mercoledì 18 ottobre 2023

Il mondo è colto da un vortice di distruzione.

 


Ripulire il flusso celeste 

Maria

Il mondo è colto da un vortice di distruzione. Ha cercato di ritardare l ’inevitabile, ma con poco successo, non comprende il flusso del cielo che purifica e risveglia le persone a Dio. Tuttavia, quando si commette peccato e non c’è pentimento, questo flusso diventa inquinato e non più in grado di risvegliare le persone a Dio.  

Solo il pentimento e la riparazione può ripulire questo flusso e mantenerlo una forza vitale nella storia umana, portando ad una bontà nelle persone che piace al Padre.  

Quando il peccato impenitente entra, questo flusso perde il suo potere e il Padre deve purificare il mondo con i castighi. Questa è l’unica opzione, a meno che l’uomo torni a Dio.  

Commento : L’immagine è molto chiara, una corrente proveniente dal cielo che risveglia l’uomo alle cose celesti. Il peccato distrugge la potenza di questo torrente. Quindi, o si pente l’uomo o Dio castiga, gli unici due modi di mantenere il flusso potente.  

06/03/2011 

La vista dell'inferno

 


La vista dell'inferno

del Rev. John Furniss, C.S.S.R.


IX. Rumore terrificante

Esodo xi. Ci sarà un grande grido, come non si era mai sentito prima. 


Forse avete sentito un urlo orribile nel cuore della notte. Forse avete sentito l'ultimo grido di un uomo che annegava prima di scendere nella sua tomba acquosa. Forse siete rimasti scioccati nel passare davanti a un manicomio, sentendo l'urlo selvaggio di un pazzo. Il vostro cuore può aver tremato quando avete sentito il ruggito di un leone nel deserto o il sibilo di un serpente mortale tra i cespugli.

Ma ascoltate ora, ascoltate il tremendo, orribile frastuono di milioni e milioni e milioni di creature tormentate e impazzite dalla furia dell'inferno. Oh, le grida di paura, i gemiti di orrore, le urla di rabbia, le grida di dolore, le urla di agonia, le grida di disperazione di milioni e milioni di persone. Li sentite ruggire come leoni, sibilare come serpenti, ululare come cani e gemere come draghi. Lì si sente lo stridore di denti e le spaventose bestemmie dei diavoli. Soprattutto, si sente il fragore dei tuoni dell'ira di Dio, che scuote l'inferno fino alle fondamenta. Ma c'è un altro suono!


X. Un fiume

Is. xxii. È il giorno della strage, del calpestio e del pianto per il Signore Dio degli eserciti.


Nell'inferno c'è un rumore come quello di molte acque. È come se tutti i fiumi e gli oceani del mondo si riversassero con grande fragore sul pavimento dell'inferno. È dunque davvero il rumore delle acque? È così. I fiumi e gli oceani della terra si riversano nell'inferno? No. Che cos'è allora? È il suono di oceani di lacrime che scorrono da innumerevoli milioni di occhi. Piangono notte e giorno. Piangono per sempre. Piangono perché il fumo sulfureo tormenta i loro occhi. Piangono perché sono nell'oscurità. Piangono perché hanno perso il bellissimo cielo. Piangono perché il fuoco tagliente li brucia. Figliola, è meglio piangere una lacrima di pentimento adesso che milioni di lacrime all'inferno. Ma cos'è questo terribile odore nauseabondo?


XI. L'odore della morte

Gioele ii. Il suo fetore salirà e la sua putredine salirà.


Ci sono malattie così gravi, come il cancro e l'ulcera, che la gente non può sopportare di respirare l'aria della casa in cui si trovano. C'è qualcosa di peggio. È l'odore di morte che proviene da un corpo morto che giace nella tomba. Il corpo morto di Lazzaro era nella tomba da soli quattro giorni. Eppure Marta, sua sorella, non poteva sopportare che fosse portato fuori di nuovo. Ma qual è l'odore della morte all'inferno? San Bonaventura dice che se un solo corpo venisse estratto dall'inferno e deposto sulla terra, in quello stesso momento ogni creatura vivente sulla terra si ammalerebbe e morirebbe. Tale è l'odore di morte di un solo corpo all'inferno. Quale sarà allora l'odore di morte di innumerevoli milioni e milioni di corpi deposti all'inferno come pecore? Ps. Come sarà l'orribile odore di tutti questi corpi, dopo che sarà peggiorato ogni momento per diecimila anni? Is. ixvi. "Usciranno e vedranno le carcasse degli uomini che hanno trasgredito contro di me. Saranno uno spettacolo ripugnante per ogni carne".

Entriamo ora nell'inferno e vediamo i tremendi tormenti preparati per i malvagi.

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La mia umanità sia la croce e la mia anima unita con la tua Volontà sia il Crocifisso vivente che stia continuamente innanzi a Te per darti la soddisfazione che Tu stesso desti all’Eterno Padre.

 


NEL PARLARE

Vieni, Divina Volontà, a parlare in me.

Gesù, metti sulle mie labbra la tua parola e fa’ che parli sempre con la tua lingua e che, nsieme a Te, ripeta solo e sempre le Verità divine che il Padre vuole comunicare ai suoi figli. (Cfr. Le Ore della Passione di N.S.G.C. - 15a Ora)

 

NEI PATIMENTI

Gesù mio, tutto per amore tuo! Questi dolori siano tanti atti di lode, di onore, di omaggio che Ti offro; questi dolori siano tante voci che Ti glorifichino e tanti attestati che dicano che Ti amo. (Cfr. Vol. 2 - 21.8.1899)

Soffro nella tua Volontà, mio Gesù, perché ogni mia pena sia una vita che do a Te per impetrare anime. Il mio patire baci il tuo, e così intendo, o mio Gesù, darti la soddisfazione delle stesse tue pene. (Cfr. Le Ore della Passione… - 15a Ora)

Gesù, Ti offro la mia sofferenza unita a quella tua sofferenza che avesti nell’Orto quando sudasti Sangue per i miei peccati. La mia umanità sia la croce e la mia anima unita con la tua Volontà sia il Crocifisso vivente che stia continuamente innanzi a Te per darti la soddisfazione che Tu stesso desti all’Eterno Padre. O Gesù, dolce mia Vita, le mie preghiere e le mie pene s’innalzino sempre verso il Cielo per far piovere su tutti la luce della Grazia e assorbire in me la tua stessa Vita. (Cfr. Le Ore della Passione di N.S.G.C. - 6a Ora)


Quindi, la mia chiesa dovrebbe cedere a tutte le loro richieste – o anche solo ad alcune di esse? Se sono contrari alla fede, alla morale o alla Tradizione, la mia risposta è "no"!

