martedì 15 gennaio 2019

IL MANOSCRITTO DEL PURGATORIO



Il 15 febbraio 1874 dovette subire il primo colloquio... E fu così che fino al novembre del 1890 fra l'anima di Suor Maria Gabriella e Suor Maria della Croce si ebbero le misteriose relazioni


GENNAIO 1880. - La notte di Natale, migliaia di anime hanno lasciato il luogo di espiazione per il Cielo; ma molte son rimaste ed io son del numero. Talvolta mi dite che la perfezione di un'anima richiede assai lungo tempo, ed è vero; vi sorprende anche il fatto che, nonostante tante preghiere, io rimanga sì a lungo senza poter gioire della visione del buon Dio. Ahimè! la perfezione di un'anima nel Purgatorio non avanza più rapidamente che sulla terra; vi sono alcune anime, ed è il minor numero, che hanno da espiare solo alcuni peccati veniali; esse non rimangono a lungo in Purgatorio. Alcune preghiere ben fatte, qualche sacrificio le liberano in breve tempo. Ma quando si tratta di anime come me - ed è il caso di quasi tutte! - che han trascorso una vita pressoché nulla, occupandosi poco o quasi affatto della loro salvezza, bisogna, in tal caso, ricominciare la propria vita nel luogo dell'espiazione, bisogna cominciar di nuovo a perfezionare la propria anima, amare, desiderare Colui che non si amava abbastanza sulla terra.
Ecco perché la liberazione delle anime talvolta si fa attendere tanto a lungo. Il buon Dio mi ha altresì fatto una grande grazia permettendomi di poter chiedere preghiere. Cosa che non meritavo; senza codesta divina degnazione, sarei rimasta qui, come la maggior parte, anni ed anni!

- Le Religiose e gli altri d'una stessa famiglia hanno rapporti tra di loro?
R... Nel Purgatorio, come nel Cielo, le Religiose della stessa famiglia non sempre stanno insieme; le anime non meritano tutte la stessa pena né la stessa ricompensa. Tuttavia ci si riconosce nel Purgatorio. Si può anche, quando il buon Dio lo permette, aver relazioni scambievoli.

Si può ricevere una preghiera, un pensiero da parte di un amico defunto e fargli conoscere il ricordo che si serba di lui? 
R... Si può far giungere qui ricordi della terra, ma non è molto utile, perché, come vi ho già detto, le anime del Purgatorio sanno e conoscono le persone che s'interessano di loro sulla terra. Talvolta Dio permette anche che si possa ricevere una preghiera, un avvertimento, un consiglio... Così, quel che vi ho detto più volte a riguardo di San Michele, proveniva da lui; quel che vi ho detto per il vostro padre, proveniva da parte del buon Dio. Tutte le commissioni che tante volte mi avete dato per l'altro mondo le ho sempre eseguite; ma tutte queste cose sono subordinate alla volontà divina.

- Le colpe di ognuno sono conosciute da tutti nel Purgatorio, come lo saranno al giudizio finale?
R... Nel Purgatorio, generalmente non conosciamo le colpe degli altri, eccetto tuttavia quando il buon Dio lo permette a riguardo di certe anime, per i suoi disegni; ma è piccolo il numero di quelli verso cui Egli agisce in tal modo. 

- Avete voi del buon Dio una conoscenza più perfetta della nostra?
R... Ah, che questione! Ma certamente, noi Lo conosciamo molto meglio e L'amiamo molto di più! Ahimè! proprio questo causa qui il nostro più grande tormento. Sulla terra si ignora che cos'è il buon Dio. Ci se ne fa un'idea secondo le proprie vedute ristrette; ma noi, nel lasciare il nostro involucro di fango, allor che più nulla ostacola la libertà della nostra anima, oh! allora solamente abbiamo conosciuto Dio, le sue bontà, le sue misericordie, il suo amore! Dopo codesta visione sì chiara, codesto bisogno sì grande d'unione (con Lui), l'anima tende sempre verso Dio, è questa la sua vita e, sempre, ne vien respinta, perché non è abbastanza pura, ecco la nostra sofferenza: la più dura, la più acerba. Oh! se ci fosse concesso di ritornare sulla terra, dopo aver conosciuto il buon Dio, che vita condurremmo! Ma, rimpianti inutili... e nondimeno sulla terra non si pensa punto a tali cose, si vive da ciechi. L'eternità non è tenuta in nessun conto. La terra, che non è se non un luogo di passaggio e che riceve solamente i corpi, i quali, a lor volta, divengono terra anch'essi, è il solo oggetto verso cui tendono quasi tutti i desideri, ed al Cielo non ci si pensa! E Gesù e il suo amore son dimenticati!

