mercoledì 23 agosto 2023

Dì loro che il cuore di pietra li porterà ad adattarsi al malvagio oppressore dell'anima, ad essere più duri e persino a correre il grande pericolo di unirsi al demonio.

 


INSEGNAMENTI DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
A LUZ DE MARIA

21 AGOSTO 2023


Fratelli:

 

Sto vedendo il Mio dolce Gesù, che appare con la Maestà propria della Sua Divinità e mi dice:

 

Mia amata:

 

Quanto Mi diletto nelle persone che decidono di convertirsi e non vengono meno nel loro proposito perché per poter ottenere la Mia benedizione, sentono l'urgenza di essere saldi, forti e decisi!

 

I Miei figli, nel loro processo di conversione, si stanno perdendo pezzi di carne puzzolente che si portavano dietro ma, inconsapevolmente, continuano ad essere ciechi spirituali e inutili superbi. L'umanità di queste persone è saturata ed è pertanto urgente che abbiano la forza di vedersi così come sono, con i loro difetti personali e non di guardare quelli degli altri.

 

Ci sono delle zavorre che, a furia di reiterarle, sono diventate come pietre pesanti che si sono attaccate al corpo come spore e che rendono soggetti a una falsa saggezza, ad apparenze passeggere e proprie dei "lupi in pelle di pecora" (Mt. 7,15).

 

Considerate la vostra situazione e come sentite i piedi che posate per terra: 

Sono saldi, li sentite saldi, figli?...


Questa fermezza sarà perpetua?...
Guardate i vostri fratelli, che stanno provando l'amarezza del dolore e della forza della natura…

 

Vi invito ad addentrarvi sulla Via della Verità, ma:

 

della Verità umile...
della Verità che ama...
della Verità che viene data...
della Verità che non vuole tutto per sé...
della Verità che conosce la via, quella di un Mio vero Figlio, che Io sgrezzo con lo scalpello per scolpirlo.

 

Figli Miei, senza la delicatezza della Verità e senza la discrezione della Verità, si riesce solo ad imporsi...
E allora sarete amati o rifiutati?
E Io cosa vi avevo chiesto di fare? Io vi Ho chiesto di essere fraterni e di adempiere ai Comandamenti.

 

Si confonde l'alzare la voce con i propri fratelli, con una dimostrazione di forza, di potere o di saggezza, ma in questo modo si ottiene solo l'effetto opposto e si viene respinti.

 

La maggior parte dei Miei figli patiscono la persecuzione da parte di coloro che non Mi amano e la persecuzione che loro stessi si auto infliggono.  
I Miei figli non solo sono perseguitati, ma lo saranno di più, poiché il Mio Amore Divino nell'uomo, fa vomitare il nemico dell'anima e quindi vi intrappola tramite i bassi istinti e attraverso la superbia, che è la maestra delle anime cadute.

 

Voi avete dei persecutori e non lo sapete:

L'invidia è una cattiva compagna e la grande persecutrice della persona stessa...
L'ignoranza del superbo è la sua stessa grande persecutrice...
La stoltezza dell'uomo è la sua stessa feroce persecutrice...
L'incomprensione verso i fratelli ricade su chi la pratica e su quelli che gli stanno attorno.
Alcune difficoltà spirituali si ripercuotono sulla persona stessa e si estendono ai suoi simili.

 

Il mio Gesù mi fa vedere una persona che quasi non riesce a camminare a causa di tutto quello che si trascina appresso e che non abbandona per capriccio, rifiutandosi di accogliere le Richieste Divine di trasformarsi interiormente.  Questa trasformazione deve iniziare da un'approfondita analisi di sé stessi e rendendosi conto che non si è come Nostro Signore si aspetta da un buon figlio.

 

Quindi mi dice:

 

Mia amata:

L'umanità sta andando verso la sofferenza, il male sta prevalendo e i Miei figli disprezzano il bene.

 

Basta una persona con intenzioni non rette per fare del male a coloro che le stanno accanto, mentre basta una sola persona del bene per trasformare il mondo e coloro con i quali entra in contatto nella sua vita.

 

Dì loro, figlia Mia, che gli elementi colpiranno l'umanità in generale e che devono prepararsi aiutandosi a vicenda. 
Dì loro che il cuore di pietra li porterà ad adattarsi al malvagio oppressore dell'anima, ad essere più duri e persino a correre il grande pericolo di unirsi al demonio.

 

La sofferenza si sta avvicinando rapidamente, tanti paesi soffriranno e quindi un paese non riuscirà ad aiutarne altri; non verrà dato il momento preciso.

 

L'Europa, culla di grandi imprese per l'umanità, non sarà più tale a causa di ciò che l'attende: la conquista dei paesi e l'invasione che si imporrà con la forza. 
Ci sarà un tempo in cui le frontiere non saranno utilizzate per spostarsi da un paese all'altro, ma per spostare i prigionieri di guerra.  
I Miei figli saranno scioccati da quello che vivranno, a causa del male che l'uomo manifesterà nei momenti di decisioni cruciali.

 

Un breve silenzio...  e quindi il mio adorato Signore Gesù Cristo ha continuato:

 

Amata:

 

Io manderò il Mio amatissimo Angelo di Pace, non perché l'uomo speri di essere salvato senza meriti personali o pensi che lui verrà a cambiare il vostro modo di comportarvi e di agire, perché il cambiamento avrebbe già dovuto verificarsi in voi, ma verrà per dare la Mia Parola a coloro che hanno sete di Me, a coloro che vorranno convertirsi durante il dominio dell'Anticristo, verrà con l'umiltà angelica di chi, essendo stato preparato da Mia Madre, è il tesoro di Mia Madre per questi momenti.

 

Il Mio Angelo di Pace è un Angelo in quanto è un fedele messaggero della Mia Parola, che conosce alla perfezione ed è stato scelto dalla Mia Casa per insegnarvi la Legge dell'Amore.

 

Amati figli, non temete, perché i Miei Angeli Custodi vi stanno proteggendo e vi proteggeranno.
Siate figli esemplari e riceverete la migliore delle retribuzioni: la Mia Casa in eredità.

 

Le Mie benedizioni siano per ciascuno di voi il balsamo che vi attiri a Me.

 

Dandomi un'ampia benedizione per tutti, Ha detto:

 

Vi benedico tutti, amati Miei.

 

Il vostro Gesù


AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO

 

 
COMMENTO DI LUZ DE MARIA


 Fratelli:


Davanti a queste Parole del mio amato Gesù, le parole umane sono superflue.


Signore mio e Dio mio, io credo in Te, ma aumenta la mia fede.


Madre mia, Santuario d'Amore, colmami della Tua Presenza, perché io non cada preda della mia stessa volontà in quanto stordita dalle cose mondane.


Amen.

