domenica 24 settembre 2023

MARIA, L'EUCARISTIA E LA FINE DEI TEMPI

 


TRE FONTANE 

 

Tre Fontane è uno di quei casi di apparizioni non formalmente approvate, ma con un culto consentito, una quasi-approvazione, che si può desumere dalle azioni e dai gesti di alcuni Papi nei confronti della veggente e del luogo. Una di queste indicazioni è la benevolenza dimostrata da Pio XII, regnante all'epoca delle apparizioni e che dieci anni prima - come vedremo - era stato avvertito che ci sarebbero state apparizioni a Tre Fontane. Un sostegno concreto venne certamente dall'incontro che il veggente Bruno Cornacchiola ebbe con il Papa stesso il 9 dicembre 1949, al termine della celebrazione della cosiddetta "Crociata della Bontà" in Piazza San Pietro. In quell'occasione, Bruno confessò al Santo Padre che, appena dieci anni prima, al ritorno dalla guerra civile spagnola, aveva intenzione di ucciderlo, cosa a cui il Papa rispose con fine umorismo. Da allora ci sono stati altri incontri con il Romano Pontefice. 

 Alla fine, l'autorità ecclesiastica competente non solo permise il culto della Madonna dell'Apocalisse (come venne chiamata in quel luogo), ma il Papa esortò il veggente a parlare della sua esperienza e benedisse una statua raffigurante la Madonna dell'Apocalisse, che venne poi portata in processione da San Pietro al santuario di Tre Fontane. La statua è la stessa che si trova davanti alla grotta.  

 Nel 1956 Pio XII permise la costruzione di una cappella per il culto e ne affidò la custodia ai Frati Francescani Minori Conventuali. In seguito, lo stesso Vicariato di Roma iniziò i lavori di sistemazione generale del sito, che ora si chiama "Piccolo Bosco Sacro della Grotta Miracolosa".  

 Nel 1997, Giovanni Paolo II ha approvato la denominazione di "Santa Maria del Terzo Millennio a Tre Fontane". Tutti questi fatti possono essere validamente interpretati come un'approvazione, non formale ma tacita. 

 Soprattutto nei primi tempi, ci furono scetticismi e difficoltà, ma la Chiesa non sollevò mai ostacoli e Bruno Cornacchiola fu spesso invitato a parlare della sua esperienza in varie città italiane, anche nelle roccaforti dei suoi ex compagni marxisti, e all'estero. 

 L'Osservatore Romano, l'organo ufficiale della Santa Sede, in uno dei suoi articoli che elencava i santuari mariani più famosi, includeva Tre Fontane. 


i. Le apparizioni erano state annunciate 10 anni prima a un mistico. 

 Nel 1937, la Madonna aveva informato la Serva di Dio Luigina Sinapi delle future apparizioni a Tre Fontane.  

 Accadde quando Luigina si avvicinò alla grotta, vicino all'abbazia di Tre Fontane, e mentre entrava ebbe la visione della Madonna che piangeva. La Madonna guardava in basso. Sorpresa, Luigina osservò l'ambiente circostante e, in un angolo, trovò i resti di un feto. Intuì che erano quelli di un aborto spontaneo, gettati in quel luogo buio, lontano da occhi indiscreti. Addolorata e mossa dalla pietà, seppellì quelle povere ossa. Fu allora che vide che la Vergine la guardava con tenerezza per il suo gesto di carità. E le parlò, annunciandole: "Tornerò in questo luogo per convertire un uomo che oggi combatte ferocemente contro la Chiesa di Cristo e vuole assassinare il Santo Padre". Poi gli ordinò: "Vai ora a San Pietro, dove troverai una suora che ti presenterà a suo fratello, che è un cardinale. Devi portare il messaggio a lei". E concluse dicendo: "Da questo luogo stabilirò il trono della mia glorificazione a Roma. Dovrai dire al cardinale che presto sarà il nuovo Papa". 

 Sinapiva va alla ricerca della donna, descritta dalla Madonna anche nel suo aspetto fisico, e la trova nella Basilica di San Pietro: è la sorella del cardinale Eugenio Pacelli. La mistica parla al Cardinale, che ascolta con un certo distacco le parole di questa donna semplice, ma animata da una fede molto profonda. La profezia si avverò: due anni dopo l'incontro, Eugenio Pacelli salì al soglio pontificio con il nome di Pio XII! 

 È molto probabile che, a causa della profezia mariana che lo riguardava, il nuovo Papa abbia avuto un atteggiamento particolarmente aperto nei confronti delle apparizioni di Tre Fontane, mostrandosi sempre più convinto della loro autenticità. Inoltre, tra le parole che la vedente romana aveva ascoltato dalla Madonna - e trasmesso al Cardinale - c'era l'annuncio della straordinaria conversione di un anticattolico e della sua totale e attiva partecipazione alla Chiesa a partire dall'incontro con la Vergine.


ii. Il visionario: 

 Bruno Cornacchiola nasce a Roma il 9 maggio 1913, in una famiglia in miseria materiale e spirituale. Il padre, spesso ubriacone, trascorre il suo tempo nelle osterie e la madre, unica fonte di sostentamento, non si occupa dei figli a causa del suo lavoro. Bruno cresce così. A 14 anni se ne va di casa e - fino a quando non viene chiamato per il servizio militare - vive da vagabondo, abbandonato a se stesso, sui marciapiedi e negli squallidi quartieri della Roma marginale. 

 Nel 1936, terminato il servizio militare, Bruno sposa Yolanda e dal loro matrimonio nascono quattro figli, tre dei quali prima della sua conversione. 

 Molto giovane e poco dopo il matrimonio, si arruolò come volontario nella guerra civile spagnola, nella parte marxista. In Spagna conobbe un protestante tedesco che gli inculcò l'odio per il Papa e la Chiesa cattolica. Tanto che nel 1938, mentre si trovava a Toledo, comprò un pugnale e lo fece incidere con la scritta "Morte al Papa". Da quel momento in poi, progettò di uccidere il Romano Pontefice. Dopo la guerra di Spagna, Bruno torna a Roma e lavora come conducente di tram.  Si iscrive a un partito di sinistra e ai Battisti, prima di passare agli Avventisti del Settimo Giorno. È tra questi ultimi che si distingue per il suo zelo fanatico nella guerra contro la Chiesa, la Madonna e il Papa.  

 I tentativi della moglie Yolanda di convertirlo sono stati tutti frustrati. A forza di insistere, riesce a fargli fare i nove venerdì del Sacro Cuore. Da parte sua, Bruno fa di tutto per allontanare la moglie dal cattolicesimo, arrivando a bruciare immagini di santi e a distruggere il crocifisso della moglie. Yolanda resiste, ma alla fine è costretta ad allontanarsi dalla Chiesa e ad abbandonare i sacramenti.   

 E così è stato, fino alla sera del 12 aprile 1947, quando la Beata Vergine ha cambiato la sua vita, o meglio ha dato la vita a una persona che era sprofondata nelle ombre della morte. È l'inizio delle apparizioni di Tre Fontane. Da quel momento in poi, Bruno passò il resto della sua vita a difendere l'Eucaristia, l'Immacolata Concezione e il Papa. Fondò un'opera di catechesi, il SACRI (Sala Ardiente de Cristo, Rey Inmortal). Viaggiò in vari Paesi, come il Canada e l'Australia, per testimoniare la sua conversione e trasmettere i messaggi ricevuti dalla Vergine. Incontrò Pio XII in più di un'occasione e conobbe personalmente anche Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II. 

 Bruno Cornacchiola morì il 22 giugno 2001, in occasione della festa del Sacro Cuore di Gesù. 


iii. Apparizioni e messaggi: 

 Nel 1947, il 12 aprile è il Sabato in Albis, cioè il sabato immediatamente successivo alla Pasqua. Quel giorno, Bruno cerca un posto tranquillo perché deve scrivere un sermone per la sua comunità avventista, nel quale intende dimostrare che Maria non era immacolata al momento del concepimento, che non c'erano basi per la sua verginità e che l'assunzione era pura fantasia. È uscito di casa con i suoi tre figli: Isola, di undici anni, Carlo, di sette, e Gianfranco, di quattro, e sua moglie Yolanda non li ha accompagnati. A causa di problemi di trasporto, non poté andare dove aveva previsto e finì sulla via Laurentina, vicino al convento trappista di Tre Fontane. Sono circa le due del pomeriggio. Il luogo è ugualmente adatto al suo compito. Mentre i tre bambini giocano, Bruno è intento a scrivere, consultando la Bibbia per trovare i passi giusti a sostegno della sua tesi. I bambini lo interrompono e gli dicono che ha perso la palla. 

 Bruno ci racconta cosa è successo quel pomeriggio: "Dico a Gianfranco, il più piccolo, di restare dov'è e per farlo divertire gli do un giornale, poi, con gli altri, comincio a rovistare in ogni cespuglio. Per assicurarmi che il più piccolo non si allontani e non cada in una buca, lo chiamo di tanto in tanto.... Ma, a un certo punto, non mi risponde più, così mi precipito a vedere cosa succede e scopro il ragazzo a sinistra dell'ingresso di una grotta, in ginocchio e con le mani giunte. Stava parlando con qualcuno che non riuscivo a vedere, ma che sembrava essere di fronte a lui: "Bella Signora, bella Signora!". Chiamo mia figlia Isola, che aveva un mazzo di fiori in mano, e Carlo. Tutti e tre ci avviciniamo a Gianfranco. "Vedete qualcosa?", dico. "Niente", rispondono i ragazzi, ma all'improvviso Isola piega le ginocchia, unisce le mani e, indicando un punto della grotta, esclama: "Bella Signora!". Allora dico a Carlo, che è vicino a me: "E tu, non ti inginocchi?" "Dai, fammi...!", dice. Ma non finisce la frase e cade a terra in ginocchio con le mani in preghiera, gli occhi rivolti a dove guardano i fratelli. Mi spavento, cerco di scuoterli, tutti inginocchiati, ma sembrano di pietra. Li guardo meglio: sono diventati bianchissimi, quasi trasparenti. Le loro pupille sono dilatate. "Signore, salvaci", mormoro spontaneamente. Non appena lo dico, mi sembra di sentire due mani che mi spingono da dietro e poi mi tolgono un velo dagli occhi. In quel momento la grotta davanti a me scompare. Mi sento leggero, leggero, quasi dissolto dalla carne e avvolto da una luce eterna, in mezzo alla quale vedo la figura di una giovane donna paradisiaca, che non posso descrivere. Posso solo dire che il viso, di tipo orientale e di colore olivastro, era bello, di una bellezza dignitosa. I capelli neri della donna erano legati sulla testa, visibili fin dove il mantello, che scendeva dalla testa ai piedi, lo permetteva. Il mantello era del colore dell'erba dei prati in primavera. Il vestito, invece, era bianco, stretto in vita da una fascia rosa, le cui bande arrivavano fino alle ginocchia. I piedi nudi poggiavano su un blocco di tufo. Era alta circa un metro e sessantacinque centimetri. La "Bella Signora" teneva un libro grigio nella mano destra [...]. 

