martedì 31 agosto 2021

Il Terzo Segreto è composto da due testi distinti

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Fatto n.10: 

Documentazione a sostegno del Fatto n.10 –  

Il Testo n.1 spiega la visione.

Nella quarta memoria di Suor Lucia si legge che, durante  l’apparizione della Madonna del 13 giugno 1917, Suor Lucia aveva  chiesto alla Madonna di portare i tre fanciulli in Paradiso. La Madonna  aveva risposto:

Sì, Giacinta e Francesco li porterò presto. Ma tu resterai qua  ancora per un po’. Gesù vuol servirsi di te per farmi conoscere e  amare. Egli desidera stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore  Immacolato. A chi l’abbraccia, prometto la salvezza...392 

Suor Lucia passava quindi a descrivere la visione corrispondente,  che i tre veggenti ebbero la grazia di vedere non appena la Madonna  terminò di pronunciare le suddette parole – parole che spiegano il  significato della visione:

Non appena la Madonna ebbe finito di pronunciare queste  parole, Ella aprì le Sue mani e per la seconda volta, ci comunicò i  raggi della immensa luce. Vedevamo noi stessi in questa luce, quasi  fossimo immersi in Dio. Giacinta e Francesco sembravano essere  avvolti in quella parte della luce che saliva verso il Cielo, mentre io mi trovavo nella parte che si riversava sulla terra.393

Ecco la dimostrazione che quando la Madonna dona una visione  ai fanciulli, Ella ne spiega loro il significato. Persino Nel MDF possiamo  leggere la descrizione di Suor Lucia [presa dalla sua terza memoria]  della visione dell’inferno, che i tre pastorelli ricevettero durante  l’apparizione della Madonna del 13 luglio 1917:

La Madonna ci mostrò un grande mare di fuoco che sembrava  trovarsi sotto la terra. Immersi in questo fuoco vedemmo demoni e anime in forma umana, simili a tizzoni trasparenti, anneriti o  bruniti dal calore, che galleggiavano in quella conflagrazione, a  volte sollevati in alto dalle fiamme che scaturivano dai loro stessi  corpi insieme a grandi nuvole di fumo, a volte ricadendo da ogni lato come faville di un immenso incendio, senza peso o equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione, che ci terrorizzarono e ci fecero tremare di paura. I demoni si distinguevano per la loro  terrificante e ripugnante somiglianza con animali spaventevoli e  sconosciuti, tutti neri e trasparenti. La visione durò solo un istante.  Non potremo mai ringraziare a sufficienza la nostra gentile Madre  celeste per averci preparato a questa visione promettendoci,  durante la Sua prima Apparizione, che ci avrebbe condotti con Sé in Paradiso. Altrimenti, penso che saremmo morti di paura e di terrore.394

Dopo questa descrizione, Suor Lucia prosegue riferendoci le parole  usate dalla Madonna per spiegare il significato della visione, anche se  era piuttosto ovvio che si trattava della visione dell’inferno:

Avete visto l’inferno, dove finiscono le anime dei poveri  peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire in tutto il mondo la  devozione al Mio Cuore Immacolato. Se ciò che vi dirò sarà fatto,  molte anime saranno salvate e ci sarà pace.395

Quindi, benché i fanciulli sapessero bene cosa avevano visto, la  Madonna glielo spiegò lo stesso: “Avete visto l’inferno.” Ancora una  volta, quando la Madonna dà una visione ai fanciulli, ne spiega loro il  significato. 

Invece della descrizione di una visione accompagnata dalle parole  di spiegazione della Madonna, l’MDF fornisce solamente la descrizione  di un’ambigua visione che contiene, tra le altre cose, questa frase:

Dopo le due parti che ho già spiegato, abbiamo visto al lato  sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una  spada di fuoco nella mano sinistra... sotto i due bracci della Croce  c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella  mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso  irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.396

Questo testo del Terzo Segreto non contiene tuttavia alcuna  parola della Madonna. Perché la Madonna spiegò una cosa così ovvia  come la visione dell’inferno, ma non fornì alcuna parola per spiegare  quest’oscuro passaggio pubblicato dal Vaticano? 

Va fatto notare che subito dopo le parole “In Portogallo si conserverà  sempre il dogma della fede ecc.”, la Madonna aveva detto a Suor Lucia:  “Questo non dirlo a nessuno. Sì, puoi dirlo a Francesco.” La parola “questo”,  ovvero ciò che può essere detto a Francesco, si riferisce all’ultima cosa  detta durante la visione. Se si trattava solamente di una visione, senza  spiegazioni, allora Francesco non aveva bisogno che gli venisse detto  niente, perché lo aveva appena visto da sé. Ma se “questo” si riferisce  alle parole pronunciate dalla Vergine in spiegazione della visione, allora  Francesco ne aveva bisogno e come, poiché - come sappiamo - egli non  poteva udire la Madonna durante le apparizioni di Fatima. Francesco vide  ma non udì, e quindi avrebbe dovuto essere informato delle parole che la  Madonna aveva detto in spiegazione della visione. 

Non si può seriamente asserire che la frase “Sì, puoi dirlo a  Francesco” si riferisca alle parole che la Madonna aveva pronunciato  durante la seconda parte del Segreto. La frase “questo non devi dirlo a  nessuno. Sì, puoi dirlo a Francesco” segue immediatamente le parole:  “In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede ecc.”.397 È chiaro,  quindi, che quell’“ecc.” indica le parole che non erano ancora state  messe per iscritto da Lucia, e che quest’ultima poté dire verbalmente a  Francesco. Queste parole appartengono chiaramente al Terzo Segreto,  che fu messo per iscritto solamente molti anni dopo, nel 1944, su ordine  del Vescovo di Fatima.

Conclusioni in merito al Fatto n. 10: 

Dove sono le parole con cui la Madonna spiega il significato della  visione? Se la Madonna non avesse detto nulla per spiegare una tale  visione, un simile comportamento sarebbe in contrasto con quello  seguito nel corso delle precedenti apparizioni. Visto che l’autorità del  magistero – ovvero un pronunciamento formale da parte del Papa o di  un Concilio– non ha imposto alcuna specifica interpretazione di questa  visione, e in assenza di una grazia speciale per comprendere da soli il  significato della visione, ci sembra ancor più verosimile il fatto che la  Madonna abbia fornito Ella stessa la spiegazione della visione del Terzo  Segreto di Fatima. Di questa spiegazione autentica della Madonna  abbiamo tra l’altro un assoluto bisogno.

 Lo stesso Cardinale Ratzinger, infatti, ha ammesso nel MDF che  i suoi stessi commenti sono un semplice tentativo di interpretare la  visione del Terzo Segreto.

In quanto segue quindi si potrà solo cercare di dare un  fondamento in maniera approfondita a questa interpretazione a  partire dai criteri finora sviluppati.398 [enfasi aggiunta]

Il Cardinale Ratzinger ha inoltre confermato, durante la conferenza  stampa, che non è stata imposta alcuna particolare interpretazione della  visione. Ecco cosa pubblicò il Washington Posti del 1 luglio 2000: 

Ratzinger, a cui è stato chiesto di commentare l’interpretazione del Papa della visione, ha detto che non vi è “nessuna interpretazione  ufficiale” e che il testo non costituisce un dogma.399

È evidente che la Vergine non avrebbe mai consegnato ai tre  pastorelli un messaggio così oscuro che persino il capo della CDF poteva  solo tentare di “interpretare”, mentre il resto del Messaggio di Fatima  non è soltanto chiarissimo, ma è pienamente spiegato dalle parole stesse  della Vergine, in tutti i suoi aspetti visionari – persino quando si tratta  dell’ovvia visione dell’inferno.

Per di più, la probabilità che la Madonna abbia fornito una  spiegazione dettagliata della visione del Terzo Segreto diventa certezza  sulla base dell’evidente falsa “interpretazione” data da Sodano/ Ratzinger/Bertone – e cioè che la visione di un Papa e di molti altri  membri della gerarchia, uccisi da dei soldati, non è altro che la visione  del fallito attentato alla vita di Papa Giovanni Paolo II, compiuto nel  1981. C’è poi l’incredibile “interpretazione” della devozione, da parte  del Cardinale Ratzinger, che è quasi blasfema, per la quale il Cuore  Immacolato viene ridotto al “cuore immacolato” di chiunque eviti il  peccato, ed il trionfo del Cuore Immacolato viene ridotto al fiat di  Maria, avvenuto 2000 anni fa.

