venerdì 3 novembre 2023

Gesù va con Lazzaro al battesimo di Giovanni - Ven. Anne Catherine Emmerick



Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTA MADRE 

(Dall'inizio della vita pubblica di Gesù alla prima Pasqua) 




Gesù va con Lazzaro al battesimo di Giovanni 


Dopo il pasto e un breve riposo, Gesù partì con Lazzaro per il battesimo di Giovanni a Gerico. Un servo di Lazzaro li accompagnò per qualche tempo con una torcia, perché era notte. Dopo mezz'ora giunsero a una locanda, che apparteneva a Lazzaro, e dove in seguito i discepoli si fermarono a riposare. Non è la stessa locanda, più lontana in un'altra direzione, di cui ho parlato prima e che i discepoli usavano spesso. La galleria dove Gesù e poi Maria furono accolti da Lazzaro, era la stessa dove Gesù in seguito si fermò e insegnò, prima di risuscitare Lazzaro, da dove lo incontrò la Maddalena. Quando arrivarono alla locanda, Gesù si tolse i sandali e camminò a piedi nudi. Lazzaro lo pregò di mettersi i calzari a causa delle pietre sulla strada, ma Gesù gli disse: "Lascia fare. So che devo farlo". Così proseguirono il loro cammino. 
Questo deserto si estende per cinque ore di viaggio, con gole tra i monti, fino a Gerico, e poi per due ore attraverso la ricca valle di Gerico, anche se in luoghi selvaggi, difficili da attraversare. Da lì erano ancora due ore per arrivare al luogo dove Giovanni battezzò. Gesù camminava molto più leggero di Lazzaro, a volte con un'ora di vantaggio su di lui. Un gruppo di persone, tra cui degli esattori delle tasse, stavano tornando dal battesimo a cui Gesù stesso li aveva mandati: passavano vicino a Gesù per un certo tratto di strada attraverso il deserto verso Betania. Gesù non entrò in nessun luogo e lasciò la città di Gerico alla sua sinistra. C'erano un paio di piccole città lungo la strada, ma non entrò in nessuna di esse. 
Gli amici di Lazzaro, Nicodemo, figlio di Simeone, e Giovanni Marco, avevano parlato poco con Gesù, ma si meravigliavano della sua saggezza e dei suoi modi, riflettendo sulle qualità della sua anima e del suo corpo. Erano soliti esclamare: "Che uomo! Nessuno è mai apparso prima come lui, né mai ci sarà qualcuno come lui.... Così gentile, così dolce, così serio, così semplice eppure così dignitoso....  Come penetra e conosce ogni cosa...". E aggiungevano: "Non lo comprendo pienamente, eppure devo credere. Che presenza, che volto, che portamento, che modo di camminare così leggero e senza fretta... Nessuno può camminare come lui! Come divora le distanze e come, arrivato a un punto, improvvisamente predica e parla e cammina di nuovo! Che uomo straordinario!...".... Poi parlarono della sua infanzia, dei suoi insegnamenti nel tempio con i dottori della Legge e di ciò che avevano sentito del suo primo viaggio sul Mar Morto, quando aiutò i barcaioli e di mille altre cose. Ma nessuno di loro sospettava che Gesù fosse Dio. Lo trovavano più grande, più saggio di tutti gli uomini e lo veneravano; ma erano sfuggenti alla sua presenza. Lo consideravano solo un uomo straordinario. 
Obed era un uomo anziano, figlio di un fratello del marito della vecchia Anna del tempio: era uno degli anziani del tempio, del Sinedrio; era pio e discepolo nascosto di Gesù, e finché visse aiutò la comunità di Gesù. 


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