 Poi la "Bella Signora" parlò con voce dolcissima e disse: "Io sono Colei che è nella Divina Trinità. Sono la Vergine della Rivelazione. Voi mi perseguitate, basta! Tornate al Santo Gregge, corte celeste sulla terra. Obbedite alla Chiesa, obbedite all'Autorità. Obbedite e lasciate subito questo cammino che avete intrapreso e camminate nella Chiesa che è la Verità e allora troverete pace e salvezza. Fuori dalla Chiesa, fondata da mio Figlio, ci sono le tenebre, c'è la perdizione. Torna, torna alla fonte pura del Vangelo, che è la vera via della Fede e della santificazione, che è la via della conversione (...)" Il giuramento di Dio rimane ed è immutabile: i nove venerdì del Sacro Cuore che hai fatto, spinto amorevolmente dalla tua fedele moglie, prima di entrare nella via della menzogna, ti hanno salvato! 

 Bruno è colmo di intensa felicità, mentre la grotta, solitamente maleodorante, si riempie di un profumo dolcissimo. 

 Poi la Vergine muove il braccio sinistro e punta l'indice verso il basso, indicando qualcosa ai suoi piedi. Bruno segue il gesto con gli occhi e vede un panno nero sul pavimento, una tonaca da prete e su di essa una croce frantumata. "Questo è il segno che la Chiesa soffrirà, sarà perseguitata, sarà fatta a pezzi; questo è il segno che i miei figli saranno spogliati (delle loro abitudini religiose).... Voi, siate forti nella fede! ... ". La visione celeste non nasconde al veggente che lo attendono giorni di persecuzione e prove dolorose, ma che lei lo difenderà con la sua protezione materna. Poi Bruno viene invitato a pregare molto e a far pregare: "Pregate molto e recitate il Rosario ogni giorno per la conversione dei peccatori e degli infedeli e per l'unità dei cristiani...". E le rivela il valore dell'Ave Maria che si ripete nel Rosario: "Le Ave Maria del Rosario, che voi dite con fede e amore, sono tante frecce d'oro che arrivano al Cuore di Gesù...". 

 Fa una bellissima promessa: "Con questa terra di peccato (la terra della grotta) farò miracoli potenti per la conversione degli increduli...". "Con questa terra di peccato convertirò i più ostinati compiendo miracoli. Venite con fede e sarete guariti nel corpo e nell'anima spirituale. Non peccate! Non andare a dormire con il peccato mortale perché le disgrazie aumenteranno...".  

 La Madonna rivela anche a Bruno: "Il mio corpo non si è corrotto, né poteva corrompersi. Mio Figlio e gli angeli sono venuti a prendermi al momento del trasferimento.... ". Con queste parole, Maria si presenta anche come Assunta in cielo, anima e corpo. Mentre a Lourdes (1858) l'apparizione della Madonna a Bernadette, nella grotta di Massabielle, conferma il dogma dell'Immacolata Concezione, promulgato l'8 dicembre 1854 da Pio IX; nella grotta di Tre Fontane, nel 1947, attraverso Bruno Cornacchiola, la Madonna anticipa il dogma della sua Assunzione in cielo, promulgato da Pio XII il 1° novembre 1950.  

 Nella grotta di Tre Fontane, la Madonna raccomanda con chiarezza e precisione di vivere la Dottrina divina, di vivere il cristianesimo, cioè di vivere la vera e unica religione: "Figli miei, la salvezza non sta nel riunire tutte le religioni per fare un'accozzaglia di eresie e di errori... Gli uomini devono vivere secondo la Chiesa e non la Chiesa vivere secondo loro. Gli uomini devono essere persuasi della verità... La dottrina della Chiesa è di Cristo... Non cambiate la dottrina, ma i vostri cuori per vivere secondo questa dottrina, per la vostra salvezza e per quella del vostro prossimo" 43 . 

Poiché era necessario dare al veggente la certezza che l'esperienza che stava vivendo, e che avrebbe tanto condizionato la sua vita, non era un'allucinazione o un inganno di Satana, gli dice: "Voglio darti una prova sicura della realtà divina che stai vivendo per escludere qualsiasi altra motivazione del tuo incontro (con me), compresa quella del nemico infernale, come molti vorrebbero farti credere. E questo è il segno: dovrete passare per le chiese e per le strade. Nelle chiese, al primo sacerdote che incontrerete, e nelle strade, a ogni sacerdote che incontrerete, direte: "Padre, devo parlargli!" Se vi risponderà: "Ave Maria, figliolo, cosa vuoi? Gli dirai quello che ti dice il cuore e gli obbedirai; anzi, ti indicherà un altro sacerdote con queste parole: "Questo è quello che si occupa del tuo caso". 

 Continuando, la Madonna lo esorta ad essere "prudente, perché la scienza negherà Dio", poi gli detta un messaggio segreto da consegnare personalmente alla "Santità del Padre, pastore supremo della cristianità" (il Papa n.d.r.), accompagnato da un altro sacerdote che lo riconoscerà perché gli dirà: "Bruno, mi sento unito a te". "Poi la Madonna - dice il veggente - mi parla di quello che sta succedendo nel mondo, di quello che succederà in futuro, di come sta andando la Chiesa, di come sta andando la fede e che la gente non crederà più.... molte cose che si stanno avverando ora... Ma molte altre dovranno ancora accadere.... ". E la Madonna lo consola: "Alcune persone a cui racconterai questa visione non ti crederanno, ma non lasciarti deprimere". 

 Al termine dell'incontro, la Madonna china il capo e dice a Bruno: "Io sono colei che è nella Trinità divina. Ecco, prima di andare ti dico queste parole: la Rivelazione è la Parola di Dio, questa Rivelazione parla di me. Per questo ho dato questo titolo: Vergine della Rivelazione". Poi fa qualche passo, si gira ed entra nella parete della grotta. La grande luce termina e si vede la Vergine allontanarsi lentamente. Uscendo, prende la direzione della Basilica di San Pietro. 

Ripresosi dall'evento mistico, il padre, con i suoi tre figli, riprende silenziosamente la strada di casa. Ma prima si fermano alla chiesa di Tre Fontane, dove Bruno impara da Isola, sua figlia, l'Ave Maria che non ricorda più. Quando inizia a recitare la preghiera, si commuove e prova un profondo pentimento; piange e prega a lungo. Quando esce dalla chiesa, compra della cioccolata per i suoi figli e raccomanda loro caldamente di non raccontare a nessuno ciò che hanno appena vissuto. I bambini, però, una volta tornati a casa, non possono fare a meno di raccontare la storia alla madre. La moglie di Bruno riconosce immediatamente il cambiamento del marito e avverte il meraviglioso profumo che emana da lui e dai suoi figli. Bruno si inginocchia davanti alla moglie e le chiede perdono per tutto quello che le ha fatto subire in precedenza. Yolanda lo perdona. 

 Nei giorni seguenti, Cornacchiola va alla ricerca di un sacerdote e pone la domanda a diversi di loro; ma nessuno gli risponde con le parole indicate dalla Vergine. Infine, su consiglio della moglie, decide di andare dal parroco; ma poiché lo conosce come un nemico accanito della Chiesa, non osa andare subito da lui, ma chiede prima a un altro sacerdote che officia nella stessa chiesa: quest'ultimo gli risponde esattamente con le parole che Bruno si aspettava e lo indirizza al parroco stesso come persona più adatta. Bruno e sua moglie si confessano, ricevono la comunione e rientrano nella comunità parrocchiale, che avevano lasciato da tempo. 

 Seguono altre apparizioni. Il 6 maggio Cornacchiola torna alla grotta per ringraziare la Madonna per quanto gli è stato concesso e ancora una volta la Madre di Dio gli appare sorridente e materna: non parla, ma gli fa capire quanto sia grande la sua gioia per la sua conversione.  

 Uno dei sacerdoti della chiesa di Ognissanti, don Mario Sfoggia, espresse a Bruno il desiderio di visitare la grotta. Il 23 maggio si recarono insieme alla grotta; i due si inginocchiarono accanto alla pietra dove la Madonna aveva posato i piedi poco più di un mese prima e iniziarono a recitare il Rosario. Bruno risponde regolarmente alle preghiere, ma improvvisamente smette di parlare. Allora don Mario vuole vedere cosa sta succedendo, ma mentre sta per farlo riceve una scossa elettrica che lo blocca, rendendolo incapace di qualsiasi movimento. Sente Bruno mormorare: "Com'è bella! Com'è bella! ... Ma è grigia, non è nera..." E poi: "Don Mario, è tornata", gli dice Bruno. Gli dice che durante la visione la Vergine aveva messo le mani su entrambe le teste e poi se n'era andata, lasciando un intenso profumo. Il sacerdote abbraccia Bruno e gli dice: "Bruno, mi sento unito a te!" Sentendo queste parole, il veggente ha un sussulto e, pieno di gioia, abbraccia questa volta il sacerdote. Quelle parole pronunciate da don Mario erano il segno che la Madonna gli aveva dato per individuare chi lo avrebbe accompagnato a recarsi dal Papa per consegnare il messaggio. 

Bruno era solito recarsi alla grotta e rimanere in preghiera. Sapeva che era stato un luogo di peccato, ma sperava che dopo l'apparizione non lo sarebbe più stato. Alcuni segni trovati all'interno della grotta sono la prova del suo errore. Amareggiato, scrisse su un foglio un accorato appello. Fu la Vergine stessa a dettarglielo: "Non profanare questa grotta con il peccato dell'impurità! Chiunque sia stato una creatura infelice nel mondo del peccato, getti le sue pene ai piedi della Vergine della Rivelazione, confessi i suoi peccati e beva da questa fonte di misericordia. Maria è la dolce Madre di tutti i peccatori. Ecco cosa ha fatto per me peccatore: ero un militante nelle file di Satana, nella setta protestante avventista, ero un nemico della Chiesa e della Madonna. Qui, il 12 aprile 1947, mentre ero con i miei figli, mi è apparsa la Madonna della Rivelazione, dicendomi di tornare alla Chiesa cattolica apostolica romana, con i segni e le rivelazioni che lei stessa mi ha manifestato. L'infinita misericordia di Dio ha vinto questo nemico, che ora ai suoi piedi implora perdono e misericordia. Amate Maria! Lei è la nostra dolce Madre; amate la Chiesa con i suoi figli! Lei è il manto che ci copre in mezzo all'inferno che si scatena sul mondo. Pregate molto e allontanatevi dai vizi della carne! Pregate! " 

 Sono circa sessanta le apparizioni che la Madonna della Rivelazione ha concesso a Bruno Cornacchiola, dal 1947 al 2001, e innumerevoli i sogni profetici di cui è stato graziato 44 . In una delle apparizioni - secondo Saverio Gaeta nel suo libro "Il Veggente. Il segreto delle Tre Fontane"- rendendo ancora più esplicito quel segno della croce frantumata e dell'abito talare a terra, gli dice: 

"I pastori del gregge non fanno il loro dovere. Troppo mondo è entrato nelle loro anime per scandalizzare il gregge e portarlo fuori strada. [...]. Prima che la Russia si converta e lasci la strada dell'ateismo, scoppierà una tremenda e severa persecuzione. Pregate, può essere fermata. [...]. Allontanatevi dalle cose false del mondo: gli spettacoli vani, il presbiterio. [...]. Satana è libero per un periodo di tempo e accenderà il fuoco della protesta tra gli uomini. Figlioli, siate forti, resistete all'assalto infernale. [...]. Tutta la Chiesa sarà sottoposta a una prova tremenda per purificare la carnalità che si è infiltrata nei suoi ministri. [...]. Sacerdoti e fedeli saranno esposti a un pericoloso cambiamento in cui il mondo della perdizione lancerà un assalto con ogni tipo di mezzo: false ideologie e teologie. [...]. Ci saranno giorni di dolore e di sofferenza. Da Oriente, un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo e romperà le cose più sante e sacre. [...]. Il mondo entrerà in un'altra guerra, più spietata delle precedenti; soprattutto la Roccia Eterna (Roma) sarà colpita. L'ira di Satana non è più contenuta. Lo Spirito di Dio si ritira dalla terra, la Chiesa rimarrà vedova, in balia del mondo. [...]. La più colpita sarà la Chiesa di Cristo per purificarla dalla sporcizia che è in essa. [...]. I sacerdoti saranno schiacciati e uccisi, ecco (questa è la spiegazione) la croce spezzata accanto alla tonaca del sacerdote che si sta spogliando". 