Questo, ovviamente, è del tutto falso. La Madonna di Fatima  aveva sicuramente previsto queste menzogne ed aveva sicuramente  fornito una spiegazione definitiva della visione, per combatterle. La  Madre di Dio non può tollerare oltre l’esistenza di una simile, scorretta  interpretazione del Proprio Messaggio. Ciò non fa altro che rendere  ancor più urgente la rivelazione della vera interpretazione della visione  che si trova, ne siamo moralmente certi, nelle parole mancanti della  Vergine – parole che, con tutta probabilità, fanno seguito a quel famoso  “ecc.”.400

Conclusione finale basata sulle prove

In conclusione, ancor prima delle rivelazioni del 2006-2007 (e,  dopo di queste, in modo assolutamente indubbio), tutte le prove  dimostravano ampiamente l’esistenza di due manoscritti:

Il primo consiste in 62 righe di testo, originariamente scritto da  Suor Lucia sul suo quaderno (e quindi non in forma epistolare), che  descrive una visione ricevuta dai tre fanciulli di Fatima ma che non  contiene alcuna parola pronunciata dalla Madonna. Questo testo fu  scritto da Suor Lucia il 3 gennaio 1944, fu trasferito al Sant’Uffizio il  4 aprile 1957, fu letto da Papa Giovanni Paolo II il 18 luglio 1981 (e  di certo non lo indusse – perché non avrebbe potuto! – a consacrare il  mondo al Cuore Immacolato di Maria il 7 giugno 1981, cioè 6 settimane  prima), fu custodito nel Sant’Uffizio ed è stato pubblicato dal Vaticano  il 26 giugno 2000.

L’altro consiste in una testo di 25 righe (con margini di 7,5 millimetri)  contenente le parole pronunciate dalla Madonna a spiegazione della  visione, scritto in forma epistolare e sigillato in una busta. Questo testo  fu scritto da Suor Lucia il 9 gennaio 1944, o subito prima, fu trasferito  al Sant’Uffizio il 16 aprile 1957, fu letto da Giovanni Paolo II nel 1978  (inducendo il Papa a consacrare il mondo al Cuore Immacolato di Maria,  il 7 giugno 1981), fu custodito nell’appartamento papale accanto al suo  letto e non è stato mai reso pubblico fino ad oggi dal Vaticano.

Il testo di 62 righe è stato pubblicato dal Vaticano il 26 giugno 2000.  Quello di 25 righe invece deve ancora essere pubblicato, malgrado  l’ordine della Madonna, secondo la quale il Segreto andava rivelato nel  1960. 

Possiamo affermare che queste conclusioni sono moralmente certe,  sulla base di un numero enorme di prove a loro sostegno. Dobbiamo  pertanto unirci alla conclusione di Socci, già riportata nel Capitolo 4,  secondo il quale: “che vi sia una parte del Segreto non svelata e ritenuta  indicibile è certo [enfasi aggiunta]. E oggi - avendo deciso di negarne  l’evidenza - il Vaticano corre il rischio di esporsi a condizionamenti e  ricatti molto pesanti.”401 Chiaramente, la divina provvidenza non ha  permesso che il Vaticano seppellisse del tutto il Messaggio di Fatima  ed in particolare la verità sul Terzo Segreto. Nel prossimo capitolo  discuteremo gli eventi, assolutamente provvidenziali, che sono accaduti  sin dal 2006 e che hanno posto al di là di qualsiasi dubbio l’esistenza di  “una parte del Segreto non svelata e ritenuta indicibile”. 

Padre Paul Kramer


 

(Dio ti sta dando l'ULTIMO SEGNO per la tua conversione)

 


Messaggio ricevuto il 22 agosto 2021

Mia cara figlia, Io sono tua Madre, scrivi. Sono venuta con il Mio Amore Materno perché tu scriva e dia tutto ciò che ti dico a tutta l'umanità. Tutti devono ascoltare ciò che ti dirò dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo, affinché conoscano la verità che viene dallo Spirito Santo. Tutti sono chiamati perché il giorno del Signore è vicino, e tutti dovranno ascoltare ciò che sarà detto dopo questa rivelazione. Non avete molto tempo per pensare, perché tutti saranno chiamati attraverso ciò che Dio manderà a tutta l'umanità. Sarà molto triste in quel momento perché Dio manderà un grande castigo, affinché vedano che Dio non gioca e che si convertano ora prima che tutto accada.

Quello che sto per dirvi è molto difficile, e sarà molto triste quando la tromba suonerà e voi non avrete fatto nulla per pentirvi. Tutti devono ascoltare quello che sono venuto a dirvi per il loro bene, perché non ci sarà niente che possiate fare dopo, e allora il diavolo si prenderà cura di tutti quelli che non hanno voluto ascoltare quello che sono venuto a dirvi. Ci sarà molto panico dopo, e non potrete fare nulla quando Dio vi darà quel segno, perché l'assenza (presenza) di Dio vi sarà tolta, così imparerete ad ascoltare ciò che Daniele (il Profeta) vi ha detto, ma non avete fatto nulla.

Quello che vi viene detto ora (messaggi?) non continuerà ad apparire, e allora non potrò fare nulla per voi perché Dio mi vuole con sé nel suo regno, dove dovrò andare. Dovete ascoltare tutto con attenzione, perché la tribolazione sarà troppo grande, e non potrò aiutarvi dopo tutto quello che vi sto dicendo. Dio vuole punire questo mondo, ma vi dà ancora i suoi segni perché vi ama. Se non fate attenzione a ciò che vi dico, non potrò fare più nulla finché Dio non vi darà tutto per la vostra purificazione, il che non sarà facile. Chiedo a tutti i miei figli sacerdoti di ascoltare bene questo messaggio, perché molti sono chiamati, ma non fanno attenzione.

Io chiamo tutti con questo ordine del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, e voi non potete voltare le spalle perché Dio vi sta dando l'ULTIMO SEGNO per la vostra conversione. Chiamo tutti con Amore e con molta preoccupazione, perché vi amo e vi voglio insieme a Me, perché sono una Madre e tutte le Madri desiderano avere i loro figli insieme a loro per sempre. Come Madre, vi offro il mio Amore e vi chiedo di ascoltare attentamente questa chiamata, perché tutti sono chiamati, ma molti non ascoltano le mie afflizioni e non vedono quanti dei miei figli mi abbandoneranno. Vi invito ancora una volta ad allinearvi, perché non avrete molto tempo dopo l'ATTENZIONE.

Avrete la separazione, il Paradiso o l'Inferno, scegliete ora e prestate attenzione alla Mia chiamata, perché dopo non ci sarà più nulla che Io possa aiutarvi. Tutti sono chiamati affinché non passino attraverso la Grande Punizione, perché dopo tutto ciò che accadrà, non potrò aiutarvi. Vi amo e vi chiamo per la SANTA TRINITÀ. 

Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen.

Maria De Jesus Coelho.

 


LA VITA UMANA È SACRA - 1,72 miliardi di aborti in tutto il mondo negli ultimi 40 anni...

 


1,72 miliardi di aborti in tutto il mondo negli ultimi 40 anni...


