Eroismo d'un prete.
Ai tempi della Rivoluzione francese il curato Aurain venne avvertito che due carabinieri della repubblica stavano per arrestarlo. Il curato, persona molto agile e robusta, si mette in fuga, ed incontrati i due carabinieri arriva a fuggir loro di mano superando un muro e correndo precipitoso per l'aperta campagna: i due soldati lo inseguivano furiosamente. Arrivato ad un grosso torrente, egli senza esitare si getta nelle acque e lo attraversa nuotando vigorosamente. Uno dei soldati si getta pure nell'acqua per inseguirlo; e intanto il curato guadagnava con gran prestezza una collina, e si trovava al sicuro di non essere più raggiunto. Ma ecco che sente delle grida che implorano aiuto, e volgendo gli occhi dalla cima del colle dove era arrivato, vede l'infelice soldato suo persecutore che si dibatte disperatamente fra le acque del torrente che lo hanno sopraffatto, ed è già in procinto di annegare. Il buon sacerdote che aveva insegnato la carità, predicato il perdono, non fu sordo alle grida di quel suo feroce nemico che domandava soccorso in tanto pericolo. Ritorna indietro di volo, scende dalla collina, si precipita nelle acque e più volte in quelle si immerge profondamente. Egli finalmente comparve sopra di esse trascinando per i capelli l'infelice carabiniere che aveva strappato dal fondo dov’era stato inghiottito. Gli riesce di condurlo alla spiaggia, e trovatolo semivivo fuori dei sensi lo riscalda e con mille premure lo richiama alla vita. Il soldato, ritornato ai sensi riconobbe il suo liberatore, e guardandolo sbalordito non poteva credere agli occhi propri e diceva:
- Voi siete pure quel prete che io perseguitava e a cui voleva dare la morte!
Come mai vi siete fatto mio salvatore? Ah! io dunque sono stato ingannato, mentre ho udito dire le tante volte che i preti sono egoisti, senza carità, e che non respirano che odio e vendetta.
- Mio amico, rispose il curato, voi potete ora toccar con mano se questo sia vero: col salvarvi non ho fatto che il mio dovere. Ogni prete, anzi ogni cristiano, è obbligato a perdonare e a render bene per male, io sono contento d'averlo fatto e ne ringrazio il Signore. Ringraziatelo anche voi, e cessate di perseguitare coloro che, investiti del carattere sacerdotale, rappresentano sulla terra il Dio della Carità.
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