Questo messaggio del 12 aprile 1947, di cui i precedenti sono estratti, fu ricevuto integralmente quel giorno dal veggente, che lo trascrisse in gran parte al suo ritorno a casa lo stesso giorno. Tuttavia, non tutto era presente nel suo primo testo scritto. In seguito, lo completò in altre tre date: il 21 febbraio 1948 e nei giorni dell'Assunzione della Beata Vergine al Cielo nel 1949 e nel 1958. Cornacchiola stesso racconta che quel primo giorno ebbe la sensazione di ascoltare una registrazione delle parole della Madonna. Solo quando fu tutto trascritto, lo consegnò a Papa Pio XII e da allora entrò a far parte dell'Archivio Vaticano, fino a quando il giornalista e scrittore Saverio Gaeta lo riportò alla luce. 

 Secondo Bruno, nel giugno 1948, in uno dei suoi quaderni - ora in possesso del SACRI, e consultato anche da Gaeta, dove racconta le apparizioni, i messaggi e i sogni - la Madonna gli dice che Tre Fontane è la continuazione di Fatima 45 . Questo spiegherebbe il fatto che il 2 febbraio 1960 la Madonna gli chiese di riscrivere il messaggio di Fatima 47, poiché pochi giorni dopo giunse da fonti vaticane la notizia che il terzo segreto di Fatima non sarebbe stato reso noto. Va ricordato che il 1960 era l'anno in cui avrebbe dovuto essere annunciato.

Il legame tra Fatima e Tre Fontane fu particolarmente evidente il 13 maggio 1991 - nel decimo anniversario dell'attentato a Papa Giovanni Paolo II - quando il Santo Padre si recò a Fatima per ringraziare la Madonna della sua protezione. Il Papa aveva infatti chiesto al cardinale Andrzej Maria Deskur, di cui era amico fin dai tempi del seminario, di recarsi alla Madonna della Rivelazione a Tre Fontane e di farlo in contemporanea con la celebrazione a Cova da Iria in Portogallo. Le aspettative erano grandi in quel momento, perché molti si aspettavano che il terzo segreto sarebbe stato finalmente rivelato. Non fu così. Cornacchiola - molto probabilmente anticipando la rivelazione del segreto, avvenuta nel 2000 - commentò nel suo diario che per completare il messaggio di suor Lucia bisognava leggere il proprio messaggio del 12 aprile 1947 e quelli successivi "che indegnamente ho ricevuto", e concluse scrivendo: "grande è la responsabilità di vedere e ricevere dal Cielo gli editti per il mondo che morirà".  

 Nel messaggio che Bruno dovette riscrivere nel 1960, il cui testo è stato recuperato grazie a Saverio Gaeta, lo stesso di quello precedentemente consegnato a Papa Pio XII, conteneva più rivelazioni profetiche e avvertimenti rispetto al primo dato nel 1947. Tra gli avvertimenti e gli annunci si legge quanto segue: 

 "Tempi duri si preparano per voi.... Avvicinatevi al Cuore di mio Figlio Gesù, consacratevi al Cuore di una Madre che sanguina (in senso mistico) continuamente per voi, lodate Dio che è in mezzo a voi, tenetevi lontani dalle cose false del mondo, dagli spettacoli vani, dai torchi dell'oscenità, dagli amuleti di ogni genere, dalle falsità e da altri mali, dalla vanità e dallo spiritismo, cose di cui il diavolo si serve per perseguitare le creature di Dio; le potenze del male operano nei vostri cuori e Satana è sciolto, per promessa divina, per un periodo di tempo; egli accenderà tra gli uomini il fuoco della contestazione, per la santificazione dei santi.  

 Figli, siate forti, resistete all'assalto infernale, non temete, sarò con voi, con il mio Cuore di Madre, per infondere coraggio nei vostri, e per guarire i vostri dolori e le vostre tremende ferite, che arriveranno al momento stabilito dai piani dell'economia divina. Tutta la Chiesa sarà sottoposta a una prova tremenda, per guarire la carnalità che si è infiltrata tra i ministri, specialmente tra gli Ordini della povertà, una prova morale, una prova spirituale. Al momento indicato nei libri del Cielo, sacerdoti e fedeli saranno esposti a un pericoloso cambiamento in cui il mondo della perdizione sarà all'assalto con ogni tipo di mezzo: false ideologie e teologie.

[...]. Saranno tempi terribili per tutti, la fede e la carità rimarranno intatte se vi atterrete a ciò che vi dico: sono tempi di prova per tutti voi, state saldi sulla Roccia eterna del Dio vivente, vi mostrerò il cammino, da cui il santo esce vittorioso per il Regno divino, che si instaurerà sulla Terra nel giorno della vittoria: amore, amore e amore, quando gli sarà permesso. Siate uniti al timore: amore e fede, amore e fede; il tutto per far brillare i santi come stelle del cielo. Pregate molto e sarete sollevati dalla persecuzione e dal dolore (...) Ci saranno giorni di dolore e di lutto. Dall'Oriente, un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo e spezzerà le cose più sante e sacre. [...]. Il mondo entrerà in un'altra guerra, più spietata delle precedenti; soprattutto la Roccia Eterna (Roma) sarà colpita. Lo Spirito di Dio si ritira dalla terra, la Chiesa rimarrà vedova, ecco il drappo funebre, sarà lasciata in balia del mondo. Le tenebre della coscienza, il male che aumenta, testimonieranno il momento giunto della catastrofe finale; l'ira si scatena su tutta la terra, la libertà satanica, consentita, imperverserà ovunque. Momenti di sconforto e di smarrimento saranno su di voi; unitevi nell'amore di Dio, [...]. 

Vedrete uomini guidati da Satana fare una lega unitaria per combattere ogni forma religiosa; la più colpita sarà la Chiesa di Cristo, per purificarla dalla sporcizia che è in essa: commercio usuraio e politica, contro Roma! Alla fine, molti saranno convertiti dalle molte preghiere e dal ritorno all'amore di tutti e da potenti manifestazioni divine [...]. Allora l'Agnello mostrerà la sua eterna vittoria, con i Poteri divini, distruggerà il male con il bene, la carne con lo spirito, l'odio con l'amore! La Santità del Padre (il Papa n.d.r.) regnante sul trono dell'amore divino soffrirà tremendamente, per un po', di qualcosa, brevemente, che accadrà sotto il suo regno. Pochi altri regneranno ancora sul trono: l'ultimo un santo, amerà i suoi nemici, mostrandolo, formando l'unità dell'amore, vedrà la vittoria dell'Agnello (...) I sacerdoti, pur essendo nella follia infernale, mi sono cari; saranno schiacciati e uccisi, ecco (questa è la spiegazione) la croce spezzata accanto alla tonaca del sacerdote esterno spogliarsi (allude alla visione della tonaca sul terreno accanto alla croce strappata), e in questo momento i sacerdoti mostrano di essere veramente miei figli; vivendo in purezza, lontano dal mondo, non fumare (non essere dipendenti dai vizi n.d.r.), essere più retti, seguire il sentiero del Calvario (...) Diventa forte, preparato per la battaglia della fede, non se sei pigro per le cose di Dio, vedrai momenti in cui gli uomini faranno la volontà della carne meglio di quella di Dio; sono continuamente trascinati nel fango e nell'abisso della perdizione volontaria. La giustizia di Dio si farà presto sentire sulla terra; fai penitenza. Solo i santi che sono tra voi, negli eremi e nei conventi e in ogni luogo, fermano l'ira distruttiva della giustizia divina. Il tempismo è terribile. A causa di quel giorno, le vergini e le vergini, chiunque serve Dio in spirito e non secondo la carne, portano su di loro parte delle piaghe che presto scenderanno sulla terra, lasciando ancora il tempo ai peccatori di pentirsi e mettere tutta la loro vita sotto il mio manto, per essere salvati (...)” 

Già il 15 agosto 1958, al messaggio scritto da Bruno nel '47, aggiunse quanto segue: 

 "Ci sarà un terremoto molto forte che scuoterà l'intero globo terrestre. Ti avverto materno: non andare in giro, non andare a dormire se sei in peccato mortale, ma confessati e pentiti di averlo commesso, e non farlo più. Non peccate, figlioli miei, non peccate! Perché in un istante sarete chiamati al giudizio, e il giudizio di Dio è infallibile. Sì, figli miei, il sole si oscurerà, le stelle cadranno, ma non capirlo solo materialmente, c'è la parte interpretativa spirituale, e saranno i soli dei superbi e le stelle dei superbi che cadranno, come cadde Satana.”


iv. Il Cielo convalida l'apparizione e i suoi messaggi 

 Al posto delle apparizioni ci sono state notizie di molte conversioni prodigiose, con un ritorno alla vita sacramentale, e guarigioni, come testimoniano anche i tanti ex-voti che tutti possono vedere dietro la grotta. 

 La terra della grotta è attualmente molto apprezzata e richiesta. La Beata Vergine lo aveva promesso: "Con questa terra di peccato compirò potenti miracoli per la conversione dei miscredenti..."Molte cure, anche miracolose, sono state ottenute a contatto con lei. Arrivano richieste da tutto il mondo per alcuni pezzetti di questa terra benedetta. È stato pubblicato un volume dal titolo "La Grotta delle Tre Fontane", dove le cure più rilevanti sono esposte all'esame della critica scientifica, con un rigoroso studio medico dei singoli casi. L'autore è Alberto Alliney (già membro del "Bureau médical des constatations" di Lourdes). La prefazione è del professor Nicola Pende. All'inizio del volume, l'autore dice: "Molte persone mi chiedono, verbalmente o per lettera, se ci sono davvero guarigioni miracolose nella grotta delle Tre Fontane con quella terra. Dopo quattro anni di serene osservazioni e rigorosi controlli, posso dire che sono avvenute molte guarigioni miracolose, guarigioni che hanno stupito tutti i medici, guarigioni che superano ciò che è conosciuto dalla scienza.“ 

 Il 12 aprile 1980, esattamente trentatré anni dopo la prima apparizione, più di tremila persone, che si erano radunate vicino alla grotta, hanno assistito a un prodigio solare. La Beata Vergine aveva anticipato questo a Bruno, verso la fine del 1979:”Per quel giorno farò un grande miracolo al sole, per chiamare i non credenti alla fede viva".  

