo di Giovanni a Gerico. Un servo di Lazzaro li accompagnò per qualche tempo con una torcia, perché era notte. Dopo mezz'ora giunsero a una locanda, che apparteneva a Lazzaro, e dove in seguito i discepoli si fermarono a riposare. Non è la stessa locanda, più lontana in un'altra direzione, di cui ho parlato prima e che i discepoli usavano spesso. La galleria dove Gesù e poi Maria furono accolti da Lazzaro, era la stessa dove Gesù in seguito si fermò e insegnò, prima di risuscitare Lazzaro, da dove lo incontrò la Maddalena. Quando arrivarono alla locanda, Gesù si tolse i sandali e camminò a piedi nudi. Lazzaro lo pregò di mettersi i calzari a causa delle pietre sulla strada, ma Gesù gli disse: "Lascia fare. So che devo farlo". Così proseguirono il loro cammino. 
Questo deserto si estende per cinque ore di viaggio, con gole tra i monti, fino a Gerico, e poi per due ore attraverso la ricca valle di Gerico, anche se in luoghi selvaggi, difficili da attraversare. Da lì erano ancora due ore per arrivare al luogo dove Giovanni battezzò. Gesù camminava molto più leggero di Lazzaro, a volte con un'ora di vantaggio su di lui. Un gruppo di persone, tra cui degli esattori delle tasse, stavano tornando dal battesimo a cui Gesù stesso li aveva mandati: passavano vicino a Gesù per un certo tratto di strada attraverso il deserto verso Betania. Gesù non entrò in nessun luogo e lasciò la città di Gerico alla sua sinistra. C'erano un paio di piccole città lungo la strada, ma non entrò in nessuna di esse. 
Gli amici di Lazzaro, Nicodemo, figlio di Simeone, e Giovanni Marco, avevano parlato poco con Gesù, ma si meravigliavano della sua saggezza e dei suoi modi, riflettendo sulle qualità della sua anima e del suo corpo. Erano soliti esclamare: "Che uomo! Nessuno è mai apparso prima come lui, né mai ci sarà qualcuno come lui.... Così gentile, così dolce, così serio, così semplice eppure così dignitoso....  Come penetra e conosce ogni cosa...". E aggiungevano: "Non lo comprendo pienamente, eppure devo credere. Che presenza, che volto, che portamento, che modo di camminare così leggero e senza fretta... Nessuno può camminare come lui! Come divora le distanze e come, arrivato a un punto, improvvisamente predica e parla e cammina di nuovo! Che uomo straordinario!...".... Poi parlarono della sua infanzia, dei suoi insegnamenti nel tempio con i dottori della Legge e di ciò che avevano sentito del suo primo viaggio sul Mar Morto, quando aiutò i barcaioli e di mille altre cose. Ma nessuno di loro sospettava che Gesù fosse Dio. Lo trovavano più grande, più saggio di tutti gli uomini e lo veneravano; ma erano sfuggenti alla sua presenza. Lo consideravano solo un uomo straordinario. 
Obed era un uomo anziano, figlio di un fratello del marito della vecchia Anna del tempio: era uno degli anziani del tempio, del Sinedrio; era pio e discepolo nascosto di Gesù, e finché visse aiutò la comunità di Gesù. 


Questa guerra in Medio Oriente non finirà così rapidamente

 


19/10/2023

Questa mattina, mentre pregavo, è arrivata la Beata Madre Maria Santissima. Ha detto: "La pace sia con te da parte di mio Figlio Gesù, Valentina".

"Figlia mia, so che mio Figlio Gesù ti fa soffrire molto. Abbiamo bisogno che tu lo aiuti e lo consoli, perché molti bambini stanno morendo in questa guerra a causa dei malfattori, del male che vuole distruggere tutto".

"Tanti stanno morendo impenitenti, ma con il Suo amore e la Sua misericordia, Egli vuole ancora salvarli, salvare le loro anime. Accettate quello che vi manda e, in questo modo, consolate mio Figlio e gli dite che lo amate. Pregate sempre per essere uniti a mio Figlio Gesù e dite ai miei figli di pregare e di pentirsi. Molti eventi accadranno nel mondo, e sarà molto difficile e faticoso attraversarli. Questa guerra non finirà tanto in fretta. Ha bisogno di molta preghiera affinché il Cielo possa intervenire per una soluzione pacifica".

Signore Gesù, abbi pietà.

