lunedì 1 luglio 2019

DEVOZIONE AL PREZIOSISSIMO SANGUE



Vorrei avere mille lingue per intenerire ogni cuore verso il Sangue Preziosissimo di Gesù. E' questa una devozione fondamentale che abbraccia tutte le altre: essa è la base, il sostegno, l'essenza della pietà cattolica. La devozione al Preziosissimo Sangue, ecco l'arma dei nostri tempi! (Scritti).
Oh! quanto mi interessa questa divozione. Io debbo confessarlo, ciò che ho nella mia limitazione (di forze, danaro, capacità) tutto me lo impiego per sì gran bene. Questo è il prezzo della Redenzione, questo il motivo della mia fiducia onde salvarmi; a questa divozione io voglio consacrare la mia vita e per applicare il Divin Sangue sono io sacerdote. (Let. 5, f. 71).
In tutto l'Orbe il Divin Sangue ha da ripurgare la terra. Ecco in che consiste lo spirito della divozione nostra. (Cr. pag. 358).
Non v'ha poi dubbio che la divozione del Divin Sangue è la mistica arma dei tempi: ipsi vicerunt draconem propter Sanguinem Agni! Ed oh! quanto più dobbiamo propagarne le glorie. (Let. 8).
Il Signore in ogni tempo ha suscitato delle divozioni atte a porre argine al torrente delle iniquità. Ma se in altri tempi la Chiesa la vediamo... combattuta or contro un dogma or contro un altro, nei tempi nostri però la guerra è alla Religione nella totalità, è al Crocifisso Signore. Convien dunque riprodurre le glorie della Croce e del Crocifisso... ora necessita ridire ai popoli a qual prezzo sian ricomprate le anime. Convien far conoscere per quali vie il Sangue di Gesù monda le anime... convien rammentare che questo Sangue si offre ogni mattina sull'altare. (Regol, pag. 80).
Ecco a che attende la nostra divozione, il nostro titolo! Questo Divin Sangue si offre di continuo nella Messa, questo si applica nei Sacramenti; questo è il prezzo della salute; è, per ultimo (infine), l'attestato dell'amor di Dio fatto Uomo. (Cr. pag. 186).
Se gli altri Istituti si danno carico di propagare chi l'una chi l'altra divozione, questo delle Missioni deve essere inteso alla propagazione di quella divozione che tutte le altre racchiude, del prezzo cioè di nostra Redenzione. (L. f. 226).
Questo Titolo (del Prez.mo Sangue da dare all'Istituto) deriva da ciò che abbiamo nelle S. Scritture: Ci hai redenti, o Signore, col tuo Sangue e ci hai fatto Regno per il nostro Dio e sacerdoti. Noi dunque ecclesiastici siamo insigniti del carattere sacerdotale per applicare alle anime il Divin Sangue. Questo si offre nel Divin Sacrificio e questo si applica nei Sacramenti, questo è il prezzo di redenzione, questo è ciò che presentar possiamo al Divin Padre per la riconciliazione dei peccatori... In questa devozione noi abbiamo i tesori della Sapienza e della Santità, in questo il nostro conforto, la pace, la salute. (Regolaidea generale dell'Opera pag. 6).
Questa divozione si è di essenza nel Cristianesimo, venerata dalla Chiesa, quam acquisivit Sanguine suo... Prescrisse Iddio agli Ebrei di tingere in Egitto di sangue le loro porte, per essere liberi dalla spada vendicatrice, in quantoché si allude a quel mezzo di eterna salute, che avrebbe liberato le anime nostre dalla schiavitù dell'inferno. A ciò aggiungesi quello che avverte l'Apostolo, che se il Sangue dei capri e dei vitelli santifica ciò che è immondo, quanto più il Sangue di Cristo monderà le nostre anime? Basta concludere con S. Bernardo: Il Sangue di Cristo grida come una tromba e con S. Tommaso: Il Sangue di Cristo è la chiave del Paradiso. Ma non conviene, per dir tutto in poco, ciò che avverte S. Paolo: Pacificando col Sangue della sua Croce sia ciò che è nella terra, sia ciò che è nei Cieli?