 La sera del 12 aprile 1980, Cornacchiola conduce la recita del Rosario intervallata da meditazioni e mentre dà la sua testimonianza sugli eventi del 1947, il sole illumina il suo volto. Egli sarà poi riferire "" Lo vedo in piedi sopra gli alberi, luminoso e maestoso come sempre! Dopo circa un'ora e venti minuti (dalle 15.20 alle 16.40), noto che non si era mosso: era sempre lì, sopra gli alberi, davanti a me!"Poi la descrizione diventa più accesa:" Vedo il sole che si dispiega, rimanendo fisso in posizione quello che avevo visto all'inizio; l'altro sole passa sopra la grotta e la illumina tutta, in direzione della croce-anche quella tutta illuminata, senza elettricità-e vedo che il sole comincia a ruotare come una giostra, avanzando e ritirandosi: era vivo e denso, sembrava acqua bollente, come una fornace che scioglie l'acciaio. La sua luce era così forte che mi ricorda la luce che vidi all'interno della grotta quando la Vergine dell'Apocalisse apparve per la prima volta su una grande pietra di tufo. Vidi con distinzione i tre colori che emanavano dal Sole: verde fuori, rosa dentro e, al centro, bianco: tutto girava vertiginosamente. Rimango in silenzio isolato; poi vedo che il sole, dall'alto degli alberi, si unisce all'altro sole che è sopra la grotta."A circa 5 p. m. [...] inizia la Messa. Alla Preghiera del Signore la Messa viene momentaneamente interrotta, per mezz'ora, fino alle 6.20, tutti possono assistere alla replica del miracolo del sole a Fatima, avvenuto il 13 ottobre 1917. 

La relazione ufficiale inviata dal francescano Alfonso Zincarinial ministro generale dell'Ordine, Padre VitaleBommarco, contiene una sintesi delle testimonianze scritte raccolte nei giorni successivi al prodigio: 

 "La stella sembrava muoversi di pochi metri nel cielo verso la grotta e più vicina alla Terra; poteva essere vista con assoluta tranquillità come una palla di fuoco che ruotava su se stessa, girando senza fastidio agli occhi. Con un aspetto più grande del normale, mostrava all'interno la sua corona iridescente in diversi colori (per lo più verde, rosa e nero), come un magma incandescente che si muove rapidamente e tende a formare figure diverse, identificate in vari modi dai testimoni: una croce, una M, un cuore circondato da stelle o sangue gocciolante, il monogramma di Cristo (ihs), due mani giunte, la Sacra Famiglia, la Vergine dell'Apocalisse... Alcuni sostengono addirittura di aver visto la corona solare scomparire e ricomporsi in tre cerchi di vari colori; altri hanno notato che, nonostante l'ostacolo dei numerosi alberi, il Sole balzava ai loro occhi e illuminava di una luce calda e vivida, quasi un fuoco, la cappella del convento (dove è custodita l'Eucaristia), le foglie degli alberi, i volti e gli abiti della gente" 

 Il fenomeno si ripeté anche negli anni successivi in coincidenza con gli anniversari delle apparizioni. 


v. Qualcosa sul luogo delle apparizioni: 

 Secondo un'antica tradizione riferita ai primi secoli del cristianesimo, confermata da documenti storici di grande valore, il martirio dell'apostolo Paolo, avvenuto nell'anno 67 della nostra era, per ordine dell'imperatore Nerone, sarebbe stato consumato nel luogo chiamato AquaeSalviae, proprio dove oggi si trova l'abbazia cistercense delle Tre Fontane. 

 La decapitazione dell'apostolo, sempre secondo la tradizione, avvenne sotto un pino, vicino a dove fu posta una lapide marmorea, che ora si può vedere in un angolo della chiesa. Si dice che la testa dell'apostolo, tagliata da un colpo di spada, rimbalzò tre volte a terra e che una sorgente d'acqua sarebbe sgorgata ad ogni salto. 

 È immediato associare ciò che è accaduto all'inizio del cristianesimo con l'apparizione della Beata Vergine in quel luogo e la brillante conversione di Bruno. In questo senso, è molto significativo che le parole del Signore allo zelante Fariseo, Saulo di Tarso - quando gli appare sulla via di Damasco - siano accostate a quelle dell'apparizione della Madre del Signore, detta al fanatico Bruno nella grotta delle Tre Fontane. Infatti, il nostro Signore - in mezzo a una grande luce-dice a Saulo: "Io sono colui che tu perseguiti." In Tre Fontane, la Vergine dirà al veggente, coprendolo con la sua luce: "Tu mi perseguiti. Ora smettila!». E lo invita ad entrare nella vera Chiesa che la Regina celeste chiama " santo gregge, corte celeste sulla terra."  

 Dopo l'apparizione, come avvenne con l'Apostolo delle Genti, la conversione di Bruno Cornacchiola fu inaridita, per la quale anche lui dovette soffrire molto. E come l'esempio di Paolo di Tarso, da quell'incontro celeste sorse nel veggente romano un grande amore per la Chiesa e una coraggiosa opera evangelizzatrice. 

 

vi. Conclusioni e conseguenze: 

 Ci deve suscitare grande ammirazione e profonda gratitudine sapere come Dio si obbliga alle sue promesse: è il caso di Bruno Cornacchiola quando, lontano da Dio e solo per compiacere la moglie - cioè senza totale convinzione - accettò di compiere la devozione dei primi nove venerdì, dedicati al Sacro Cuore di Gesù.  Perché, come la Beata Vergine gli rivelò nella sua prima apparizione, la salvezza partì per lui da lì. Nelle parole della Madre di Dio: "Il giuramento di Dio rimane ed è immutabile: i nove venerdì del Sacro Cuore che hai fatto, amorevolmente spinto dalla tua fedele moglie, prima di entrare nella via della menzogna, ti hanno salvato!” 

 La promessa in questione risale al 16 giugno 1685, quando il Signore disse a Santa Margherita Maria Alacoque: "Ti prometto, nell'eccessiva misericordia del mio Cuore, che il suo amore onnipotente concederà a tutti coloro che ricevono la Comunione nove primi venerdì del mese di fila, la grazia della penitenza finale: non moriranno nel mio disonore, né senza ricevere i loro Sacramenti, e il mio Cuore divino sarà il loro rifugio in quell'ultimo momento.”  

 Per Bruno la grazia della penitenza finale si è manifestata a lui quel primo giorno dell'apparizione della Vergine nel 1947 e si estenderà per 54 anni, fino alla sua morte nel 2001, nel giorno del Sacro Cuore! Durante tutta la sua vera vita nella fede, Cornacchiola ricevette non solo grande grazia, ma grazia su grazia, alla quale seppe corrispondere. Ecco perché, al di là dei messaggi espliciti della Beata Vergine della Rivelazione, ce ne sono altri impliciti come questo della misericordia incommensurabile di Dio, che va oltre le nostre imperfezioni, i dubbi, la vita peccaminosa e tutto questo dovrebbe aumentare la nostra gratitudine e il nostro timore di non offendere un Dio così buono e così grande e allo stesso tempo così vicino.  

 Questo esempio della promessa divina legata a una devozione dal cielo ci porta a fare un'analogia: quella del caso del sacerdote che consacra senza convinzione, con fede malata, nel peccato e che, nonostante tutto, il Signore si fa presente. Forse, per esempio, i miracoli di Lanciano o di Bolsena - nei quali, in entrambi i casi, i sacerdoti dubitavano della presenza reale del Signore nell'Eucaristia - non danno un esempio della fedeltà di Dio nonostante la povertà e i fallimenti degli strumenti umani? Le eresie sono errori gravi che portano tutti all'ignoranza della verità di Dio e che portano al danno e persino alla perdizione delle anime. Tra il IV e il V secolo apparve nella Chiesa un movimento scismatico chiamato Donatismo che sosteneva la nullità dei sacramenti amministrati dai peccatori. Questi rigoristi sono stati tenacemente contrastati da S. Agostino. Il Diavolo è molto abile nel nascondersi sia nei lassisti rigidi che rilassati, per i quali essendo misericordioso Dio perdona anche se non c'è pentimento e l'inferno è vuoto. Entrambe sono perniciose eresie condannate.

Tre Fontane può essere considerata a pieno titolo tra le apparizioni mariane che annunciano gli ultimi tempi, prima di tutto a causa dell'invocazione. Infatti, già nella prima apparizione si fa conoscere come la Vergine della Rivelazione e si riferisce alla Parola. Ricordiamo ciò che disse a Bruno il 12 marzo 1947, al termine dell'incontro: "Io sono quella che è nella Trinità divina. Ecco, prima di andare, vi dico queste parole: la Rivelazione è la Parola di Dio, questa Rivelazione parla di me. Ecco perché ho dato questo titolo: Vergine della Rivelazione." 

 Se andiamo proprio all'ultimo libro della Sacra Scrittura, l'Apocalisse o Apocalisse 46 delle cose che verranno, troviamo-nel dodicesimo capitolo-un grande segno nel cielo: una Donna vestita di sole, con la luna sotto i piedi e una corona di dodici stelle sul capo.  Quella Donna viene dal Cielo e allo stesso tempo il Cielo ci dà un segno in Lei. Quella Donna è vestita di sole, immersa-per così dire-nella luce del sole. Quella luce, nel linguaggio figurativo, è la luce divina, increata. Significa che è avvolta nella luce di Dio o, come dice il messaggio, è nel seno della Santissima Trinità. La luna è l'immagine del cambiamento, di ciò che muta, ed è soprattutto cambiamento perché partecipa all'eternità immutabile, della verità che non cambia e della Parola di Dio che non passerà. Le dodici stelle sulla sua corona indicano che è la Regina dei dodici Apostoli (sui quali è fondata la Chiesa e da cui proviene la Rivelazione) e delle Dodici Tribù di Israele, è la Regina dell'Antico e del Nuovo Testamento. All'altro estremo, nel primo libro della Parola di Dio, Genesi, nel suo terzo capitolo, c'è anche la donna, Eva. Tuttavia, nella frase di Dio al Serpente: "Metterò inimicizia tra te e la Donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe, Lei (nella versione della Vulgata latina) 47 calpesterà il tuo capo mentre tu le pedinerai il calcagno” (Gen 3,15), la Chiesa ha identificato la Donna che schiaccia la testa del Serpente con la Beata Vergine. Come si è scoperto, il Cielo stesso ha confermato questa interpretazione nella medaglia che la Madonna aveva coniato nel 1830: la Medaglia Miracolosa. Perciò è la Madre del Signore, la Beata Vergine Maria, apparsa alle Tre Fontane, la stessa che dà battaglia a Satana; quella che risplende della luce di Dio perché è nel seno della Santissima Trinità; quella che appare in tutta la Rivelazione Divina, all'inizio e alla fine. È lei che si fa conoscere come la Vergine della Rivelazione e viene ad allertarci, consolarci, incoraggiarci e guidarci in questo tempo finale.  