LA VITA UMANA È SACRA

"Il Padre Eterno vi ordina di fermare subito questi omicidi! Non distruggerete la vita dei non nati. La vita umana è sacra agli occhi del vostro Dio. Nessun uomo ha il diritto di distruggere una vita. Il Padre, Lui vi manda questa vita, e solo Lui deciderà quando essa ritornerà al Regno.
     "Non lasciatevi ingannare, figli miei, dalle parole dei malvagi su di voi che vi gridano che non c'è più spazio per l'uomo. Lo spazio c'è, perché il Padre mio ha un piano per ogni vita che manda". 
- La Madonna, 5 agosto 1971

Il Discorso della Montagna - PARTE II

 


PARTE II

"Non giudicate, per non essere giudicati". Perché con quale giudizio giudicate, sarete giudicati". Più in alto di noi, c'è un giudice che ci chiamerà a rispondere dei nostri giudizi. Se il nostro vicino cade in una disgrazia la cui vittima è lui stesso: abbiamo compassione di lui, ma non manchiamo di giudicare i suoi pensieri o le sue azioni, perché nel momento stesso in cui lo giudichiamo, forse Dio lo ha perdonato, mosso dal suo pentimento. Interpretiamo nel senso migliore ogni azione o parola la cui intenzione ci sembra dubbia. Supponiamo che il nostro vicino sia di mente retta, e scusiamo i suoi difetti ricordando i nostri. La prudenza e la carità dettano questa condotta, perché i nostri giudizi sono sempre avventati quando si tratta del nostro prossimo, poiché il segreto delle coscienze non ci è rivelato, e sono anche dannosi per Dio, i cui diritti usurpiamo. Pensate al giudizio che Gesù Cristo darebbe di voi, se moriste in questo momento, e fate che la regola del vostro giudizio sia quella che avreste poi voluto seguire.

 Perché vedi la pagliuzza nell'occhio di tuo fratello e non la trave nel tuo? I più severi censori della condotta del loro vicino sono di solito i più tolleranti dei loro stessi difetti; denota un orgoglio segreto che si diletta ad elevare se stesso a spese dell'umiliazione degli altri. Esaminare, pesare prima di decidere a favore o contro. Consultate interiormente Nostro Signore, prima di usare il suo diritto sovrano.

 "E così, tutto quello che volete che gli uomini facciano a voi, fatelo anche a loro". La pratica di questo precetto è strettamente legata alla carità nel pensiero e nel giudizio. Rispetta la reputazione del tuo vicino affinché lui possa onorare la tua. Giustifica i suoi errori se non puoi nasconderli; se l'intenzione è malvagia, pensa che abbia commesso la colpa senza riflettere. Cercate qualche scusa caritatevole per difendere coloro che attaccano in vostra presenza. Non hai idea di quanto Nostro Signore ami un'anima indulgente e compassionevole. La chiave che apre il tuo cuore e le tue mani al tuo prossimo, ti apre il cuore di Gesù Cristo. Che ti importa del risultato dell'elemosina quaggiù, se con essa ti assicuri la ricompensa eterna!

 "Date a colui che vi supplica, e a colui che vuole prendere in prestito da voi non voltate le spalle". Date dei vostri beni, anche con qualche sacrificio, ma a maggior ragione quando si tratta solo di fare un favore, di fare un passo, non rifiutatevi di farlo anche quando non siete proprio in grado di farlo. Non si stanca mai di essere accessibile e pronto a servire. Fate del bene con intelligenza e discernimento, ma usate una prudenza moderata, senza temere troppo di essere il giocattolo delle richieste del povero. Nostro Signore ci comanda di soccorrerlo, ma non ci comanda di esaminare se ci inganna. Possiamo essere ingannati dall'uomo che abusa della carità, ma davanti a Dio non perdiamo mai il merito. Non rifiutare colui che viene da te, perché la conseguenza più dolorosa della povertà è quella di farla conoscere.

 "Lascia che la tua mano sinistra ignori ciò che fa la tua mano destra. Non ostentare le tue buone azioni". Evitare, anche in privato, le confidenze su questo punto; la vanità si infiltra facilmente. Metti via il pensiero del bene che fai; non è niente in confronto al bene che Gesù Cristo fa a te. Quando hai dato a Dio e al tuo prossimo una parte della giornata, di' la sera: sono un servo inutile. Fai sempre del bene senza limiti, senza preoccuparti troppo di quello che può succedere.

 "Ma la vostra elemosina sia nel segreto, e il Padre vostro che vede l'invisibile vi ricompenserà". Per adempiere a questo precetto in modo gradito a Dio, considera che tutto ciò che hai da Lui l'hai ricevuto. Che vi abbia dato poco o molto, l'obbligo dell'elemosina è formale per tutti. Tutti non sono in grado di dare denaro, ma l'elemosina spirituale può essere praticata da tutti, essendo la più preziosa, la più necessaria, quella che ha i risultati più importanti. Accompagna il regalo con una parola di consiglio, una parola compassionevole, che sollevi l'anima di chi è in difficoltà e gli faccia capire che vuoi fargli due benefici, uno all'anima e l'altro al corpo. Abituate voi stessi e i vostri figli a privarvi di qualche capriccio per fare l'elemosina. Che l'amore di Gesù Cristo, che così spesso entra nel tuo cuore attraverso la comunione, possa traboccare dalle tue labbra.

"Non essere in ansia per la tua vita riguardo a ciò che mangerai o di cosa vestirai il tuo corpo. Disprezzate dunque la terra, affinché non siate ansiosi nemmeno per le necessità della vita, poiché l'inquietudine della mente negli affari temporali è un grande ostacolo alla perfezione. Gesù Cristo non ci proibisce di essere nutriti e vestiti, ma ci proibisce di essere ansiosi della delicatezza del cibo o della sontuosità dei vestiti, come dice San Giovanni Crisostomo. Dio, che vi ha riempito di una profusione di beni spirituali, non vi farà mancare quelli che sono minori. Gesù parla ai suoi discepoli della cura della provvidenza per tutte le creature, volendo persuaderli che poiché Dio ama l'uomo più degli animali, deve prendersi più cura di loro. E non metterete ogni cura nel cuore di Gesù, poiché per mezzo della comunione Egli stesso veglia su di voi? Non siate ansiosi, ecco, gli uccelli dell'aria (cioè i santi) non seminano, né raccolgono cose terrene, il loro spirito e il loro cuore aspirano ai beni eterni, e nessuna cosa temporale impedisce alle loro anime di volare verso il cielo. Abbiate fiducia, il vostro Padre Celeste sa di cosa avete bisogno. Non temere nemmeno nell'ordine spirituale, perché anche se tu fossi senza guida all'esterno e privo di luce all'interno, molto presto Dio ti darà il suo regno, destinato ai piccoli e insignificanti che il mondo disprezza.... Per queste anime elette che guardano a loro, Dio ha in serbo tutte queste cose. Liberatevi dalle preoccupazioni di ogni tipo, così come dall'attaccamento alla terra e alle vostre inclinazioni naturali. Fatti coraggio e guarda verso il cielo da dove il tuo amabilissimo Padre ti chiama.

"Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e il resto vi sarà aggiunto. Fai ogni giorno il bene che si presenta nell'ordine del dovere, e per il futuro metti tutta la tua fiducia in Dio. Puoi dubitare della sua bontà e dei suoi disegni misericordiosi per te quando vedi Gesù Cristo darsi così spesso a te? La comunione non è un'aggiunta che giustifica la vostra fiducia. Chi ha Gesù ha tutte le cose.... dice un santo. Se Nostro Signore non vi manca in questo mondo, non vi mancherà nemmeno nell'altro. E quando sarete gettati nel suo cuore alla sacra mensa, non si allontanerà per lasciarvi cadere. Per l'ora della tua morte, conserva le prove più dolci del suo amore, allora ti riconoscerà altamente come suo possesso, se in questa vita non ti sei vergognato di portare la sua croce e di seguirlo il più strettamente possibile. Riconoscere l'inutilità di qualsiasi riflessione a disagio su eventi o persone. Non siate nemmeno troppo ansiosi per la vostra vita, perché questo è un altro tipo di tentazione. Prega Nostro Signore di liberarti da essa con il tuo cieco abbandono alla Sua bontà. Chiedi alla Beata Vergine di ottenere per te questa rassegnazione.

"Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o soffrirà l'uno e disprezzerà l'altro. Questi due padroni che non si possono servire allo stesso tempo sono Dio e il diavolo, il vizio e la virtù, che comandano cose opposte. Non si può servire Dio e il mondo, il loro servizio è troppo opposto. Rinnova tutta la donazione del tuo essere a Gesù Cristo, e che tu possa essere per sempre.