 


Un respiro passeggero...


MESSAGGIO DELL'8 OTTOBRE 2023


Miei cari figli,

Pregate intensamente per la mia Chiesa, la barca di Pietro, che continua ad essere oggetto di violenti assalti in questi tempi. Rileggete ciò che io, Gesù, ho detto nel Vangelo su ciò che verrà negli ultimi giorni, e rileggete le Epistole del mio apostolo Paolo sullo stesso argomento. Rileggete anche gli avvertimenti profetici che vi sono stati dati in questi messaggi sul falso spirito, il falso amore e la falsa carità, che si stanno diffondendo sempre più sulla Terra e cercano di incancrenire il mio Corpo Mistico, che è diventato il corpo che deve essere massacrato dai "malvagi" – padri del globalismo, seguaci di società segrete, anche sataniche, e movimenti che difendono l'ambientalismo perverso o gli orientamenti sessuali devianti.

Le due letture della Liturgia delle Ore di questa domenica (1) mi piacciono particolarmente perché suonano molto attuali.

In primo luogo, nel brano della Prima Lettera di Paolo a Timoteo, il mio Apostolo, sotto l'ispirazione dello Spirito Santo, ingiunge al suo discepolo e figlio nella fede di proibire ad alcuni di insegnare una dottrina diversa dalla mia (cfr 1 Tm 1,1-20): non è forse questo un monito senza tempo che molti dei miei sacerdoti – e anche i miei pastori – dovrebbero sempre ricordare?

Eppure, credendo che io stia dando alla mia Chiesa un volto più umano e accogliente, alcuni osano anche oggi pronunciare, proprio in nome del mio amore e della mia misericordia, discorsi totalmente contrari al mio insegnamento e a quello del Decalogo, fedelmente perpetuato dalla Tradizione di questa stessa Chiesa. In questa epistola, Paolo, che insegnò alle nazioni la fede e la verità per amore della Vita Eterna, insistette sul fatto che questa ingiunzione aveva lo scopo di riportare all'amore che viene da un cuore puro, da una coscienza retta e da una fede non finta coloro che osavano smarrirsi in questo modo.

So quanto sia difficile per voi, piccoli miei, che volete rimanere fedeli a me vivendo una vita di santità, scoprire le ripercussioni dei lavori sinodali, che con la violenza gettano le vostre menti e i vostri cuori nel caos. Perché, tra il riscontro che alcuni dei media – che sanno così abilmente come spargere sale sulle ferite – possono darle e le parole oziose di alcuni dei miei Pastori, i quali, da parte loro, non fanno altro che affogare i pesci, mentre i fedeli si aspettano da loro un minimo di chiarezza quando si tratta di questioni dogmatiche e morali, Ti senti sopraffatto e inquieto, per non dire altro.

L'ho detto a voi, figli miei, e lo ripeto a tutta la mia Chiesa, anche al suo capo supremo: la vostra parola sia "sì" se è "sì", "no" se è "no", perché è così che si esprime sempre la verità: nella chiarezza e nella trasparenza. Tutto ciò che più viene dal Maligno (cfr Mt 5,37). Ed è questo che dovrebbe emergere da quest'ultimo Sinodo: chiarezza e trasparenza rispetto alle posizioni assunte fin dall'inizio e per due millenni dalla mia cara Chiesa sulle questioni del dogma e della morale. Queste posizioni, infatti, si basano sulle Sacre Scritture e sono trasmesse dalla Tradizione della Chiesa per l'unità nella fede, il che significa che non possono essere messe in discussione in alcun modo o da nessun altro.

Questa Chiesa, che è il mio Corpo mistico, è santa, e per questo non può che accogliere nel suo seno coloro che desiderano prendere la loro croce e seguirmi sulla via della perfezione; persone che si impegnano, nella comunione di questa stessa Chiesa, a rimanere, nonostante le loro debolezze e povertà, fedeli al mio insegnamento e alla carità fraterna, usando la preghiera e i sacramenti per la propria salvezza e per il bene dell'intera comunità ecclesiale. Ecco perché, da una parte o dall'altra, nessuno dovrebbe partire da basi false, o anche dalla minima concessione in cui prevarrebbe la confusione.

Perché, così facendo, accusare la mia chiesa di discriminare quando ogni club o associazione ha i propri criteri di selezione e ammissione?

Per i sacerdoti della mia Chiesa Cattolica, è chiaro che, anche sotto la pressione di argomenti fuorvianti che li spingono a fare "atti di carità" – come è stato lo sfortunato caso della "vaccinazione" non molto tempo fa – non devono in alcun modo procedere a finte benedizioni di unioni illegittime o di coppie dello stesso sesso.Coloro che si lasciano andare a tali trasgressioni dovrebbero prima di tutto, di fronte alla Mia croce, esaminare la propria coscienza in relazione alla propria vita morale.

D'altra parte, è giusto – e anche giusto e opportuno – che essi benedicano individualmente queste persone, se risulta che vogliono entrare liberamente in un processo di conversione in cui si impegnano, per me, a vivere in amicizia e castità, astenendosi da tutte le relazioni carnali – che sono riservate alle coppie sposate – e, a maggior ragione, di quelli che si dicono "innaturali".

Finalmente! è, figli miei, il mio Corpo Mistico, e se c'è una persona che ha una legittima voce in capitolo, sono io, il vostro Signore!

Mi limito qui a ricordare a tutti, dalla penna del mio messaggero, le istruzioni che troverete già scritte nelle Scritture, e che sono state ripetute nel corso dei secoli dalla Tradizione della mia Chiesa. In verità, è proprio il ricordo di queste istruzioni (cfr Gv 14,26) che costituisce un "atto di carità", poiché esse riguardano non solo la vita terrena degli interessati, ma anche la loro salvezza e la loro eternità.

In questi tempi in cui sempre più coppie si separano, anche se sono state unite dal matrimonio, molte si permettono di andare a vivere con i partner – prima un primo, poi un secondo, a volte anche un terzo o anche di più a seconda delle circostanze, con il pretesto che non si amano più, non si sostengono più, o per altri motivi generalmente futili l'uno come l'altro. A meno che non siano vittime di gravi problemi psicologici o anche psichiatrici – che potrebbero poi giustificare, se si sono uniti davanti a Dio, la richiesta di una dichiarazione di nullità del matrimonio – queste coppie non sono state generalmente educate all'amore altruistico, all'abnegazione, alla fedeltà, o anche al rispetto elementare per l'altro. Molto spesso, infatti, i loro sentimenti sono basati sull'egoismo, sulla sensualità, sulla sensibilità, sul sentimentalismo o sul profitto. Quanto alla loro fede, non essendo stata sufficientemente illuminata o addirittura moribonda, essa è piuttosto costituita da credenze più o meno sincretistiche o esoteriche, che si basano soprattutto su sentimenti personali a scapito di una solida conoscenza delle Scritture e dell'osservanza dei Comandamenti.