 Inoltre, ci sono molti elementi escatologici nei messaggi, cioè puntano decisamente alla fine dei tempi. Tra questi, la menzione dello sconvolgimento dell'universo e che il sole si oscurerà, con la sua doppia interpretazione cosmica e mistica (allusione alla perdita della fede nell'Eucaristia); raffreddamento della carità; oscurità delle coscienze; crescente male "segno che la catastrofe finale è arrivata"; una nuova devastante guerra mondiale; l'imminenza della giustizia divina e dell'ira sulla Terra; annuncio della persecuzione della Chiesa; profezia sul falso ecumenismo che è solo un raduno di religioni “ " un misto di eresie ed errori”; serio avvertimento sui cambiamenti nella dottrina; cospirazione contro la religione; annuncio di future potenti manifestazioni divine; il legame con Fatima; menzione di un mondo che morirà, interpretato non come la fine del mondo, ma la fine di un mondo, e del Regno che verrà sulla terra. E soprattutto, la rivelazione di chi è Maria, secondo la profezia di San Luigi Maria Grignion de Monfort sugli ultimi tempi, quando Dio rivelerà realmente chi è la Vergine, la sua missione protagonista alla fine della storia della salvezza.  

Un'altra forte indicazione escatologica appare nel passo del messaggio: “Vergini e vergini, chiunque serve Dio in spirito e non secondo la carne, portano su di loro parte delle piaghe che presto scenderanno sulla terra, lasciando ancora tempo ai peccatori di pentirsi..."Quella parte del messaggio - coloro che portano su di loro parte delle piaghe-fa una chiara allusione soprattutto alle anime vittime che se non si fermano rimandano il momento dell'ira di Dio perché assorbono il male scatenato da Satana e il grande caos, la confusione in cui il mondo è immerso. Indicazione escatologica, della fine dei tempi, perché concorda con l'interpretazione del passo dell'Apocalisse dove si dice che il Drago (Satana) vomitò come un fiume per trascinare via la Donna, cioè semina il caos e diffonde il male nella sua guerra contro la Beata Vergine e contro la Chiesa, “ma la terra venne in aiuto della Donna; la terra aprì la bocca e inghiottì il fiume vomitato dalle fauci del Drago” (Ap 12,16). Sono cioè le anime pure che pregano e fanno penitenza, in particolare le anime vittimizzate, sparse in tutto il mondo48 che assorbono con le loro sofferenze, generosamente unite alla Passione di Cristo, parte del male che temporaneamente ferma la mano della Giustizia di Dio dando tempo a nuove conversioni.  

 Infine, la vittoria dell'Agnello che, nel riassumere il contenuto dei messaggi, ci ricorda il passo dell'Apocalisse del capitolo 17, in stretta connessione con l'altro passo del capitolo 12. "Poi, avendo disprezzato (il Drago, il Serpente antico o Satana) contro la Donna, andò a fare guerra al resto dei suoi figli (la stirpe della Donna), quelli che osservano i comandamenti di Dio e osservano la testimonianza di Gesù” (Ap 12,17) “Questi (la stirpe del Serpente) faranno guerra all'Agnello, ma l'Agnello, perché è Signore dei Signori e Re dei Re, li vincerà in unione con i suoi, i chiamati, gli eletti e i fedeli (la stessa stirpe della Donna)” (Ap 17,14).   Molto presumibilmente, se non tutto o almeno parte di quanto sopra, ha portato il santo Papa Giovanni Paolo II a darle quel titolo di Santa Maria del Terzo millennio in Tre Fontane.  

 Quanto al collegamento con l'Eucaristia, la Madonna dell'Apocalisse ha severamente avvertito: "L'Eucaristia un giorno sarà profanata e la presenza reale di mio Figlio non sarà più creduta. False ideologie e teologie! "Purtroppo, questo messaggio non è rivolto a un futuro impreciso, o anche prossimo, perché è terribilmente attuale, mentre il modernismo sta irrompendo con forza (vedi il capitolo di Garabandal). D'altra parte, questo messaggio, che parla specificamente dell'Eucaristia, è complementare a quello originale quando dice: “Sacerdoti e fedeli saranno esposti a un pericoloso cambiamento in cui il mondo della perdizione lancerà un assalto con tutti i tipi di mezzi: false ideologie e teologie. "È, quindi, pensare che il cambiamento con cui l'Eucaristia sarà degradata ancora di più, fino a scomparire per quello che realmente è, verrà da una falsa teologia modernista, che in fondo non è teologia ma ideologia. Lo stesso dovrebbe essere inteso quando nel senso reale, ma anche in senso figurato, dice, nel messaggio del 15 agosto 1958, che “il sole si oscurerà.”  

 Un'altra allusione all'Eucaristia è il miracolo del sole o dei due soli, del 12 aprile 1980. Il miracolo, secondo la Beata Vergine, è stato fatto per risvegliare i non credenti alla fede vivente. È dopo la consacrazione, nella Messa di ringraziamento per il 33 ° anniversario dell'apparizione, che tutti devono fermarsi per quasi mezz'ora perché il miracolo di Fatima si sta riproducendo in cielo. Perché in quel momento liturgico, dopo la consacrazione? Perché ciò che è appena accaduto sull'altare, durante la consacrazione, è una grazia infinita nascosta ai sensi, è un mistero molto più grande della creazione di milioni di galassie. Il sole luminoso e potente che non nuoce alla vista è la figura della presenza di Dio davanti alla quale si può rimanere vivi perché è coperto dal velo più sottile del pane eucaristico.  

 Infine, Tre Fontane ci mostra come l'oscuramento della verità della presenza reale del Signore nell'Eucaristia, la sostituzione della vera e sana dottrina con false teologie, le profanazioni e i sacrilegi commessi contro l'Eucaristia siano intimamente associati come segni alla fine dei tempi.

P. Justo A. Lofeudo MSE

Il mio Cuore Eucaristico si mette a disposizione di tutti i miei figli perché :

 


Messaggio di Gesù a Maria dalle Filippine


Gesù: Il fuoco del mio Divino Amore era sulla Messa a cui partecipavi la sera. Il mio Cuore Eucaristico si mette a disposizione di tutti i miei figli perché :

È la fonte dell'Amore Divino,

Questa è la fonte della Verità

Questa è la fonte dell'amore disinteressato,

Questa è la fonte della Carità,

È la fonte della Luce.

Il cerchio che vi ho mostrato è una forma perfetta. In questa perfezione, tutto il mio gregge forma il grande cerchio della Speranza. Dal mio fuoco purificatore, non temere, perché io vengo a rinnovare la faccia della terra. Ti ho dato una panoramica, scrivi...

Io: Durante la Messa, quando si cantava il Padre Nostro, ci tenevamo tutti per mano(eravamo circa 200). E abbiamo cantato in Tagalog, la nostra lingua madre, e mentre partecipavo al canto, il Signore ha trasformato il mio sguardo come ha detto :

"Ecco un cerchio d'Amore, una comunità che vive in Me, unita a Me, Io in tutto e tutto in Me.  Tutti coloro che sono qui sono incommensurabilmente rafforzati dalle mie grazie invisibili. » 

Il mio sguardo era cambiato, e ora potevo vedere la nostra congregazione illuminata, eravamo tutti coperti dalla Sua luce – non potevo più vedere i diversi vestiti che tutti indossavano, né i diversi gruppi dell'assemblea-come le suore di La Salette sul lato superiore della cappella, e quelli degli altri gruppi di preghiera, molti dei quali erano estranei a me mentre alcuni appartenevano alla mia Società.

Eravamo in qualche modo tutti avvolti dalla luce, era come se tutti fossero vestiti di una veste di luce, più colore della pelle, tutti sembravano simili, tutti erano circondati dalla luce, e alla fine eravamo come coperti da una cupola di luce. E mi ha riempito di tanta gioia...... impressionante!

Non riuscivo più a cantare e urlavo di gioia... Voglio dire, senza rimanere in questa gioia fino alla fine, mi era stato dato un tocco di esso, e poi la mia visione normale è stata ripristinata.

Gesù: "Quando si forma un cerchio più grande, nello spirito di Unione, fraternità, Amore, eccomi in tutta la mia forza e gloria, purificando tutti voi, guarendo le vostre anime, trasformandovi tutti più perfettamente a mia Immagine.

Io: Ti ringrazio Signore per avermi mostrato perché abbiamo bisogno di pregare in gruppo, perché abbiamo bisogno di formare una comunità. Ora so, e da un conoscente non-bookish, perché i gruppi di preghiera sono così importanti.

Un cerchio più ampio è necessario per ottenere più grazie, guarigione, misericordia, amore divino, fuoco purificatore, carità per gli altri. Benedici, Signore, benedici i nostri gruppi e tutti i gruppi di preghiera in tutto il mondo, come ora so che tu fai.

Grazie Signore

venerdì 5 maggio 2010

LOTTA TRA SACRO E PROFANO.

 


AGONE MISTICO

 La lotta di oggi 


LOTTA TRA SACRO E PROFANO.


1. - “Uomo avvisato, mezzo salvato”. Il brano presentato in questa prima sezione fa parte dei messaggi che la Madonna ha affidato a don Stefano Gobbi. 70 Esso parla di una possibile e prossima “abolizione della Santa Messa”. Quello della sezione successiva, la sezione n. 2, è formato da un testo redatto nel 1931 – e accompagnato di un “Imprimatur” ufficiale – sul “valore della Messa come Sacrificio di espiazione”. Tramite questi due testi è facile capire quanto grande sia il privilegio dei cristiani che ancora possono partecipare alla celebrazione della Santa Messa. 

La Madonna ci avverte che i segni che precederanno e accompagneranno la Grande Purificazione che preparerà il ritorno di Cristo sono cinque. Il quarto parla di una eventuale abolizione  del santo Sacrificio della Messa, abolizione che potrebbe durare per tre anni e mezzo circa. 

«Rubbio, 31 dicembre 1992. 

“Il quarto segno è l’orribile sacrilegio compiuto da colui che si oppone a Cristo, cioè dall’anti-Cristo. “Entrerà nel tempio santo di Dio, e sederà sul suo trono facendosi adorare lui stesso come Dio”. “Un giorno vedrete nel luogo santo colui che commette l’orribile sacrilegio”. 71 

Il profeta Daniele ne ha parlato. Chi legge cerchi di comprendere. 

“Va, Daniele, queste parole sono nascoste e sigillate fino al tempo della fine. Molti saranno purificati, resi candidi, integri, ma gli empi continueranno ad agire empiamente. Nessuno degli empi intenderà queste cose, ma i saggi le comprenderanno. Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l’abominio della desolazione, ci saranno 1290 giorni. Beato chi aspetterà con pazienza e giungerà a 1335 giorni”. 72 

La Santa Messa è il Sacrificio quotidiano, l’oblazione pura che viene offerta al Signore in ogni parte del mondo, dal sorgere al tramonto del sole. Il Sacrificio della Messa rinnova quello compiuto da Gesù sul Calvario. 

