Così parlò il Signore a me e in me per ciascuno, e ciò è vero, fedele e sicuro:
1. «La Mia Grazia è un ricco tesoro; colui che la riceve, non mancherà mai di nulla, nel tempo e nell’eternità. Perciò ognuno deve darsi premura per appropriarsene anche subito; Io infatti la do a chiunque la voglia avere.
2. Poiché, vedi, se volete il perdono dei vostri peccati, essi vi vengono perdonati qualora facciate vera penitenza per mezzo di Gesù, il quale è la Mia Parola viva e l’Amore in Me, e le porte del Cielo vi stanno aperte, e se volete entrare, potete entrare e qua vedere il Volto del vostro Padre santo, che sono Io, l’eterno Dio Jehova.
3. Questo voi potete farlo in virtù della Parola vivente, la quale è Gesù Cristo ovvero l’Amore e la Sapienza eterni in Me, da cui sgorga tutto ciò che è buono e vero. L’Amore è dato a voi fin dall’inizio; esso infatti è propriamente la vera vita in voi, così come la Potenza lo è nelle Mie creature. La Potenza proviene bensì anch’essa dal Mio Amore, e tuttavia non è l’Amore stesso, non essendovi in essa libertà, ma solo l’effetto dell’Amore. Essa di per sé è però senza vita - per cui anche tutto ciò che proviene dalla Potenza è di per sé morta materia, la cui vita è solo apparente -, in realtà però essa è la morte.
4. Perciò se qualcuno attacca il suo amore al mondo materiale, il suo amore di per sé viene schiacciato dalla potenza della morte, e la conseguenza è poi la sorte della materia, ovvero la morte.
5. Chi invece rivolge a Me il suo amore e si attacca a Me, quegli unisce il suo amore di nuovo con l’Amore ovvero con la Vita di ogni vita; costui allora diventa vivo in tutto e per tutto.
6. Ora però vedi: “L’amore di per sé è cieco e buio, e proprio perciò libero e indipendente, ma appunto per questo esso è anche in grande pericolo di perdersi e di andare in rovina”.
7. Perciò ad ogni amore per Me Io do anche subito in aggiunta, secondo il grado della sua grandezza, la giusta parte di luce, e questo è un regalo e si chiama Grazia; con questa Io fluisco in ogni uomo secondo il grado del suo amore.
8. Perciò se uno ha l’amore perché rende viva in sé la Mia Legge, la quale è il supremo Amore, su di lui saranno riversati fiumi di luce, e il suo occhio penetrerà la Terra e vedrà le profondità dei Cieli.
9. Dillo ai figli, e dillo a tutti, siano pure di qualunque religione - se romani (cattolici), se protestanti, se ebrei, se turchi, se bramanisti, se bui pagani -, in breve, per tutti deve essere detto: “Sulla Terra c’è solo una vera Chiesa, e questa è l’amore per Me in Mio Figlio, il quale Amore però è il santo Spirito in voi, e si fa conoscere a voi attraverso la Mia Parola viva, e questa Parola è il Figlio, e il Figlio è il Mio Amore, ed è in Me, e Io Lo compenetro interamente, e noi siamo Uno, e così Io sono in voi, e la vostra anima, il cui cuore è la Mia dimora, è l’unica vera Chiesa sulla Terra. In essa soltanto è vita eterna, ed essa è l’unica beatificante.
10. Poiché, vedi, Io sono il Signore sopra tutto ciò che esiste! Io sono Dio, l’eterno e potente, e come tale sono anche vostro Padre, il santo e amorevolissimo. E tutto questo Io lo sono nella Parola; ma la Parola è nel Figlio, e il Figlio è nell’Amore, e l’Amore è nella Legge, e la Legge è data a voi. Se voi la osservate e agite in conformità ad essa, l’avete così accolta in voi; essa allora diventa viva in voi ed eleva voi stessi e vi rende liberi, e voi allora non siete più sotto la Legge, ma sopra essa nella Grazia e nella Luce, e tutto ciò è la Mia Sapienza.
11. E ciò è la beatitudine, ovvero il regno di Dio in voi, ovvero l’unica beatificante Chiesa sulla Terra, e in nessun’altra è l’eterna vita se non solo e unicamente in questa.
12. O ritenete forse che Io abiti fra delle mura, o nella cerimonia, o nella preghiera, o nella venerazione? O no, vi sbagliate molto, poiché là Io non sono da nessuna parte, ma solamente dov’è l’amore, là sono anch’Io; poiché Io sono l’Amore, ovvero la Vita Stessa. Io vi do Amore e Vita, e Mi unisco solo con l’amore e la vita, giammai invece con la materia, ovvero con la morte.
13. Per questo infatti Io ho vinto la morte e Mi sono assoggettata la Divinità: per avere ogni potere su tutto ciò che esiste, e perché il Mio Amore regni eternamente e renda vivo tutto ciò che gli è soggetto.
14. E come dunque potete ritenere che Io vi attenda nella morte, mentre invece Io sono la Vita Stessa? Perciò andate prima nella vera Chiesa, dove all’interno è vita, e soltanto dopo andate in quella morta, affinché essa diventi viva attraverso voi!»
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