Ecco perché tutte le stravaganti lamentele che sono state sollevate agli organismi sinodali non provengono, in verità, da una maggioranza di ferventi cattolici fedeli alla mia Chiesa, ma da una popolazione che, pur battezzata, sa molto poco della fede e dei dogmi; e anche di persone che vorrebbero essere più dotte ma che, dissidenti in fondo, amano protestare e rivendicare diritti in nome di una libertà fallace, di una falsa morale, pretende di essere legittima, e soprattutto di un "amore" messo in ogni sorta di salse che non ha nulla in comune con quello che mi ha condotto alla Croce per la propria salvezza, i miei figli.

Quindi, la mia chiesa dovrebbe cedere a tutte le loro richieste – o anche solo ad alcune di esse? Se sono contrari alla fede, alla morale o alla Tradizione, la mia risposta è "no"! Di fronte all'entità del disastro morale rivelato da questo Sinodo, la mia Chiesa dovrebbe piuttosto prendere coscienza, nelle sue istanze più alte, dell'urgente necessità di mettere caritatevolmente in moto strutture che possano accogliere tutti i peccatori per i quali sono venuto (cfr Lc 5, 32), e iniziarli, senza la minima esitazione, alla Parola, ai Comandamenti, ai Comandamenti, ai Comandamenti, ai Comandamenti, e le esigenze della vita cristiana. È inoltre necessario consigliare a coloro che ne hanno più bisogno – in particolare alle vittime di dipendenze di ogni tipo – di consultare professionisti della salute per aiutarli a guarire le loro ferite interiori.

Perché non sono venuto per integrare nella mia Chiesa i peccatori di ogni genere che in realtà non hanno alcun desiderio di conversione. Sono venuto a dire a questi stessi peccatori che li amo e che li invito ad unirsi alla mia Chiesa, dove si celebrano le Nozze dell'Agnello. Tuttavia, prima di entrarvi, devono aver indossato la veste bianca richiesta, cioè devono essere stati precedentemente istruiti e purificati, e devono aver liberamente rinunciato a Satana, alle sue pompe e alle sue opere. In caso contrario, il Re non può permettere loro di partecipare al banchetto delle Nozze di suo Figlio.

In secondo luogo, leggerete, miei cari figli, il testo del mio santo Papa Gregorio sul discernimento che i pastori d'anime – sacerdoti, superiori e vescovi – devono mostrare nei loro discorsi.

Sotto l'influsso del mio Spirito, Gregorio li esorta a dire francamente ciò che è giusto, in un linguaggio chiaro e non suscettibile di fraintendimenti. Né dovrebbero tacere la verità per timore di perdere la benevolenza degli uomini. Alcuni, infatti, troppo timidi e privi di saggezza, temono di incolpare i colpevoli e preferiscono promettere loro sicurezza piuttosto che rivelare loro la loro vera indegnità.

Per questo Gregorio incoraggia i pastori d'anime ad adottare un discorso diretto di rimprovero che faccia scoprire al peccatore la sua colpa per istruirlo meglio. Li esorta anche a levarsi all'assalto per difendere il gregge opponendosi alle potenze di questo mondo e resistendo agli avversari sleali per amore della giustizia.

Lo ricordo di nuovo, seguendo Paolo: voi non combattete oggi, piccoli miei, contro esseri di carne e sangue, ma contro le potenze delle tenebre – gli spiriti del male – e solo non abbandonando mai lo scudo della fede e brandendo la spada dello Spirito – che è la mia Parola, senza aggiungervi o togliervi (cfr Dt 4,2) – per poter spegnere le frecce infuocate del maligno (cfr Ef 6,11-17).

Pregate dunque, miei cari figli, senza scoraggiarvi, per coloro che tra i miei sacerdoti, i miei pastori e anche le mie pecore si lasciano accecare dalle false dottrine, dal falso amore e dallo spirito del mondo. Diffidate dalle utopie di questo tempo, che non sono altro che menzogne e chimere diffuse dai "cattivi", che vogliono infiltrarsi nel mio ovile e allontanare da me i suoi occupanti. Deponete ai piedi della mia Croce i vostri dolori e le vostre sofferenze presenti, piccoli miei, e io farò produrre per voi il peso eterno della gloria (cfr 2 Cor 4,17).

Vi benedico.

Gesù

 


martedì 17 ottobre 2023

Solo l'amore può cambiare il destino di questo mondo.

 


MESSAGGI DEL GIORNO SETTE

 Io vi parlo attraverso la mia cara figliola Isabel, ascoltatela


MESSAGGIO 11   7. MAGGIO. 2015  


"Una nube di Potenza e di Gloria 1 incomberà su di voi, è il Figlio dell'Uomo che viene a governare la terra 2 . 

Non temete, tutto si compirà, tutto si compirà fino all'ultimo punto 3 , tutto deve compiersi, attendete il Mio arrivo con pace e gioia, con canti e allegria perché il Figlio dell'uomo compirà ciò che ha promesso: vi porterò con Me nel Regno di Mio Padre, lì ho preparato per voi un soggiorno 4 di Amore e Pace, di Giustizia e Libertà, riservato a coloro che compiono la Mia Volontà. 

Vi amo, miei cari figli, ma avete chiuso le orecchie al mio dolce e santo Amore, andate dietro a tutti coloro che vi parlano di amore, di pace e di libertà e credete a loro, ma non credete a Me, vostro Buon Pastore 5 , dove troverò un'anima ben disposta ad accogliere il mio Amore? Dov'è quell'anima aperta alla mia Grazia? La cerco giorno e notte ma non la trovo, tutti tenete qualcosa per voi, tutti volete un posto d'onore nella mia gloria. Dov'è quell'anima umile e abbandonata al mio Spirito Santo che non vuole altro che il mio amore e la mia gloria? La cerco senza sosta, giorno e notte, perché mi consoli dal mio dolore, dal mio immenso dolore per un mondo che mi ha voltato le spalle, che ha chiuso l'orecchio alla voce del suo Signore, alla voce di Colui che è morto per lui sulla Croce, alla voce di Colui che grida nel deserto 6 : preparate le vie del Signore, spianate i suoi sentieri, perché il Figlio di Dio viene sulla Terra e stabilirà un Regno di amore e di giustizia, di pace e di libertà 7 . Basta con tanta oppressione, tanto terrore, tanto odio, tanta malvagità. 

