venerdì 16 ottobre 2020

VI PRESENTO L'AMORE

 

DIVINA AMICIZIA

L'uomo può vivere sopra tre piani: sotto-umano, umano, divino.


Vita con Dio.

I sette sacramenti, in certo modo sono come altrettanti canali, attraverso i quali Cristo  Signore costruisce il suo Corpo Mistico in terra, mediante l'infusione della sua vita  divina. I Sacramenti sono come altrettanti ponti buttati fra i cristiani e Cristo.  Attraverso questi canali le acque della Vita Eterna zampillano nel giardino delle  anime. Sono i baci di Dio che innaffiano le anime con le ricchezze del suo amore.

Voi domanderete :

— Quale effetto può avere un po' di acqua versata sulla testa d'un bambino?

— Non valutate l'esistenza di queste divine acque in base alla materia che voi  vedete nei sacramenti. Essi sono soltanto il segno della vita divina. Non valutate il Battesimo dalla sola acqua, o l'Eucarestia dal solo pane, ecc. La gioia dell'amicizia la  valutate voi con il solo stringere delle mani oppure con il solo abbraccio?

— Che cosa è una parola pronunciata, se non un movimento d'aria?

— Quando l'anima entra in quello che voi chiamate movimento d'aria, ecco  nascere l'eloquenza, la giustizia, la carità, il coraggio per operare e per morire.  Pensate che cosa può operare la parola quando Dio mette in essa la Sua Anima.

— Che cos'è l'acqua se non l'unione d'idrogeno e di ossigeno?

— Mettete il genio umano nell'acqua ed ecco il vapore, il commercio, l'energia, la  civiltà. Pensate, quindi, che cosa può fare l'acqua quando in essa Dio mette se stesso. — Che cosa è il pane se non una combinazione chimica di farina, di acqua e di  lievito?

— Mettete in questa combinazione l'anima umana, ed ecco il nutrimento, la forza,  la vita, la gioia. Pensate, quindi, che cosa diventa il pane quando Dio mette in esso la 

Sua Vita.

Ragionate così per gli altri sacramenti. Ciò che in essi colpisce l'occhio è debole e  povera cosa; ma ciò che colpisce l'anima è realtà divina.

I Sacramenti, insomma, sono i canali normali attraverso i quali la vita divina entra  nelle nostre anime. Quando noi diventiamo « partecipi della divina natura » come  dice S. Pietro (II Lettera 1, 4), Dio si fa presente a noi in una maniera nuova. Si fa  presente non soltanto come nel mondo, con la sua potenza, con la sua sapienza e la  sua bontà; si fa presente non soltanto come nel Tabernacolo dove abita col corpo, col  sangue, con l'anima e la divinità sotto le apparenze di pane; si fa presente nell'anima  in un modo superiore.

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  Questa presenza da chi è prodotta?

Dalla Grazia.

Da chi è cacciato Dio dall'anima?

  Dal peccato.

FULTON J. SHEEN

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