 


E a voi, che lavorerete per la mia gloria e che vi impegnerete a farmi conoscere, onorare ed amare, assicuro che la vostra ricompensa sarà grande,

 


Messaggio di Dio Padre a Madre Eugenia Ravasio : Secondo quaderno, 1932

Poiché Io rinnovo qui la mia promessa che non potrà mai mancare a compiersi e che è questa: tutti quelli che, di cuore, mi chiameranno con il nome di Padre, non fosse che una volta sola, non periranno, ma saranno sicuri della loro vita eterna in compagnia degli eletti. E a voi, che lavorerete per la mia gloria e che vi impegnerete a farmi conoscere, onorare ed amare, assicuro che la vostra ricompensa sarà grande, poiché conterò tutto, anche il minimo sforzo che farete, e vi renderò tutto al centuplo nell’eternità.

Ve l’ho detto, nella santa Chiesa è necessario completare il culto, onorando in modo particolare l’Autore di questa società, Colui che è anche venuto a fondarla e Colui che ne è l’anima, il Dio in tre persone: padre, Figlio e spirito santo. Finché le tre persone non saranno singolarmente onorate con  un culto particolare sia nella Chiesa che nell’umanità intera, qualcosa mancherà a questa società. Ho fatto già sentire questa mancanza ad alcune anime, ma la maggior parte, troppo timide, non hanno  corrisposto al mio appello. Altri hanno avuto il coraggio di parlarne a chi di dovere, ma di fronte al  loro fallimento non hanno insistito”.

Adesso la mia ora è giunta. Vengo Io stesso a far conoscere agli uomini, miei figli, ciò che fino  ad oggi non avevano completamente capito. Vengo Io stesso a portare il fuoco ardente della legge di  amore, perché con questo mezzo Io possa fondere e annientare l’enorme strato di ghiaccio che circonda l’umanità. 

O cara umanità! O uomini che siete figli miei, uscite, uscite dai legami nei quali il demonio vi ha  incatenati, fino ad oggi, con la paura di un Padre che non è che amore! Venite, avvicinatevi, voi avete  tutti il diritto di avvicinare vostro Padre; dilatate i vostri cuori, pregate mio Figlio, perché vi faccia conoscere sempre meglio la mia bontà verso di voi! 

O voi che siete prigionieri delle superstizioni e delle leggi diaboliche, uscite da questa tirannica  schiavitù e venite alla verità delle verità. riconoscete Colui che vi ha creati e che è vostro padre. non  pretendete di usare dei vostri diritti, dando adorazione e omaggi a coloro che vi hanno trascinati a condurre fin qui una vita inutile, ma venite a me; vi aspetto tutti, perché voi tutti siete figli miei.

E voi che siete nella vera luce, dite loro quanto è dolce vivere nella verità! dite ancora a quei cristiani, a quelle care creature, figli miei, quanto è dolce pensare che c’è un Padre che vede tutto, che sa tutto,  che provvede a tutto, che è infinitamente buono, che sa facilmente perdonare, che non punisce se non  a malincuore e lentamente. Dite loro infine che non voglio abbandonarli nelle avversità della vita, soli  e senza meriti; che vengano a me! Io li aiuterò, alleggerirò il loro fardello, addolcirò la loro vita così  dura e li inebrierò del mio amore paterno, per renderli felici nel tempo e nell’eternità. 

E voi, figli miei, che avendo perso la fede vivete nelle tenebre, alzate gli occhi e vedrete dei raggi luminosi venire ad illuminarvi. io sono il sole che illumina, che scalda e che riscalda; guardate e riconoscete che sono il vostro Creatore, il vostro Padre, il vostro solo ed unico Dio. È perché vi amo che  vengo a farmi amare, perché siate tutti salvi. 

Mi rivolgo a tutti gli uomini del mondo intero, facendo risuonare questo appello del mio amore paterno; questo amore infinito, che desidero farvi conoscere, è una realtà permanente. Amate, amate,  amate sempre, ma fate anche amare questo Padre, perché fin da oggi Io possa mostrare a tutti il Padre più appassionato di amore per voi.


I SEGNI DI DIO NELLA VITA DI UN BAMBINO AFRICANO

 


Quali sono i suoi ricordi di quegli anni in Costa d'Avorio?

La mia permanenza nel seminario minore di Sant'Agostino è durata solo tre anni, dal 1957 al 1960. Il programma di studi era identico a quello dei licei e delle scuole superiori francesi, perché i seminaristi dovevano superare gli stessi esami ufficiali degli altri studenti. Gli insegnanti erano ugualmente responsabili della formazione intellettuale, umana e spirituale. Anche le attività sportive e il lavoro manuale erano importanti.

Il centro della giornata, tuttavia, era la messa quotidiana. Era preparata con cura e celebrata con devozione e solennità, soprattutto la domenica. Per seguire i misteri che celebravamo, si prestava particolare attenzione alla formazione liturgica. L'apprendimento del silenzio, della disciplina e della vita comunitaria contribuiva a formare i giovani della congregazione. L'apprendimento del silenzio, della disciplina e della vita comunitaria ha contribuito a plasmare i seminaristi e li ha preparati a costruire una vita interiore personale e a diventare veri amministratori dei misteri di Dio. Abbiamo imparato a vivere insieme come una famiglia, evitando regionalismi o tribalismi. Durante le ore di cammino o di riposo, dovevamo cambiare continuamente compagni per abituarci a vivere fraternamente con tutti, senza privilegiare o preferire nessuno. In questo modo ci siamo formati per essere futuri sacerdoti in comunità cristiane multiculturali, multietniche e multirazziali. I nostri padri volevano che l'Eucaristia ci rendesse consanguinei, una sola famiglia, un solo popolo, una sola razza: i figli di Dio. L'attuale arcivescovo di Abidjan, il cardinale Jean-Pierre Kutwa, era un mio compagno di classe.

Dopo l'indipendenza della Guinea, nell'ottobre del 1958, visti i rapporti travagliati e la scarsa collaborazione tra Séku Turé e Félix Houphouët-Boigny, siamo dovuti tornare in un seminario gestito dagli Spiritani.

CARDINALE ROBERT SARAH

Genitori, amate i vostri figli. Se non imparate la purezza da loro, non potrete entrare nel regno dei cieli!