I peccatori ne abusano orrendamente ed il Signore va dicendo nel trasporto del suo amore: quale utilità nel mio Sangue? Dunque vi sia chi ne procuri con sacro solenne culto l'adorazione di compenso ed insieme ne predichi ai popoli le glorie, facendo rilevare che in questa devozione è compendiata la fede istessa. Infatti in essa fan centro gli oracoli profetici, i vaticini, i sacrifici dell'antica alleanza: Laverà nel vino la sua stola e nel sangue dell'uva il suo pallio... Che fece Mosè? Prendendo il libro lo asperse di sangue dicendo... questo è il sangue del testamento che vi inviò Dio... Tutto sarà mondato nel sangue... e senza effusione di sangue non ci sarà perdono. (Regol. pag. 80/r).
Vedo talvolta nella mia mente una moltitudine di operai evangelici che vanno gradatamente per tutta la terra col calice santo di Redenzione, offrendo al Divin Padre il Divin Sangue... ed insieme applicandolo alle anime... e mentre tanti abusano del prezzo di Redenzione vi sia uno stuolo di anime che cerchino di compensare i torti che riceve Gesù. (Cr. pag. 364).
Le altre divozioni sono tutti mezzi a facilitare la pietà cattolica, ma questa si è la base, il sostegno, l'essenza. Le altre divozioni, prodotte nei vari tempi, presentano un'epoca di principio, sempre santo, sempre lodevole; questa è così antica che rimonta fin dal momento che Adamo peccò e perciò fu chiamato Gesù: Agnello svenato fin dalla creazione del mondo! (Regol. pag. 80).
E' il Divin Sangue l'offerta da presentarsi all'Eterno Genitore, essendo scritto: Pacificans per sanguinem crucis eius sive quae in coelis, sive quae in terris sunt. Questa divozione dirò così, apre le porte della divina Misericordia ed addita l'unico mezzo stabilito alla conciliazione: Giustificati nel suo Sangue saremo per esso salvi dall'ira. (Cr. pag. 409).
Con le opere apostoliche si cerca dare un culto di compenso ai Misteri di nostra redenzione, dei quali tanto si abusano i peccatori, si risveglia nelle anime l'idea grande dell'inestimabile prezzo di nostra eterna salute. Ci hai redenti col tuo Sangue... Siete stati infatti comprati...; si animano i traviati a sperare il perdono dei falli commessi, mentre: Cristo ci ha amati e ci ha lavati nel suo Sangue. S. Caterina da Siena, ai tempi dello scisma, ebbe lume dal Signore che a quella divozione era legata la pace della Chiesa. (Regol. pag. 69).
La devozione al Sangue di Cristo apre le porte alla divina misericordia; di questa devozione abbiamo oggi bisogno per impetrare le grazie del Signore; per essa oh! quante benedizioni del clementissimo Iddio! Se i popoli tornano nelle braccia della misericordia e si mondano nel Sangue di Gesù Cristo tutto si accomoda: perciò i ministri del Santuario devono applicare alle anime il Sangue divino e manifestare i frutti della misericordia. (Scritti).
Il Signore ci presenta il Mar Rosso (simbolo del mistero del suo Sangue) per il quale si coltiva e innaffia la mistica terra inaridita delle anime per le colpe e si appresta al peccatore la strada onde uscir dall'Egitto (immagine del mondo corrotto) e al penitente, non che alle anime ardenti di amore verso Gesù, si dà stimolo ed eccitamento ad andar naufraghi in questo misterioso mare, onde essere trionfo della bontà di un Dio Redentore. (Scritti).
Nei tempi attuali pubblica recita della Coroncina, divozione e culto del Divin Sangue! Nel Mese di giugno (allora era giugno il mese consacrato al P. Sangue) si animino i popoli a meditare i misteri dell'amore di Gesù nell'averci redento con prezzo inestimabile del suo Divin Sangue.
Preghiamo nell'imminente mese perché il Divin Sangue operi prodigi. (Lett. 1,125).

SCRITTI DI SAN GASPARE

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