La vista dell'inferno

 


La vista dell'inferno

del Rev. John Furniss, C.S.S.R.


XII. Il diavolo

Apoc. xx. Un angelo afferrò il vecchio serpente, che è il diavolo e Satana, lo legò, lo gettò nel pozzo senza fondo e lo rinchiuse.

Il nostro viaggio è attraverso il grande mare di fuoco. Dobbiamo proseguire fino a raggiungere il centro dell'inferno. Lì vedremo il luogo più orribile che sia mai esistito o che esisterà: il grande diavolo incatenato al centro dell'inferno. Riprendiamo il nostro viaggio. Ora ci stiamo avvicinando alla dimora di Satana. L'oscurità si fa più fitta. Si vede un numero maggiore di diavoli che si muovono nella fitta oscurità.  Vengono a prendere gli ordini del loro grande capo. Già si sente il tintinnio delle tremende catene del grande mostro! Eccolo: il più orribile e abominevole di tutti i mostri, il diavolo. Le sue dimensioni sono immense! Is. viii. Riempirà tutta la terra. San Francesco lo vide. Era seduto su una lunga trave che attraversava il centro dell'inferno. I suoi piedi scendevano nelle profondità dell'inferno. Poggiavano sul pavimento dell'inferno. Erano fissati con grandi e pesanti catene di ferro. Queste catene erano fissate a un immenso anello nel pavimento. Le sue mani erano incatenate al tetto. Una delle sue mani era rivolta contro il cielo, per bestemmiare Dio e i santi che vi abitano. Apoc. xiii. L'altra mano era tesa, indicando l'inferno più basso. La sua tremenda e orribile testa era sollevata in alto e toccava il tetto. Dalla sua testa uscivano due immense corna. Apoc. xiii. Vidi un'altra bestia con due corna. Da ogni corno si diramavano corna più piccole, senza numero, che, come camini, mandavano fuoco e fumo. La sua enorme bocca era spalancata. Da essa usciva un fiume di fuoco che non dava luce, ma un odore abominevole.  Giobbe xli. La fiamma esce dalla sua bocca. Al collo aveva un collare di ferro rovente. Una catena ardente lo legava al centro. La bruttezza del suo volto era tale che nessun uomo o diavolo poteva sopportarla. Era la cosa più deforme, orribile e spaventosa che sia mai esistita o che esisterà. I suoi grandi occhi feroci erano pieni di orgoglio e di rabbia, di ira, di dispetto, di sangue, di fuoco e di selvaggia crudeltà.  C'era qualcos'altro in quegli occhi per cui non c'è un nome, ma che faceva tremare e tremare come se stessero per morire coloro su cui gli occhi del diavolo erano fissi. Una delle sante che vide il diavolo disse che avrebbe preferito essere bruciata per mille anni piuttosto che guardare il diavolo per un solo istante!


La strada è stata spianata per l'agenda dell'anticristo!

 


Un messaggio di San Michele Arcangelo dato all'amata Shelley Anna 


Mentre piume angeliche mi avvolgono, sento San Michele Arcangelo dire,

Io, San Michele Arcangelo, ti copro con le mie ali!

Questo è il tempo di grande angoscia che è iniziato in Medio Oriente, mentre la guerra in Israele con i suoi nemici comincia a culminare e a diffondersi in tutto il mondo, risvegliando le cellule dormienti in vari luoghi, in preparazione della tribolazione che inizierà, quando il freno sarà tolto di mezzo.

La strada è stata spianata per l'agenda dell'anticristo!

Amati abitanti del cuore di Cristo

Pregate per la conversione dei peccatori, il cielo gioisce per ogni anima pentita.

Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore, vi aspetta a braccia aperte.

Non lasciatevi sfuggire questi momenti di misericordia,

perché l'ora è diventata molto tarda!

Io, San Michele Arcangelo, vi difenderò, con la mia spada sguainata e il mio scudo sempre davanti a voi.

Così dice,

il vostro vigile difensore.

L'orologio del giudizio di Dio sta accelerando: fino a che punto si spingeranno l'apostasia e la guerra?

 

Le rivelazioni della Vergine Maria su quanto lontano salirà l'apostasia, sulla possibilità di una guerra mondiale e su come evitarla.

Nel 3° Segreto di Fatima viene descritta la Spada di Damocle, che incombe sull'umanità, per aver rinnegato Dio.

Se non ritorniamo a Lui, rischiamo le conseguenze di una grande punizione spirituale e materiale.