Perché, figlioli, non vi amate? Perché non vi perdonate a vicenda? 8 Perché non mi guardate sulla croce? Quante famiglie divise, quanti amici allontanati, quanto dolore nei vostri cuori, perché non perdonate, perché non tendete la mano al vostro fratello, quello che ho messo al vostro fianco perché in lui troviate pace e bene, amore e gioia. Fratello contro fratello, padre contro figlio, figlio contro padre, ma non a causa mia, bensì a causa vostra. Quanto dolore, quanta paura tra di voi, siete come parassiti che si feriscono a vicenda all'infinito. Perché non vi amate? Perché non preparate la strada al Signore, portando la pace alle vostre famiglie, ai vostri vicini e amici, ai vostri compagni e a tutti coloro che incontrate lungo il cammino? In questo modo riconosceranno che siete Miei, figli Miei amati, che vi amate gli uni gli altri come Io vi ho amato 9 . Lo sapete già, me lo direte, ma allora perché non cominciate a farlo? Perché non chiamate oggi colui al quale non parlate, colui che non perdonate, colui che vi ha fatto soffrire, ma che nel Mio Nome potete perdonare, perché Io posso perdonare tutto 10 . Ricordate le mie parole sulla croce: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno" 11. Perché non pensate che non sapessero quello che vi facevano? Aprite i vostri cuori all'amore e al perdono, oggi, figlioli, oggi, non rimandate a domani, affinché il Figlio dell'uomo, quando verrà, non trovi odio e amarezza nei vostri cuori. Siate coraggiosi e forti nel perdonare, nel fare voi stessi il primo passo, non aspettate che lo facciano gli altri, fatelo voi. Chi odiate oggi nel vostro cuore? Chi non volete vedere oggi nella vostra vita? Quello dovete amarlo e perdonarlo e pregare per lui e bussare alla porta del suo cuore con umiltà, con coraggio e se non vi apre, guardate Me che veglio su di voi e ditemi: "Signore, non mi apre". Io vi abbraccerò e vi consolerò e vi darò un amore che non potete immaginare e compenserò tutto l'amore che non avete trovato, perché il Padre mio vi esorta oggi a perdonare, a perdonare nel vostro cuore, a perdonare nella vostra vita, a vivere il perdono, non in astratto, nella vostra vita, facendo passi che manifestino il perdono oggi nella vostra vita, non accontentatevi di dire: "Sì, ho perdonato", muovete la vostra vita in quella direzione, fatevi notare, fatevi vedere che perdonate, che sia un atto d'amore, non solo un pensiero! Fate un favore a chi un giorno vi ha negato, fate un sorriso a chi vi guarda solo con risentimento, date la mano a chi vi ha negato. Così tutti riconosceranno che siete miei, che siete un tralcio della mia vite 13 , che siete uniti a me, che la linfa del mio sangue vi attraversa e vi vivifica. I vostri buoni pensieri non valgono nulla se non c'è un'azione che li riaffermi, che li provi, che li metta in pratica, non basta pensare, bisogna eseguire, non si può perdonare e poi non parlare, non sorridere, non pregare, non fare favori a quelle persone che hanno ferito il vostro cuore. 

A chi ti chiede la tunica, dagliela 14 , non negargliela, non vivere come se tutto fosse tuo e non degli altri, condividi con tutti quelli che hanno bisogno di te 15 . 

Dovete prepararvi per la mia venuta, dovete preparare il vostro cuore, non badate solo alle cose spettacolari, ma badate al vostro cuore, alla vostra anima, perché lì avrà luogo la mia prima venuta, il mio ritorno in questo mondo, lì mi vedrete, lì ho un appuntamento con voi e cosa vedrò, cosa troverò? Leggete queste parole nel silenzio del vostro cuore e siate onesti con voi stessi davanti a Me. Ci saranno grandi segni nel cielo che manifesteranno la mia venuta, il mio ritorno a voi, ma prima vi aspetto nel vostro cuore, lì mi incontrerò con voi e cosa mi mostrerete? 

Non preoccupatevi di quello che dirà la gente, sforzatevi figlioli, vi chiedo come un mendicante alla vostra porta, è tempo di preparare la vostra vita alla Mia venuta e cosa troverò? Mettetevi in moto oggi, pregate, raccoglietevi nel silenzio della vostra interiorità e vedete in essa ciò che dovete preparare per la Mia venuta, ciò che dovete cambiare, ciò che dovete fare. Figlioli, la salvezza delle vostre anime è in un momento decisivo; non allarmatevi, ma lavorate e fate in modo con il vostro affetto e con l'avvertimento che anche gli altri si preparino; se vi annunciano l'arrivo di qualcuno davanti al quale dovete comparire, cosa fate? Preparatevi, perché dovete comparire davanti alla Mia Misericordia e alla Mia Giustizia; preparate le vostre vite, perché vengo in questo mondo perduto e senza scopo dove regnano l'odio e l'egoismo, ma vengo, figli, e ogni oppressione finirà. 

È tardi, il giorno è vicino, il giorno della Giustizia e della Luce, il giorno della Gloria, ma prima dovete soffrire tutto il male che c'è su questa terra di peccato, dove il male abita come non mai, davanti allo sguardo impassibile di tutto il potere civile, militare, e anche, figli, a volte ecclesiastico, i Miei pastori non vi aiutano in tanti e tanti casi, non vi aiutano a combattere il male, sono impassibili. Non la forza, non il potere senza giustizia, ma il grido di Pace e il lavoro della vostra vita arando in campi ostili per trovare un luogo dove ci possa essere un raccolto, il raccolto dell'amore che seminate nella pace, che mettete su questa terra, porterà frutto, ma confidate in Me; Io non vi abbandonerò mai nelle vostre fatiche. 

Non scandalizzatevi del male, ma non adattatevi ad esso, non abituatevi ad esso: è il pericolo di questo mondo cieco e perduto; si è abituato al male, a vivere comodamente in esso, a ridere in esso, a mangiare in esso, a banchettare in esso. No, figli, non abituatevi a vivere nel male. Siete chiamati a vivere nella pienezza del Bene e della Grazia, non vivete comodamente in mezzo a tanto male, lottate contro di esso, con le armi dello Spirito Santo 18 , Egli ha potere sulla terra, un potere infinito e voi non lo usate, è addormentato in voi. 

