domenica 8 marzo 2020

LE SETTE ARMI SPIRITUALI



Santa Caterina da Bologna 


L'amore trionfante di Dio 

Nondimeno, per occulto mistero, Iddio è congiunto all'anima con amore trionfante e proprio tramite il dolore. La stessa presenza del dolore lo dimostra: infatti, non è possibile dolersi della mancanza di ciò che non si ama; così, l'anima che si duole perché non sente amore, possiede, insieme al dolore, anche l'amore; e tanto è l'amore, quanto è il dolore.  

Ma questo ragionamento non è compreso dalle nostre piccole menti, perché facilmente amano più il dono del donatore. Quindi, è necessario che Dio sottragga l'amore sensuale dall'anima pellegrina e dimori con essa sotto il manto del dolore, per farla salire, con questo mezzo, al perfetto amore divino.  

Io vi assicuro che il dolore spirituale supera ogni altro dolore, anche se non sembra possibile a chi non lo prova, soprattutto alle donne di mondo, che si danno a intendere fra loro che il dolore maggiore è quello della morte dei loro figlioli. Ciò non è vero, perché esse possono sperare di avere da Dio il paradiso in ricompensa del dolore patito; ma la serva di Dio ha posto tutto il suo amore in Lui e da Lui ha ricevuto l'anello della buona volontà e per questo sposalizio ha abbandonato non solo parenti, amici e tutte le cose, ma anche sé stessa; così, quando si vede o si crede privata dello stesso Dio, di cui ha in parte gustato l'amore dolce e soave, tanto più resta in grande pena dolorosa, quanto più sa di non potere trovare maggiore gioia e grazia senza l'infinita divinità; e questo dolore è tanto incomprensibile, quanto è incomprensibile Dio. Ecco perché provano maggiore pena e dolore coloro che vanno per la via dell'amore divino, che non qualunque altra persona, per qualunque altro amore si voglia.  

In verità, non tutti i servi e le serve di Dio percorrono la via dolorosa, perché pochi, soprattutto oggi, salgono i gradi della perfezione e possono capire il dolore dell'anima per diretta esperienza; per questo si può ben dire: «Molti sono chiamati, pochi gli eletti.» perché tanto si è intiepidito lo spirito, che molti disertano nel tempo del dolore; inoltre, oggi, le forze naturali si sono indebolite, rispetto ai tempi passati, e si resiste poco tempo negli esercizi spirituali; cosi mancano le armi necessarie alla ascesa verso la perfezione e si comprende il perché non si trovi facilmente chi a essa pervenga; soprattutto non si sa sopportare il dolore: molte persone vanno al servizio di Dio e si comportano bene finché gustano il miele del primitivo fervore, ma subito mancano e vengono a niente quando sopravviene la tempesta delle tentazioni necessarie a giungere alla perfezione.  

Carissime sorelle, siate forti e costanti nel tempo della battaglia. Anche se il vostro corpo si indebolisse tanto da non poter compiere pienamente i vostri doveri, mantenetevi però ferme nel desiderio e nella buona volontà di operare il bene e di patire il male, affinché si compia ugualmente, per affetto e desiderio, ciò che non potete mettere in atto. A lode di Cristo. Amen.  

Illuminata Bembo

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