mercoledì 31 agosto 2022

Chiedo una preghiera fervorosa per ottenere un autentico distacco dalle creature e un sincero amore a Dio.

 


LETTERA 17  

A Maria Kolbe, Cracovia Sia lodato Gesù Cristo!  

Roma 18 IV 1915  


Carissima mamma!  

A dire il vero non ho molto tempo, soprattutto a causa degli esami che si avvicinano, ma mi sento in dovere di rettificare, il tuo giudizio circa l'espressione di Fr. Valeriano: «Ho chiesto un parere al confessore e privatamente»; perché tu, mamma, mi scrivi invece che egli non si è consigliato con nessuno in convento. Qui la colpa è mia, poiché ho riportato solo una parte del suo scritto riguardo a tale questione, e perciò il senso non è risultato chiaro. Egli infatti scrive: «Quanto al mio arruolamento 1... ho chiesto un parere al confessore e privatamente, tutti mi hanno approvato per questo», poi aggiunge: «solo che debbo fare la domanda, dopo la guerra, di essere ricevuto nuovamente [nell'Ordine]». Da queste ultime parole ho dedotto immediatamente che egli aveva chiesto consiglio mentre era fuori del convento (sicuramente dopo esserne uscito).  

 Nelle tue ultime due lettere, mamma, hai scritto qualche parola per il P. Socio [P. Pellegrino Haczela]. Debbo ammettere che non ho avuto ancora l'occasione di mostrargliele. Egli abita a 15 minuti di strada da noi: non è molto; ma, d'altra parte, noi non usciamo da soli dal collegio, e distogliere un altro dallo studio per più di mezz'ora (perché è indispensabile intrattenersi un poco), è abbastanza inopportuno in questo periodo di studio 'intenso per l'avvicinarsi degli esami 2; e per di più, assai spesso egli non si trova in casa. Perciò, aggiungo qui anche il suo indirizzo, affinché tu, mamma, possa scrivergli direttamente (forse è la cosa migliore).  

 L'indirizzo è: Reverendissimo Padre Socio Generale P. Pellegrino Haczela, Convento dei ss. Apostoli, Piazza ss. Apostoli, Roma, Italia.  

 Devo sottolineare che il P. Socio, specialmente in queste cose, è molto severo, ma forse il nostro P. Rettore [P. Luigi Bondini] può essere di aiuto; infatti, quando gli ho raccontato la cosa, mi ha risposto che bisogna affidare nelle mani di Dio tutta la questione, per la cui soluzione la prima condizione sarà la salute di Fr. Valeriano 3. Perciò, cerchi prima di tutto di curarsi e poi il Signore mostrerà la via da seguire per la soluzione del suo problema.  

Beppino si trova, nel convento di Leopoli.  

 Questa volta non scrivo niente di Roma, perché debbo studiare. Accenno solo che ho visto un pezzo del legno della santa Croce, uno dei chiodi con i quali Gesù fu appeso alla Croce, una spina della corona di spine e la scritta posta sulla Croce e ho fatto toccare quelle reliquie con la mia corona del rosario; inoltre ho visto l'intero legno orizzontale della croce del buon ladrone.  

 Chiedo una preghiera fervorosa per ottenere un autentico distacco dalle creature e un sincero amore a Dio.  

Il figlio sempre riconoscente  

Fr. Massimiliano  

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(1) Cf. SK 15, nota 1. I (2) Allo scoppio delle ostilità tra Italia e Austria (maggio 1915) Fr. Massimiliano, suddito austriaco, fu mandato per breve tempo dai superiori dell'Ordine nel convento di San Marino, fino a che ottenne il permesso di soggiorno in Italia. Sostenne l'esame finale del corso filosofico il 22 X 1915, conseguendo la laurea dottorale in filosofia. - (3) Poco dopo essersi arruolato tra i legionari, Fr. Valeriano si ammalò ad una gamba. 

Vi ho già detto di rivolgere la vostra attenzione a ciò che verrà e di non lasciarvi distrarre dai momenti che state vivendo.

 


Rosario - Messaggio UNICO


Messaggio di Dio Padre a J. V.