È l'ora della Pace perché Io vengo, è l'ora dell'Amore perché Io vengo, quanto parlate della Mia venuta ma chi prepara il suo cuore con serietà e rigore? No, figli, no, parlate di meno e lavorate, seriamente, di più, sulla vostra conversione. A che serve parlare del giorno della Mia venuta se poi lasciate, abbandonate la vostra vita nelle mani del nemico, facendo la vostra santa volontà in tutto, e vivendo come se la Mia venuta fosse qualcosa di spettacolare? NO! È nel vostro cuore che dovete aspettarmi, non vi sgrido figlioli, vi amo e veglio su di voi, non trascurate la vostra conversione, non vivete come se dipendesse solo dalle stelle il Mio arrivo, preparate il vostro cuore al Signore della vostra vita, che sta arrivando, preparate la vostra vita, prendetelo sul serio, ascoltate questo avvertimento: il Mio arrivo in questo mondo è imminente. Le stelle vacilleranno, la luna si arrosserà, il sole si spegnerà 21 , tutto questo avverrà con persecuzioni 22 e omicidi, dolore e terrore, terrore e crudeltà; ma non preoccupatevi tanto di tutto questo quanto di preparare il vostro cuore. Se il vostro cuore è preparato, come vi ho detto di fare, vivrete tutto questo in pace e anche con gioia, ciò a cui non potrete resistere io sarò con voi e non vi preoccuperete più di tanto di morire. Temete colui che può perdere la vostra anima 23 . Nulla accadrà senza il mio permesso e tutto sarà condotto per il bene. Non siate turbati, io sono con voi. Il Padre mio vi guarda dal cielo come un padre amorevole che si preoccupa dei suoi figli. 

Ascoltate la Mia Voce e sarete salvati, tenetevi stretti alla mano di Mia Madre, gli angeli vi aiuteranno. 

È tempo di vivere la Grazia che ho riversato nei vostri cuori, con coraggio e audacia. Aiutatemi a salvare i vostri fratelli, pregate gli uni per gli altri. 

Questa vita sta per finire e una nuova vita 24 vi aspetta in Me. 

Come posso dirvi quanto vi amo 25 , come posso dirvi che le mie lacrime sono per voi? Ascoltatemi figli, ascoltate queste Parole, pregate per colei che le scrive con amore infinito perché Io sono in lei. 

Non dimenticate di pregare per il Papa, ne ha molto bisogno perché sta iniziando il suo Calvario. 

Pregate per i luoghi delle apparizioni di mia Madre, perché saranno luoghi particolarmente attaccati; il demonio cerca di distruggere tutto ciò che è Santo per lasciarvi senza un orizzonte e per perdervi. 

Respingete ogni giorno nel vostro cuore lo spirito di incredulità, nel Mio Santo Nome non permettetegli di abitare in voi, perché non vi permetterà di credere ai miei segni, ai segni che vi mando per prepararvi.

È tempo di vivere, non di morire. 

Tutto sta per finire, accendete le vostre lampade 26 , fate attenzione che non si spengano, non avrete tempo di prepararle 27 quando gli eventi si susseguiranno in rapida successione. 

Confessate le vostre colpe e pentitevi con tutto il cuore dei vostri peccati; un giorno gioirete nell'obbedire ai miei comandi. 

 Quanto manca all'imminenza della Mia venuta, quanto manca a tutto questo? È nelle mani del mio Santo Padre 28 , l'Onniveggente, l'Onni-scrutatore, tutto è in Lui. Preparate le vostre vite a stare davanti a Me, quel Giorno sarà glorioso per questo mondo. 

 Tutto finirà, il male sarà sterminato dalla faccia della Terra, ma prima deve essere sterminato dai vostri cuori con il vostro lavoro per aiutare la mia Grazia in voi. 

Non è tempo di risate, ma di penitenza, una penitenza gioiosa e gioiosa nel Figlio dell'Uomo; le vostre lacrime saranno asciugate dalle mie mani e i vostri occhi si perderanno nei miei quando Io, Gesù, sarò davanti a voi; preparatevi a quel giorno, sta arrivando, è già qui.  

Non dimenticatevi di Me nel Tabernacolo, recitate la preghiera 30 che vi ho mandato attraverso la Mia serva Elisabetta, recitatela giorno e notte, Mi conforta e vi unisce a Me: trovo conforto e gioia e compagnia. 

Vi amo, vi amo figli, vi amo figli, vi amo Miei cari figli, siate poveri e piccoli, guardate il Mio Santo Cuore, desiderate unirvi a Me; tutto ha fine; perdonatevi l'un l'altro, affinché il Padre Mio perdoni tutti i vostri peccati 31 . Rendete reale il perdono, non dimenticatelo, con atti concreti. Figli, figli della mia anima, ho bisogno di voi per la lotta finale; è l'ora del perdono. Alleluia. 

Fate lo sforzo supremo di amarvi gli uni gli altri 32 , tutti gli uomini sulla faccia della terra; solo l'amore può cambiare il destino di questo mondo. Ma dove troverò un'anima disposta ad amare senza misura, senza limiti per amore mio? 

"Addio 33 figli, vado via ma torno", torno a te Gerusalemme, città del Mio Cuore, dove lapidate i profeti e li uccidete, ma farò di te una nuova città piena di gloria 34 . 

Aspettate figli, aspettate, aspettate, lavorate; non c'è più tempo, il tempo sta per scadere. 

Ave Maria, piena di grazia ...... 

Pregate e pregate, rimanete uniti a Me 35 , non lasciate la mia mano. Io non vi lascio 36 . 


APPARIZIONI MARIANE ATTRAVERSO I SECOLI

 


ADDIO ALLA SANTISSIMA VERGINE MARIA AL SEPOLCRO 


A Gerusalemme, in fondo alla Valle del Kidron, ai piedi del Monte degli Ulivi, fu costruita una chiesa sul luogo del "sepolcro della Vergine Maria". Gli apostoli, riuniti presso il sepolcro della Vergine Maria, esclamarono all'unisono: "Ave, piena di grazia, il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne" (cfr. Luca 1, 28). 

Terminata la preghiera, apparve davanti a loro vestita di sole, con la luna sotto i piedi e coronata di stelle. Tendendo le braccia verso gli apostoli in un gesto di amore eterno, disse: "Amati figli di Dio, io sono sempre con voi. Amate mio Figlio, servite mio Figlio, siate come mio Figlio".  La notizia dell'apparizione della Madre di Dio agli apostoli si diffuse rapidamente e i seguaci di Gesù accorsero alla tomba di Maria. 