Non si può servire Dio e il denaro, desiderarlo ardentemente e goderne egoisticamente. In questo senso sono un ostacolo alla salvezza. Cosa c'è di più spaventoso che lasciare Cristo per correre dietro a una fortuna che la morte potrebbe portarti via domani? I mondani immaginano che la felicità della vita consista nel possedere grandi ricchezze, ma il Signore, per dissuaderci da questa terribile imprecazione: "Guai a voi che siete ricchi, perché ora avete la vostra consolazione; guai a voi che ridete ora, perché allora gemerete! Essere ricchi non è esattamente possedere grandi beni, è essere attaccati ad essi e volerli godere solo per se stessi, o desiderarli quando Dio ce li ha negati. Abbiate una ferma speranza nel cielo che ogni bene sarà profuso su di voi e che non sarete ansiosi di accumulare i beni di questo mondo. Amate la semplicità, accontentatevi di ciò che è necessario alla vostra condizione.

"Non accumulatevi tesori sulla terra, dove la muffa e la tignola li consumano; accumulatevi tesori in cielo". Esaminate se è Gesù Cristo, o il mondo, o la fortuna, che più spesso occupa i vostri pensieri, e saprete qual è il tesoro del vostro cuore. Nutrito dall'Eucaristia. Che Gesù Cristo sia il vostro unico tesoro come lo sarà necessariamente in cielo.

"Chiedete e riceverete, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto". Dio sa di cosa abbiamo bisogno, ma vuole che glielo chiediamo in tutta umiltà; per questo Nostro Signore prescrive che ognuno miri a un fine nella preghiera. La prima cosa che dobbiamo chiedere è la grazia divina, senza la quale nessuna delle nostre opere è degna del cielo. Cerchi il regno di Gesù Cristo nella tua anima, con fede, speranza, carità, sottomissione alla sua volontà, pazienza nelle fatiche e nelle avversità della vita?  Nella Chiesa, cercate al trono della sua grazia Gesù, che è attento ai nostri minimi movimenti? Se hai tante difficoltà a dominare le passioni, forse è perché non cerchi abbastanza Nostro Signore, che non ti concede la sua grazia se non con moderazione. Perseverate nella preghiera, e se per ragioni degne della sua saggezza Dio è lento ad ascoltarvi, bussate alla porta del suo cuore senza lasciarvi scoraggiare dal suo silenzio.

"Ma tu, quando preghi, entra nel tuo armadio e, chiusa la porta, prega il Padre tuo in segreto". Necessità di ricordare. Quando iniziate i vostri esercizi di pietà, chiudete la porta della vostra immaginazione e dei vostri sensi. Sgrava il tuo cuore in segreto davanti a Dio, fai di Lui il depositario dei tuoi dolori, desideri e paure. I dolori che versiamo nel Cuore di Gesù non lo lasciano per gravare ancora su di noi. Questo dolce Maestro asciugherà le tue lacrime, rafforzerà il tuo coraggio per l'ora del combattimento, del lavoro e della sofferenza. In questo modo il tempo della preghiera diventa un riposo in cui la nostra forza si muove. Vedi se questo è il tuo modo di pregare.

"E quando pregate, non parlate molto come fanno i gentili. Parla poco con le tue labbra a Nostro Signore, non dividere i tuoi pensieri, non disperderli in una massa di oggetti che si frappongono come una nuvola tra Nostro Signore e la tua anima: in questo modo ti stordisci e ti distrai. Lasciate che muova il vostro cuore e che susciti in esso affetti e buone risoluzioni, che pregherete Nostro Signore di degnarsi di rendere efficaci. Desiderate Gesù ed Egli verrà. Apri a Lui tutte le forze della tua anima ed Egli le riempirà. Sospiro per l'ora della messa. Fai un'intera donazione di te stesso a Gesù, e quando avrai la gioia di riceverlo, pregalo di tenere il tuo cuore e tutti i tuoi interessi nelle sue mani. Ciò che affidiamo a Gesù è ben assicurato.

"Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e larga la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano". È facile entrare nella larga via dei piaceri e delle passioni disordinate, e uscirne con difficoltà. Quante anime ci sono che ignorano completamente l'esistenza di questa via, dove bisogna umiliarsi per elevarsi e mortificarsi e morire per vivere; quanti pochi sono quelli che vi entrano, e ancor meno quelli che vi perseverano! Tuttavia, non c'è un'altra via per la vita eterna. Gesù ci dice tristemente: "Quanto è stretta la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che vi entrano!" Il nostro Signore si addolora che gli uomini cerchino solo di divertirsi nel mondo e dimentichino che sono necessari grandi sforzi per essere salvati. Dove stai andando? In paradiso attraverso la croce e la penitenza, o all'inferno, attraverso l'orgoglio, la sensualità, il piacere e il peccato! Non dovete scoraggiarvi, perché per le innumerevoli grazie che vi fa, come il fatto che state leggendo queste righe, non potete dubitare del suo ardente desiderio di portarvi sulle sue orme in cielo. Mettiti apertamente tra quel piccolo numero di coloro che hanno il coraggio di imitare Gesù Cristo.

"Ogni albero che non porta buoni frutti sarà tagliato e gettato nel fuoco". Esamina se porti buoni frutti: quelli del cuore sono: preghiera, riconoscimento, amore e obbedienza verso Dio, pazienza nei dolori, carità verso il prossimo; quelli delle mani sono: lavoro, penitenza, elemosina. Abbiate più pazienza e più costanza, e arriverete, seguendo Gesù Cristo, a quella porta così stretta e così bassa che solo i piccoli, cioè gli umili, possono attraversarla.

"Non tutti quelli che mi dicono: 'Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma solo chi fa la volontà del Padre mio". Gesù ci dice che la preghiera senza le opere è infruttuosa; e che le nostre opere non saranno ricompensate se non sono non solo buone in se stesse, ma conformi alla volontà di Dio.

"Venite a me, voi che siete affaticati e oppressi dai dolori, e io vi darò riposo". Quando si è appesantiti da un peso insopportabile, non è piacevole esserne sollevati? Nostro Signore sa quanto pesa su di noi il fardello delle nostre innumerevoli miserie, e desidera alleggerirlo per noi, purché veniamo umilmente a deporlo davanti a Lui. Perciò, passa in rassegna con calma ai suoi piedi la moltitudine di miserie che sono in te: Miserie nell'intelligenza, accecata dall'ignoranza e dall'amor proprio, miserie nell'immaginazione, miserie nella memoria, occupata da ricordi che sarebbe necessario cancellare, miserie nella volontà, ribelle alle ispirazioni divine, miserie del tempo passato inespresso, del tempo presente non corretto, del tempo futuro che sono da temere, miserie segrete, che un esame approfondito vi farebbe conoscere, e che la sconsideratezza e l'amor proprio vi hanno tenuto nascosto. Entra in te stesso, e, essendo ammutolito dai tuoi mali spirituali, umiliati da essi, scuoti la tiepidezza, e deposita nel cuore di Gesù tutti i tristi segreti della tua anima, del tuo spirito e del tuo cuore.

"Non c'è niente di più dolce per un cuore afflitto che trovare un amico pieno di tenerezza e compassione. Perché tu, che hai già sofferto molto, e stai soffrendo ora, e soffrirai più tardi, dato che questa è la nostra condizione, dovresti rifiutare la consolazione di rivelare le tue pene a Gesù, che è il tuo migliore amico? Lui solo può aiutarti. Inoltre, se ci pensi bene, vedrai che la maggior parte delle tue sofferenze vengono da dentro di te, la gente ha meno parte nei tuoi dolori che tu stesso, e bisogna dire che nascono dalla tua cattiva volontà verso Gesù Cristo. Questa considerazione, lungi dal terrorizzarvi, dovrebbe addolcirvi e riempirvi di confusione e pentimento, vedendo che invece di punirvi, Gesù Cristo vi chiama per consolarvi, come se la vista dei vostri mali lo commuovesse più delle vostre offese e della cura della sua gloria. Vedete, dunque, quanto è grande il Suo amore e rispondete con alacrità alla chiamata divina.