 


"Pace! Genitori, amate i vostri figli. Se non imparate la purezza da loro, non potrete entrare nel regno dei cieli! Infatti, il Regno del Padre è fatto di bambini: innocenza, purezza, fiducia, fede, amore, gioia... Se non diventate bambini, non siete degni del Paradiso. Educate secondo le Leggi Sacre. Educate sotto il mio manto: sono l'immagine del Regno che verrà.  Parlate con i vostri figli, genitori. Incontratevi con loro, ascoltateli, ballate con loro, cantate con loro, accompagnateli anche nelle cose più piccole, anche le più insignificanti. Il cuore di un bambino, avvolto dalla gioia, porta gioia a chi lo circonda e trasmette pace. L'innocenza di un bambino abbatte i cuori di pietra! Dedicate tempo ai bambini. Accompagnateli in tutto, ascoltateli e imparate da loro il grande segreto dell'Amore. Voi genitori siete responsabili dell'anima dei vostri figli. Non lasciate che questi tesori vadano perduti! Spegnete la TV e ascoltate i bambini. Non rimproverateli mai perché intralciano il vostro tempo libero. Sono loro il vostro tempo libero! Il Regno dei Cieli appartiene ai piccoli... Attraverso di loro, voi genitori potete guadagnarvi il paradiso.  Oggi voglio che i bambini preghino le Litanie ai miei piedi, perché formeranno una rosa profumata, il cui odore salirà al Cielo, in cambio di abbondanti Grazie per i loro genitori, soprattutto per quelli che li educano veramente nelle vie del Padre. Genitori, mandate i vostri figli in cielo.  

Mio piccolo Tarcisio (*), continua la tua opera. Il Padre, che è attento a tutto, è commosso dalla tua disponibilità! Sarete grandi perché grandi saranno le Grazie che riceverete! Amen? 

29 maggio 1998 

ANNUNCIO DEL MOMENTO CHE STA PER ARRIVARE

 


          Sotto i miei piedi, caro figliolo, continuo a passare il serpente, affinché non disturbi le persone che pregano il Santo Rosario. È anche il mio dovere, come Madre di Dio e del mio popolo che mi chiama Madre. Sento questa gioia nel mio cuore, per l'attenzione che mi date, perché ogni giorno anche voi, figli miei, vi ricordate di me nella recita del Rosario. Continuo ad ascoltare le preghiere di tutti per liberarvi dal male che sta per accadere. Con la Mia Corona di dodici stelle, che ho sul Mio Capo, voglio usarla per difendervi dalla trappola di Satana, affinché non vi perseguiti così tanto. Le stelle che sono sulla mia corona sono i poteri di Yahweh che mi sono stati dati per accompagnarmi. Esse rappresentano i dodici apostoli e con loro io, Maria Santissima, affronto questo tiranno che ora non smette di perseguitare coloro che sono inviati da mio Figlio Gesù. Lui, Satana, vuole distruggere i servi perché non ci sia pace, ma la sua resistenza non raggiunge coloro che Gesù ha scelto.

          Benedetto, Mio piccolo figlio, la tua missione è grande! Sei un punto di riferimento del potenziale che può abbracciare molte nazioni. Il tuo nome sarà conosciuto come quello del Santo Papa Giovanni Paolo II. Le sue credenziali ti faranno vedere da tutto il clero della Chiesa cattolica romana. Non ci sarà nessun membro che ti impedirà di parlare del Vangelo. Sei stato scelto, mio piccolo figlio, per annunciare il ritorno del mio Gesù. Come Egli mandò Giovanni a nascere davanti a Lui, ora tu stesso farai la stessa cosa. La chiave della vittoria del mio Santo Figlio è stata posta in te.

          I vostri canti, la vostra voce, annunceranno il momento che si avvicina. Nulla potrà ostacolare il vostro lavoro. I muri che coprono gli errori degli uomini, la vostra bocca li renderà chiari. I sentieri che portano le persone fuori strada, voi annuncerete la loro perdita. Dell'insicurezza che pervade tutti i Paesi, dirai che l'umanità vedrà l'alba di un nuovo giorno. Coloro che pensavano di essere ricchi e potenti fino ad ora piangeranno di tristezza per aver perso tutto in così pochi minuti. Coloro che avevano fame di giustizia saranno confortati. Così, ciò che doveva essere annunciato si realizzerà. In quel momento, le forze del cielo illumineranno tutta la terra, senza che l'uomo possa fare altro.

          Coloro che sono nel Libro della Vita saranno esclusi dal castigo, mentre tutti coloro che non hanno fatto nulla saranno castigati da esso. Le tenebre cadranno sui loro occhi, piangeranno per il dolore. Le tempeste si abbatteranno sulle loro case. Coloro che vorranno fuggire non potranno fare nulla, perché le tenebre saranno terribili. Tutta la sporcizia che l'uomo ha fatto oggi sarà con lui. Satana comanderà in mezzo a loro, trascinandoli uno ad uno nel suo luogo, dove il fuoco non si spegnerà e le bestie non smetteranno di rosicchiare le loro carni, e il fetore soffocherà tutti.

          Cari figlioli, continuate a pregare il Santo Rosario. Obbedite a mio Figlio e io, vostra Madre, vi aiuterò ogni giorno in questo ultimo tempo che è così vicino.

          Rimanete nella mia pace, figlioli.

MARIA REGINA DEL CIELO E DELLA TERRA

14/07/1995

Ritorno dall'Egitto - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anne Catherine Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE 

(Dalla nascita di Maria Santissima alla morte di San Giuseppe).


Ritorno dall'Egitto 


Seguirono la strada attraverso Eliopoli, girando un po' a sud in direzione della fontana che era sorta grazie alla preghiera di Maria. Il luogo era ora ricoperto da una fitta vegetazione e il ruscello correva intorno a un giardino quadrato, circondato da alberi di balsamo. Questo luogo aveva un ingresso ed era grande come il maneggio del Duca di Dülmen. C'erano molti alberi da frutto di pochi anni, datteri, platani e altri, e gli alberi di balsamo erano grandi quasi come viti di media grandezza. Dalla corteccia degli alberi Giuseppe aveva ricavato dei piccoli vasi, eleganti, ben lucidati e imbrattati di pesce. Faceva spesso vasi per vari usi. Dai rami rossastri degli alberi di balsamo strappava foglie simili a trifogli e vi appendeva i piccoli vasi di corteccia per conservare il balsamo distillato dagli arbusti. Giunti in questo luogo, i compagni si salutarono teneramente e la Sacra Famiglia rimase lì per diverse ore. Vidi Maria che lavava e asciugava i panni.  Si riposarono, riempirono i loro contenitori e continuarono il loro viaggio lungo i sentieri più frequentati. 

