domenica 15 dicembre 2019

Trattato di Demonologia



I - I DUE FRATELLI TEOBALDO E JOSEF BURNER
Illfurt, Alsazia, 1864-1869


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Alla ricerca delle cause

Nonostante la straordinarietà dei fenomeni che quotidianamente e in forma sempre più impressionante avvenivano in casa Burner, di cui erano al corrente tutti gli abitanti del villaggio e ben presto anche quelli dei paesi vicini, nessuno aveva pensato alla vera causa da cui derivavano, cioè a una possessione diabolica, o se a qualcuno ne era venuto il dubbio, non aveva avuto il coraggio di manifestarlo anche per il timore non infondato di non essere preso sui serio. Tanto è vero che gli esorcismi furono cominciati soltanto quattro anni più tardi, nel 1868, e il permesso di farli fu ottenuto con molta difficoltà dal vescovo di Strasburgo Monsignor Raess che da principio non voleva credere a una vera possessione diabolica. Questa diffidenza dei testimoni oculari più vicini agli strani fenomeni di Illfurt è a conferma della verità e oggettività dei fenomeni stessi che non si possono attribuire, come generalmente e semplicisticamente avviene, a illusione collettiva o a psicosi di massa o a altre cause puramente naturali.
Non è neppure escluso che la prima origine dei fatti si possa attribuire a maleficio. Viveva in Illfurt una donna anziana, malfamata, accusata di stregoneria, che a causa dei suoi scandali era stata cacciata dal suo paese di origine. I due fratelli — si diceva — avevano un giorno ricevuto dalla vecchia una mela e l’avevano mangiata. Da quel giorno erano stati colpiti dalla strana malattia e non si erano più ripresi. Che ci fosse una relazione tra i fenomeni diabolici e quell’incontro casuale?
Probabilmente sì, stando a quello che gli stessi spiriti cattivi dissero ripetutamente in seguito. 
Comunque sia la cosa, è certo che la presenza degli spiriti del male non si poteva più ormai mettere in dubbio e, come dice il vangelo, dai loro frutti si poteva conoscere l’albero, da ciò che essi dicevano e facevano si poteva facilmente intuire chi fossero.
Teobaldo, come si venne a sapere più tardi, era posseduto da due diavoli, e da altri due Josef. I nomidei due diavoli di Teobaldo furono tenuti gelosamente segreti fino a quando furono iniziati gli esorcismi e l’esorcista, il padre gesuita Souquart, obbligò gli spiriti di rivelarli. Il nome di uno era Oribas e dell’altro Ypès, il quale ultimo dichiarava di essere un «conte dell’inferno» e di essere a capo di 71 legioni di diavoli. Ypès era sordo e Teobaldo, di cui egli si era impadronito, rimase completamente sordo per più di tre anni tanto che un colpo di pistola sparato accanto al suo orecchio non fu per nulla avvertito. Egli riacquistò l’udito solo al momento della liberazione durante l’ultimo esorcismo.
Josef, ugualmente, era posseduto da due demoni, ma Solo di uno, che si chiamava Soiathiei, si poté conoscere il nome, mentre il nome del secondo demonio non fu mai possibile saperlo.
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Paolo Calliari

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