mercoledì 4 marzo 2020

SE STARAI CON ME TI PARLERO’ DI ME



(Gesù racconta dalla Croce)

Verso la Pasqua

Il dì successivo mi alzai di buon mattino e mi recai regolarmente nel tempio a predicare. Era il lunedì tre aprile dell'anno trenta. I Farisei si erano nel frattempo organizzati escogitando ancora una volta di rendermi ridicolo agli occhi del popolo.
Mi sottoposero dunque un problema di tasse: "E giusto o no pagarle?"
Il tranello era ben progettato, c'era Cesare di mezzo e quindi se avessi detto "si" avrei avuto il popolo contro che di fronte alle tasse versate ad un governatore tiranno e straniero pensava fosse meglio non pagare; se avessi detto "no" a quel punto sarebbero intervenute le guardie e mi avrebbero eliminato per oltraggio al grande Cesare ... Ipocriti! Ciechi!
Mi feci portare una moneta del tributo con 1'effige di Cesare e spiegai loro che come c'è un dovere da compiere in una società civile al quale non si può e non ci si deve sottrarre, così c'è un dovere morale impresso nella coscienza di ogni uomo al quale si deve soddisfare. Ma loro non la finirono più con le domande.
L'indomani, martedì quattro aprile, mi sottoposero il problema della risurrezione nel caso di una donna che nell'aldilà si ritrova con sette mariti. A quel punto non ne potei più: "Ipocriti, razza di vipere, i risorti saranno incorrutibili ed immortali, non avranno l'uso fisiologico della sessualità, la loro vita materiale scomparirà con le loro ceneri. Saranno uno con me nel Padre, purificati dall'amore sostanziale dello Spirito Santo".
Se ne andarono scuotendo il capo con l'aria di chi sa di ritornare alla carica. Fui preso da una violenta reazione contro la loro ipocrisia e gli gridai contro: "Guai a voi, perchè chiudete il Regno dei Cieli in faccia agli uomini. Non solo voi non vi entrate, ma fate di tutto perchè gli altri non vi entrino. Ipocriti ciechi che pretendete di fare agli altri da guida! Serpenti, razza di vipere, sepolcri imbiancati! Non illudetevi di poter sfuggire al fuoco della Geenna". Dopo questo sfogo mi sentii sfinito e mi rifugiai all'interno del tempio.
Il mio animo si acquietò quando vidi una vecchietta mettere nella cassetta dell'elemosine pochi spiccioli. Mi rivolsi agli Apostoli facendo loro notare quanto sia gradita l'offerta presa dal proprio necessario, molto di più di quella scrosciante che i ricconi fanno cadere dall'alto. 

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