«Continuando il mio solito stato, mi son trovata fuori di me stessa con in mano una chiave e, sebbene facevo una via lunga e qualche volta mi distraevo pure, non appena pensavo alla chiave me la trovavo sempre in mano. Ora vedevo che questa chiave serviva ad aprire un palazzo dentro [il quale] vi stava il Bambino Gesù che dormiva; ché io vedevo il tutto da lontano, ed io avevo tutta la premura, la fretta di andare ad aprire, temendo che si svegliasse, che piangesse e non mi trovasse vicino. Onde mi affrettavo sempre più, ma quando mi son trovata lì per salire, mi sono trovata in me stessa, quindi sono rimasta impensierita. Ma dopo, essendo venuto il benedetto Gesù, mi ha detto: “Figlia mia, la chiave che ti trovavi sempre in mano è la chiave della mia Volontà, che Io ho messo nelle tue mani, e chi ha in mano un oggetto può farne ciò che vuole”. (Vol. 6°, 02.03.1905)
Pablo Martín Sanguiao
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