Questa rivelazione sarebbe contenuta nel foglio aggiuntivo al 3° Segreto, scritto da Suor Lucia, che contiene l'interpretazione della Vergine delle visioni che Lei stessa le aveva dato in precedenza, e che il Vaticano non ha ancora pubblicato.

Queste punizioni spirituali e materiali sono subordinate alla nostra conversione, ma hanno già cominciato ad accadere, come segno di ciò che potrebbe accadere.

Tuttavia, possiamo fermarli, perché dipendono dalla nostra conversione.

Qui parleremo di quelle che sarebbero le punizioni spirituali e materiali profetizzate dal 3° Segreto di Fatima, di come siamo stati in grado di rimandare almeno una volta parte della punizione, di come oggi siamo sempre più vicini a quelle punizioni se non ritorniamo a Dio, e di come siamo in grado di mitigarle.


Suor Lucia ci ha detto che il terzo segreto "è nel Vangelo e nell'Apocalisse", in particolare nei capitoli 8 e 13 dell'Apocalisse.

Il capitolo 8 ci parla dei castighi del Cielo che si susseguono uno dopo l'altro.

E il 13 fa un chiaro riferimento all'apostasia all'interno della Chiesa, a causa di falsi profeti.

La data in cui avrebbe dovuto essere pubblicato nel 3° Segreto di Fatima, nel 1960, lo mette intimamente in relazione con il Concilio Vaticano II.

La Madonna aveva chiesto che fosse pubblicato prima del Concilio, per evitare proprio i frutti negativi che sarebbero sorti in Lui.

Perché, rendendo pubblici i disastri che il mondo avrebbe dovuto affrontare a causa dell'abbandono della fede, avrebbe potuto portare molti a ripensare la loro adesione all'allentamento dogmatico all'interno del cattolicesimo.

Durante il Concilio ci fu il primo giro pubblico che introdusse legittimamente l'apostasia nella Chiesa precedentemente controllata.

E ora, con il Sinodo sulla sinodalità, stiamo affrontando il secondo round di legittimazione della perdita di fede all'interno della Chiesa.

Che potrebbe presto cristallizzarsi in uno scisma.

La perdita della fede in Dio è ciò che sta producendo lo squilibrio morale nel mondo e la perdita di così tante anime.

E questo è accaduto perché l'apostasia interna della Chiesa le ha impedito di prendere l'iniziativa nella lotta contro questo flagello.

Ed è per questo che la punizione è cresciuta e crescerà sempre di più, poiché il mondo manca di un solido orientamento morale, lasciando l'intervento divino come l'unica opzione possibile.

Ma il Terzo Segreto di Fatima contiene anche una punizione materiale, che sarebbe legata a una Terza Guerra Mondiale, che avrebbe come scenario iniziale il Medio Oriente.

Questo è il motivo per cui il conflitto tra Israele e Hamas è così profetico e pericoloso.

Ed è per questo che il cielo ha comunicato a diversi veggenti il potenziale distruttivo che avrebbe avuto un evento che sarebbe accaduto nell'ottobre 2023, e proprio questo conflitto è avvenuto.

L'immagine pubblicata dal Vaticano nel 2000, come il Terzo Segreto di Fatima, presenta questa punizione materiale, perché mostra un Papa che cammina nel mezzo di una città in rovina, piena di cadaveri.

Ma come arriveremo a questa possibile terza guerra mondiale?

La protagonista principale non può essere altro che la Russia, perché secondo Fatima è la regolatrice della punizione del mondo e della Chiesa.

La Beata Vergine Maria rivelò alla Beata Elena Aiello del XX secolo "che la Russia avrebbe scatenato una guerra improvvisa, che avrebbe travolto tutta l'Europa".

E che "verrebbe dall'Est all'Ovest", cioè da un conflitto come quello che abbiamo ora.

Anche la mistica Elena Leonardi, figlia spirituale di Padre Pio, disse che "il Vaticano sarà invaso dai rivoluzionari comunisti".

E in parecchie apparizioni fu data la profezia che il comunismo avrebbe dominato di nuovo il mondo.

Tuttavia, c'è chi dice che la Russia non è più comunista, ma la sua alleanza con la Cina e il suo sostegno a tutti i regimi comunisti del mondo, ad esempio in America Latina, ci dicono il contrario.

La terza guerra mondiale sarà atomica e questo ha portato Giovanni XXIII a inviare ai leader mondiali quella che è stata chiamata la Versione Diplomatica del Terzo Segreto di Fatima, di fronte alla crisi dei missili di Cuba del 1963.