Li ho visti più volte su questa strada, dove non correvano alcun pericolo. Il Bambino Gesù, Maria e Giuseppe portavano sul capo la corteccia di una pianta molto grande, fissata sotto il mento con un panno, per proteggersi dal sole. Gesù indossava un vestitino marrone e scarpe di corteccia, fatte da Giuseppe, che gli coprivano metà dei piedi. Maria portava i sandali. Spesso li ho visti agitarsi perché il Bambino non riusciva a camminare a lungo nella sabbia infuocata e dovevano fermarsi per togliere la graniglia dalle sue scarpette; altre volte lo facevano salire sull'asino perché non si stancasse troppo. Li vidi passare attraverso o vicino a diverse città, di cui non ricordo il nome, tranne Ramses. Attraversarono un ruscello che avevano attraversato man mano: questo ruscello andava dal Mar Rosso al Nilo. Giuseppe non voleva tornare a Nazaret, ma stabilirsi a Betlemme, la sua patria; ma era inquieto perché sapeva che in Giudea regnava Archelao, anch'egli crudele e malvagio. Ho visto che quando arrivarono a Gaza rimasero per circa tre mesi. A Gaza c'erano molti pagani.  Alla fine un angelo ordinò a Giuseppe di tornare a Nazareth, cosa che fecero immediatamente. Sant'Anna era ancora viva e sapeva dove viveva la Sacra Famiglia, così come alcuni dei loro parenti. L'età di Gesù a quel tempo era di otto anni meno tre settimane. 


martedì 22 agosto 2023

Voi siete tenuti a lavorare affinché la mia volontà si realizzi su di voi e negli uomini. ebbene questa volontà è che io sia conosciuto, onorato e amato. - Per sacerdoti e religiosi

 


Messaggio di Dio Padre a Madre Eugenia E. Ravasio per sacerdoti e religiosi: secondo quaderno, 1932


E voi, miei figli diletti, sacerdoti e religiosi, vi esorto a far conoscere questo paterno amore che  nutro per gli uomini e per voi in particolare. Voi siete tenuti a lavorare affinché la mia volontà si realizzi su di voi e negli uomini. Ebbene questa volontà è che io sia conosciuto, onorato e amato. Non  lasciate tanto tempo il mio amore inattivo, perché ardo dal desiderio di essere amato! 

Ecco il secolo privilegiato fra tutti. Non lasciate passare questo privilegio, abbiate timore che non vi sia ritirato! Le anime hanno bisogno di certi tocchi divini e il tempo urge; non abbiate timore di nulla, sono il Padre vostro; vi aiuterò nei vostri sforzi e nel vostro lavoro. Vi sosterrò sempre e vi farò gustare, fin da quaggiù, la pace e la gioia dell’anima, facendovi portare copiosi frutti nelle vostre opere di zelo e nel vostro ministero, un dono inestimabile; poiché l’anima che è nella pace e nella gioia, pregusta già la realtà del Cielo, aspettando la ricompensa eterna”.

“Al mio Vicario, il Sommo Pontefice, (nel periodo in cui veniva dato questo messaggio era papa pio  Xi) che mi rappresenta sulla terra, ho comunicato un’attrattiva particolare per l’apostolato delle missioni nei paesi lontani e soprattutto uno zelo grandissimo per rendere mondiale la devozione al sacro Cuore del Figlio mio, Gesù. Adesso gli affido l’opera che lo stesso Figlio mio, Gesù, è venuto a compiere sulla terra: glorificarmi, facendomi conoscere quale Io sono, come Sto dicendo rivolgendomi a  tutti gli uomini, miei figli e mie creature. 

Se gli uomini sapessero penetrare il Cuore di gesù, con tutti i suoi desideri e la sua gloria, riconoscerebbero che il suo desiderio più ardente è glorificare il Padre, Colui che l’ha inviato, e soprattutto non  lasciargli una gloria diminuita come è stato fatto fino ad oggi, ma una gloria totale quella che l’uomo può e deve darmi, come Padre e Creatore, e ancor di più come autore della sua redenzione! 

Io gli domando ciò che egli può darmi: la sua confidenza, il suo amore e la sua riconoscenza. Non  è perché ho bisogno della mia creatura o delle sue adorazioni che io desidero essere conosciuto, onorato e amato; è unicamente per salvarla e farla partecipe della mia gloria che Io mi abbasso fino a lei; e in più proprio perché vedo, nel mio amore e nella mia bontà, che gli esseri che ho tratti dal nulla e adottati come veri figli stanno per cadere in gran numero nell’infelicità eterna con i demoni, venendo  meno al fine della loro creazione e perdendo così il loro tempo e la loro eternità!

E desidero qualcosa, soprattutto nel momento attuale, è semplicemente un maggior fervore da  parte dei giusti; questo faciliterà molto una sincera e perseverante conversione, il ritorno dei figli prodighi alla Casa paterna, in particolare degli ebrei e di tutti gli altri che sono anche mie creature e figli miei, come gli scismatici, gli eretici, i frammassoni, i poveri infedeli, gli empi e le diverse sette segrete. 

Volenti o nolenti, tutti questi sappiano che c’è un Dio e un Creatore. Questo Dio che parlerà doppiamente alla loro ignoranza è loro sconosciuto; non sanno che sono il Padre loro!

Credetemi, voi che mi ascoltate leggendo queste parole: se tutti gli uomini che sono lontani dalla nostra Chiesa Cattolica sentissero parlare di questo Padre che li ama, che è loro Creatore e loro Dio, di  questo Padre che desidera dare loro la vita eterna, una grande parte di questi uomini, anche tra i più  ostinati, verrebbe a questo Padre del quale avrete loro parlato. Se non potete andare a parlare loro direttamente, cercate dei mezzi, mille maniere dirette o indirette; mettetele in opera con un vero spirito di fermezza e un grande fervore. 

Vi prometto che, per una grazia particolare, i vostri sforzi saranno presto coronati di grandi  successi. Fatevi apostoli della mia bontà paterna e, per lo zelo che Io darò a tutti voi, sarete forti  e potenti sulle anime. Sarò sempre accanto a voi e in voi. Se voi siete due a parlare, Io sarò tra voi  due; se siete più numerosi, Io sarò in mezzo a voi. Così direte ciò che Io ispirerò, e metterò nei vostri  ascoltatori le disposizioni volute. In tal modo gli uomini saranno conquistati dall’amore e salvati per  tutta l’eternità.


I FIORETTI DI SAN GASPARE

 


Fortezza romana

Tutte le porte, ormai, si aprivano al giovane apostolo. L'ascesa continuava senza ostacoli. Terminati gli studi ricevé il Suddiaconato e venne nominato canonico della Basilica di S. Marco in Roma. Il 12.3.1808 fu ordinato Diacono.