- Nel Purgatorio, le anime si consolano reciprocamente nell'amore del buon Dio ovvero ognuna è completamente appartata nel suo dolore?
R... Nel Purgatorio, la nostra sola consolazione, l'unica nostra speranza è Dio solo. Sulla terra, il buon Dio permette che talvolta nelle proprie pene di corpo e di spirito si possa essere consolati da un cuore amico; e per altro, se in codesto cuore manca l'amore di Gesù, le consolazioni sono inefficaci, ma qui le anime sono perdute, inabissate nella volontà divina, e Dio solo può lenire il loro dolore. Tutte le anime sono tormentate, ognuna secondo la propria colpevolezza, ma tutte patiscono un dolore comune che sorpassa ogni altro: l'assenza di Gesù che è il nostro elemento, la nostra vita, il nostro tutto. E noi ne siamo separate per propria colpa!
Dopo un'azione, non bisogna perdere il tempo nel ritornare indietro per considerare se avete ben agito o no! Certamente occorre che ogni giorno esaminiate le vostre azioni al fine di farle meglio, ma questo non deve essere a discapito della tranquillità dell'anima. Il buon Dio ama le anime semplici. Bisogna dunque che andiate da Lui con una grande buona volontà, sempre pronta a sacrificarvi e a farGli piacere. Dovete agire con Gesù come il bambino con la sua mamma, affidandovi alla sua bontà, rimettendo tutti i vostri interessi spirituali e corporali nelle sue mani divine; quindi cercar di piacerGli in tutto, senza occuparvi d'altro.
Il buon Dio non guarda tanto alle grandi azioni, agli atti eroici, quanto ad un'azione semplice, ad un piccolo sacrificio, purché dette cose sian fatte per amore. A volte anche un piccolo sacrificio, non conosciuto se non da Dio solo e dall'anima, sarà più meritorio di uno grande che sarà stato lodato. Bisogna essere molto interiori, per non ritenere per sé alcunché delle lodi che ci vengono tributate.
Il buon Dio cerca anime vuote di se stesse per riempirle del suo amore. Egli ne trova poche. L'amor proprio non lascia alcun posto per Gesù. Non lasciatevi sfuggire nessuna occasione di mortificarvi, interiormente soprattutto. Gesù ha alcune grazie da largirvi durante la quaresima; preparatevici con un accrescimento di fervore e soprattutto d'amore. Amate sopra ogni altra cosa Gesù. Ahimè! nel mondo Egli è sì poco amato e tanto oltraggiato!
La Santa Vergine vi ama molto; dal canto vostro, anche voi amateLa con tutto il cuore e procurate la sua gloria il più possibile.
Voi non comprenderete mai abbastanza la bontà del buon Dio. Se si avesse cura di riflettervi qualche volta, questo sarebbe sufficiente per divenire un santo, ma nel mondo non si conosce abbastanza la misericordiosa bontà del Cuore di Gesù. Ognuno la misura secondo il proprio modo di vedere, e questo modo è difettoso. Ne segue che si prega male. Sì, pochi sanno pregare come Gesù vorrebbe. Si manca di fiducia, e nondimeno Gesù non esaudisce che proporzionatamente all'ardore dei nostri desideri e alla grandezza del nostro amore. Ecco perché sovente le grazie che si richiedono non vengono concesse.
Per essere felici in religione, bisogna esser sordi, ciechi e muti, vale a dire che bisogna pur udire non poche cose che si potrebbero ripetere, ma sovente è meglio serbarle per sé. Non ci si pente mai d'aver taciuto. Si è anche obbligati a vedere e a sentire, (ma conviene comportarsi) come se non si avesse né visto né capito nulla. Oh! se sapeste quanto poca cosa son tutti i codesti nonnulla, di cui si fa gran caso! Il demonio si serve di queste piccole festuche per arrestare un'anima ed ostacolare tutto il bene che essa era chiamata a fare. Non lasciatevi da lui irretire. Abbiate un cuore grande e sorvolate su queste piccole miserie senza farne caso. Gesù deve per voi aver abbastanza attrattive, senza che vi arrestiate a checchessia al di fuori di Lui. Considerate tutto come proveniente dalla sua bontà; sia ch'Egli affligga, sia che consoli, è il suo amore che regola tutto per il bene dei suoi amici.
Non scoraggiatevi mai, qualunque cosa vi accada. Se Gesù volesse, potrebbe farvi raggiungere la vetta della perfezione, su cui vuole che giungiate, in poche ore, in un batter d'occhio; ma no! Egli preferisce vedere i vostri sforzi e desidera che conosciate e vediate da voi stessa quanto aspro e scabroso è il cammino della perfezione. Siate molto generosa. Gesù vi ha concesso e vi concederà più grazie che non a tanti altri; ma, in contraccambio, Egli spera trovare in voi un'anima di sacrificio, tutta a Lui dedita. Egli richiede da voi soprattutto molto amore, e quando avrete così lottato contro voi stessa, contro le cattive tendenze, quando avrete agito con grande spirito di fede, ebbene!, allora la fede cederà il posto alla realtà; ma prima dovete agire come se Gesù fosse sempre a voi presente e questo dev'essere per voi cosa quasi naturale, pur essendo soprannaturale.
I predicatori ed i direttori spirituali non fan del bene alle anime che in proporzione alla loro unione con Gesù, vale a dire al loro spirito d'orazione e alla vigilanza che usano nel conservare calmo il loro interiore, nel tener sempre gli occhi dell'anima fissi su Gesù, pronti a fare ed a sacrificar tutto per la salvezza delle persone, loro affidate.