 In questa valle, secondo l'antica tradizione, si terrà il giudizio finale.  Sebbene l'apparizione della Santa Madre agli apostoli si sia affievolita nel corso della storia, le loro menti e i loro cuori si sono rinnovati.  La forza dello Spirito Santo continuò a ispirarli e a guidarli. La prima comunità cristiana nacque mentre recitavano la prima Ave Maria, e così da allora in poi chiameranno la Vergine Maria Madre della Chiesa. Ai nostri giorni, tutte le nazioni e le religioni hanno il diritto di adorare la tomba della Madre di Dio a Gerusalemme.  Gli ortodossi e gli armeni vi celebrano le loro liturgie, così come i siriani, i copti e gli etiopi. Ebrei e musulmani hanno i loro luoghi in questo santuario per le loro cerimonie religiose, e anche i cattolici celebrano la messa sulla tomba della Vergine Maria.


GLORIOSA ASSUNZIONE DELLA VERGINE MARIA IN CIELO


Il terzo giorno, il 15 agosto, l'anima di Maria si unì al suo corpo e risuscitò senza attendere la risurrezione generale dei morti, per essere assunta in cielo ed essere posta alla destra del suo Figlio santissimo. 

Gli angeli sollevarono e portarono l'anima e il corpo della Vergine, che tra canti di giubilo salì al cielo (cfr. Cantico 3, 6).

 Il 1° novembre 1950, Sua Santità Pio XII ha definito il dogma dell'Assunzione, che obbliga i cattolici a credere che "la Beata Vergine Maria è in cielo, in corpo e anima gloriosa".


INCORONAZIONE DI MARIA COME REGINA UNIVERSALE


Dopo il suo arrivo in cielo, Maria è stata nominata Regina dell'Universo al momento della sua gloriosa Assunzione. Il Padre celeste le pose sul capo un diadema d'oro con brillanti e la proclamò Regina del cielo e della terra.  Da quel momento, gli angeli e i santi l'hanno acclamata Regina immortale.

 Con il passaggio della Beata Vergine Maria al cielo, si conclude questa seconda parte del libro. Vediamo ora come intercede presso il suo Figlio divino nel regno celeste e come avvengono gli incontri di Maria con i suoi amati figli nel corso della storia.

È difficile dire quanto sia antica la venerazione di Maria come Regina dell'Universo. Un'antica tradizione propone che sia stata incoronata dalla Santissima Trinità dopo il suo trasferimento in cielo in anima e corpo. Molto tempo dopo questi eventi, sia in Oriente che in Occidente, i cattolici la rappresentarono in immagini o sculture con gli attributi di una sovrana.


Maria, Madre della Chiesa

 


In queste locuzioni lunghe, Maria agisce come Madre della Chiesa. In primo luogo, lei parla dei Papi.


Il Papa che consacrerà la Russia  

Il segreto della prima Pentecoste fu che Pietro si raccolse con me e sono stata in grado di prepararlo a ricevere lo Spirito Santo, il mio coniuge. Ero sua umile serva, ma sono stata istruita dal Dio altissimo e conoscevo i segreti del Re.  

La folla a Pentecoste non sopraffece Pietro. Le sue parole chiare invitarono il popolo a fare quello che lui aveva fatto, di pentirsi e di ricevere lo Spirito Santo.  

Presi una grande speranza quel giorno. Vidi che il messaggio di mio Figlio sarebbe stato predicato fino alla fine dei tempi. Ho visto tutti i successori di Pietro, la lunga fila dei papi. Erano tutti messi nel mio cuore. Come Madre della Chiesa, ho accettato tutti.  

Come ho vegliato su di loro, anche quelli le cui vite personali non erano in ordine, facendo attenzione che non commettessero alcun errore nella fede e nella morale. E i papi santi, li ho utilizzati per illuminare il mondo.  

Che cosa dovrei dire dei papi recenti? Hanno tutti benedetto la mia Chiesa, aprendo le porte allo Spirito Santo incoraggiando opere vaste e invitando tutti a partecipare alla vita della Chiesa.  

Ma la grande opera è ancora da compiere, lasciata all’ultimo minuto, per così dire, il lavoro di cui ho parlato a Fatima e che in seguito ho ordinato di fare: la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la devozione ai cinque primi sabati del mese. Questi due sono uniti, il lavoro comune del Papa e dei fedeli. Non chiedetemi perché il papa ritardi. Ciò è nelle mie mani. Il mio desiderio è che i fedeli non tardino. Nessuno li trattiene. Si deve iniziare a praticare i Primi Cinque Sabati immediatamente. La loro potenza darà forza e libererà la strada al Santo Padre, poi entrambi, testa e membra, saranno pronti con tutto il cuore per consacrare la Russia al mio Cuore Immacolato.  

Commento : Anche se queste parole sono centrate sui papi, il vero messaggio è per te, lettore. Inizia ora a praticare i primi cinque sabati. Tu accelererai la consacrazione papale della Russia al Cuore Immacolato. 


Primi Cinque Sabati  

Per soddisfare la richiesta di Maria, si deve fare quattro cose nel primo Sabato di cinque mesi consecutivi.  

1. Ricevere la Santa Comunione (Se questo non è possibile il Sabato, la Domenica successiva)  

2. Ricevere il sacramento della Riconciliazione (una settimana prima o una settimana dopo)  

3. Dire un Rosario (5 decine)  

4. Meditare per quindici minuti su un mistero del Rosario.  

Il vostro motivo per fare questo deve essere quello di fare riparazione per i peccati contro il Cuore Immacolato di Maria. 


Maria e i Sacerdoti  

Vedo i miei sacerdoti. Alcuni sono degni. Alcuni sono indegni. Alcuni benedicono la Chiesa e alcuni disonorano la Chiesa. Ma sono tutti miei sacerdoti e per ciascuno ho una parola che hanno bisogno di sentire, una parola che nasce dal cuore di una madre.


Per i Miei Preti peccatori  

Questi sacerdoti odono molte parole dalla loro coscienza che li rimprovera, ma non rispondono. Le loro emozioni sono vuote ed essi sono impotenti.  

Quindi, a voi, miei sacerdoti peccatori, parlo con nessuna parola di rimprovero. Parlo la parola di una madre. Non agite immediatamente sulla mia parola, per voi sarebbe troppo dolore. Per prima cosa, lasciate che la mia parola vi guarisca. Poi, sorgete dalla vostra malattia e camminate verso il vostro fratello sacerdote nel dolore e nel pentimento. Io vi accoglierò lì, nel sacramento della penitenza.  