Possiamo immaginare con quanto fervore e quanta gioia andava preparandosi al Sacerdozio! Una notte, assorto in preghiera, mentre meditava sulla grande dignità e responsabilità alla quale stava per ascendere, gli balenò innanzi la grande figura di Francesco D'Assisi, che non se ne ritenne degno e rimase sempre Diacono. Abilmente il demonio, conoscendo quante anime un giorno gli ruberà quel pretino, s'insinuò nella sua mente e lo atterri. «No, non salirò l'Altare, non ne sono proprio degno!» esclamò Gaspare. Si raccomandò alle preghiere di tante pie persone affinché il Signore lo illuminasse, chiese consigli, scrisse alla compagna d'un tempo, Maria Tamini, ora suora a Macerata. Questa, con fine intuito, mostrò le lettere al Vescovo di Tolentino, Mons. Vincenzo M. Strambi, che godeva grande fama di santità, e che conosceva bene Gaspare, il quale, a sua volta, aveva per lui grande venerazione. Il santo Vescovo rifletté un momento, poi, sicuramente illuminato dall'Alto, disse con sicurezza: «Scrivete a D. Gaspare che vada subito all'Altare, poiché questa è la Volontà di Dio». L'umiltà, di cui il demonio s'era servito per atterrirlo, è proprio la virtù che fece chinare il capo di Gaspare all'ordine del santo Vescovo: il 31.7 dello stesso anno, venne ordinato sacerdote e il 2 agosto celebrò la sua Prima Messa in S. Marco.

Con rinnovato ardore si gettò nell' apostolato, restaurò la chiesetta di S. Maria in Vincis e vi fondò due Ristretti: quello di S. Francesco Saverio per gli uomini e quello delle Sorelle di Carità per le donne, col compito d'una fervida attività spirituale e l'impegno d'assistere il vicino ospedale. La chiesetta era nei pressi della Basilica di S. Nicola in Carcere, dove si venerava una celebre

Reliquia del Prez.mo Sangue. Qui Gaspare conosceva un santo sacerdote, Mons. Francesco Albertini, e si unì a lui nella fondazione della Confraternita del Prez.mo Sangue. L'Albertini, come presto vedremo, divenne suo Padre Spirituale ed assunse un ruolo importantissimo, anzi decisivo, nella vita di Gaspare e del suo Istituto.

Il 2 febbraio del 1808 il Gen. Miollis, per ordine di Napoleone, occupò Castel S. Angelo e la piazza del Quirinale, allora residenza dei Papi. Le ostilità tra il Papa e Napoleone si fecero aperte. Si sa che sono sempre i prepotenti e i più forti ad aver partita vinta. Pio VII, che non volle e non poté piegarsi ai voleri dell'Imperatore, venne deportato in Francia e ai sacerdoti romani e dello Stato Pontificio, che godevano di qualche Beneficio Ecclesiastico, venne intimato il giuramento di fedeltà all' usurpatore.

È la mattina del 13 giugno 1810, quando Gaspare riceve l'ordine di presentarsi al posto di Polizia. Il padre vuole assolutamente accompagnarlo. Sappiamo anche il cognome del poliziotto - un certo Olivetti - che senza preamboli gli ingiunge di giurare. La risposta è fiera e secca: «Non posso, non debbo, non voglio!» Gaspare ha appena 24 anni e il suo coraggio desta ammirazione. Il poliziotto passa all' adulazione, alle promesse ed infine alle minacce. La risposta è sempre uguale: «Non posso, non debbo, non voglio!». Come ultimo tentativo si cerca di indurre il padre a persuadere il figlio a sottomettersi. E qui insorge la fierezza romana del bravo cuoco, che, nonostante i suoi difetti, è d'indefettibile fedeltà alla Chiesa e al suo Capo. Erige la testa, guarda fieramente l'Olivetti ed esclama: «Cittadino, fucilate prima me e poi mio figlio, ma non si parli di giuramento!».

Padre e figlio non fanno politica e non difendono il Potere Temporale dei Papi per capriccio, ma non accettano la prepotenza, il sopruso e 1' imposizione di colui che ha fatto saccheggiare le chiese di Roma e trafugare le opere d'arte più preziose, arrogandosi perfino il diritto di trasformare la dottrina cattolica.

La condanna per Gaspare è decisa e immediata come la sua fiera risposta:

Esilio e carcere!

Il giovane non batte ciglio. Nel suo cuore è lieto di patire per Cristo e il suo Vicario.


(Rimani il più vicino possibile al Mio Gesù)

 


Messaggio ricevuto il 9 agosto 2023

Figlia cara, scrivi a tutti i miei figli, Io sono la tua Madre Immacolata senza peccato originale. Sono venuta con il Mio Amore per darti un altro messaggio, che viene dal Mio Cuore Immacolato al tuo. Ti sto chiamando ancora una volta Mia cara figlia, per darti un altro messaggio che viene dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo. Sì, è attraverso il Padre e il Figlio che sono venuta a te, perché sei stata chiamata a dare gli ultimi segni per tutto ciò che avverrà attraverso la Chiesa di Dio Padre, che vuole che siate preparati, per allinearvi a tutto ciò che Dio desidera per tutti voi. Voglio darvi tutto, ma prima dovete essere molto calmi, in attesa di ciò che verrà in questo Mondo sgradevole che ha tanti problemi e sofferenze.

Non avrete pace e tranquillità, perché ci sarà tanto disordine, e non avrete pace con tutto ciò che questo Mondo ha per tutti voi. Per avere pace dovete stare il più vicino possibile al mio Gesù, dove avete (nell'Eucaristia) il rimedio per il vostro male, fino a quando Dio vi porterà fuori da questo male, dove potrete stare in pace, perché qui in questo Mondo non ci sarà pace per un certo periodo di tempo. Dovete stare lontani fino a quando non sarà tutto pulito dalla malvagità che ci sarà qui, perché il diavolo vuole togliere la Pace e l'Amore di Mio Figlio, e anche di Me, a tutti i miei figli, quindi Dio ha preparato tutto per farvi stare in Pace. Tutti sono chiamati, ma saranno pochi quelli che ascolteranno ciò che Dio ha per tutti.

Quindi d'ora in poi dovete essere pronti, con la vostra borsa in mano per essere portati al sicuro, come fece Mosè con coloro che soffrivano per mano di quelli (egiziani) che avevano reso schiavi tutti i miei figli. Ora il diavolo sta usando di nuovo i miei figli (i sacerdoti?) per allontanarvi da Dio, quindi avete solo una soluzione: fare tutto ciò che vi do per avere pace. Quindi non voglio che abbiate paura, ma dovete fare tutto ciò che vi sarà dato per la gloria e l'onore di Dio. Tutto vi sarà dato perché possiate avere tutto per il vostro bene, è stato così per Mosè e sarà così per voi nel tempo della tribolazione. Tutti sono chiamati, perché Dio ama tutti allo stesso modo, ma coloro che non vogliono accompagnarvi, saranno lasciati indietro come le cinque fanciulle stolte, sarà così per tutti loro.

Io sono la vostra Madre Addolorata, vi amo e vi voglio molto vicini a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo.

Amen.

Maria De Jesus Coelho

Tutto il nostro bene consiste nel disporre di una vera luce per osservare perfettamente la legge di Dio; essa costituisce la base solida dell’orazione; senza questo saldo fondamento, tutto l’edificio poggia sulla sabbia.

