lunedì 2 marzo 2020

PERCHÉ DIO HA DETTO “BASTA!” ALL’UMANITÀ DI OGGI



(GFD/3) 
Il messaggero di Noè annuncia il Giudizio di Dio ai popoli  dell’altopiano con vent’anni di anticipo. Il Signore incarica Noè  di cominciare la costruzione dell’arca.
[...] 


8. Ma il messaggero di Noè disse: «Io sono stato mandato a voi  dieci principi per annunciarvi il vicino Giudizio di Dio a tutti gli  uomini della Terra che non si convertiranno a Lui e che non  osserveranno il Suo comandamento che Egli diede agli inizi ai  padri dall’altura ed ai re della pianura. 

9. Così dunque suonano le parole di Dio, e così il Signore disse  al mio signore Noè cent’anni fa: “Gli uomini non vogliono più  lasciarsi guidare dal Mio Spirito, poiché essi sono diventati soltanto  carne; tuttavia Io voglio ancora dare loro un termine di centoventi  anni!”.

10. E ancora una volta poi il Signore parlò dicendo: “Noè, manda  dei messaggeri in tutte le regioni del mondo e fa pervenire a tutte  le creature la minaccia del Mio Giudizio!”. 

11. E così fece Noè, il mio signore, di anno in anno; però molti  dei messaggeri si lasciarono incantare dalla carne delle donne e non  comunicarono mai il loro messaggio. 

12. Ora sono trascorsi dieci anni da quando un mio fratello venne  da voi e un altro andò alla città di Hanoch. Il primo fratello, che  venne da voi, fece certo ritorno; però l’altro venne ucciso ad  Hanoch.

13. Da quell’epoca Noè mandò segretamente ogni anno un  messaggero ad Hanoch e trenta alle altre città, ma i messaggeri  rimasero abbagliati dagli idoli di Hanoch e diventarono carne. 

14. Ma per questo motivo a Dio, il Signore, è finita la Pazienza,  e tre giorni fa Egli parlò di nuovo con Noè e gli disse: “Noè, va’  con la tua gente nel bosco e fa’ abbattere mille tronchi di abete,  sottili e diritti, falli squadrare accuratamente, poi accatastali  assieme e lasciali così giacere per cinque anni! Poi Io ti dirò cosa  dovrai farne!”. 

15. I boscaioli hanno già posto l’ascia nella radice! Cento anni  sono trascorsi invano; ora restano ancora solo venti anni! 

16. Perciò convertitevi al Signore in tutta serietà se volete  sfuggire al Giudizio! Infatti non appena sarà trascorso il  ventesimo anno da oggi, il Signore aprirà le cateratte [del  sottosuolo] e le finestre [del cielo], e ucciderà con grandi flutti  ogni carne della Terra! 

17. Questo io l’ho detto a voi, e questo ora mio fratello sta  annunciando ad Hanoch; beato chi poi si convertirà a questo!  Amen».


(GFD/3)
Mahal, il fratello di Noè, esorta i suoi figli a confidare unicamente  in Dio. La spaventosa corruzione dell’umanità nella pianura. Mahal  parte con i suoi figli verso il luogo dove dimora suo fratello Noè  poiché solo lì c’è la salvezza.


1. (Continua il Signore:) «I figli di Mahal, però, chiesero al loro  padre che cosa avrebbero dovuto fare qualora gli hanochiti fossero  ricorsi a mezzi molto violenti contro l’altopiano. 

2. E il padre Mahal disse ai suoi figli: “Figli miei! Confidate in  Dio, e siate del tutto tranquilli, perché noi siamo sicuri e protetti  dappertutto sulla Terra di Dio finché Dio il Signore è con noi! 

3. Ma se perdiamo la Sua Grazia e la Sua Misericordia e il Suo  Amore, allora tutto, cioè tutto quello che si chiama essere ed  oggetto, ci perseguiterà e ci sarà nemico; e non potremo fidarci  nemmeno della nostra ombra nel timore che essa ci tradisca a favore  di ogni tipo di nemici! 

4. E perciò noi vogliamo pure ora tenerci tanto più stretti a Dio,  affinché possiamo camminare in sicurezza sulla Terra di Dio! 

5. Io però, miei cari figli, vi dico come vedo ora nel mio spirito:  nella maniera in cui sono attualmente sistemate le cose sulla Terra,  quest’ultima non potrà più sussistere nemmeno per dieci anni! 

6. Un uomo è contro l’altro; un popolo si schiera contro l’altro;  ciascuno vuole dominare nella sua sfera e non riconosce né i capi né  il re! 

7. Così avviene che in tutto il regno di Hanoch ci sono solo  signori indipendenti, e il re trema dinanzi ai cittadini della sua  città, e tutti i suoi vassalli e tutti i governatori delle province nelle  città fuori dalle mura sono ormai del tutto signori assoluti e fanno  quello che vogliono. Essi impongono ai loro sudditi tasse  eccessive; ma né il re, né il suo generale conoscono nemmeno una  sillaba di tutto ciò. 

8. I vassalli delle province lontane sono diventati completamente  signori assoluti e si fanno continuamente guerra tra di loro, in modo  che già da lungo tempo non passa giorno senza qualche spargimento  di sangue. 

9. Qua e là scoppiano rivolte fra il popolo! Allora si ruba, si  saccheggia e si massacra, e chiunque si sia trovato alla testa dell’una  o dell’altra rivolta, vuole assumere in conclusione la parte del  dittatore; e se riesce a consolidarsi in tale sua posizione, diventa poi  molto peggiore dei precedenti tiranni e despoti! 

10. Già da molti anni i figli emigrati dall’altura procedono  continuamente di nascosto in modo particolarmente maligno verso i  figli della pianura. Questi non vengono più affatto considerati come  uomini, bensì soltanto come puri animali dotati di ragione, e come  tali vengono anche trattati; e nessuno vuole lasciarsi guidare,  educare e punire dallo Spirito di Dio! 

11. Da quando furono fatte le infernali invenzioni dei grani  esplosivi, delle trivelle e del mordente(12) per l’ammollimento della  pietra, nessuna montagna è più al sicuro dalla furia distruttrice  degli uomini. 

12. Dite: può Dio stare a guardare ancora più a lungo e del  tutto tranquillo di fronte a tutto questo infuriare, imperversare,  ribollire, assassinare, distruggere, mentire, fingere, ingannare,  rubare e rapinare, e di fronte a ogni specie di prostituzione?!”. 

13. I figli rimasero spaventati a tale descrizione dello stato delle  cose nel mondo della pianura.

14. Mahal però disse: “Col favore della notte e della nebbia  abbandoniamo questo suolo e facciamo ritorno da Noè sull’altura,  perché d’ora in poi in nessun altro luogo vi sarà possibilità di  esistenza per noi!”. 

15. Dopo di che Mahal raccolse subito tutte le sue cose e poi, in  compagnia di tutti i suoi figli, si incamminò verso l’altura da Noè.  

16. Quello che successe poi, lo vedremo in seguito! 


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