01 agosto 2022

Dio Padre parla.

Figlioli, vi ho già detto che nell'Amore non c'è paura. Certamente, state vedendo cose tremende intorno a voi, già profetizzate, perché è satana che sta causando tutto questo che state vivendo, perché vi siete allontanati dalla preghiera, vi siete allontanati dalla vita spirituale, e con questo lo avete liberato dalle catene dell'Amore, con le quali l'Amore lo aveva trattenuto.

Ripeto, nell'amore non c'è paura, certo, vedrete cose tremende intorno a voi, ma lasciate che questo vi prepari a una fine bellissima, che vi ho tanto profetizzato: il male di satana finirà e voi inizierete una nuova vita nel Vero Amore Divino.

Per questo vi dico, e vi ho già detto, di concentrare la vostra attenzione su ciò che verrà e di non lasciarvi distrarre dai momenti che state vivendo. Questi momenti devono essere di preghiera, di pentimento, e un pentimento sincero, di cuore, perché tutti voi (lingue...) mi avete deluso nel corso della vostra esistenza, vi ho perdonato innumerevoli volte, ma mi avete causato molto dolore e molti dei vostri fratelli continuano a causarmi molto dolore, perché sono diventati strumenti di satana.

Per questo vi ho chiesto di pregare per coloro che hanno preferito il mondo, che hanno preferito le menzogne di satana alle mie profezie d'amore, che devono essere date e di cui gioiranno coloro che mi hanno seguito, coloro che sono stati con me in ogni momento, come anch'io sono stato con voi in ogni momento: nei dolori, nelle pene, nelle umiliazioni, negli attacchi, nelle tenebre spirituali in cui molti di voi sono passati, perché satana vi ha condotto per strade diverse, dove vi ha ingannato a tal punto da farvi credere, a molti di voi, che non sareste stati perdonati da Me.

Il mio Amore deve manifestarsi pienamente per coloro che mi hanno seguito e hanno creduto nella Promessa. Per coloro che non hanno voluto prestare attenzione e hanno voluto rimanere nel male e nell'errore, avranno certamente anche loro una fine, non piacevole, non buona, perché non avete cercato la Verità, non avete cercato di vivere nell'Amore.

Mantenetevi dunque nel mio Amore, nonostante tutto ciò che accade, mantenetevi nell'Amore, perché l'Amore è la Forza più potente di tutto l'Universo, l'Amore vi ha creato e l'Amore vi darà la vita eterna.

Grazie, Miei piccoli.


Cuore di Gesù, formato dallo Spirito Santo nel grembo della Vergine Madre!

 


In qualsiasi difficoltà, siano nel mio cuore e sulle mie labbra le seguenti parole: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1, 38). Voglio passare silenziosamente attraverso questo mondo, come se non ci fossi. Nel silenzio interiore e nel silenzio esteriore, come il mio Signore e il mio Dio, che passava così silenziosamente in questo mondo, così che la sua voce non si sentiva nelle piazze e nelle strade delle città.  Dio si trova, infatti, non nei tuoni e nei fulmini, né nella voce potente dell’uragano, ma nel silenzioso alitare del venticello mattutino (Elia). L’unica cosa che dovrei curare è che il mio cuore, sul modello del Cuore Divino, divenga mite ed umile. Mite sempre e ovunque, senza esagerare e senza attirare l’attenzione su di me. Mite quando qualcosa mi tocca in modo doloroso; mite quando m’imbatto nell’ingiustizia; mite quando non vengo presa in considerazione, quando provo l’indifferenza da parte di coloro che dovrebbero nutrire per me  gratitudine; mite, quando la sofferenza morale tormenta la mia anima, quando mi tormentano i dolori fisici e mi riempiono gli occhi di lacrime. Un cuore sempre mite, in ogni prova, in ogni contrarietà. Mite e – anche se con le lacrime agli occhi – pronto a tutto ciò che Dio vuole. Mite nei riguardi della volontà di Dio, senza ribellione, senza lamentarsi.