Accogliendo la dottrina protestante si dirà che la Messa non è un sacrificio, ma solo la sacra cena, cioè il ricordo di quello che Gesù fece nell’ultima cena. E così verrà soppressa la celebrazione della Santa Messa. In questa abolizione del Sacrificio quotidiano consiste l’orribile sacrilegio compiuto dall’anti-Cristo. La sua durata sarà di circa tre anni e mezzo, cioè di 1290 giorni.” »

Se questo è quello che il prossimo futuro ci riserva, fra non molto la vera Santa Messa non sarà più celebrata nelle chiese attuali, ma di nascosto, nelle case private. Le nuove catacombe saranno nelle case private. È probabile che questo succeda quando sul Trono di Pietro siederà l’impostore, il falso Papa. 73

De Parvulis

Fin dalla creazione dell’uomo, non ho mai smesso un solo istante di vivere accanto a lui; e come Creatore e Padre dell’uomo sento come un bisogno di amarlo.

 


Messaggio di Dio Padre a Madre Eugenia E. Ravasio - Primo quaderno (10) 1932


Io vivo con gli uomini in un’intimità più grande che una madre con i suoi figli. Fin dalla creazione dell’uomo, non ho mai smesso un solo istante di vivere accanto a lui; e come Creatore e Padre dell’uomo sento come un bisogno di amarlo. Non è che Io abbia bisogno di lui, ma il mio Amore di Padre e di Creatore mi fa sentire questo bisogno di amare l’uomo. Io vivo dunque vicino all’uomo, lo seguo dovunque, lo aiuto in tutto, supplisco a tutto. Vedo i suoi bisogni, le sue fatiche, tutti i suoi desideri, e la mia più grande felicità è di soccorrerlo e di salvarlo. Gli uomini credono che Io sia un Dio terribile e che precipiti tutta l’umanità nell’inferno. Quale sorpresa alla fine dei tempi, quando vedranno tante anime, che credevano perse, godere l’eterna felicità in mezzo agli eletti!

Vorrei che tutte le mie creature avessero la convinzione che c’è un Padre che veglia su di loro e che vorrebbe far loro pregustare, anche fin da quaggiù, la felicità eterna. Una madre non dimentica mai la piccola creatura che ha messo al mondo. Non è ancora più bello da parte mia che mi ricordi di tutte le creature che ho messo al mondo? Ora, se la madre ama questo esserino che Io le ho donato, Io lo amo più di lei, perché Io l’ho creato. Quand’anche talvolta succeda che una madre ami meno il suo bambino a causa di un difetto che potrebbe esistere in lui, Io, al contrario, lo amerò ancora di più. E se lei potrebbe giungere a dimenticarlo o a non pensarlo che raramente, soprattutto quando la sua età lo avrà sottratto alla sua vigilanza, Io non lo dimenticherò mai! Io lo amo sempre, e anche se non si ricordasse più di me, suo Padre e Creatore, Io mi ricordo di lui e lo amo ancora.

Vi ho detto prima che vorrei darvi anche quaggiù la felicità eterna, ma voi non avete ancora capito questa parola della quale ecco il significato: Se mi amate e se mi chiamate con confidenza con questo dolce nome di Padre, voi iniziate fin da quaggiù a conoscere e a vivere l’amore e la fiducia che faranno la vostra felicità nell’eternità. E canterete in Cielo quest’amorevole fiducia in compagnia degli eletti. Non è questa una anticipazione della felicità del Cielo che durerà eternamente? Desidero, dunque, che l’uomo si ricordi spesso che Io sono là dove lui è. Che non potrebbe vivere se Io non fossi con lui, vivente come lui. Nonostante la sua incredulità, Io non cesso mai di essere accanto a lui. Ah! Come desidero veder realizzarsi il progetto che voglio comunicarvi e che è questo: l’uomo fino ad oggi non ha pensato affatto di fare a Dio, suo Padre, questo piacere. 


Verso sera Gesù arrivò a Kisloth, una città vicino al Monte Tabor. - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTA MADRE 

(Dall'inizio della vita pubblica di Gesù alla prima Pasqua) 



Verso sera Gesù arrivò a Kisloth, una città vicino al Monte Tabor.


Gesù lasciò il posto dei pubblicani dopo aver insegnato tutta la notte. Molti di loro volevano dargli dei doni, ma Lui non accettò i loro doni, alcuni Lo seguirono allo scopo di andare al battesimo di Giovanni. Gesù arrivò a Dotaim, vicino alla casa dove si trovavano quelle persone arrabbiate che avevano vissuto al suo primo passaggio da Nazaret. Mentre passavano, cominciarono a gridare il nome di Gesù e cercarono di uscire. Gesù disse al guardiano di liberarli, che era responsabile delle conseguenze.  Furono liberati, si calmarono, furono liberati dal loro male e lo seguirono. 

Verso sera Gesù arrivò a Kisloth, una città vicino al Monte Tabor. Vivevano molti farisei che si scandalizzavano nel vedere Gesù in compagnia di pubblicani, posseduti da demoni e da tutti i tipi di gente bassa. Gesù entrò nella scuola della città e insegnò il battesimo di Giovanni. Disse ai suoi compagni di riflettere attentamente prima di seguirlo, se potevano farlo, perché il suo modo e il suo modo di vivere non erano certo comodi o piacevoli. Ha detto loro alcuni esempi di costruttori: se uno voleva costruire una casa doveva pensare se il proprietario del campo lo permetteva; faccia prima amicizia e faccia penitenza; e se uno vuole costruirsi una torre, deve prima calcolare le sue spese. Disse altre cose che piacevano poco ai farisei. Non l'hanno ascoltato, ma piuttosto lo hanno pedinato; poi li ho visti provare tra loro che gli avrebbero dato da mangiare per spiare le sue parole e le sue espressioni. In realtà, hanno preparato una grande cena per lui in un luogo aperto. C'erano tre tavoli lì insieme, e a destra e a sinistra le lampade bruciavano. Al tavolo di mezzo c'era Gesù con alcuni dei suoi e i Farisei; il centro della stanza aveva il tetto aperto; ai tavoli laterali c'erano altri compagni di Gesù. Ci deve essere stata un'antica usanza in questa città che quando qualcuno preparava un banchetto per uno straniero, venivano invitati anche i poveri, dei quali erano molti dimenticati in città; poiché quando Gesù arrivò a tavola chiese immediatamente ai farisei dove si trovavano i poveri che avevano il diritto di partecipare. I farisei erano confusi e dicevano che questo non era stato osservato per molto tempo. Allora Gesù comandò ai suoi discepoli Arastaria, Cocharia, figli di Maraha, e Kolaya, figlio della vedova Ceba, di andare a cercare i poveri della città. Ciò causò grande scandalo tra i farisei e ammirazione nella città. Molti di questi poveri dormivano già. Ho visto i messaggeri svegliare queste povere persone nelle loro covacha, e ho visto molte immagini di gioia tra loro, che sono venuti alla chiamata. Gesù e i discepoli li accolsero e li servirono, mentre impartiva loro splendidi insegnamenti.  I farisei erano molto turbati, ma per il momento non poterono fare nulla, perché Gesù aveva ragione e la gente ne era contenta. C'è stato un grande movimento in tutta la città per questa novità. Quando questi poveri avevano mangiato, portavano ancora con sé qualcosa per coloro che erano rimasti a casa. Gesù aveva benedetto questi cibi e dopo aver pregato con loro, li esortò ad andare al battesimo di Giovanni.

C'è tanto, tanto Amore che voglio riversare su di voi, perché quelli di voi che Mi cercano, alla fine, avranno quell'incontro, ma io non voglio che sia alla fine.

 


Rosario – Messaggio UNICO


Messaggio di Dio Padre a J. V.


09 agosto 2023

Dio Padre parla.

Figlioli miei, vi ho già detto diverse volte che la Verità è una, ed è ciò che viene da Me, il vostro Dio.

Sì, sono un Dio amorevole, sopporto i vostri dolori, i vostri peccati, i dolori che Mi causate con i vostri peccati. Io sono un Dio Paziente, ma anche Giustiziere, la Mia Giustizia, quando viene data, è tremenda, ma è perché avete già superato i limiti della Pazienza del Mio Amore.

Miei piccoli, siete in un tempo di Purificazione, e tutti coloro che non hanno seguito, che non hanno vissuto la Mia Verità, la Verità che vi è stata data fin dall'Antico Testamento, la Verità che Mio Figlio è venuto a darvi Personalmente, Mio Figlio, la Verità con cui il Mio Spirito Santo vi guida dentro di voi, non avete saputo approfittare di tutto ciò che vi è stato dato.

Nessuno entra in Cielo se non vive nella Verità. La Verità vi porterà sempre Pace, Armonia, Amore, Saggezza e, cos'è che vi manca, appunto, per vivere correttamente? Saggezza divina. State vivendo secondo le linee guida datevi da Satana. Vivete nell'errore e nel terrore, nei peccati che aggravano ulteriormente la vostra presenza davanti a Me.

Vivete in molto male, tutto ciò che state vivendo vi sta portando al caos mondiale. Questo non significa vivere nelle Mie Verità o nel Mio Amore. Che cosa è venuto a portarvi principalmente mio Figlio? Amore. E da lì deriva tutto il resto, piccoli Miei.

La vostra perfezione nell'anima, la perfezione alla quale dovete raggiungere, è che la vita nell'Amore e nell'Amore ha molte sfaccettature, ma tutte portano quell'armonia, quella Pace, quel silenzio intimo, che vive con Me. Voi stessi potete, Io sarò in grado di dire, inventare, molteplici modi in cui il Mio Amore si manifesta in voi, ma vi lascerà sempre la Pace, vi porterà a quegli stadi mistici e amorevoli con Me, il vostro Dio. Questo è ciò a cui dovete arrivare, Miei piccoli.

Se aveste veramente questo grande desiderio, di vivere nel Mio Amore, nella Mia Saggezza, nella Santità, potreste prendervi un po' di tempo in qualche momento della giornata e, come dicono le Scritture, chiudervi nella vostra stanza, nella vostra stanza, parlando con Me, dimenticando il Mondo, in breve, perché Io Sono più del Mondo intero.

La Mia Saggezza è ciò di cui avete bisogno, Miei piccoli, per vivere, veramente, come Io desidero che viviate, d'ora in poi, perché è così che si vive nel Regno dei Cieli.

In Cielo, tutto è armonia, tutto è bellezza, tutto è Amore, tutto è Luce (Lingue...) Gli Angeli, i Santi, godono della Mia Presenza, le estasi d'Amore sono abbondanti, Io sono il vostro Dio e così acconsento alle anime, con estasi amorevoli, che voi godrete, alcune, già da ora sulla Terra, ma che godrete, eternamente, nel Regno dei Cieli.

Mettete, piccoli Miei, ora, il vostro desiderio di essere con Me nel Regno dei Cieli e chiedeteMi di prepararvi d'ora in poi a raggiungere il vostro destino eterno, che è il Regno dei Cieli. Fate tutto il possibile, prima di raggiungerMi, per salvare molte anime, affinché questo vi dia molto più piacere, perché queste anime vi accompagneranno davanti a Me, e vi chiederanno di ottenere un posto più bello e più vicino al Mio Cuore.

Ho tante cose belle da darvi, piccoli Miei! Cercateli, andate al Mio Spirito Santo, affinché vi conduca sul sentiero giusto, perfetto, il sentiero che va direttamente al Mio Cuore, Miei piccoli.

C'è tanto, tanto Amore che voglio riversare su di voi, perché quelli di voi che Mi cercano, alla fine, avranno quell'incontro, ma io non voglio che sia alla fine.

