ANTICO TESTAMENTO
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L'uomo di Giava fu scoperto dal naturalista olandese M. E. Dubois nell'isola di Giava. Si trattava di una sola calotta cranica che suggeriva una cubatura intermedia tra quella delle scimmie e quella dell'uomo; calotta che lo stesso scopritore ammise poter essere quella di una scimmia!
L'uomo di Pitdown, scoperto in Inghilterra dal geologo Charles Dawson, consisteva in due crani con caratteri primitivi, una mandibola e due denti; a questa scoperta contribui' anche il gesuita Teilhard de Chardin. Questi resti furono, per quarant'anni, una gloria del Museo Britannico, fino a quando, nel 1952, si scopri' che erano un falso! I pezzi erano stati presi da un fossile umano e da un giovane orango; i denti, trovati da Teilhard de Chardin, erano stati limati; e tutto era stato opportunamente trattato per simulare l'antichita' e, poi, sotterrato, come il mistificatore stesso, alla fine, confesso'!
L'uomo di Pechino, sempre legato al nome di Teilhard de Chardin, fu scoperto, nel 1930, in una cava nei pressi di Pechino dal biologo canadese Black Davidson. Si trattava dei resti di oltre una trentina di individui di caratteristiche umane estremamente primitive. Questi furono salutati come il famoso anello di congiunzione! Poi, tutti gli originali sparirono e tutte le misure vennero fatte su calchi e su modelli degli originali! Il colpo di scena avvenne quando, nello stesso luogo, furono trovati anche dei fossili di uomini e centinaia di pietre di quarzo affumicate, insieme ad enormi mucchi di cenere. I resti dell'anello di congiunzione non erano che quelli di scimmie di cui gli uomini si cibavano, gustando, in modo particolare, il cervello, che estraevano dopo aver rotto la scatola cranica.
L'uomo di Neandertal, scoperto in Prussia nel 1856, e' il fossile di un vero uomo, certamente esistito migliaia di anni fa. Se ne sono scoperti diversi altri, poi, in varie zone della Francia, e nel 1908, fu trovato, addirittura, uno scheletro quasi completo. Ma anche in questo caso non manco' l'equivoco: la testa pendeva in avanti come quella di una scimmia; fu dimostrato che, per mancanza di alcuni frammenti, era stato innestato male il cranio. La testa, in realta', era eretta come quella di un uomo moderno!
Prescindendo da questi equivoci e da questi falsi, esiste una confutazione sperimentale che e' la negazione radicale e inappellabile dell'evoluzione spontanea: questa e' che tutte le specie, pur occupando vari gradi nella immensa scala dei viventi, sono assolutamente, in se', perfette e complete! Pur non avendo la stessa perfezione e completezza, tutte, Però, hanno la pienezza organizzativa!
Un filo d'erba e' un trionfo della vita, come il cedro del Libano; una pulce e' una meraviglia nel suo genere, come un elefante; una lucertola e' un capolavoro, com'e' un capolavoro il coccodrillo; un moscerino, un'ape sono portenti, come lo e' un'aquila reale; un verme e' meravigliosamente rifinito, nella sua pochezza come, nella sua grandezza, lo e' l'uomo!
Ebbene, questa perfezione, che si nota in tutte le specie viventi, costituisce un'impressionante rivelazione sperimentale contro l'evoluzione: se questa, infatti, fosse vera, il mondo dovrebbe essere pieno di specie abbozzate, rudimentali e incomplete, cioe' in ritardo rispetto alle specie complete verso cui esse tenderebbero. Ebbene, di queste specie incomplete, nel mondo, non troviamo neppure una qualsiasi traccia!
Si deve concludere che quando la vita e' nata, con essa e' nata la perfezione; la vita, quindi, e' stata creata perfetta!!!!
Com'e' possibile, allora, che Charles Darwin abbia potuto prendere un abbaglio cosi' vistoso?
La responsabilita' di questa teoria, che porta il suo nome, può essere fatta ricadere solo sulle sue spalle?
Dal libro The New Dark Ages di Carol White, apprendiamo: "La fine del diciottesimo secolo e l'inizio del diciannovesimo furono caratterizzati dal trascurabilissimo lavoro scientifico svolto in Gran Bretagna (...) Le scienze matematiche come quelle astronomiche erano a livelli infimi (...)L'agghiacciante torpore della monotonia aveva iniziato a riversarsi anche su tutte quelle branchie della scienza che necessitavano l'eccitamento della ricerca sperimentale".
Queste sono le parole dell'astronomo del secolo XIX; parole che mettevano a nudo la triste realta' della comunita' scientifica inglese, in quel periodo. La situazione doveva essere ribaltata e senza perdere tempo!
Più avanti si legge: "L'Universita' di Cambridge venne scelta come il centro per una rinascita deifica della reputazione scientifica britannica (...) John Herschel e Charles Babbage, entrambi dell'Universita' di Cambridge, fondarono la Società Analitica, stranamente seguita dalla fondazione di un'altra associazione: Il Club Spiritista! Un altro professore di Cambridge, Adam Sedgewick, fondo' la Società Filosofica e, nel 1820, venne fondata un'altra società, conosciuta col nome di Apostoli di Cambridge; questa, a sua volta, diede vita alla Società Metafisica e alla Società Aristotele. L'ingresso in questi clubs, per un iniziato, significava la sua elezione a membro della ristretta élite dell'intelligence britannico! (...) Nel 1830, l'élite di Cambridge, proponendo Herschel come presidente, tento' di prendere il controllo della prestigiosa Società Reale, (...) il cui presidente era il duca di Sussex, che, contemporaneamente, ricopriva la carica di Gran Maestro della Massoneriaxxi (...) Sconfitti nel loro tentativo di conquistare l'egemonia di tale istituzione, l'èlite di Cambridge decise di creare l'Associazione Britannica per la Promozione della Scienza. Ebbene, il prodotto più famoso di questa nuova associazione fu la pubblicazione, nel 1859, dell'opera di Charles Darwin: Sulla Origine delle Specie"!.
di Arrigo Muscio
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