Oh, siete stati a confessarvi spesso, ma senza il pentimento necessario a staccarvi dai vostri peccati. Notate, vi farò liberi già prima. Avrete già il pentimento prima di confessare i vostri peccati. Quando il sacramento sarà terminato, noi cammineremo insieme. Anche questo vi è mancato nelle confessioni precedenti. Non avevate avuto nessuno a guidarvi dopo la confessione.  

Il segreto sta nelle mie parole. Ascoltate queste parole e lasciate che circondino il vostro cuore. Non respingetele. Sono i miei messaggi di speranza e guarigione. Se accogliete le mie parole nel vostro cuore, richiamandole e ricordandole di frequente, vi prometto che vi libereranno dai vostri peccati. Se ciò non avviene subito, ricordate che queste sono parole di grazia che debbono prima permearvi e attrarvi alla luce.  

Dico queste parole a voi, sì ai miei sacerdoti peccatori, che hanno fatto cose indicibili che si fissano nella memoria e pesano sul loro cuore. Questi fatti sono come un’ancora che non consente di andare a Gesù, anche se si è invitati così spesso durante l’anno liturgico. Di seguito sono riportate le parole della tua madre celeste. Esse provengono dal mio cuore, ascolta attentamente.  

Conosco il tuo nome. Nel tuo cuore in questo momento, sto dicendo il tuo nome. Ascolta il tuo nome pronunciato dalla Regina del Cielo. Come faccio a saperlo? Naturalmente, io ti conosco. Una madre non dimentica mai il figlio sacerdote.  

Perché hai deviato? Perché ti sei messo così lontano dalla tua vita sacerdotale? Chi ti ha portato su una strada sbagliata? Queste domande hanno una risposta, ma è veramente importante adesso? Perché riandare a quei ricordi? Perché richiamare i tuoi errori? Che bene ti porta? Quella strada è troppo lunga e non arriverà mai fino alla fine. Si deve girarci intorno. Tu hai deviato per amore umano - per le cose o per gli altri.  

Con queste parole, rivelo il mio amore umano per te. Sì, il mio amore umano, l ’amore di una madre.  

Io non voglio che tu muoia all ’inferno. Un prete all’inferno è un trofeo speciale per il Maligno, una splendida vittoria su cui marcia intorno, perché dimostra la sua astuzia. 

 Inoltre, non voglio che negli anni che ti rimangono sulla terra tu li riempia con il rimorso, il vuoto e il buio. Satana ti reclamerà il prima possibile, trascinandoti nella sua oscurità molto tempo prima della tua morte. In questo modo, tu sei suo e la sua vittoria è sigillata, molti anni prima che tu realmente muoia.  

Voglio che tu entri nella mia luce e in una nuova fecondità nel tuo ministero sacerdotale. Voglio darti figli spirituali da portare alla luce. Sto prospettando per te un sacerdozio felice, colmo di coloro che ti amano e che cammineranno con te nella vita eterna.  

Che vita vuoi per te stesso? Vuoi anni vissuti nei tuoi peccati, pieni di solitudine indescrivibile che porta solo alla tomba e al diavolo? O una nuova vita, ricolma di persone che hanno bisogno dei tuoi poteri sacerdotali, che pregano per te e con te? Sì, io li invio, ma è necessario pentirsi. Questi ultimi anni possono portare a una morte felice e alla vita eterna.  

Guarda le due strade! Guarda le due strade!!  

In questo momento sei su quella sbagliata e non sei in grado di scegliere quella giusta. La tua unica speranza è nelle mie parole. Leggile ancora e ancora fino a quando il flusso di lacrime scenderà giù dal tuo volto. Allora, vai a trovare il tuo fratello sacerdote. Sarà una fontana della misericordia di Dio. Io ti aspetterò lì.  

Commento : Maria sa che il cuore peccaminoso è ancorato, senza speranza e incapace di pentirsi. Anche le sue parole d’amore potente non ottengono risultati immediati. Lentamente esse permeano. Anche se il processo è lungo, i risultati sono veri e duraturi - un sacerdote restaurato alla grazia è un vero pastore del suo popolo.  


Per i Miei Preti scoraggiati  

Tu esperimenti un buio diffuso, pensando di essere un fallito. Non lo dici a voce alta né lo annunci agli altri, ma la sensazione rode. È una verità che tu affronti ad ogni svolta, nella povera risposta del tuo popolo, nel tuo piccolo raccolto e nella tua perdita di entusiasmo.  

Tenti così tanti rimedi! A volte ti perdi nei divertimenti. A volte tu cerchi nuovi ministeri. O voi sacerdoti scoraggiati, ritornate alla sorgente iniziale della chiamata. Quelle acque ancora fluiscono. Vi siete abbeverati ad esse in gioventù, ma pensate che non vi siano più. Vi prometto che io le rilascerò di nuovo dentro di voi.  

Ti faccio queste domande. Non ti ho chiamato al tuo sacerdozio, dicendo: “Vieni su questa strada. Non camminare per un’altra. Abbandona moglie e figli, casa e famiglia”? In quei primi giorni, non hai sentito la mia voce? Non ti sei allontanato da tutto ciò che la tua natura umana così fortemente aveva ricercato?  

Ora rispondimi a questa domanda, “Ho smesso di parlarti? Ti ho condotto al sacerdozio e poi ti ho abbandonato? È mia gioia di vederti sopraffatto dal fallimento, gli anni trascorsi nel buio?” Torna indietro. Ricordati come hai sentito la mia voce, la primavera della chiamata sacerdotale. Questa voce scorre ancora dentro di te. Non immergerti nelle tue ricreazioni o in opere vuote. Torna indietro e immergiti nel potere delle mie parole che ti hanno portato al sacerdozio. Inizieremo di nuovo e cercheremo insieme. Come tua madre ti guiderò con le mie parole.  

Hai cercato al di fuori di te, ma non hai cercato dentro di te la voce di tua madre che ti ha portato al sacerdozio.  

Commento : Il sacerdozio è una chiamata interiore, e Maria mette in luce questa primavera mistica interiore della sua voce che ha portato il giovane ad abbracciare la sua chiamata sacerdotale. Ora, lei lo chiama di nuovo alla sua voce e alle sue parole. 

05/03/2011 

IL DISCERNIMENTO DEGLI SPIRITI

 


Caratteri dello spirito diabolico circa i moti o atti della volontà, affatto opposti ai caratteri dello spirito di Dio. 


***

§. IV. 

