« Ora non puoi desiderare di più per credere a ciò che ti avevo detto in merito alla crisi di Fede che avvolge il mio Corpo Mistico.
Hai visto quanta fatica occorra anche nei così detti buoni per credere a Me, Verbo di Dio fatto Carne, realmente presente nella mia Chiesa, nel Mistero della Fede e dell'Amore? Quanta fatica debbono compiere i così detti buoni per concedere il diritto di cittadinanza al Figlio di Dio!
Così si stenta ancora più ad ammettere che la parola di Dio si possa manifestare a qualcuno, come e quando Dio crede.
Io vorrei parlare con tutte le anime! Questa è una esigenza del mio Amore infinito. Parlare vuol dire comunicare con le anime, e comunicare vuol dire dare qualcosa.
Nel caso mio comunicare vuol dire donare luce alle anime; ma sono pochissime quelle disposte a ricevere e pronte ad accettare il dialogo con Me. Per lo più mancano le predisposizioni di fede, di umiltà e di amore.
Le anime che difettano di queste virtù non ammettono che altre le possano avere.
25 febbraio 1976
(Mons. Ottavio Nichelini)
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