È stato pubblicato da vari media all'epoca e nella sua parte sostanziale dice:

"Un grande castigo cadrà su tutta l'umanità; Non oggi, non domani, ma nella seconda metà del XX secolo".

"L'umanità non ha fatto penitenza come Dio si aspettava".

"Fuoco e fumo cadranno dal Cielo, le acque degli oceani diventeranno vapori, e la schiuma si alzerà, agitando e affondando ogni cosa."

E prosegue elencando i disastri che la Vergine avrebbe poi pronunciato nelle apparizioni di Akita nel 1973.

E conclude dicendo che "quando coloro che sopravviveranno a ogni evento saranno ancora vivi, proclameranno di nuovo Dio e la Sua Gloria, e Lo serviranno come in un tempo in cui il mondo non era così pervertito".  

Il presidente Kennedy avrebbe in seguito sottolineato che la decisione di Giovanni XXIII contribuì a firmare il trattato di distensione antiatomica e a risolvere la crisi dei missili di Cuba, e che per questo motivo il mondo evitò per un pelo una terza guerra mondiale nucleare.

Ovviamente questo non è il testo originale del Terzo Segreto di Fatima e lo sappiamo, in parte, perché il Vaticano ha rivelato la visione nel 2000 senza nominare questo testo.

Ma può contenerne una parte, perché il Vaticano non falsifica i documenti, né li inventa, al massimo aggiunge cose e ne omette altre.

E d'altra parte sappiamo cosa disse Giovanni Paolo II a Fulda, in Germania, nel 1980, argomentando perché il Vaticano non pubblicò il Terzo Segreto di Fatima.

"Dovrebbe bastare che tutti i cattolici sappiano questo, c'è un messaggio in cui è scritto che gli oceani inonderanno tutte le zone della Terra, e che in un attimo milioni di persone periranno", ha detto Giovanni Paolo II.

Tuttavia, Padre Malachi Martin, che ha letto il 3° Segreto di Giovanni XXIII, ha detto che c'è qualcosa di ancora più spaventoso, e che coincide con altre profezie cattoliche.

La cosa veramente terribile non è che la Russia abbia attaccato l'Occidente provocando una conflagrazione nucleare, ma che abbia sottolineato che la cosa terrificante era che Dio sarebbe finalmente dovuto intervenire, con i tre giorni di buio.

Questo coincide con le Visioni date a Josef Stockert della Germania nel 1990, che disse:

"La punizione del mondo inizia in modo naturale con una guerra atomica, e finirà in modo soprannaturale, direttamente con l'intervento di Dio, con i tre giorni di tenebre".

Sappiamo che le profezie possono essere rimandate o mitigate. Era il 1963.

A quel tempo il cristianesimo era più forte, con meno apostasia, e così le preghiere arrivavano e intercedevano.

Ora, anche se siamo più deboli, dovremmo fare la nostra parte pregando affinché non arrivi la punizione.

Ma in realtà, la vera opportunità per evitare tutto questo è quella di realizzare la profezia dell'Avvertimento e del Miracolo di Garabandal, profetizzata anche a Medjugorje, affinché gran parte dell'umanità ritorni a Dio.

Alcuni potrebbero respingere le apparizioni di Garabandal, sostenendo che non sono state approvate dalla Chiesa.

Ma il vescovo di Santander, con giurisdizione su Garabandal, disse nel 1965 che il messaggio di Garabandal non era contrario alla Fede.

E naturalmente concorda con i messaggi delle apparizioni di La Salette, Akita e Fatima, che sono stati approvati dalla Chiesa.

Ma Garabandal non fu approvato semplicemente a causa dei progressi della punizione spirituale già in corso: l'apostasia.

Bene, questo è tutto, volevamo parlare delle punizioni spirituali e materiali che incombono sull'umanità e di come mitigarle.

Forum della Vergine Maria

Altri Paesi entreranno sullo scenario della guerra e, dopo un breve intervallo, la forza del male si scaglierà sull’umanità con grande malvagità.

 


MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA
A LUZ DE MARIA

2 NOVEMBRE 2023


Amati figli del Mio Cuore Immacolato:


LA MIA BENEDIZIONE RIMANE COSTANTEMENTE IN VOI.
VI CHIEDO DI CONSACRARVI ALLO SPIRITO SANTO (1) E A RIMANERE IN STATO DI GRAZIA, PER NON RATTRISTARLO (Gv. 14,16-18, 1Cor. 3-16, Ef. 4,30)

 

Dovete fare in modo che l’Amore di Mio Figlio sia latente in voi, nell’essere compassionevoli e misericordiosi.