Questo sarà il vostro premio eterno, ma chiedeteMi e chiedete al Mio Spirito Santo, di andare ora, conducendovi a quella gioia d'ora in poi, e che, vedendo tutti quelli intorno a voi, e vedendovi avere quella gioia, nonostante tutto ciò che accade intorno a voi, desideriate avere anche quella gioia e possiate dargliela, la via, spiegatevi come raggiungerMi, e gioiterete, Miei piccoli, della salvezza di molte anime che Mi darete.

Vi ho chiesto molte volte: "DateMi anime, ho sete di anime", per favore datemi, piccoli Miei, quel gusto; perché vi ho dato tanti piaceri, tanti desideri, ho esaudito molti, molti dei vostri gusti terreni, vi ho tirato fuori da problemi molto forti, datemi, allora, almeno, un po' di quello che chiedo a voi, che siete anime, anime per la loro salvezza.

Grazie, piccoli Miei.

Tre sono le armi dei fedeli

 


1. Tre sono le armi dei fedeli: la pienezza della sapienza, che è come la fionda di Davide, dalla quale sono scagliate le pietre del pensiero; la costanza della pazienza, che è come il bastone di Davide, dal quale i lupi rabbiosi sono respinti; l’abbondanza della carità, che è come la bisaccia di Davide, dalla quale sono estratte le preghiere.

San Bernardo di Chiaravalle


IL MIO TI AMO NEL TUO VOLERE È PER TE, MAESTÀ SUPREMA!

 


Fondendomi, mio dolce Gesù, nel Santo tuo Voler Divino, vengo a ricambiarti col mio piccolo amore di tutto ciò che hai fatto nella Redenzione e, volando nella tua Volontà, scendo nel fondo di ogni Sacramento che per noi Tu hai istituito, per darti, in ognuno, il mio piccolo ricambio di amore. Ma, quante tue lacrime segrete vi trovo e quanti sospiri amari e gemiti soffocati dello Spirito Santo per le tante disillusioni dell’Amore Divino! Amor mio, Gesù, nei tuoi Sacramenti Tu vuoi continuare la tua Vita in mezzo ai figli tuoi, qui sulla terra, ma ahimè, quanti dolori Ti riservan le creature in ciascun Sacramento! Ed io, nel tuo Volere, mi associo ai dolori tuoi per darti il mio piccolo ricambio d’amore per tutto ciò che Tu hai fatto e soffri per noi. Perciò, vengo a consolare il gemito grande del tuo Amore Divino in ogni tuo Sacramento! Vengo a mettere il mio grazie e Ti benedico, lì dove ogni neonato viene battezzato e col Battesimo Tu gli restituisci l’innocenza ritrovando il figlio tuo e restituendogli i diritti perduti sulla Creazione; metto il mio grazie e Ti benedico sul tuo sorriso d’amore mentre gli metti in fuga il nemico affinché non abbia più diritto su di lui e lo affidi agli Angeli mentre tutto il Cielo gli fa festa. Ma subito devo mettere il mio dolore e perdono sul grande tuo dolore nel vedere in quel battezzato un tuo prossimo nemico, un novello Adamo e, forse, pure un’anima perduta! Ed anche metto il mio gemito amoroso a far compagnia ai gemiti dolenti del tuo Amore che vede troppe volte che anche il ministro stesso del Sacramento nel battezzare non lo fa col dovuto rispetto, dignità e decoro che si conviene al Sacramento che contiene la nuova rigenerazione, e si sta più attenti ad una bagatella o ad una scena qualsiasi che ad amministrare un Sacramento divino! Io metto allora su ogni Battesimo il mio dolore, perdono e Ti amo, per consolarti e darti il mio ricambio d’amore.

Continuando, o mio dolce Gesù, a girare nella tua Volontà per tenerle compagnia negli atti della Grazia, passo al Sacramento della Cresima dove vedo che Tu, con questo Sacramento, ridoni il coraggio alla tua creatura e le restituisci le forze perdute per renderla invincibile a tutti i nemici ed alle sue stesse passioni, e la metti tra le tue milizie affinché militi per l’acquisto della Patria Celeste. Su ogni atto di questo Sacramento metto il mio grazie e Ti benedico!, o Spirito Paraclito, mentre Ti vedo ridonare alla tua creatura il tuo bacio amoroso e le prodighi mille carezze esibendoti compagno della sua carriera. Ma, il mio dolore e perdono scorre subito sui tanti tuoi sospiri amari, o grande Consolatore, quando, in cambio, molte volte Ti senti restituire il bacio del traditore e disprezzare le tue carezze, mentre l’anima fugge dalla tua compagnia! E quanti tuoi gemiti e quanta attesa per il ritorno della tua creatura, e quante tue voci segrete al cuore a chi fugge da Te! Ma tutto invano! Io vengo allora a tenerti compagnia, o Spirito Santo Amore, e metto il mio bacio, il mio ricambio di Ti amo su ogni tuo gemito, e piango insieme a Te per tanta sconoscenza!


Oggi Gesù ci fa una richiesta: preghiera quotidiana per la Santa Chiesa.

 


Messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais domenica 17.09.2023
festa per il 36° anniversario delle apparizioni (che è il 19 settembre)


Cari figli,
è una gioia per il mio Cuore di Madre della Pietà poter essere qui presente in corpo e anima, guardare i figli, sentire tutto l’amore di Dio presente in mezzo a noi, nei nostri cuori e anime, poter respirare la Misericordia di Gesù che è su di noi.

In questo pomeriggio state ringraziando Dio – e anch’io, Maria, sto ringraziando Dio – per la mia presenza in questa Valle scelta dal Cielo. Il Brasile è stato scelto dal Cielo per portare tante benedizioni, tanta pace, tanta gioia. Perché il Cielo ci porta la gioia anche nelle battaglie terrene. Dove arriva Dio arriva la gioia, rimane e fa meraviglie in ciascuno di noi.

In quest’anno ho chiesto tanto a Gesù di darci la sua misericordia. Quanto ho pregato Gesù per voi! Quando guardo i miei figli vedo tanta tristezza, tanta mancanza di fede. Le cose di Dio vengono dimenticate. Il popolo di Dio, che è la Chiesa di Gesù, non prega per la Chiesa. La Chiesa è una famiglia. Gesù ci dice che il demonio cercherà di distruggere la famiglia e oggi sta cercando di distruggere la nostra bellissima famiglia che è la Chiesa.

Ma il demonio non riuscirà a distruggere questa famiglia, perché esiste un esercito che Dio ha creato sulla terra insieme alla propria Madre: la Madre della Pietà, la Madre di tutti i titoli. E questo esercito sono figli che tengono il rosario in mano e pregano. Non è un esercito qualunque, è l’esercito pronto per vincere il demonio. Non è un esercito debole, è un esercito forte, un esercito coraggioso, un esercito fedele!

Stiamo vivendo questa battaglia da tanti anni, soprattutto qui in questo santuario. La Valle è un santuario edificato nell’umiltà della Misericordia, che è Gesù Cristo. Io sento che la Valle dell’Immacolata Concezione – Santuario della Madre della Pietà, Santuario delle Famiglie – esala il profumo della Misericordia di Dio. Io vedo questa Misericordia, pur sapendo che qui ci sono figli che hanno ancora tanto da imparare quanto a silenzio, fede, umiltà, perseveranza, ma nessuno può togliere quello che il Cielo vi ha donato, che è la grazia del Cuore di Gesù Misericordioso. In tutto, qui, vediamo i raggi della Misericordia di Gesù per noi: la fraternità, l’unione, la famiglia.

Quando arrivate qui, arrivate nella Casa della Madre di Dio e siete accolti in un modo molto semplice ma molto bello, con amore. Non esiste accoglienza migliore dell’amore. Puoi avere una ricchezza terrena immensa, ma se non c’è amore sarai povero. E qui in questa Valle noi abbiamo l’amore. Tutto qui è frutto dell’amore. Il primo amore è quello di Dio per noi; il secondo amore è quello di ciascuno di noi, membri dell’esercito di Dio.

Dio ha avuto bisogno di una famiglia che aprisse le porte della propria casa, ha avuto bisogno di questo piccolo luogo semplice per farlo diventare il Santuario delle Famiglie qui sulla terra. È una promessa di Gesù Misericordioso. Egli aveva detto che, in questi tempi finali, la famiglia avrebbe vinto la malvagità del demonio. Allora Dio ci ha messi qui per pregare, per vivere l’abbandono totale, la fiducia totale.

La prima fiducia è stata quella di questa famiglia: Dio ha scelto i loro terreni affinché aprissero le porte dei loro cuori con amore, durante tutti questi anni, per la realizzazione dell’opera di Dio. Pensa un momento: se Dio scegliesse la tua famiglia, tu avresti questa forza, questa fede, questa fiducia? Improvvisamente la tua casa non è più la tua casa, la tua famiglia non si limita più ai tuoi figli, in un attimo diventa il mondo, il Brasile. Tu saresti pronto per questo sì, per la realizzazione del piano di Dio? Questa famiglia venne preparata molto prima di quanto potesse immaginare. Dio aveva preparato questa fraternità.

Gesù Misericordioso disse che Dio avrebbe realizzato la sua opera nel cuore di uomini, bambini, giovani: un esercito familiare. E noi troviamo questo esercito familiare in questo fazzoletto di terra dal quale io, Maria, vedo esalare il profumo della misericordia di mio Figlio Gesù Cristo. La Valle è di Gesù Misericordioso. Questa Valle è più che della Madre della Pietà, è del Figlio Misericordioso. Io sento questo potere di Gesù affidato a ciascuno di voi, qui, per la realizzazione del piano di Dio in questi tempi di battaglia.

La nostra battaglia oggi è difendere Gesù Cristo. Noi siamo la Chiesa di Gesù, noi siamo qui per risollevare con prontezza la fede del popolo di Dio, questa fede che si sta esaurendo per pigrizia, per mancanza di coraggio, per mancanza della luce dello Spirito Santo nella vita di ciascuno. Qui camminiamo tenendoci per mano con Cristo, che è la Misericordia dei nostri tempi, l’ultima tavola di salvezza. E oggi Gesù ci fa una richiesta: preghiera quotidiana per la Santa Chiesa. Non ci chiede di pregare solo un giorno, ma di pregare tutti i giorni per la Santa Chiesa. Tutti i giorni, figli! Quando pregherai per la Santa Chiesa, rifletti sulle parole della Madre di Dio. Chi è la Chiesa? Siamo tutti noi.

Quale ricchezza c’è nella Chiesa! Pensa a quel santo del quale sei devoto. Ognuno ha un santo preferito, la Chiesa ha una ricchezza di santi. Ognuno porta con sé nel cuore la devozione a un santo, a una persona che fu fedele a Dio, che onorò la Parola di Dio, che diede la vita per le cose di Dio. Anche oggi possiamo incontrare persone che stanno onorando la Parola di Dio, dando la propria vita per l’opera di Dio, camminando verso una fede sapiente, vera, fedele. Come Gesù ha detto: senza esagerazione. La fede non è fanatismo, la fede è un nutrimento che rafforza la nostra anima. Dovete dirlo tutti i giorni: “la fede è un alimento che fortifica la mia anima”.

