VOGLIA DI PARADISO
Nessuno può saperlo, perché è un segreto conosciuto solo dal Padre.
Sappiamo però, con certezza, che:
• Gesù, con la sua morte e risurrezione, ha riaperto per tutti le porte del Paradiso, chiuse a causa del peccato originale. La sua morte fu una grande festa per i giusti che attendevano con impazienza la sospirata liberazione. Dopo quella "discesa agli inferi", si aprirono le porte del cielo.
• Il Paradiso è ora offerto a tutte le persone che, direttamente o indirettamente, anelano alla felicità eterna; ed è assicurato anche a quelle che seguono in buona fede le indicazioni essenziali della legge naturale e della Religione a cui appartengono.
• Tutte le persone sono invitate, attese, sollecitate, ma nessuna vi può essere introdotta con la forza o con la violenza. Vi sono persone che non vogliono entrarvi e che quindi fanno scelte completamente diverse: Dio rispetta il loro rifiuto, anche se conosce le devastanti conseguenza di certe scelte negative.
• Il Paradiso è dato a coloro che, non solo liberamente lo scelgono, ma orientano la loro vita ad attenderlo e a prepararlo.
• Nessuno può entrarvi senza saperlo e gratuitamente: il Paradiso è dono, ma anche conquista personale sofferta e sudata.
• Il Paradiso non potrà essere dato a coloro che conducono una vita lontana e distaccata, orientata ai soli beni terreni, perché il Paradiso non nascerà dal nulla, ma continuerà e svilupperà le cose belle e buone che abbiamo voluto, amato e fatto in questa vita.
Dice S. Cipriano: «Come possiamo pretendere di avere onori e premi da Dio, se lo incontriamo tanto di mala voglia?».
Dio accoglierà e premierà ogni sua creatura che lo avrà cercato e amato in vita, e lo avrà desiderato in morte.
Don Novello Pederzini
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