 


1. Nella sua immensa bontà il Signore non faccia mai provare ad alcuna di voi il tormento di vedersi oppressa anima e corpo, come ho detto; peggio, poi, se la priora va  perfettamente d’accordo con il confessore perché, in tal caso, non si osa dir nulla né a  lui di lei, né a lei di lui. Allora si potrà anche andare soggetti alla tentazione di omettere  di confessare peccati molto gravi, nel timore di non stare più in pace. Oh, mio Dio, che  danno può far qui il demonio e quanto caro costano alle monache tali costrizioni e falsi  punti d’onore! Credono che per il fatto di non avere più d’un confessore ci guadagni  molto la disciplina religiosa e l’onore del monastero, ma il demonio dispone per questa  via di accalappiare le anime, quando non vi riesce con altri espedienti. Se le monache  chiedono un altro confessore, sembra subito di scombinare la disciplina religiosa; se poi  non appartiene allo stesso Ordine, foss’anche un santo, soltanto per il fatto di trattare  con lui, sembrerebbe di fare un affronto alla comunità.

2. Questa santa libertà io chiedo, invece, per amore del Signore, a chi sarà la priora: di  far sì, d’accordo col vescovo o con il provinciale, che tutte, lei compresa, possano di  tanto in tanto trattare e aprire la propria anima con persone dotte, all’infuori dei confessori ordinari, specialmente se questi non hanno cultura, malgrado la loro virtù. La scienza è una gran cosa per dar luce a tutto. Sarà anche possibile trovare le due qualità nella  stessa persona; quanto più il Signore vi favorirà nell’orazione, tanto più sarà necessario  che le vostre opere e la vostra orazione poggino su un saldo fondamento.

3. Già sapete che la prima pietra dev’essere una buona coscienza; pertanto, con tutte le vostre forze, cercate di liberarvi anche dei peccati veniali e di tendere sempre ad una  maggiore perfezione. Vi sembrerà che questo lo sappia qualunque confessore, ma v’ingannate. Mi accadde di trattare di argomenti di coscienza con uno che aveva seguito tutto il corso di teologia. Ciò nonostante, costui mi arrecò un gran danno dicendomi che  certe mancanze erano cose da nulla. Io so che egli non voleva ingannarmi, né ci sarebbe  stato motivo di farlo, ma non ne sapeva di più. La stessa cosa mi accadde anche con altri  due o tre, senza contare questo.

4. Tutto il nostro bene consiste nel disporre di una vera luce per osservare perfettamente  la legge di Dio; essa costituisce la base solida dell’orazione; senza questo saldo fondamento, tutto l’edificio poggia sulla sabbia. Se non vi concederanno la libertà di confessione, cercate di trattare le cose della vostra anima con persone simili a quelle che ho  detto, fuori della confessione. Anzi, oso dire di più, cioè che, quand’anche il confessore  abbia  tutte le qualità richieste, di tanto in tanto si faccia quanto ho raccomandato, perché può darsi che egli, talvolta, s’inganni e non è giusto che per causa sua s’ingannino  tutti. Agite in questo modo, ma cercate sempre di non contravvenire all’obbedienza. Vi  sono mezzi leciti per tutto e, poiché tale libertà giova molto alle anime, è bene che ve la  procuriate come potrete.

5. Tutto questo che ho detto riguarda soprattutto la priora. Torno, quindi, a pregarla di  concedere alle sue monache questa consolazione dell’anima. Le strade attraverso le quali Dio conduce le anime sono molte e un confessore non è obbligato a conoscerle tutte.  Io vi assicuro che, malgrado la vostra povertà, non vi mancheranno mai persone sante  disposte a trattare con voi di tali cose e a consolare le vostre anime, se voi siete quali  dovete essere, perché colui che fornisce alimento al vostro corpo spingerà qualcuno ad  aiutarvi spiritualmente, ispirandogli il sincero desiderio di riuscire ad illuminare le vostre anime. In tal modo si scongiurerà il male che io tanto temo. Quando, infatti, il demonio tentasse il confessore, ingannandolo circa qualche punto di dottrina, sapendo che  voi trattate anche con altri, sarà più cauto, controllandosi meglio in tutto quel che fa. Chiusa questa porta al demonio, io spero in Dio che egli non avrà mai accesso a questa  casa. Pertanto chiedo, per amore del Signore, al vescovo, chiunque egli sia, di lasciare  alle mie consorelle questa libertà e di non toglierla loro mai, se i confessori saranno tali  da riunire in sé dottrina e virtù, cose di cui si viene subito a conoscenza in una città piccola come questa.

6. Per mia propria esperienza conosco quanto ho detto; l’ho saputo da altri e ne ho trattato con persone dotte e sante, che hanno badato a ciò che meglio conveniva alla nostra  casa affinché progredisse in essa la perfezione. Ora, fra i pericoli – che ci sono ovunque,  finché viviamo – questo riteniamo che sia il minore. Non dev’esserci, peraltro, nessun  vicario che abbia la libertà di entrare e uscire a suo piacere dal monastero né che l’abbia  alcun confessore: che essi provvedano a vigilare sul raccoglimento e il decoro della  casa, sul profitto interiore ed esteriore delle monache, per riferirne al loro superiore,  quando ve ne fosse bisogno, ma non facciano essi da superiori.

7. Questo è ciò che si fa ora, e non solo in rispetto al mio punto di vista, ma anche per il  parere del vescovo attuale, sotto la cui obbedienza noi siamo (giacché per molte ragioni non ci siamo poste sotto l’obbedienza dell’Ordine). Questo gran servo di Dio, uomo virtuoso, santo e di nobile famiglia si chiama don Alvaro de Mendoza. Volendo egli aiutare questa casa in tutti i modi possibili, fece riunire persone dotte, di segnalata virtù ed  esperienza, per giungere a una decisione in merito e si venne alla conclusione di cui sopra. Sarà bene che i prelati suoi successori pervengano alla stessa determinazione, visto  che l’hanno presa uomini così virtuosi, i quali con tante preghiere hanno chiesto al Signore di illuminarli circa il meglio da farsi e, da quanto finora si è visto, questo è proprio il meglio. Piaccia al Signore di proseguire sempre in questa via a sua maggior gloria! Amen.

S. Teresa d’Avila

"Date gloria al Signore vostro Dio, prima che venga l'oscurità e prima che inciampino i vostri piedi sui monti, al calare della notte".

 


Figlio mio, se tu inizi a servire il Signore, prepara la tua anima alla prova.

Rendi il tuo cuore dritto, e sii costante.