- Le promesse fatte a coloro che recitano la corona di San Michele sono vere?
R... Le promesse son reali; solamente non bisogna credere che le persone, che la recitano meccanicamente e senza curarsi della loro perfezione, vengano immantinente liberate dal Purgatorio. Sarebbe falso. San Michele fa anche più di quanto prometta, ma non porta via sì presto dal luogo d'espiazione coloro che devon scontare la pena d'un lungo Purgatorio. Certo è che in ricordo della loro devozione al santo Arcangelo le loro pene sono abbreviate; ma quanto ad esser rimessi in piena libertà, questo poi no! Io che la recitavo, posso servirvi d'esempio. La liberazione immediata ha luogo solo per le persone che hanno lavorato con coraggio alla loro perfezione e che han poco da espiare nel Purgatorio.
La Francia è molto colpevole; disgraziatamente essa non è sola. In questo momento non v'è un solo regno cristiano che non cerchi apertamente o di nascosto di scacciare il buon Dio dal proprio seno. Sono tutte le società segrete ed il diavolo, loro capo, che mettono così ogni cosa in subbuglio e fomentano tutte le macchinazioni di tali regni. È questa l'ora del principe delle tenebre, ma hanno un bel fare tutti quanti essi sono: Dio farà loro vedere che è Lui il Signore e non essi. Forse non con dolcezza Egli farà loro sentire la sua potenza; per altro, anche nei castighi che infligge, Gesù è misericordioso.
Per concessione del buon Dio, in Purgatorio noi sappiamo quel che avviene in questo momento sulla terra, affinché preghiamo per le grandi necessità presenti, ma la nostra sola preghiera non basta. Se Gesù trovasse alcune anime di buona volontà che volessero risarcire come conviene, muovere a pietà la di Lui Maestà, la sua bontà divina oltraggiata, esse farebbero cosa grata al suo Cuore offeso da tante amarezze, e potrebbero commuovere la sua misericordia, che chiede solo di perdonare a chi si umilia. Dite questo alla Madre Superiora.
San Michele interverrà alla lotta che dovrà sostenere la Chiesa. È lui il capo di codesta Chiesa sì perseguitata, ma non così presto annientata, come pensano i malvagi. È lui, parimenti, il Protettore speciale della Francia, il quale l'aiuterà a riprendere il posto di figlia primogenita della Chiesa, poiché, nonostante tutte le colpe che si commettono in Francia, vi è in essa ancor molto di buono, vi sono anime di grande dedizione.

- Quando interverrà San Michele?
R... Non lo so! Bisogna pregar molto secondo dette intenzioni, invocare l'Arcangelo, ricordandogli i suoi titoli, e supplicarlo d'intercedere presso Colui, sul cui Cuore egli ha un sì grande potere. La Santa Vergine non sia dimenticata: la Francia è il suo Regno privilegiato su tutti; Ella la salverà. È cosa buona che si domandino da per tutto Rosari e corone; è questa la preghiera più efficace nei presenti bisogni.
Il voto eroico è una cosa accettissima al buon Dio, di grande aiuto alle anime del Purgatorio e molto profittevole alle anime generose che amano di farlo. Del resto, cedendo così una parte dei loro meriti, invece di scapitarci, esse ci guadagnano.
Quanto alle indulgenze plenarie, posso dirvi che poche, molto poche sono le persone che le lucrano interamente. Occorre una sì grande disposizione di cuore e di volontà che è raro, più raro che non si pensi, d'aver tutte le disposizioni richieste per ottenere così la remissione totale dei propri peccati.
Nel Purgatorio, riceviamo le indulgenze, che ci vengono applicate, solo per modo di suffragio e come il buon Dio lo permette, secondo le nostre disposizioni. È vero che non abbiamo più affetto al peccato, ma noi non stiamo più sotto il regno della misericordia, bensì sotto quello della giustizia divina; dunque, riceviamo solo quello che il buon Dio vuole che ci sia applicato. Quando l'anima è vicina al termine di tutti i suoi desideri, cioè vicina al Cielo, essa può essere liberata e venire ammessa alle gioie eterne per l'efficacia d'un indulgenza plenaria bene acquistata od anche acquistata a metà secondo la sua intenzione; ma quanto alle altre anime, non è così.
Durante la loro vita, sovente esse hanno disprezzato o, se non altro, fatto poco caso delle indulgenze ed il buon Dio, sempre giusto, rende loro secondo le proprie opere. Esse possono lucrare qualcosa secondo la volontà divina, ma raramente l'indulgenza nella sua integrità.

SUOR MARIA DELLA CROCE

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