"Prendete il mio giogo su di voi" Gesù non cede a nessuno la cura di sgravarci delle nostre miserie, ma sostituisce questo peso insopportabile alla nostra debolezza con il suo giogo, dolce per chi lo ama. Nel giorno del tuo battesimo hai ricevuto questo sacro giogo e ti sei legato con solenni promesse di portarlo per il resto della tua vita. Ma allora non eravate in grado di ratificare questa promessa; per questo Gesù oggi vi dice: "Prendete il mio giogo". Non vi costringe, vuole che veniate a prenderlo dalle sue mani divine. Tu che conosci per esperienza tutto ciò che si può sopportare con l'Ostia Sacra nel tuo cuore, prendi ciò che Gesù ti offre: la sua croce, i suoi chiodi, il suo cuore, il suo corpo e il suo sangue, e vedrai come veramente ha aggiunto: "Il mio giogo è facile e il mio carico è leggero". Chiedi a Nostro Signore di infiammare la tua anima con l'amore dei sublimi rigori della croce, perché non c'è amore senza sofferenza.

lunedì 30 agosto 2021

L'AMORE DI DIO IN MARIA - Parte seconda

 


GESÙ - L'UNIVERSITÀ DEL MIO SACRO CUORE LEZIONI D'AMORE


L'AMORE DI DIO IN MARIA

Parte seconda


Miei amati figli, che gioia è per Me, vostro Signore e Maestro, incontrarvi di nuovo. Soprattutto, quanto più allieti il mio cuore sapere che non mi hai abbandonato, grazie per essere stato paziente (Salmo 27, 4).

Poiché siete tutti seduti e pronti nella grande sala del mio Cuore, inizieremo la lezione senza indugio, continueremo con le meraviglie che il mio Amore ha operato nella mia amata Madre, Maria, la Stella che dà la luce dell'Amore Divino a tutta l'umanità.

In mia Madre, il mio Amore è perfetto e vero, il suo amore non è mescolato con paure ed egoismi di nessun tipo, devi sapere che tutto l'amore umano, anche il più puro non è paragonabile a quello di Maria. Poiché l'amore del mondo è sempre soggetto all'egoismo, anche la più piccola particella di esso gli toglie la purezza (1 Giovanni 4, 8).


È necessario che l'amore:


1) Non cerca né desidera nulla per sé,

2) Non cercare ricompense,

3) Non fa in cambio di beni o regali da me.


L'amore dell'uomo è sempre egoistico.

D'altra parte, mia Madre mi ha amato con l'amore più puro e perfetto, non l'ha fatto per quello che le avevo dato o per quello che si aspettava da me, prima che il mio Angelo la visitasse, mi amava già con tutto il suo cuore (San Matteo 22, 37-39).

È stato questo amore che ci ha fatto innamorare, un solo Dio e la Santa Trinità. Tanto che l'abbiamo sempre ricordata e incoronata come la Madre di Dio e dell'Eterna Volontà.

Bisogna essere sempre pronti a perdere tutto piuttosto che lasciare e offendere l'Amore Eterno (2 Cronache 7, 14). Se avete questa premessa incisa nel vostro cuore, mi metterete sempre al primo posto, al posto di preferenza rispetto agli altri amori di questo mondo (1 Giovanni 4, 19). Perché questo amore non è un amore di sentimento ma di PREDILIGENZA.

Per farvi capire meglio, l'amore dell'uomo si basa sul sentimento. D'altra parte, l'amore di Dio è avere predilezione.

Può una madre provare più amore per Dio che per suo figlio? Sarebbe disposta a rinunciare a suo figlio per sacrificarsi per amore di Dio come fece mia madre?

L'amore della più bella tra le più belle era come supremo in sentimento e affetto, ma soprattutto era supremo in apprezzamento e predilezione:

"La tua parola sia fatta in me". In queste parole c'è l'espressione ferma, pronta a sacrificare tutto per amore per fare la Volontà Eterna.

Madre mia, che con ognuno dei suoi battiti del cuore tira i più esaltanti sospiri a Dio Onnipotente!

Il Cuore di mia Madre totalmente distaccato da se stesso, spogliato di tutto, senza attaccamenti e impegni e attrazioni per le cose del mondo, ma solo per Dio.

Mia Madre Maria ai piedi della Croce, che con un amore così supremo ha sacrificato tutto, il proprio figlio, la cosa più cara e più santa che avesse, solo per soddisfare la richiesta dell'Amore di Dio.

Ma l'amore di Maria era anche COMPLACENTE e BENEVOLE, atti interiori dell'amore di Dio in cui la tua anima può e deve esercitarsi quando ama.

Questo amore di compiacenza è l'amore che ho per Me stesso, mentre contemplo la Mia stessa essenza e vedo in essa la Santità infinita e la bontà suprema. In questi tempi posso essere soddisfatto di Me stesso nell'uomo, che ho creato con tanto amore? Ah, io vedo solo il peccato, le colpe e le miserie. Ma per quanto l'uomo persista nell'aumentare la distanza dal suo Dio, io vi ho dato mia Madre perché questa distanza si accorci.

Ogni volta che contemplate le perfezioni e le qualità che Dio ha fatto in Lei, vi spingo ad amare come Lei, a sospirare il Santo e il Divino. E ogni tuo sospiro, la Madre dell'Amore Eterno e Santo, lo prende e lo unisce al Suo Cuore Immacolato, lo converte in una catena d'amore che lega la creatura affinché non cada nella fossa del fuoco eterno. Questa catena d'amore non ferisce e non fa male come le catene del mondo che lasciano piaghe sanguinanti, ma avvolge la creatura con dolcezza e soavità, e quando sta per cadere nell'abisso, Mia Madre insieme agli Angeli e ai Santi, tutti insieme, la tirano con forza, impedendo che l'anima cada in caduta libera.

Vedete, Miei amati, quanto è importante l'amore contemplato in Mia Madre, che in ogni carezza vi incoraggia e con ogni sua parola vi insegna ad amare come Lei, che alla fine è amare come Dio ama ciascuno di voi?

Il suo Cuore unito al Mio, ogni battito del suo cuore sono lampi d'amore che emergono dalla Mia Volontà Eterna, lampi di luce che illuminano i Miei piccoli nella notte oscura attraverso cui viaggiano nel mondo, lampi d'amore che illumineranno il Mio popolo nell'ora della prova e della Grande Tribolazione.

Nella prossima lezione ci addentreremo ancora di più nell'Amore di mia madre. Ho ancora molto da dire e da condividere con voi prima che il tempo raggiunga la dodicesima ora.

Possano questi insegnamenti essere una coltivazione per l'anima, trampolini di lancio che vi conducano al sentiero della Santità, trampolini di lancio che vi portino ad entrare ed entrare sempre più profondamente nelle profondità del Mio Divino Desiderio (Salmo 143:10).

Quanto ti ringrazio, mia cara, per essere stata attenta nella mia classe. Ora andate e condivideteli con le vostre famiglie e con tutti coloro che incontrerete in questo pellegrinaggio attraverso il mondo, dite a tutti che Io vi amo e che è così grande il Mio amore per l'umanità che ho dato Mia Madre, il Mio gioiello più prezioso, come vostra Madre (San Giovanni 19, 26).

Andate ed esercitate il Mio amore perché il Mio Amore non passerà mai, le profezie finiranno, le lingue taceranno e la conoscenza cesserà (1 Corinzi 13:8).

Andate e amate tutti (San Giovanni 34, 36).

Chinate il capo e vi darò la mia benedizione: vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Ti benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Io vi amo e il mio Amore non discrimina e non lascia nessuno fuori se l'anima si lascia amare da me.

Dettato a Gustavo

Buenos Aires, 30 settembre 2020.


IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO

 


Il Sangue eleva all'amplesso dello Spirito

L'anima è immersa nella contemplazione della sua origine divina. Creata ad immagine e somiglianza di Dio! Creata da Dio! Creata per Iddio! La colpa. originale, le colpe attuali hanno adombrata quest'immagine, deturpata questa somiglianza, ma la carità di Gesù, il suo Sangue, la sua immolazione, cancellando ogni colpa ed ogni macchia, ristabilendo l'ordine, ridonando la giustizia e la pace, elevano l'anima all'amplesso dello Spirito Santo, sorgente di santificazione e di amore. Il segreto di questo ritorno all'immagine e somiglianza di Dio è nel Sangue di Gesù, nella sua Passione. Se io riceverò devotamente, ardentemente questo dono divino, se parteciperò al Mistero con tutta l'anima, riacquisterò pienamente la grandezza, la santità, la perfezione della vita di origine. q. 2,5: 4 novembre

SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


VOGLIA DI PARADISO

 


La gioia di possedere il creato

In Paradiso il Beato potrà vedere in Dio tutti i segreti dell'universo.