 

Amati figli:

 

LA MIA PAROLA, SE ACCOLTA CON GRATITUDINE, VI ILLUMINERÀ IL CAMMINO.

 

Questa Madre, in questo preciso istante rivolge un Appello urgente a tutta l’umanità, implorandovi di rendervi conto di quanto si sta avvicinando all’umanità in generale. Vi stanno portando come pecore al macello e siccome vi trovate in un momento di dolore, la paura potrebbe farvi perdere la Fede, che è quello che vorrebbe il nemico dell’anima.

 

NON APRIRE GLI OCCHI E NON RENDERSI CONTO DI QUELLO CHE STA SUCCEDENDO NEL MONDO, È IL RISULTATO DELLA TESTARDAGGINE UMANA.

 

La sofferenza è stata scritta e l’umanità non la vuole evitare, invece continua ad essere uno dei protagonisti sullo scenario mondiale del dolore, del tradimento e delle minacce, che si sono concluse con più guerra.


Figli amati, pregate, preparatevi, l’oscurità è presente nella mente degli uomini e da qui si trasferirà alla terra stessa.


Figli amati, pregate, l’umanità si troverà a vivere in mezzo alle minacce di gruppi terroristici che vorrebbero conquistare il mondo.


Figli amati, pregate, vi invito alla preghiera con un “cuore contrito e umiliato” nella consapevolezza che state riparando per quello che sta succedendo in questo momento, pertanto la preghiera deve essere più profonda e diventare attiva, facendovi diventare testimoni e condividendo il pane con chi è affamato e trasformandovi in luce sul cammino di tanti bisognosi.


FIGLI, SIATE ANIME ORANTI (2) IN OGNI ATTO E IN OGNI OPERA, GIORNO PER GIORNO, SIATE GRANDI LAVORATORI NELLA VIGNA DEL MIO DIVIN FIGLIO, nella quale non ci sono persone di spicco, né grandi critici dei propri fratelli, ma soltanto grandi eroi nel silenzio interiore.

 

La terra sarà la terra dell’incertezza, sulla quale la sicurezza sarà sconosciuta.
Altri Paesi entreranno sullo scenario della guerra e, dopo un breve intervallo, la forza del male si scaglierà sull’umanità con grande malvagità. (3)

 

Quando la malattia si estenderà rapidamente, i Miei figli non perderanno la Fede, ma rimarranno nella certezza dell’Amore Trinitario per ogni singola persona. I Miei figli sono forti, saldi e decisi, mantengono la certezza della benedizione di essere veri figli del Mio Divin Figlio.

 

LA PIÙ GRANDE PROTEZIONE PER UNA NAZIONE, È UN POPOLO CHE PREGA, CHE È CONVERTITO E CONVINTO DELLA GRANDEZZA ONNIPOTENTE DELLA TRINITÀ SACROSANTA.


Pregate figli, pregate per i vostri fratelli che patiranno a causa di grandi inondazioni e di terremoti.


Pregate figli, pregate affinché la Fiamma del Cuore del Mio Divin Figlio, continui ad ardere in voi.


Pregate figli, pregate per le vostre famiglie, per la conversione di tutti e per quella dell’umanità.


Pregate figli, pregate sollecitando la forza per non cadere.


Amati figli del Mio Cuore Immacolato, vi amo.


Mamma Maria


AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO

 

(1) Scaricare il Libro sullo Spirito Santo

(2) Scaricare il Libro di Preghiere

(3) Riguardo alle trappole del demonio

 

 

COMMENTO DI LUZ DE MARIA



Fratelli:


Con riconoscenza infinita alla Madonna, desidero condividere con voi che nostra Madre oggi si è presentata vestita di nero, un colore che utilizza prima di gravi eventi per l’umanità.


Mi ha detto: “Amata figlia… si sta preparando il grande tradimento nei confronti di…. che è coinvolto nella guerra in corso…”


Vi ricordo questi messaggi, dati negli anni passati:


NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
06.10.2017

 

Amato Popolo Mio, le reliquie che la Mia Chiesa possiede, verranno portate via per profanarle; per questo, Ho già sollecitato in precedenza che a partire da questo momento vengano recuperate e messe al sicuro, altrimenti non ne troverete più traccia.