E non agire con fretta nel tempo della sfortuna. Attaccati a Dio e non separarti mai da Lui, affinché tu cresca sino alla fine. Tutto ciò che viene sopra di te, accettalo, e nelle vicissitudini delle tue umiliazioni sii paziente, poiché l'oro si prova dentro il fuoco, e gli uomini graditi a Dio nel crogiolo delle umiliazioni.

Abbi fiducia in Dio, ed Egli ti eleverà, rendi diritte le tue strade, e spera in Lui...

Sventura a voi che avete perso la pazienza!

Cosa farete nel giorno della venuta del Signore?... Coloro che temono il Signore cercano il suo buon piacere, e coloro che lo amano si rassegnano alla sua legge.

Coloro che temono il Signore preparano i loro cuori e tengono le loro anime umili davanti a Lui. Coloro che temono il Signore osservano i suoi comandamenti, ed essi avranno pazienza fino all'ora della sua venuta.


Preghiera allo Spirito Santo

Autore della santificazione delle nostre anime, Spirito d'amore e di verità, io ti adoro come principio della mia felicità eterna, io ti ringrazio come sovrano dispensatore dei beni che ricevo dall'alto, e t'invoco come sorgente della luce e della forza che mi sono necessarie per conoscere il bene e praticarlo. Spirito di luce e di forza, illumina dunque il mio pensiero, fortifica la mia volontà, purifica il mio cuore, regola tutte le mie azioni e rendimi docile a tutte le tue ispirazioni. Perdonami, Spirito di grazia e di misericordia, perdonami tutte le mie infedeltà continue e l'indegno accecamento per colpa del quale mi sono spesso rifiutato di obbedire ai più dolci e più toccanti impulsi della tua grazia. Io desidero infine, con l'aiuto di questa stessa grazia, smettere di esserti ribelle, e seguire i tuoi movimenti con così tanta docilità da gustare i frutti e gioire delle beatitudini che producono i tuoi sacri doni nelle anime. Amen.

Lo Spirito Santo presenta la sua grazia al cuore dell'uomo. Allorché quello acconsente ad accoglierlo, apre a Dio il suo cuore e la sua volontà, e riceve con uno spirito gioioso la sua grazia e la sua intima azione.


(Avvertite tutti perché Dio sta chiamando tutti i suoi figli)

 


Messaggio ricevuto il 7 agosto 2023

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore per darti un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al tuo. Sono venuto per darti tutto ciò che il Padre vuole dire a tutti i suoi figli, affinché tu possa conoscere tutto ciò che verrà e ciò che devi fare per il grande giorno che sta per arrivare. Dovete preparare tutto, perché grandi cose sono alle vostre porte e molti non sanno cosa sta per accadere. Non vedete il male che è alle vostre porte? Allora dite che tutto è una fantasia perché tutti abbiano paura, ma io voglio avvertirvi, e non perché abbiate paura, ma perché siate preparati, perché la verità è che tutto deve accadere, e molti non sanno cosa può accadere.

Non sarà bene per coloro che scherzano, pensando che non ci sia nulla. Quello che sta per accadere non è da scherzare, ma da pensare, e da avvertire tutti perché Dio chiama tutti i suoi figli affinché siano preparati, perché molto presto tutto può accadere. E quelli che non sanno nulla, poverini, non hanno voluto essere avvertiti per ignoranza, ma Dio chiama tutti nel suo gregge. Non tutti però sono preparati, perché conoscono poco le Sacre Scritture e le cose di questo mondo, e passano inosservati, perché nessuno ha richiamato la loro attenzione su queste cose. Tuttavia, voglio chiamare tutti perché sono tutti miei figli, e quelli che sono poveri per ignoranza mi toccano ancora di più, perché non hanno mai conosciuto la verità.

Sì, ora è arrivato il momento della verità, ma cos'è la verità? Il fatto è che ho chiesto a tutti di conoscere la Verità, ma la Verità fa male, quindi è meglio non sapere nulla di queste cose e poi soffrire, perché così non hanno rinunciato a nulla per sapere di cosa si tratta. Voglio che apriate gli occhi per non cadere nel bene e che vi pentiate dei vostri peccati, perché stanno per accadere tante cose e i miei sacerdoti non hanno detto nulla, perché non hanno mai creduto che questo sarebbe accaduto davvero. Ma la verità non è una menzogna, quindi non state fermi ad aspettare che tutto accada. Aprite la strada a coloro che non sanno nulla e parlate di tutto ciò che sapete, perché poi sarà colpa vostra se non avete detto nulla a coloro che sono in questo mondo di peccato, ma pensano che non ci sia peccato.

Io sono la Verità e la Vita, parlate a tutti i miei figli sacerdoti della VERITÀ, affinché non paghiate per tutto ciò che accadrà, perché sarà molto triste se non lo farete.

Io sono quello che sono, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.

Maria De Jesus Coelho

 


lunedì 21 agosto 2023

Adorazione


 

Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno cambiato la gloria dell’incorruttibile Dio con l’immagine e la figura dell’uomo corruttibile,

 


“Chi  è  costui  che  oscura  il  consiglio  con  parole  insipienti?  

Cingiti  i  fianchi  come  un  prode,  Io  t’interrogherò  e  tu  mi  istruirai.  

Dov’eri  tu  quand’Io  ponevo  le  fondamenta  della  terra?  

Dillo,  se  hai  tanta  intelligenza!  

Chi ha fissato le sue dimensioni, se lo sai, o chi ha teso su di essa la misura?   Dove sono fissate le sue basi o chi ha posto la sua pietra angolare,  

mentre gioivano in coro le stelle del mattino e plaudivano tutti i figli di Dio?  

Chi ha chiuso tra due porte il mare, quando erompeva uscendo dal seno  materno, quando lo circondavo di nubi per veste e per fasce di caligine folta?  

Poi gli ho fissato un limite e gli ho messo chiavistello e porte e ho detto:  

«Fin qui giungerai e non oltre e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde».  

Da quando vivi, hai mai comandato al mattino e assegnato il posto all’aurora,   perché essa afferri i lembi della terra e ne scuota i malvagi?  

Si trasforma come creta da sigillo e si colora come un vestito.  

È sottratta ai malvagi la loro luce ed è spezzato il braccio che si alza a colpire.   Sei mai giunto alle sorgenti del mare e nel fondo dell’abisso hai tu passeggiato?   Ti sono state indicate le porte della morte e hai visto le porte dell’ombra 

funerea?  Hai tu considerato le distese della terra?  Dillo, se sai tutto questo!  

Per quale via si va dove abita la luce e dove hanno dimora le tenebre, perché tu le conduca al loro dominio o almeno tu sappia avviarle verso la loro casa?   Certo, tu lo sai, perché allora eri nato e il numero dei tuoi giorni è assai grande!”   

(Giobbe, 38, 2-21) 


“Colui  che  vive  per  sempre  ha  creato  l’intero  universo.  