127. Il terzo carattere si è la disperazione, o la diffidenza, o la vana sicurezza, ma non mai la vera confidenza in Dio. Sa il demonio, dice S. Giovanni Crisostomo, che la fiducia è quella bella catena che ci trae al paradiso: perché con questo santo affetto prendiamo animo grande e ci solleviamo a Dio; perciò dopo fatti i peccati, ci mette affetti e pensieri più gravi del piombo, per cui si sforza di tirarci alla disperazione, che è l'estremo di tutti i mali (S. Jo. Chrys. Adhort. ad Theodorum laps. § 2.). 

128. Ma perché vede che rare volte gli riesce di precipitare le anime fedeli nell'abisso, quasi irreparabile, della disperazione; che fa il maligno? procura almeno di farle cadere in una certa diffidenza, per cui se non disperano, certamente non sperano; e s'industria con grande studio di tenervele stabilmente abbattute, acciocché divenute a poco a poco languide e neghittose, non abbiano più vigore di operare alcun bene. Ma ciò che è peggio, opera tutto questo il demonio con un'arte sì maliziosa e coperta, che arriva a persuadere loro, essere cosa giusta e ragionevole lo starsene così giacendo in quell'abbattimento di spirito; perché dopo aver loro con quella falsa umiltà, di cui ora io ragionavo, rappresentate le passate debolezze, o pure le quotidiane mancanze, suggerisce altri pensieri che hanno apparenza di vero, cioè: ch'è grande la bontà di Dio; ma che esse si oppongono con la loro malizia alle opere della divina grazia: che Iddio è pronto a porger loro ogni aiuto; ma che esse non lo meritano: e finalmente, che tutto il male non vien da Dio, ma da loro: onde esse convinte da queste ed altre simili apparenti ragioni, se ne rimangono costernate in braccio alle loro diffidenze. Questa è una delle più maliziose astuzie con cui il nemico infernale ritarda ad una gran parte delle persone devote il loro profitto spirituale; e specialmente alle donne, ch'essendo timide di lor natura, sono facili a dare in questi sgomenti. Cadute poi in questa fossa, ivi restano avvilite senza poter più dare un passo nella via della perfezione. 

Prego pertanto i direttori ad invigilare con molta cura sopra i loro penitenti, acciocché non diano mai in questa rete; ed entrandovi dentro alcuna volta, di farli presto avvertiti dell'inganno. Dicano loro francamente, che spirito di diffidenza non è, né può essere, spirito di Dio, ma sempre è spirito diabolico. Insegnino loro a confondersi ed umiliarsi con pace per le loro colpe, ma ad innalzarsi poi subito a Dio con una forte e viva speranza, riflettendo, che la divina misericordia supera con eccesso infinito la malizia ed il numero dei loro peccati. Suggeriscano loro alcuni atti da farsi quando il demonio le assale con diffidenza e pusillanimità, dicendo a Dio con San Paolo: “Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica” (Rom. 8, 33,34). Iddio è pronto a perdonarmi: chi dunque potrà condannarmi? Oppure con Isaia: “È vicino chi mi rende giustizia; chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me. - Ecco, il Signore Dio mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole? Ecco, come una veste si logorano tutti, la tignola li divora” (Is.50, 8,9). Iddio che vuol donarmi la sua grazia, sta presso di me: chi  dunque potrà essermi contrario con un tal difensore al fianco? Iddio è in mio aiuto: chi potrà dunque fulminare contro di me sentenze di dannazione? Animato da queste coraggiose parole, entri poi in grande speranza, e vada ripetendo con Giobbe: “Mi uccida pure, non me ne dolgo; voglio solo difendere davanti a lui la mia condotta! (Gb.13,15): ancorché mi voleste morto, Signore, intanto vorrei sperare salute da voi. Vi ho fatto gran torti, è vero: ma questo di diffidare della vostra somma bontà, non ve lo farò mai. Se mi vedessi sull'orlo dell'inferno, già vicino a cadervi, non lascerei di sperare in voi. Finalmente ordini loro, che continuino a replicare questi o simili atti di speranza, finché non si sentano slargato il cuore. In oltre, per chiudere ogni adito alle suggestioni dell'avversario gioverà molto imporre loro che dopo aver commesso qualche mancamento o peccato, si pentano subito e si umilino avanti a Dio: e poi si gettino nel seno della divina bontà, e quivi dilatino il cuore con una santa fiducia, prima che venga a ristringerlo il demonio con i suoi vili sgomenti. Fatto questo, seguano a servire Iddio con allegrezza, con pace e con santa libertà. 

129. Si noti però, che tutto questo che ho detto circa lo spirito della disperazione e della diffidenza, accade dopo fatto il peccato, come accenna anche il sopraccitato santo dottore. Ma prima di peccare mette il nemico un altro spirito affatto diverso, ed è lo spirito di una vana e temeraria sicurezza, con cui rende l'uomo animoso alla colpa. Gli rappresenta in Dio una misericordia quasi stupida ed insensata, che si lasci offendere impunemente; ond'egli, deluso da questa stolta persuasione, deponga ogni timore e prenda animo a lordarsi ne' peccati (S. Jo. Chrys. Hom. 8. De poenitent. § 2.). A questi tali deve il direttore rappresentare il gran pericolo a cui si espongono di essere abbandonati dalla divina misericordia, se dalla dolcezza di lei prendono ansa ad offenderla. Deve dir loro, che la misericordia di Dio è come il mare che conduce a porto sicuro i naviganti. Ma se questi invece di aiutarsi con le vele e con i remi volessero stare oziosi, dando, con la loro infingardaggine, occasione al naufragio, sulla speranza che il mare avesse a far tutto da sé, chi non vede che rimarrebbero sommersi? Così appunto Iddio è un mare di misericordia, ed un oceano di bontà. Se noi c'industrieremo facendo forza a noi stessi per non trascorrere e dolendoci de' passati trascorsi, questo mare dolcissimo ci porterà a salvamento nel porto della beata eternità. 

Ma se noi non ci vorremo aiutare anzi vorremo esporci a manifesti pericoli di perdizione, lusingandoci che abbia a fare tutto la divina misericordia; questo mare soavissimo di bontà ci lascerà incorrere in un eterno naufragio. E per restringere in poche parole tutta la presente dottrina dico: che i direttori hanno a procurare che i penitenti sperino sempre nella bontà, di Dio dopo fatto il peccato; e sempre ne temano prima di commetterlo. Così rigetteranno da sé lo Spirto diabolico di disperazione e di diffidenza, che  segue alla colpa; e lo spirito di una stolta sicurezza che la precede. 

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G. BATTISTA SCARAMELLI SERVUS IESUS