 

LA SANTISSIMA VERGINE MARIA
31.01.2015

 

L’umanità è manipolata da un potere che la stragrande maggioranza ignora: un gruppo di famiglie alle quali i governanti si sono associati, obbedendo ai loro mandati. Sono loro quelli che hanno interesse che si scateni presto la terza guerra mondiale. Tra di loro, ci sono i massoni, contrari alla Chiesa di Mio Figlio, che si sono introdotti nella gerarchia stessa della Curia Romana e nelle posizioni più rilevanti del mondo e della società, per dominare l’umanità in ogni campo.

 

Amen.

 

 

Consacrazione allo Spirito Santo

(Ispirata a Luz de Maria  05.2021)

 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.


Vieni, o Spirito Santo,
Vieni, ti prego, sono indegno di Te.
So che abiti in me e che io non ho corrisposto
a tanto Amore Divino.

 

Consapevole di ciò,
oggi desidero consacrarti la mia vita
per essere il Tuo degno tempio,
Ti consacro i miei sensi,
che ho portato a separarsi da Te.

 

Vieni, Spirito Santo, dimora in me.
Vieni a mettere ordine nella mia vita, te ne prego.
Il mio libero arbitrio si è arenato
e ho bisogno che Tu sia il timone della mia vita,
Ho bisogno di camminare verso di Te.

 

Spirito Santo, io ti affido il mio libero arbitrio,
affinché da oggi in poi sia tu a guidarmi
e mi conduca con rettitudine,
purificando così i miei sensi fisici e spirituali
affinché io sia luce e non oscurità.

 

Vieni, o Spirito Santo,
nel Nome del Padre e del Figlio,
mi affido a Te, con il mio orgoglio abbattuto,
con il mio carattere calpestato,
con la mia superbia vuota, con le mie inettitudini,
mi prostro umilmente davanti alla Tua Divinità,
consapevole di averti offeso
e vengo a Te come il figliol prodigo.

 

Vieni, o Spirito Santo,
desidero liberarmi dalla sottomissione al mio ego.
Governami con il Tuo Amore
perché io sia una creatura nuova,
colma di Fede, di Speranza e di Carità.

 

Mi consacro a Te, Spirito Santo,
rifiutando il male, rifiutando le sue insinuazioni.
Mi consacro a Te, Spirito Santo
e accendo la mia lampada per vegliare accanto a Te,
in questa mia stanza interiore
dove solo Tu ed io possiamo incontrarci.
Amen.

VITA DI CRISTO

 


SALVATORE DEL MONDO  

Dopo che Nostro Signore ebbe purificato il tempio, operato miracoli a Gerusalemme, e detto a Nicodemo di esser venuto a morire per quanti erano stati morsi dal serpente del peccato, si diparti da Gerusalemme, che Lo aveva respinto, e andò nella «Galilea dei Gentili». La strada più battuta tra il paese di Giuda, a sud, e la Galilea, a nord, passava attraverso Perea: i Giudei la prendevano per evitare di passare attraverso la regione dei Samaritani. Ma Nostro Signore non la prese. Aveva dichiarato che il tempio era aperto a tutte le nazioni: Egli era stato chiamato a operare per tutte le razze e per tutti i popoli.  

«E attraverserò com'era necessario la Samaria» (Giov. 4: 4)  

Della Sua morte e Redenzione, il Vangelo parla come di un «dovere». Ciò ch’era accaduto nella Samaria era connesso col fatto ch’Egli avrebbe dovuto offrire, sostitutivamente, la Propria vita per l'umanità.  

A separare le due provincie di Giudea e di Galilea c'era una striscia di terra abitata da una gente eterodossa e semistraniera: i Samaritani. Tra loro e i Giudei, durava un odio lungo. I Samaritani erano una razza ibrida, formatasi alcuni secoli prima, quando gli Israeliti erano stati portati in cattività. Gli Assiri avevano mandato alcuni dei loro tra i Samaritani, al fine di una mescolanza e della creazione di una nuova razza. I primi colonizzatori della Samaria avevano portato seco l'idolatria, ma più tardi si verificò l'introduzione di un giudaismo spurio: i Samaritani accettarono i cinque libri di Mosè e alcune profezie, ma respinsero tutti gli altri libri storici in quanto narravano la storia dei Giudei, che essi disprezzavano. Il loro culto aveva luogo in un tempio sul monte Garizim.  