Il  Signore  soltanto  è  riconosciuto  giusto.  

A nessuno è possibile svelare le sue opere, e chi può indagare le sue grandezze?   La  potenza  della  sua  maestà  chi  potrà  misurarla?  

Chi  riuscirà  a  narrare  le  sue  misericordie?  

Non  c’è  nulla  da  togliere  e  nulla  da  aggiungere;  

non  è  possibile  indagare  le  meraviglie  del  Signore.  

Quando  uno  ha  finito,  allora  comincia;   

quando  si  ferma,  allora  rimane  perplesso”.

 (Siracide, 18, 2-6) 


O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:  

sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.  

Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza  

contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli.   

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate,  che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi?   Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato:  

gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi;   tutti i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna;  

Gli uccelli del cielo e i pesci del mare, che percorrono le vie del mare.  

O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.”  

(Salmo 8) 


“I cieli narrano la gloria di Dio 

e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento.  

Il giorno al giorno ne affida il messaggio 

e la notte alla notte ne trasmette notizia.  

Non è linguaggio e non sono parole, di cui non si oda il suono.  

Per tutta la terra si diffonde la loro voce e ai confini del mondo la loro parola.   Là pose una tenda per il sole che esce come sposo dalla stanza nuziale,   esulta come prode che percorre la via.  

Egli sorge da un estremo del cielo e la sua corsa raggiunge l’altro estremo:   nulla si sottrae al suo calore”. 

(Salmo 18) 


“Infatti, dalla creazione del mondo in poi, 

le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l’intelletto  nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità; 

essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, 

non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio,  

ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti 

e si è ottenebrata la loro mente ottusa. 

Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti 

e hanno cambiato la gloria dell’incorruttibile Dio 

con l’immagine e la figura dell’uomo corruttibile,  

di uccelli, di quadrupedi e di rettili.”  

(Romani, 2,20-23) 


Quale libertà di distruggere ciò che Dio dà?

 


Oggi voglio parlarti dell'aborto

Convincetevi che non esiste crimine più grande davanti al Mio Volto di questo! E non ci sono ragionamenti contorti che reggono di fronte a questo comandamento supremo del rispetto dovuto alla vita, anche se siete voi responsabili della gestione di questo dono.

Mi spiego: l'anima che abita il bambino viene sempre da Dio e egli merita di essere amato anche se le circostanze della sua venuta appartengono a voi. Nel caso sempre invocato dello stupro, per giustificare l'aborto, è l'uomo che è perverso, che pecca, non la vittima, e ancor meno l'eventuale bambino che ha potuto essere stato concepito in queste tristi circostanze. Comprendo che la vittima possa sentirsi sopraffatta dal suo sentimento di odio nei confronti del suo aggressore e che essa abbia paura di riversarlo sul bambino. È allora più saggio affidare questo bambino alla sua nascita a genitori che potranno amarlo senza secondi fini, perché non saranno coinvolti affettivamente nella drammatica storia della sua concezione. Ma le circostanze più terribili non giustificano ai Miei occhi l'interruzione della gravidanza.

Lo ripeto, in questo caso, il ricorso all'adozione è saggio; più saggio ancora è il perdono, ma così difficile. In ogni caso, il bambino non è responsabile della storia che lo precede.

Un altro argomento dei pro-aborti, degli scagnozzi di Satana piuttosto, è la libertà. Questa "sacrosanta" libertà che avete travisato. Quale libertà è esercitata nel caso di un crimine così immenso come quello di uccidere, nel grembo di sua madre, un embrione di cui Dio farà una persona, corpo, anima e spirito? Quale libertà di distruggere ciò che Dio dà? Quale libertà si esercita quando, in una generazione, la demografia corrisponde ai risultati di una guerra che avrebbe soppresso un'intera classe d'età?

Una volta su due, il dono che Dio, Padre Mio, vi fa di poter partecipare alla sua opera di creazione, essendo co-creatori, è disprezzato e schernito.

Come ultima risorsa, si parla dell'aborto terapeutico! Cosa significa? Perché oggi ci sono così tanti squilibri cromosomici? Non vedete che si tratta delle conseguenze dirette del vostro disprezzo per la vita e del rifiuto di vedere nell'aborto un crimine? Il vostro peccato è così grande che persino la vostra capacità di dare la vita ne è ferita. Perché così tanti casi di sterilità? Perché così tante malformazioni? E ancora, bisognerebbe riportare al suo valore equo gli impatti del rischio di malformazione. Non sono Io che ho creato questi sfortunati così, siete voi che avete pervertito l'uso e il funzionamento del dono della vita che vi abbiamo fatto. Sporcarsi non può restare impunito. Voi credete che la dissolutezza, la pillola contraccettiva e l'aborto non siano ragioni sufficienti per comprendere l'ampiezza del peccato che presentate ogni giorno agli occhi di Dio? !!!

Questa messa a punto essendo fatta, voglio dire questo: se la "natura" commette un errore (è il vostro ragionamento, il Mio l'ho appena spiegato), essa lo corregge, vale a dire che il bambino davvero affetto da una malformazione spaventosa non è naturalmente vitale ma, stranamente, voi fate allora tutto per mantenere in vita (e che vita!) il risultato delle vostre offese contro Dio, perché non comprendete che, nel Mio Amore, accolgo l'anima qualunque sia stata la durata della sua vita e le circostanze della sua morte. Questo accanimento a voler rifiutare la vita a monte, e la morte a valle, non finisce di stupirmi sulle vostre incoerenze quando decidete di giustificare le vostre azioni!

Non ha senso voler definire un concetto di crimine contro l'umanità se non siete in grado di vedere che il primo caso di tale portata è quello dovuto all'aborto!

Se le anime di tutti questi bambini rifiutati alla vita gridano vendetta davanti al Mio Volto, vendetta contro i responsabili di una tale ideologia anti-vita, nata dai fumi di Satana, il Mio perdono è sempre pronto per colui che si pente del suo atto.

Il cuore di un feto batte dalla sua terza settimana di vita. Questo non è insignificante rendersi conto che il primo organo che funziona è il cuore. Significa anche che la sensibilità è già lì e che il rifiuto di riceverlo ferisce profondamente l'anima. Anime che, prima di aver imparato ad amare, devono imparare a perdonare.

È abbastanza facile immaginare che il problema non si porrebbe nemmeno in una società che segue la Mia Legge e il Mio comandamento, anche se solo sarebbe il decalogo. Nessun tempo ha visto una tale ampiezza nel peccato collettivo e nella licenza generalizzata. Non siate sorpresi dall'ampiezza dei problemi che dovete affrontare.

Ti benedico per aver ricevuto le Mie parole con amore e fede. Vai, ora.

Gesù Cristo


Agnès-Marie - 27 giugno 1999