Insulti, bugie e vendette del diavolo

“Mi sono ribellato a Dio perché non tolleravo che Gesù e gli uomini fossero amati più di me”(p.88).
Il demonio usa non solo con me un vocabolario abbastanza fiorito, cattivo, volgare, ma anche contro Dio e la Madonna.. Quando ricambio le sue offese, allora mi chiede di usargli rispetto. Gli rispondo: “Ho imparato da te ad offendere: tu mi insulti sempre con le parolacce”. Il demonio tace e per un po’ di tempo cambia comportamento e vocaboli.
Altre volte è nervoso, scocciato per le preghiere, stanchissimo di soffrire, vorrebbe impormi di smettere, anche con minacce. Gli dico: “Ricordati che sono io qui incaricato a mandare via te, e non tu a dare ordini a me e mettermi a tacere”. Vedo che Fra Benigno, molto più esperto e santo di me, proprio per questo viene trattato peggio di me. Egli riferisce: “Mi dice, bastardo, cornuto, lurido, verme della terra, schifoso” (p.114), ecc. con un crescendo sempre più volgare”. Non mancano pure gli sputi che mi arrivano con una precisione da tiratore scelto, e non soltanto a me”.
Il demonio non va proprio d’accordo con l’acqua santa e la Bibbia: non vuol sentirsela sulla testa e mi dice: “Togli quello schifo, fa puzza e brucio”.
Io lo spruzzo volentieri con l’acqua santa perché vedo che non la sopporta, lo innervosisce. Quando sembra essere assopito, con l’acqua santa reagisce subito, spalanca gli occhi, che normalmente tiene rovesciati. E il giovane riprenda conoscenza e l’uso delle sue facoltà.
FRATELLO ESORCISTA
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