Attraverso la fede ottieni il miracolo. Chi è qui oggi per testimoniare un miracolo lo testimonia attraverso la fede, chi è qui oggi cercando un miracolo lo otterrà attraverso la fede e lo testimonierà attraverso la fede. Dio farà miracoli. La misericordia di Dio è un miracolo. Riceverete tutti i miracoli dei quali avete bisogno, ma ciò di cui hai più bisogno oggi è la tua conversione, il miracolo maggiore oggi è la conversione. Chiedi a Dio la tua conversione! Perché tante volte ottieni un miracolo da una malattia ma ancora non ti converti, attraversi la sofferenza di un’epidemia ma ancora non ti converti, incontri difficoltà materiali e ancora non cerchi la conversione. Il maggiore miracolo è la tua conversione!

Gesù ci parla del potere della fede. La fede muove le montagne e muove gli uomini. Allora oggi la maggiore richiesta che faccio a Gesù, come Messaggera di Gesù qui, è la conversione del popolo di Dio, la conversione del Brasile, la conversione di tutta l’umanità. Perché nel momento in cui vi convertirete vedrete su questa terra una nuova terra, vedrete il Trionfo del mio Cuore Immacolato.

Se riflettete, oggi la conversione è difficile, ma non è impossibile per le ginocchia che si piegano, pregano e chiedono la conversione. E io so che qui esistono figli che sono su questo cammino fin dal primo momento, con fede. Fin dal primo momento in cui Dio ti ha chiamato tu sei qui con fede. Qui vedo pellegrini che vengono sempre a nutrire il loro cuore, sono sempre qui, per essi è sacro venire in pellegrinaggio alla Casa della Madre della Pietà. Voglio dirvi: figli, voi siete l’esercito della Madre di Gesù! Voi siete con me ed io sono con voi, e Gesù è con noi. Noi siamo con il Cielo, con la Santissima Trinità, abbiamo la gioia di conoscere questo luogo benedetto da Dio e quando siamo qui veniamo benedetti da Dio. Tutto quello che riceviamo qui è benedizione di Dio, tutto quello che riceviamo qui è misericordia di Dio.

Dio vi sta preparando per un grande dono qui in questo luogo. Basta che il vostro “sì” sia di conversione. Vedrete grandi conversioni in questo santuario, grandi grazie, perché qui esiste un esercito che aiuterà a risollevare la fede del popolo di Dio. A partire da oggi, pregate quotidianamente per la Santa Chiesa, che siamo tutti noi. Perché ciò che il demonio vuole distruggere è la famiglia più bella che avete, la Chiesa, che è Gesù Cristo, tutti noi.

La Chiesa è bellissima! Gli angeli vi proteggono. Dio ci ha fatto dono di una Chiesa ricca di grazie, di benedizioni, di indulgenze, di miracoli. Tanti miracoli Dio opera e realizza nella vita dei suoi figli amati e il maggiore miracolo è stata la salvezza che Gesù ci ha dato. Egli ha tolto l’uomo dal peccato e gli ha dato il perdono. Vive nel peccato solo chi vuole viverci, perché Gesù è il Perdono. Quando il tuo cuore è sporco, la tua anima è sporca, Gesù è Colui che riesce a lavare questo cuore, quest’anima. Basta che ti avvicini a lui ed Egli laverà il tuo cuore e la tua anima.

Oggi siete qui nell’anno della giustizia divina, nell’anno della misericordia di Dio, e state vivendo una festa tranquilla. Guardate la differenza, anno dopo anno, della festa di ringraziamento per la mia presenza qui in corpo e anima: ogni anno è stato di maggiore approfondimento nella fede. Adesso è il tempo della fede. Mi dispiace per quei figli che non hanno la gioia di vivere questa fede, di essere questo esercito, di essere uniti con la Madre della Pietà, di essere l’esercito che abbatterà tutte le malvagità e le trappole del demonio.

Perché la nostra missione è fare la volontà di Dio, non la nostra, ma la volontà di Dio. Noi siamo i servi del Signore e il Signore compie in noi la sua santa volontà. Tutti i lavoratori qui della messe del Signore lavorano per il regno di Dio, per il trionfo del mio Cuore. Ogni momento in cui pregate, state distruggendo tutto ciò che è male sulla terra. E oggi la malvagità del demonio sulla terra è grande, figli! Per questo è difficile arrivare a un santuario di benedizioni, è difficile fare un’esperienza di benedizione. La Valle è una benedizione, perché Dio qui ci ha insegnato a vivere una fede concreta, una fede basata sulla roccia. Qui vediamo il miracolo, la moltiplicazione non soltanto del pane per il corpo, ma del nutrimento dell’anima. La Parola di Dio ci edifica e noi lavoriamo per il regno di Dio.

Quanti apostolati bellissimi avete formato! L’apostolato della preghiera, della famiglia, dei bambini, dei giovani, della lotta per la vita umana, della misericordia, del rosario, del Bambino Gesù di Praga. Quante cose belle avete messo in pratica, affinché il mondo e il Brasile le conoscessero. Perché Dio conosce il vostro cuore, Egli sa dove pianta un seme. La grande missione che abbiamo qui è essere frutti buoni. Non importa la quantità. L’uomo si preoccupa tanto della quantità, mentre Dio si preoccupa della qualità. L’essenza dell’opera di Dio è nel tuo cuore forte, fedele, che vince le prove, che vince le critiche. Quante persone spesso vi hanno detto: “ma cosa cercate nel Santuario della Madre di Dio, perché andate lì?”.

Perché l’uomo vuole sempre vedere le cose con gli occhi. Gli occhi sono stati fatti per vedere la natura che Dio ha creato, ma il cuore e l’anima sono stati fatti per vedere Dio. Gli occhi sono gli occhi della tua fede. Gli occhi della tua carne possono vedere il miracolo più grande, ma spesso comunque non ti converti. Oggi in mezzo a voi c’è qualcuno che riesce a vedermi con gli occhi, ma mi ama con il cuore. Se mi guardasse soltanto con gli occhi non vivrebbe la volontà di Dio. È necessario vedere più che con gli occhi umani, è necessario amare la missione con il cuore. Chi ama la missione, la compie. Quanti videro Gesù e non credettero? Coloro che amarono Gesù non ebbero bisogno di vederlo: lo seguirono.

Allora la vita è una missione. I vostri occhi sono gli occhi della fede, dell’anima. È nell’anima che lo Spirito Santo agisce, è nell’anima che Dio abita, è nell’anima che, nel momento di questo messaggio, lo Spirito Santo scende su tutti noi e la Parola di Dio si fa fondamento. E voi uscite da qui come un esercito orante, perseverante e fedele. Adesso la nostra battaglia è vivere la giustizia di Dio, è costruire la giustizia di Dio e fare in modo che il mondo si salvi per la giustizia di Dio.
Coraggio! Io Maria sono con voi fino al momento in cui sarà volontà di Dio – Padre, Figlio e Spirito Santo.
In questo momento voglio benedire tutti voi e chiedere a Gesù di renderci servi fedeli e perseveranti.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
possiamo sentire Gesù che ci benedice nel momento in cui gli chiedo di benedire i fiori, che riceverete come dono della Madre di Dio.

Quando Dio mi ha inviata, all’inizio della mia presenza qui in corpo e anima, Egli mi fece portare in mano dei fiori, che simbolizzavano i figli, la misericordia di Dio sui figli, il giardino di Dio che è la famiglia di Dio, la Santa Chiesa, le vostre famiglie. E quando chiedo a Gesù di benedire questi fiori, sempre gli chiedo che ciascuno ottenga la grazia della quale ha bisogno. Perché non sempre la grazia che volete ottenere è quella della quale avete più bisogno. Cosa significa guarigione? Significa guarigione del corpo, dell’anima. Cosa significa liberazione? Liberarti da tutto ciò che ti turba: i cattivi pensieri, le afflizioni, le ansie, la tristezza. Ci sono figli qui che oggi sono distrutti dalla tristezza, non riescono a superare i momenti di perdita, non riescono a superare i momenti difficili.

Allora è necessario che Gesù vi porti questa liberazione, vi aiuti a superare questi momenti. Tutto è del Padre, tutti voi che siete qui siete di Dio.

L’esorcismo è la grande grazia di ricevere la guarigione ed essere liberato. Quando Gesù benedice le rose, i petali, affinché tu riceva guarigione, essa può essere sia una guarigione del corpo, sia una guarigione dell’anima. La liberazione è liberarti da tutto ciò che oggi ti porta sofferenza. E l’esorcismo è la guarigione e la liberazione totale. Tutti voi, in verità, avete bisogno di queste tre grazie: guarigione, liberazione ed esorcismo. Quando chiedo a Gesù di benedire i fiori, è perché attraverso questi piccoli petali, così semplici, arrivi a voi la grazia.

Gesù stesso ha detto: “sono la brezza leggera”. Poteva dire “sono il vento forte”, ma ha detto “sono la brezza leggera”. Dio sempre agisce nella natura e sempre parla con noi attraverso la brezza leggera. Allo stesso modo Dio arriva anche a te che vieni qui in questo santuario, attraverso i piccoli petali di una rosa. La rosa simbolizza la bellezza del giardino terreno, e voi figli siete il giardino di Dio. La bellezza di Dio sono i figli di Dio. Allora questi petali sono un grande dono di Dio per voi. Come la brezza leggera, i petali sono per fortificarci, perché abbiamo bisogno della presenza di Dio, vogliamo essere toccati da Dio. Il maggiore contatto con il Cielo è Gesù Eucaristico: questo è il miracolo completo! Oggi avete ricevuto Gesù nell’Eucaristia: Gesù sta vivendo in te, i miracoli stanno accadendo in te!

Per questo Gesù vi sta chiedendo di pregare per la Santa Chiesa, che sta attraversando un momento difficile. Per questo vogliamo pregare. Non riuscirai a sopravvivere alle sfide che verranno senza Gesù Eucaristico. Il maggiore segno di Dio è Gesù Eucaristico, non ne esiste un altro.

Il maggiore dono di Dio sono le sue benedizioni. Dunque è una benedizione per noi questo dono di Gesù Eucaristico, che sono questi piccoli petali per accompagnarti nella tua vita, nelle tue difficoltà, affinché tu possa sentire un po’ dell’immenso amore di Gesù Misericordioso per te. È un dono che Dio ha concesso a questa Valle: la grazia di poter seminare fiori sulla terra. In mezzo a tante spine, Dio vuole che vediamo i fiori, il profumo dei fiori.

Che Dio vi benedica! Pregate per questi 36 anni di vita missionaria, della Madre Missionaria, Madre della Pietà, dei figli missionari, figli della Madre della Pietà. Che Dio vi conceda tanta forza, che voi non vi sentiate deboli ma forti. Adesso è ora di essere forti, adesso è il momento di essere saldi, stiamo quasi per ricevere il dono. Allora dobbiamo avere questa perseveranza.

Che Dio benedica oggi e sempre tutti noi.

Faccio gli auguri a chi compie gli anni. Dio ti ama! Valorizza la tua vita, il tuo sì, valorizza la tua missione, sii fedele a Dio. Il più grande tesoro oggi è poter servire il Signore e dire “Noi siamo i servi del Signore”.

Ecco la Serva di Dio.