La vita che Gesù forma in chi vive nel suo Volere. (Fiat!!! Volume 36 - Agosto 21, 1938)
[…] (Gesù:) “Come formo la mia vita nel pensiero della creatura che vive nel mio Volere, sento la compagnia dell’intelligenza umana che Mi corteggia, Mi ama, Mi comprende e Mi dà la sua memoria, l’intelletto, la volontà in mio potere; e siccome in queste tre potenze fu creata la nostra immagine, Mi sento dare per compagnia la nostra eterna Memoria che non dimentica mai nulla, sento la compagnia della mia Sapienza che Mi comprende, e poi la compagnia della volontà umana fusa colla Mia, che Mi ama col mio eterno Amore. Come non moltiplicare in ogni suo pensiero altrettante vite nostre, quando troviamo che più Ci comprende e Ci ama? Possiamo dire, troviamo il nostro tornaconto, perché quante più vite formiamo tanto più Ci facciamo comprendere; le diamo duplicato amore e Ci ama di più. […] Che bella compagnia! Chi vive nella nostra Volontà, non vi è pericolo che Ci lascia mai soli, siamo inseparabili ambedue.
Perciò il vivere nel nostro Volere è il prodigio dei prodigi, dove facciamo sfoggio delle nostre tante vite divine, Ci facciamo conoscere Chi siamo, quello che possiamo fare, e mettiamo in ordine la creatura con Noi, quale la creammo; perché queste nostre vite portano con sé mari di luce, d’amore, mari di sapienza, di bellezza, di bontà, che investono la creatura per farle possedere la luce che sempre cresce, l’amore che mai si spegne, la sapienza che sempre comprende, la bellezza che sempre si abbellisce di più…”. […]
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