lunedì 16 settembre 2024

“IN VERITA’, IO NON INTENDO MAI PER L’ETERNITA’, ALCUNO SCHERZO CON LA SERIETA’ DELLA VITA”

 



66. Finora è già stato detto abbastanza circa la partenza; dato però che Io ho molte teste, e quindi anche molte idee da accontentare, e come un buon Padre di famiglia vorrei volentieri dire a ciascuno qualcosa per sua tranquillità, così voglio fare ancora qualcosa e dirvi esattamente come avete da comportarvi di fronte alla gente, cioè a quella del mondo, tanto durante il tremito della Terra, quanto al momento di andarsene dal luogo del vizio. Dunque ascoltate: quando la Terra incomincia a tremare, se voi vedete delle facce angosciate, dite semplicemente: “Perché vi spaventate? Voi tremate quasi come la Terra. Questo lieve tremito le fa così poco danno come a voi il timore. Ma credete che ciò è avvenuto soltanto perché il Padre celeste nella Sua Sapienza ha permesso che avvenga”. - E con ciò andate poi per i fatti vostri.

67. Queste parole indurranno la gente a pensarci su; però, anche se ciò non avviene, Io posso sempre in ogni caso costringerli. E chi vorrà saperne di più, questi saprà ben trovarvi; e con ciò, a tal riguardo, è finita. Ma quando sarà venuto il tempo di prepararsi alla partenza, allora, se vedrete della gente starsene o andare in preda alla disperazione per le strade, dite loro: “Ebbene, cari compagni, sappiate che Dio è dappertutto. Egli, il Cui occhio penetra perfino nell’oscurità, vede anche quanto si cela nel vostro cuore e conosce i vostri dolori. Rivolgetevi dunque alla Sua Bontà, e vedrete che Egli nella Sua Onnipotenza conosce certamente un mezzo per mitigare la vostra angoscia e lenire il vostro dolore. Riflettete a ciò e vi sarà dato aiuto! Amen”.

68. Dopo queste parole, saranno molti coloro che si rivolgeranno a Me nei loro cuori; e, in verità, chi si rivolge a Me non andrà in perdizione. Io lo salverò e lo libererò da ogni male e lo condurrò unitamente a voi nella Terra Promessa. Voi però sarete fortificati affinché acquistiate il coraggio di parlare in questo modo, quali apostoli inviati fra gli uomini. Ma non appena avrete abbandonato la vostra attuale dimora, alla gente che rimarrà andrà loro assai male.

69. Le miserie andranno accumulandosi, e la fame e le sofferenze verranno sopra tutto ciò che si muove ed ha vita. Né l’uccello dell’aria, né l’animale del bosco sarà sicuro della propria vita, perché la fame, e non la malizia, costringerà gli uomini a ricorrere a mezzi illeciti. Povera umanità, perché non lasciate che vi aiuti Io?

70. Vedete, ogni padre terreno usa verso i suoi figlioli anzitutto parole d’amore e di dolcezza; ma se ciò non porta alcun frutto, allora si accende nel proprio zelo e diventa severo. Altrettanto succede di voi. Già spesso e da lungo tempo Io vado parlando con Amore e Bontà agli uomini. Chi adesso vuole ascoltarMi, questi Mi segua, poiché Io indico la buona via. Ma chi non Mi ha ascoltato nella Mia dolcezza e non ha voluto comprendere i segni in base ai quali ho esortato gli uomini, chi dunque vuol restare con la sua ostinazione, questi è bene che impari a conoscere e a sentire il quarto Giudizio in tutto il suo rigore.

71. La fame allora diverrà tanto grande che i genitori uccideranno con le proprie mani i propri figlioli per metter fine al loro tormento e per calmare un poco la propria fame. Ma dopo aver fatto ciò, essi riconosceranno l’enormità del loro delitto e cercheranno poi di uccidersi scagliandosi nella loro disperazione tra gli uomini con le armi in mano.

72. Ma quale sarà la fine di tutto ciò? Potranno essi mitigare così il loro peccato e saziare la loro fame? Persino della gente che oggi incede molto superbamente e si crede di essere qualcosa di più del loro prossimo, agiranno così. Donne non ve ne saranno più, perché queste degenereranno malamente e diventeranno più simili a belve che a creature umane.

73. Ogni uomo inorridirà nel vedere una donna. Si berrà il sangue degli uccisi, ma si ricuserà di darne alle donne, come pure si rifiuterà loro qualsiasi cibo perché periscano di fame; poiché l’uomo, nella sua viltà, vorrà attribuire alla donna la colpa di ogni sciagura, senza riflettere che è stato precisamente lui a stillare parole dolci come il miele nell’orecchio della donna. Ma egli vorrà trarsi d’impaccio con l’attribuire ogni responsabilità alla donna

74. Io certamente non voglio qui ricusare le donne, perché anch’esse hanno parte al generale decadimento da Dio, ma osservo che l’uomo da se stesso si dice il più forte! Perciò bisogna anche che egli si dimostri veramente forte, ed egli dovrebbe perfino nella miseria, perfino nel pericolo, esser pronto a proteggere la donna. Ma invece tutto andrà alla rovescia in questo mondo morto, e quindi pure Io lascerò che si verifichino tali cose spaventose.

75. Però Io, il Signore, rivolgerò la Mia mano e gli occhi Miei, perché il Maligno infuri fino all’esaurimento, affinché infine ci sia la quiete in eterno. - Ed ora ho terminato. - Amen.


22 - Gennaio - 1886


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