mercoledì 16 gennaio 2019

Forme di presenza diabolica



“Porrò inimicizia tra te e la Donna, il seme tuo e il seme di Lei, ed Ella ti schiaccerà il capo”. (Gn 3,15). “Tutta l’intera storia umana è pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre, lotta cominciata con le origini del mondo (GS 57). “Cristo con la sua morte ci ha liberati dal potere di satana” (SC 6). “Gesù Crocifisso e risorto ha sconfitto satana” (GS 2).  “Dio non perdonò gli angeli che avevano peccato, ma li condannò al Tartaro, li confinò” (2Pt 2,4) 
Più volte abbiamo sentito trattare da esorcisti, dalla cronaca nera, dalla TV il tema delle sette sataniche, delle messe nere e fatture per fare del male. È questo un campo molto esteso che va dalle maledizioni, ai malefici, alle fatture anche di morte, alle legature, al malocchio.  
Oltre le presenze malefiche allo scopo di fare del male alle persone, il demonio scatena pure una lotta diabolica contro le persone più sante. Maggiormente disturba, ostacola la loro attività per portarle a ribellarsi a Dio, ad esempio Giobbe con tutte le disgrazie, S. Paolo con lo stimulum carnis, P. Pio e il Curato d’Ars con le percosse e le tentazioni. Dio le permette per santificare di più i santi e renderli capaci di maggiori meriti a bene delle anime. Questa presenza del demonio non è campo di lavoro per gli esorcisti. 
Le fatture hanno lo scopo di infliggere del male e anche la morte alla persona scelta, ma non è detto che la loro cattiveria venga in tutto attuata. L’esorcista si trova principalmente dinanzi a cinque situazioni di influsso diabolico: possessione, vessazione, ossessione, soggezione e infestazione diabolica.  
Nella possessione il demonio durante l’esorcismo prende possesso delle facoltà della persona, la manda in trance e si sostituisce al posseduto. Questo succede durante l’esorcismo; nei casi più gravi avviene anche in altri momenti della vita quotidiana in rapporto al sacro.  
L’esorcista si trova a dialogare e lottare con il demonio. 
Fuori dell’esorcismo il posseduto viene spesso tormentato dal demonio, soffre le sue vessazioni nel corpo e nello spirito: pensieri e tentazioni, dolori, malattie, insonnia, allergie al sacro, alla preghiera.  
Con la vessazione demoniaca i soggetti colpiti in genere soffrono anche durante l’esorcismo, ma rimangono con le proprie facoltà, il demonio è muto, e loro continuano a pregare con l’esorcista. I casi non sono sempre così definiti, anche perché lungo il tempo degli esorcismi avvengono delle evoluzioni. Il demonio muto comincia a parlare e a volte proibisce al posseduto di pregare, per cui si alternano le situazioni.   
Con l’ossessione il paziente è colpito da un imperversare di pensieri cattivi, impuri, malvagi, stato di disperazione. 
La soggezione diabolica è la dipendenza dal demonio che nasce da patti di sangue, consacrazione e adorazione. A questi che hanno venduto l’anima a volte il demonio fa dei regali come la preveggenza, la lettura del pensiero, la scrittura spontanea, lo sdoppiamento della persona e la possibilità di trovarsi 
in abitazioni e luoghi lontani, la lettura del cuore, della vita delle persone. Anche la schiava di Tiatira aveva la preveggenza, indovinava il futuro con buon vantaggio per i suoi padroni. 
Una volta scacciato lo spirito maligno il dono scomparve, perché suo dono (At.16,16-18) 
L’infestazione riguarda luoghi, rumori nelle abitazioni, cose che si muovono, presenza di oggetti strani nei cuscini, nei materassi.  
Le modalità delle presenze diaboliche non sono facilmente catalogabili, perché nessun caso è uguale all’altro. Anche la durata della possessione è variabile, più o meno grave, dolorosa e gravida di conseguenze: la durata  della possessione 
dipende dalla gravità della fattura e dalla sua ripetizione.  
La presenza del demonio porta alla persona i malanni voluti da chi fa o ordina la fattura, specie quando i satanici vendono l’anima, per avere una collaborazione più forte del demonio. “Vendere l’anima” è un modo di dire popolare, usato anche dal demonio. In cambio dell’anima venduta più volte il 
demonio pattuisce con i satanici di rimanere per sempre nella vittima fino a convincerla al suicidio e alla morte.  
Le cattiverie dei satanici e le intenzioni del demonio possono essere fermate con la preghiera di liberazione e gli esorcismi, ma non è dato di sapere entro quanto tempo, o in quale misura possano essere alleggerite le sofferenze.  
Dio è invocato a fermare la cattiveria dei satanici, a interrompere i loro progetti perversi, ma è in gioco anche la libertà dell’uomo che può reiterare le fatture. Il posseduto può passare numerosi anni di sofferenza prima di vedersi liberato.  
Nel disegno di Dio tutti abbiamo un angelo custode personale che veglia su di noi 24 ore al giorno, capace di varie missioni e di intercedere pure l’aiuto degli Arcangeli e di Maria. 
Nel Vangelo troviamo indemoniati con manifestazioni diverse. Cristo nella sua vita terrena, da ottimo esorcista, allontana il demonio, seduta stante, e libera le vittime, ritornandole sane ai loro familiari. Oggi i tempi a volte sono molto lunghi.  
Il demonio durante l’esorcismo sostituisce l’attività della persona, prende il suo posto, la sua parola per dialogare con l’esorcista o per lamentarsi della sua sofferenza: si fa padrone del posseduto, lo tortura con diverse forme di vessazione. Durante l’esorcismo vorrebbe imporre la sua volontà all’esorcista.   La possessione del demonio sugli indemoniati, anche fuori dell’esorcismo, è prevalentemente fisica e psichica, si impossessa di loro, sprigiona a volte una forza straordinaria, scatena sul loro corpo sofferenze e malattie gravi. Moralmente condiziona la loro volontà e la libertà nelle scelte, anche con fortissime le tentazioni, immaginazioni e ossessioni sessuali. 
Per togliere questa presenza demoniaca il Signore ha dato agli Apostoli l’autorità di scacciare i demoni. Già loro avvertono la difficoltà e chiedono a Gesù perché in alcune occasione non riescono ad allontanare il demonio dai posseduti. Gesù precisa che non basta il potere, ma occorre preghiera e digiuno, cioè santità di vita e meriti per intercedere.  
Siamo certi dell’esistenza del demonio perché Cristo l’ha insegnata nel Vangelo ed esercitata con numerosi fatti, l’ha affermata dando agli Apostoli il potere di cacciare i demoni e la Chiesa ha continuato ad insegnare il Vangelo e ad esercitare l’autorità avuta di cacciare i demoni.  
 
FRATELLO   ESORCISTA 

Nessun commento:

Posta un commento