L'essere umano quaggiù si tormenta nel tentativo di chiarire l'enigma dell'universo, senza mai poterlo sciogliere interamente.

Per quanto si spinga lontano, sia nella conoscenza del macrocosmo che del microcosmo, si trova sempre dinanzi a insuperabili meraviglie. Così è riuscito, ad esempio, a penetrare nell'essenza della materia e dell'atomo, ma non è ancora in grado di spiegare la natura della materia.

In cielo, invece, ogni persona acquisterà la visione déi più profondi segreti delle cose.

E raggiungerà ciò che il lavoro scientifico dei vari millenni ha sempre inseguito, senza poterlo mai afferrare. Ogni fatica è un piccolo progresso verso la futura contemplazione del mondo, ma la piena luce sarà possibile in Paradiso.

Allora i Beati non avranno più bisogno di studiare faticosamente, ma penetreranno a fondo la creazione nella luce e con gli occhi di Dio.

Col loro sguardo l'abbracceranno nella sua totalità e nella sua profondità, e vedranno le singole cose in connessione col tutto.

Riconosceranno il contributo che ogni singolo elemento porta nell'ordine del cosmo, il grado e il posto che vi occupa, e anche il servizio che presta alla bellezza del tutto.

Saranno come inebriati nel penetrare i misteri del cosmo e della storia e, contemplandoli in Dio, potranno comprendere che essi sono il frutto generoso del suo mistero d'amore.

Don Novello Pederzini


"Ma l’avvertimento è in corso e nessuno può annullarlo completamente"



 Avola, 16 Aprile 2006 - Domenica di Pasqua - Messaggio del Signore Gesù


"Scrivi tutto ciò che ti dico.
Romano! Romano! Dov’è il tuo spirito?  Stai ammirando la tua stessa autodistruzione.
Sapevo che sei violento ed astuto. Ecco ti sei nascosto, e ti sei vestito con i Miei abiti d’oro e d’argento per nascondere i tuoi indumenti dati a te dalla bestia nera e nasconderti nel ramoscello d’ulivo. Non credi?... La terra è diventata più colpevole di sodomia per i suoi crimini che sono saliti fino al Mio trono di gloria.
Povero uomo, il ladro è colui che ha rubato la Mia legge per farne uno sgabello e porre la sua legge alla sommità di tutte le atrocità degli uomini d’oggi, che non risparmiano né bambini, né vecchi, né infermi per arrampicarsi fino alla propria gloria e diventare colui che le folle acclameranno come fosse un vero dio. Ma io ti distruggerò.
Ti dico: i castighi come disse Mia Madre per le feste Pasquali, li avrete attraverso avvertimenti.
Grande sarà il castigo, quanto è grande il vostro orgoglio, così disastroso quanto lo scardinamento di tutti gli elementi che infurieranno e che non potranno ubbidirvi.
Voi con le vostre leggi spezzate l’armonia di Dio, con le vostre infrazioni contro la Sua Santa Legge rompete l’accordo con Dio, lo mettete al bando come avete annunziato.
Io sono il cardine centrale, il Cristo universale, Dio di gloria infinita.
La Mia Sapienza vi invita a riparare tutto questo, riconoscendovi peccatori.
Ma ormai, ciò che è in cammino nessuno può fermarlo, solo Io, come vi ho detto, posso deviare la sua corsa con la Mia santissima mano.
Ma l’avvertimento è in corso e nessuno può annullarlo completamente.
Dove sarebbe allora la gloria di Dio quando ancora l’uomo lo offende?
Perché non avete capito che tra poco non assaggerete più nemmeno la carne?
Voi avete ucciso la vita della terra, non avete regolato il marciume che già si insinua nei prodotti della terra.
Avete avvelenato la Mia terra, non vi siete resi conto delle estensioni dei mari, degli oceani, dei fiumi inquinati dall’uomo incosciente, avete disprezzato gli abitanti delle acque, lo stesso animale è ammalato, come pure l’uomo, perché tutto ciò che Dio ha dato in gestione all’uomo, tutta la terra intera è diventata la madre martirizzata e la matrice sfinita.
Per questo vi dico: O uomo tu potrai guarire solo con la Mia Santa Grazia.
Il Signore vede le tue opere, vede la Sua terra purificata se tu vieni a Me col pentimento dei tuoi peccati.
Con l’uomo diventato perfetto, osserverete la Mia legge e tutto il male sarà cancellato.
Il Padre vi ama come pure il Suo Figlio prediletto, diventate migliori, diventate santi come lo chiede il Figlio Mio Unigenito, Gesù Cristo. Ti benedico".

LA PRESENZA REALE

 


LA FESTA DEL CORPUS DOMINI

Questo è il giorno fatto dal Signore.

Salmo CXVII, 24.


Tutti i giorni vengono da Dio che nella sua bontà né governa l'ammirabile successione. Tuttavia egli né lascia sei all'uomo perché attenda ai suoi lavori e provveda ai suoi bisogni e si riserva il settimo, onde la domenica è specialmente il giorno del Signore.

Ma fra tutti i giorni uno è per eccellenza il giorno di Dio: il Corpus Domini, la festa di Dio. E' veramente il giorno che il Signore ha fatto per se, per la sua gloria, per la manifestazione del suo amore. La festa di Dio, che bel nome! Festa per Dio, festa pure per noi: vediamo in qual modo.

 

I. - La festa di Dio che la Chiesa chiama la festa del sacratissimo Corpo di Gesù Cristo, festum sacratissimi Corporis Christi, è il solo giorno consacrato ad onorare unicamente la sua Persona adorabile, la sua reale Presenza in mezzo a noi. Le altre feste celebrano un mistero della sua vita passata: sono belle, danno gloria a Dio e sono feconde di grazie per noi, ma sono un ricordo, l'anniversario di un passato già lontano che rivive nella nostra pietà. Il Salvatore non è più in questi misteri: li ha vissuti una volta, e solo vi rimane la sua grazia. Ma qui è un mistero tutto attuale: la festa ha per oggetto la Persona di Nostro Signore viva e presente in mezzo a noi. Perciò la solennità ha un rito speciale. Non si espongono reliquie od emblemi del passato, ma l'oggetto vivente della festa. E voi vedete nei paesi ove Dio è libero, come tutti attestano la presenza di Gesù prostrandosi innanzi a Lui. Gli empi stessi sono scossi e s'inchinano: Dio è là! Qual gloria da' al Signore, presente in mezzo a noi, questa festa, in cui tutti lo riconoscono e l'adorano! Essa è pure la festa più cara. Noi non abbiamo assistito ai misteri della Vita e della Morte del Salvatore, che celebriamo nel corso dell'anno; sebbene esultiamo delle grazie che ne discendono su di noi.

Ma qui partecipiamo al mistero che si compie sotto i nostri occhi e per noi, tra Gesù vivente nel Sacramento e noi viventi nel mondo è una relazione di vita, di corpo a corpo, onde è che la festa non si chiama semplicemente la festa di Nostro Signore, ma la festa del Corpo del Signore. Mercé questo Corpo tocchiamo Gesù fattosi nostro cibo, nostro fratello, nostro commensale. Festa del Corpo di Gesù Cristo! Quanto amore esprime questo nome così umile e conveniente alla nostra miseria! Nostro Signore ha voluto questa festa per sempre meglio avvicinarsi a noi, come un padre brama di ricevere nella sua festa gli auguri del figlio, per aver l'occasione di attestargli più vivamente il suo paterno amore e fargli qualche favore speciale. Sia dunque questa festa tutta di gioia, e attendiamone le grazie più copiose. Gli inni, i canti di questa solennità esprimono tutti il concetto che Nostro Signore si mostrerà in questo giorno più benevolo che mai. Pare che la Chiesa avrebbe dovuto festeggiare il Corpus Domini nel Giovedì Santo, giorno dell'istituzione dell'Eucaristia.

Ma in quel giorno di lutto non avrebbe potuto esprimere, com'è giusto, la sua gioia; che allora già è cominciato il tempo della Passione, e non si può dar luogo all'allegrezza quando siamo tutti penetrati dal pensiero della morte di Gesù, che domina nei grandi giorni della Settimana Santa.

