giovedì 21 novembre 2024

Pedagogia della sofferenza

 


"Miei cari fratelli e sorelle,

Ciascuno degli eventi che si verificano nella tua vita, sia a livello personale che generale, sono chiamati a rivelarti il significato profondo della tua esistenza. E questo, anche se è solo durante una malattia, un soggiorno in un ambiente ospedaliero, la nascita o la morte di un membro della tua famiglia e persino di un amico.
Quasi tutti voi vi trovate di fronte in un momento o nell'altro, e a volte anche più volte, alla prova della sofferenza. In questa esperienza per la quale non siete quasi mai preparati, la sofferenza, la tristezza, l'abbandono e persino la rivolta possono dominarvi. Inoltre, nella cultura occidentale e per molte persone, la morte significa il nulla o l'ignoto, di solito è un argomento tabù.
Chi di voi non è mai stato in una clinica, in un ospedale o vi ha accompagnato una persona? Una visita a questi luoghi di sofferenza può sconvolgere qualcosa di importante nella tua vita. Potrebbe disturbarti, ma ti permetterà di capire meglio chi sei veramente in relazione al tuo prossimo. Allo stesso modo, dopo la morte di una persona cara, potresti trovarti turbato e dover prendere una strada diversa.

Su un letto d'ospedale, ti sentirai impotente di fronte a tutto ciò che ti accade. Il tuo corpo non reagirà più come vorresti, hai interrotto il tuo lavoro, le tue occupazioni con tutte le conseguenze che ne derivano ed è allora che hai la sensazione di essere inutile. Cosa potete fare?

  Prima di tutto, è importante che tu sia accompagnato, per poter contare su qualcuno di cui ti fidi, che ti capirà, ti rispetterà e soprattutto non ti giudicherà. In questo modo concepirai quello che sei in questo preciso momento, sì, che sei ancora una persona molto viva anche se hai subito un'operazione importante che ti rende fragile e anche fino alla fine della tua vita ti costringerà a prendere dei farmaci.
È in questi momenti che si entra nella pedagogia della FiduciaNonostante la tua disabilità, apprezzerai tutta la cura, se non l'amore del tuo prossimo, che è di fondamentale importanza.

Pensate di essere abitati dalla presenza di Dio, una presenza molto discreta che, nel rispetto della vostra libertà, anima la vostra fede e la vostra speranza. Ricordate che, venendo tra gli uomini, il Signore Dio ha preso il suo posto nel vostro cuore, anche nei momenti dolorosi di dipendenza, meditate su questa realtà, specialmente quando cercate di appoggiarvi intorno a un terreno solido. Fidati sempre di Dio e non ti sbaglierai.

Un giorno, come qualsiasi altra persona, avrai un appuntamento con il Signore. Attualmente preferisci non pensarci troppo!
La morte è una delle poche cose ovvie al mondo, e non c'è bisogno di preoccuparsene se si è agito in pieno accordo con la propria coscienza e in particolare si è aiutato e amato il prossimo. In caso contrario, sarà una permanenza più o meno lunga nella purificazione.

Con tutta la vostra famiglia in Cielo, sotto la Luce dell'Eterno Padre, tutto l'Amore del Signore Gesù, di Sua Madre, la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Giovanni, il tuo messaggero di speranza"  

28.11.2012

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