Nessun Giudeo pronunziava mai la parola «Samaritano», cosicché il dottore della legge, quando gli domandavano chi fosse il suo prossimo, adoperava una circonlocuzione; e, d'altro canto, il termine più ingiurioso con cui i Giudei potessero rivolgersi ad alcuno era «Samaritano», come una volta avevano chiamato Nostro Signore, il quale ignorava l'accusa. Ma più tardi, nel narrare la storia del Buon Samaritano, Gesù adombrò Se stesso in «un Samaritano», ad indicare l'umiliazione e l'onta accumulatesi su di Lui fin dalla Sua venuta sulla terra.  

Il Nostro Signor Benedetto non evitò codesta gente. Il Creatore di tutti i mondi deve passare attraverso la residenza dell'umanità «straniera», che è sulla strada che Lo conduce al trono celeste. Un amore sovrano Gli imponeva questa necessità. Era quasi l'ora sesta, e il Nostro Signor Benedetto era «stanco del viaggio», tal ché sedette al pozzo di Giacobbe. Ma insieme con codesta spossatezza, ecco palesarsi la Sua Onniscienza, poiché Egli lesse nel cuore di una donna. Cristo, insomma, era stanco nel compimento della Sua opera, non stanco della Sua opera. Due delle più importanti conversioni che siano mai state compiute dal Nostro Signor Benedetto, cioè quella della donna siro-fenicia e quella della donna di cui ora diremo, si produssero entrambe nei momenti della Sua stanchezza. Allorché sembrava quanto mai incapace di assolvere i compiti commessigli dal Padre, proprio allora li assolveva. San Paolo fu tratto dall'azione al carcere, ma convertì alcuni carcerieri e scrisse le Epistole. Ché non v'è cuore di buona volontà che non sappia creare le occasioni a lui propizie.

«Venne una donna samaritana ad attingere acqua» (Giov. 4: 7)  

Era un fatto piuttosto insolito, in un paese orientale, che una donna si recasse ad attinger acqua durante la calura meridiana: più innanzi si scoprirà la ragione di codesta condotta inconsueta. Niente di più casuale, nell'ordine della logica terrena, che una donna venisse a portar la brocca al pozzo, e, nondimeno, fu proprio una di queste comuni, quotidiane provvidenze divine che contribuì a sciogliere l'enigma di un'anima. Ella ignorava qual beneficio per lei si nascondesse in quella insidia. Egli si trovava già là. Aveva scritto difatti Isaia:  

«Mi hanno trovato quelli che non mi cercavano» (Isaia 65: 1)  

Fu Nostro Signore a trovar Zaccheo, e non già Zaccheo a trovar Lui; e quanto a Paolo, anch'Egli fu trovato quando non cercava il suo Signore. Più tardi il Maestro sottolineò il potere di attrazione della Divinità:  

«Nessuno può venire a me se non vi è attratto dal Padre che mi ha mandato» (Giov. 6: 44)  

Ella doveva aver già tentato, quando empi la brocca, di evitare il Signor Benedetto, ché in Lui aveva riconosciuto le fattezze della fisionomia giudaica, con la quale i Samaritani non avevano nulla in comune. Ma, con suo stupore, lo Straniero seduto al pozzo le si rivolse con una richiesta:  

«Dammi da bere» (Giov. 4: 9)  

Ogni volta che voleva fare una grazia, Nostro Signore cominciava col chiederne una. Non cominciava mai con un rimprovero, ma con una richiesta. La prima delle quali fu: «Dammi!» L'umano dev'esser sempre svuotato prima di poter essere colmato del Divino, perché il Divino ha svuotato Se stesso per colmare l'umano. L'acqua, argomento predominante nella mente di lei, divenne il comune denominatore tra l'Innocente e una peccatrice.  

«Come mai tu, Giudeo, domandi da bere a me, che sono samaritana?» (Giov.4:9)  

Durante quel lungo dialogo, si produsse un processo spirituale, che si concluse col riconoscimento, da parte di lei, del Cristo, del Salvatore. Per la sua imperfetta capacità d'intendere, ella si burlò dapprima di Lui, sol perché apparteneva a una determinata razza. In un primo momento, Egli fu soltanto «un Giudeo». La risposta di Nostro Signore significò che in realtà Egli non era il ricevente, ma il donatore. Epperò ella si era sbagliata nel credere che fosse Lui ad aver bisogno di lei, quando in effetti era lei ad aver bisogno di Lui.  

«Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti dice: 'Dammi da bere', tu stessa gli avresti fatto questa domanda, ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva» (Giov.4:9) 

Egli si rivelò sotto l'immagine dell'acqua, come, poco dopo, agli uomini che Gli avrebbero domandato il pane che nutre, si sarebbe rivelato sotto l'immagine del pane. Sebbene Egli parlasse di Sé come del Dono di Dio, la donna non vide in Lui che un uomo stanco, e impolverato dal viaggio, d'un'altra razza: i suoi occhi non potevano penetrare di sotto alla forma esterna la Natura Divina in essa serbata. Ella vide il Giudeo, non il Figlio di Dio; l'uomo stanco, non tutte le altre anime stanche; il viandante assetato, non Colui che poteva estinguere la sete del mondo. Il castigo di quanti vivono troppo accosto alla carne è di non comprendere mai lo spirituale. Ma cresce in lei il rispetto per Lui, perché aggiunge:  

«Tu non hai che attinger acqua, e il pozzo è profondo: donde hai dunque tu dell'acqua viva? Sei forse uomo da più del padre nostro Giacobbe, il quale ci ha dato questo pozzo e ne bevve egli stesso ed i suoi figli e i suoi armenti?» (Giov.4: 11,12)  

Non l'aveva chiamato «Giudeo», adesso, ma «uomo». La donna sospettò, benché non potesse intendere appieno le di Lui parole, che, in quanto Giudeo, Egli volesse diffamare in certo modo le tradizioni del popolo cui ella apparteneva. Ed Egli rispose che era da più di Giacobbe:  

«Chi beve di quest'acqua avrà sete ancora; chi invece beve dell'acqua che io gli darò non avrà più sete; anzi l'acqua data da me diventerà in lui una sorgente d'acqua zampillante nella vita eterna» (Giov.4: 13, 14)  

Sta qui il senso Suo della vita. Tutti gli appagamenti umani delle brame del corpo e dell'anima hanno un difetto: che non appagano per sempre. Servono solo ad attutire temporaneamente il desiderio: non riescono mai ad estinguerlo. Cosicché il desiderio si rinnova sempre. Le acque che dà il mondo ricadono sulla terra, ma l'acqua viva data da Lui è un impulso soprannaturale, e sospinge fino al cielo.  

Il Nostro Signor Benedetto non tentò di rimuovere le infrante cisterne del mondo senza offrire in cambio qualcosa di meglio; non condannò i fiumi della terra, né li vietò: disse soltanto che se ella si limitava ai pozzi della felicità umana non sarebbe mai stata del tutto paga.  

Ella non poteva scorgere la grazia, cioè il potere celeste, sotto l'analogia dell'acqua per il corpo, ché per molto tempo si era dissetata alle più limacciose pozzanghere del piacere sensuale. E così ella continua:  

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Venerabile Mons. FULTON J. SHEEN

Dite alla gente di inginocchiarsi

 


Oggi, durante la Santa Messa, durante le preghiere eucaristiche, quando abbiamo iniziato a cantare "Santo, Santo, Santo", la Madre è apparsa in piedi davanti a me.

Ha detto: "Dite alla gente di inginocchiarsi. Dovrebbero inginocchiarsi tutti e rendersi conto di quanto sia santo mio Figlio. Egli è così offeso nel vedere le persone in piedi. Figli miei, non vi rendete conto che siete tutti peccatori. Dovreste implorare Dio per la sua misericordia. Dovreste umiliarvi in adorazione e lode a mio Figlio Gesù. Egli è così santo".

In quel momento, mentre recitiamo la preghiera del "Santo", nostro Signore è sull'altare e gli angeli scendono da sinistra, poi si spostano davanti all'altare e si prostrano, si inchinano fino a terra con le braccia incrociate davanti al petto. Sentono di non essere degni di guardare direttamente nostro Signore perché sanno quanto sia santo. Di solito gli angeli sono circa sei e circolano, spostandosi da sinistra a destra.

Rimangono lì fino alla distribuzione della Santa Comunione.

Durante il canto dell'"Agnello di Dio", quando il Ciborio viene portato dal Tabernacolo all'Altare (nella Cattedrale di San Patrizio, a Parramatta), ogni persona dovrebbe essere in ginocchio, farsi il segno della croce e adorare e lodare nostro Signore.

Dovremmo essere tutti in adorazione perché siamo tutti peccatori.

Valentina Papagna