Infine la festa del Corpus Domini è stata differita oltre l'Ascensione, perché sia lontana ogni idea di mestizia, per l'addio e la separazione di Gesù, e sin dopo la Pentecoste, affinché, ripieni dei doni e del gaudio dello Spirito Santo, possiamo celebrare con le migliori disposizioni la festa dello Sposo divino che abita in mezzo a noi.

 

II. - Il Corpus Domini è la più grande festa della Chiesa.

La Chiesa è la Sposa di Nostro Signore glorioso, risorto, non di Gesù nascente o morente: ella non esisteva ancora quando si compirono tali misteri.

Senza dubbio la Chiesa vorrà seguire il suo Sposo divino nel presepio e in tutti i suoi patimenti, ma di questi misteri avrà soltanto il ricordo e le grazie.

Gesù è veramente con la sua Chiesa poiché vive nell'adorabile Sacramento. Coloro che non sono mai entrati nel luogo santo credono la Chiesa vedova, senza vita, e ne considerano i templi come luoghi in cui non si parla che di morte e di patimenti. Or ecco in questo giorno quelli stessi, che non vengono alle solennità celebrate nel sacro recinto, la vedono bella di tutto il suo splendore, a cui lo Sposo divino aggiunge la sua presenza. Quale stupendo corteggio si spiega e con quale devozione i fedeli si prostrano! La Chiesa mostra a tutti il suo Sposo nell'ostensorio raggiante. Chi oserà dirla vedova in questo dì? Gli amici suoi adorano, i nemici tremano! Gesù si mostra a tutti, benedice i buoni, volge sui peccatori uno sguardo di compassione, li chiama e attira a sé. Il Concilio di Trento chiama questa festa il trionfo della fede. E la Chiesa pure trionfa nel suo Sposo divino.

 

III. - Infine questa è la nostra festa, o adoratori del Santissimo Sacramento.

La Congregazione che da esso s'intitola e le sue varie aggregazioni non esistono che per fare a Gesù Cristo una perpetua festa del Corpus Domini: è la legge della nostra vita e della nostra felicità.

Noi lasciamo ad altri figli della Chiesa la cura dei poveri, la missione di guarire le piaghe morali e corporali della povera umanità, amministrare i sacramenti: per noi, siamo chiamati a celebrare tutto l'anno la festa del Corpus Domini. E' dunque la festa tutta speciale di noi religiosi.

Ma è pure la vostra, o fratelli. E non vi siete interamente dedicati al servizio del Santissimo Sacramento? Venuta la notte, vi ritirate e lasciate a noi religiosi di far la guardia a Nostro Signore, così volendo ragioni di convenienza; ma ai piedi del divin Re lasciate il vostro cuore, onde si può ben dire che la vostra vita trascorre qui tutta quanta.

D'altra parte, alla Comunione non fate voi nel cuore una vera festa del Corpus Domini? Oh, voi sapete qual gioia, qual felicità porta Gesù con sé! Dirò di più: per tutte le anime che sanno comunicare non vi è che una festa, la Comunione. Esse vi trovano l'oggetto di tutti i misteri: Colui che li ha vissuti e in onore del quale si celebrano; mentre tanti cristiani non ne hanno che un debole ricordo.

Anzi, dirò che se Gesù non vivesse nel suo Sacramento, tutte le feste cristiane ci lascerebbero l'impressione di anniversari funebri. L'Eucaristia è il sole delle feste della Chiesa: le illumina, le riempie di vita e di gioia.

Fu detto, e con ragione, che l'anima, la quale si comunica spesso e bene, è un festino perpetuo. Quale stupendo tabernacolo è il petto del cristiano che vive con Gesù, di Gesù e per mezzo di Gesù! Oh, la pura ed inalterabile gioia di queste anime!

Intanto sappiamo distinguere dagli altri i giorni che più specialmente sono di Nostro Signore, come il presente. Un re si compiace di spargere le sue munificenze: rendete al divin Re i vostri omaggi ed egli vi darà se stesso e l'effusione delle sue grazie.

Tra i suoi amici egli distingue quelli che arricchirà maggiormente dei suoi favori. Ora qual cosa vi augurerò in questo bel giorno? Non già di diventare dei santi, ricchi di splendide e straordinarie virtù, che non so quando si adempirebbe il mio voto; ma di essere totalmente felici nel servizio di Dio, e che Nostro Signore si comunichi a voi con più tenero amore. Sentendovi più amati, vi darete più generosamente, e il risultato di questi due amori sarà l'unione perfetta.

Qui sta la santità e la perfezione: domandate fiduciosamente di potervi giungere. Date tutto il vostro cuore. Gesù è un tenero padre, siategli figli amorosi; è l'amico più affettuoso, godetevi il suo amore. Chi non ha mai gustato la bontà di Dio mi fa temere assai della sua eterna salvezza! Entrate, entrate in questa immensa bontà! Sentite de Domino in bonitate!

di San Pietro Giuliano Eymard


VITA PRIMA DI SAN FRANCESCO D'ASSISI

 


FRANCESCO GUARISCE UNO ZOPPO A TOSCANELLA

E UN PARALITICO A NARNI


436 65. Pellegrinando per diverse e vaste regioni ad annunciare il Regno dei Cieli, Francesco giunse un giorno nella città di Toscanella. Qui, mentre, secondo il solito, spargeva il seme della salvezza, un cavaliere del luogo gli offrì ospitalità nella sua casa. Il figlioletto di lui, l'unico che aveva, era zoppo e tanto gracile da dover restare ancora nella culla, pur avendo oltrepassato l'età dell'allattamento. Vedendo quell'uomo di Dio così ripieno di santità, il cavaliere si gettò ai piedi di lui e umilmente gli chiese che glielo guarisse. Il Santo si riteneva del tutto indegno e incapace di una simile grazia e a lungo si rifiutò; ma poi, vinto dalle insistenti implorazioni di quel poveretto, acconsentì. Dopo aver pregato, stese le mani sul fanciullo, lo benedisse e lo invitò a levarsi; quello immediatamente, tra la gioia dei presenti, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, balzò dal suo giaciglio e cominciò a camminare perfettamente risanato.

437 66. Un analogo prodigio compì Francesco a Narni, dove rimase vari giorni. Ed ecco come. Un cittadino di nome Pietro stava a letto da cinque mesi completamente paralizzato; rimasto con i piedi, le mani e la testa completamente immobili, riusciva soltanto a muovere la lingua e ad aprire gli occhi. Avendo saputo che era giunto in città il servo dell'Altissimo, il povero infermo supplicò il vescovo del luogo che in nome della misericordia divina si degnasse mandarglielo, essendo convinto che alla sola vista del Santo sarebbe guarito. E così avvenne. Appena il beato Francesco gli fu vicino e tracciò su di lui dal capo ai piedi un segno di croce, il paralitico ricuperò piena salute.

Presto, assisterete alla vaccinazione globale, di cui vi parlai nel 2010



Mia amatissima figlia, ora presta attenzione alla Mia Promessa. Io verrò ancora ad annunciare un nuovo inizio, un nuovo mondo senza fine. Tutti coloro che accetteranno la Grazia di Dio, quando Io avrò versato la Mia Misericordia sul mondo intero, faranno parte del Mio Regno. 

Io ho dato all‟umanità ogni segno, ogni avvertimento ed ogni Grazia, per preparare la propria anima. Alcuni hanno ascoltato la Parola di Dio, così com‟è stata stabilita nei Sacri Vangeli, e ne hanno tenuto conto. Altri hanno udito e visto la Verità, ma rifiutano di accettarla. Ecco, verrà presto il giorno, in cui, verrà rivelata l‟intera Verità e la prova di Chi Io Sono realmente, ed ai peccatori verrà concesso il tempo necessario, per prendere la loro decisione, secondo il proprio libero arbitrio. Nessuno di voi sarà costretto ad accettare la Mia Misericordia, poiché solo voi potete prendere una tale decisione. Gli altri rifiuteranno di rendere testimonianza alla Verità, anche quando la comprenderanno chiaramente. Tristemente, costoro andranno perduti. Altri avranno bisogno di tempo, prima di prometterMi la loro fedeltà, ma il periodo che seguirà l‟Avvertimento sarà breve. 

Io vengo ad informarvi sugli eventi che vi riveleranno i segni di questi tempi e della Mia Presenza, in questa Missione. Le tempeste saranno visibili in molte nazioni e dureranno per settimane. Presto sarete testimoni della vaccinazione globale, di cui vi parlai nel 2010. La Mano di Dio, nella Sua Divina Giustizia, sarà visibile, quando Egli permetterà che le tentazioni siano poste di fronte a coloro i quali Lo servono, nella Mia Chiesa. Io attenderò che queste e tutte le altre profezie si siano manifestate, e a quel punto verrà l‟Avvertimento. Esso avverrà poco prima del Gran Giorno, quando la Mia Promessa di ritornare, sarà finalmente compiuta. 

Dovrete avere fiducia nella Mia Bontà, nel Mio Amore e nella Mia Misericordia. Se lo farete, sarete sufficientemente forti da affrontare qualsiasi prova compresi gli insulti che verranno scagliati contro di voi nel Mio Nome, mantenendo però la grazia di rimanere leali alla Mia Sacra Parola. Permanete nella pace e nella speranza, poiché il Mio Amore per voi, così come il vostro amore per Me, distruggerà il male che si é impossessato delle anime di coloro che si sono separati da Me. 

Il vostro Gesù 

3 Ottobre 2014

IL PATTO TRA SATANA E L'UOMO

 


Cosa fare con questi diavoli 

DOMANDA: Come si fa a diventare maghi o fattucchieri? Basta che una persona lo desideri o lo chieda? Ci sono delle regole, delle consacrazioni? 

R. - Il mondo dell'occulto è impenetrabile e prospera in base alla capacità di nascondersi. 

È difficile dire come avviene che satana collabori con l'uomo e l'uomo con satana. Tuttavia qualcosa si può dire con una certa sicurezza. È fondamentale fare prima una distinzione fra due categorie di persone: veri professionisti, che agiscono con proprietà ed efficienza e il sottobosco degli improvvisatori che a volte sono autentici imbroglioni. 

Veniamo ai professionisti e fissiamo tre punti: 

1 - Uno dei modi di accesso a questa categoria avviene attraverso la consacrazione, che viene fatta con lunghi riti, durante una riunione di maghi già esperti. Questi incontri avvengono di preferenza in luoghi adatti, già utilizzati da secoli per questi scopi. Con la consacrazione l'adepto riceve ordinariamente un libretto chiamato del «comando» o del «potere». I «libretti originali» sono antichissimi. Per testimonianza di chi li ha visti, hanno un formato non molto grande, la copertina nera, le pagine interne ingiallite dai secoli, la scrittura difficilmente leggibile e contengono antichissime formule magiche di riti e di preghiere per entrare in contatto con gli spiriti. 

Sembra che se ne rifacciano anche riproduzioni moderne, ma con lunghi riti, in appositi luoghi, con la partecipazione di un cospicuo numero di maghi di alto rango. 

2 - Un altro modo, forse anche il più frequente, è il passaggio del potere e del libretto da una persona all'altra. Si ritiene che ogni mago prima di morire debba passare il compito a un'altra persona che gli viene indicata dallo spirito stesso. Quando ero giovane sacerdote, e nulla poteva far prevedere il ministero che mi sarebbe stato affidato, ebbi, per motivi particolari, una confidenza sicura a questo riguardo. Uno di questi operatori, infatti, mi raccontò: 

«Lavoravo in un'azienda come autista. Un giorno, mi chiamò d'urgenza il titolare e mi chiese di accompagnarlo al suo paese di origine, perché il padre versava in condizioni gravissime. Entrai anche io nella camera dell'infermo. Prima che ripartissimo, l'anziano genitore, che non avevo mai visto prima, chiese a tutti di uscire perché voleva parlare da solo con me. Mi spiegò che aveva un "libretto del potere" che doveva lasciare a qualcuno prima di morire e che lo spirito gli aveva rivelato che ero io la persona alla quale doveva essere dato. Così avvenne e da quel momento mi sentii investito da poteri eccezionali che hanno cambiato la mia vita». 

3 - È certo che i professionisti si riuniscono spesso per potenziare la loro opera malefica. Per operare qualche colpo grosso, concelebrano i riti malefici insieme. È difficile invece dire se ci sia una specie di albo professionale al quale tutti siano iscritti con gruppi di circoscrizioni ben definite. Cioè non si sa bene se le riunioni siano sporadiche secondo la necessità o se siano sistematiche e per tutti. A uno dei più grandi esorcisti viventi, un giorno, satana, per bocca dell'indemoniato, disse: «Ti ritieni tanto potente contro di me, ma che credi di farmi: io ho duemila gruppi organizzati che operano in tutta Italia». 

Satana è il padre della menzogna, ha detto Gesù, e non è facile distinguere la verità dalla falsità nelle affermazioni che fanno gli indemoniati durante l'esorcismo. Personalmente do un mio giudizio: se si tratta solo di coloro che fanno i fattucchieri, che operano cioè per colpire su commissione le persone, il numero dei gruppi è esagerato, ma se satana, oltre a questi, intendeva parlare anche di tutti i gruppi che si riuniscono per sedute spiritiche, messe nere e simili, il numero di duemila gruppi per l'Italia, è adeguato. Ci sono poi gli improvvisatori, gli imbroglioni, i collaboratori di bassa taglia: un esercito che cresce di giorno in giorno. 

Si sa infatti che molti dei più potenti, sia per estendere in zone più vaste la loro attività, sia per potersi nascondere meglio, fanno uso di manovalanza: persone che, per modesti compensi, prendono commissioni e le riportano, si incaricano di collocare feticci fatturati, di spargere polveri, ecc... Alcuni, pagando poco, si fanno dare dai professionisti istruzioni e materiale, poi tentano di agire anche loro e fanno quel che possono, sempre facendo riferimento e restando alle dipendenze dei professionisti. 

Una cosa è certa: satana non ha preoccupazione di preparare a lungo e con tanti studi e meditazioni i suoi ministri, come fa la Chiesa per i suoi sacerdoti. Si tratta di distruggere con un torrente di odio e cattiverie; e chiunque in qualsiasi modo può dare una mano, e accetti così di legarsi alle forze del male, è sempre ben accolto. 


DOMANDA: Ma perché gli uomini ricorrono ad un'azione così ripugnante come quella di fare un patto con satana? 

R. - Perché in effetti il patto con satana conferisce poteri spettacolari e dà modo, quindi, di far soldi e di potersi togliere molte soddisfazioni. Quello che satana fece balenare a Cristo al termine del suo digiuno sul monte, lo ripropone in termini reali all'uomo che accetta di vincolarsi a lui. 

Così dice il Vangelo: «Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, disse: 'Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo'. Gesù gli rispose: 'Sta scritto: solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai' » (Lc 4, 5-8). 

«Lo condusse in alto» (cioè una posizione al di sopra degli altri) e «ti darò tutto» sono promesse affascinanti ieri come oggi. Coloro che ricevono tale investitura sono molto stupiti dalle grandi capacità nuove che acquistano. Molti emarginati diventano qualcuno... 

 

DOMANDA: E satana perché si adatta a diventare strumento di male in mano agli uomini? 

R. - Gli spiriti cattivi ricercano tutte le vie per avere il contatto più diretto possibile con le creature umane, per toglierle dalla salvezza di Cristo. Intanto agganciano saldamente, per il tempo e per l'eternità, quelli che si consacrano a lui, poi, per mezzo loro, possono proiettarsi addosso ad altri uomini, portandoli, attraverso un'ininterrotta catena di sofferenze, alla disperazione, durante questa vita e possibilmente per la vita eterna. 

Chi non capisce la frenesia di satana di sfruttare ogni mezzo per colpire i figli di Dio, non potrà mai penetrare nella conoscenza piena di questa realtà. Mentre i bontemponi, nella chiesa e fuori, si dibattono nell'amletico interrogativo se il diavolo esista ancora o non esista più, satana irrompe tranquillamente nella vita degli uomini. 

Sacerdote Esorcista Raul Salvucci