MADRE ORSOLA LEDÓCHOWSKA


Necessità della Grazia

 


L'ULTIMO DI TUTTI


Necessità della Grazia

La Grazia non mi è affatto dovuta. Se mi è data, non fa mai parte della mia sostanza, resta una ricchezza divina di cui posso vedermi spogliato ad ogni istante.

D'altra parte, se la vita naturale nei suoi più piccoli atti ha bisogno del concorso di Dio per ogni movimento, che dire della dipendenza a cui mi costringe l'esercizio della vita soprannaturale, i cui atti partecipano tutti del divino?

La Grazia non è solo, come credono falsamente molti cristiani, un completamento delle forze; è il principio primo di tutta l'attività soprannaturale, di quegli stessi atti che una lunga abitudine o una attrazione personale rendono estremamente facili. Scrutando il mio nulla e la mia situazione da questo nuovo punto di vista, non mancherò di considerare che almeno qui la mia dipendenza è garanzia della mia grandezza: la vita soprannaturale è essenzialmente una vita di dipendenza, poiché partecipa della stessa vita di Dio, che è il solo a poterla mantenere viva.

Questa è la mia condizione costitutiva in modo tale che mi seguirà perfino nella vita eterna. Anche là Dio resterà il principio di tutti i miei atti. Oh, dipendenza deliziosa! Sarà Dio stesso a farsi adorare, amare, cantare dai suoi eletti in una unione indicibile, prossima all'unità.

Leopold Beaudenom


PREGHIERA PER OTTENERE LA CONOSCENZA E L'AMORE DI DIO, NOSTRO PADRE CELESTE.

 


1. Dio, Padre onnipotente ed amorosissimo, il tuo divin Figlio Gesù, che per un eccesso di amore infinito hai dato alla morte di Croce per noi, ci ha assicurato che qualunque cosa avessimo chiesto nel suo nome, Tu ce l'avresti concessa.

Ora, noi Ti chiediamo con insistenza la grazia di conoscere Te e Colui che hai mandato, lo stesso Figlio tuo Gesù, per poterTi amare con tutto il cuore: in questo è la vera vita eterna. Padre nostro...

2. Dio, Padre onnipotente, poichè il tuo divin Figlio Gesù, assumendo la nostra natura umana, si è fatto nostro Fratello e ci ha insegnato e comandato di chiamarTi, come faceva Lui, con il dolce nome di `Padre nostro';

Padre nostro santissimo, noi Ti chiediamo con insistenza, per mezzo dello stesso Figlio tuo Gesù, nostro f'edentore, la grazia di conoscerTi e di amarTi verainente, sempre di più. Padre nostro....

3. Dio, Padre onnipotente, Tu ci hai dato lo Spirito di adozione, nel quale potessimo chiamarci ed essere veramente tuoi figli, e potessimo chiamare Te: "Abbà! Padre nostro!".

Ora, in nome di Gesù, Ti chiediamo con insistenza la grazia di apprezzare degnamente e di custodire gelosamente una dignità così grande, affinchè Ti possiamo lodare e benedire in questa vita e nell'altra, dove vivi e regni con il Figlio Gesù e con lo Spirito Santo, per tutti i secoli. Amen. Padre nostro.....

P.Gioacchino Rossetto


Roma, la città della luce è diventata nera, la Chiesa cattolica ha coronato l'eresia

 


20 agosto 2022

 “… Dio è la perfezione, è l'Altissimo, è così in alto sopra la sua creazione che controlla tutto… Gli è ben noto ciò che sta accadendo nel mondo, la guerra, le insoddisfazioni, le liti, le manipolazioni. Sa tutto, vede tutto, sa tutto. Dio è il Maestro della sua creazione e quando il diavolo e gli uomini si sollevano contro di lui, egli non è mai colto alla sprovvista. Sa e sapeva e quando deciderà di porre fine alla disintegrazione della società umana, lo farà a modo suo e nessuno potrà resistergli. Perché permette che si faccia così tanto male? Lo sapete bene voi che siete peccatori!
La follia di Lucifero e la follia degli uomini si iscrive principalmente nel peccato dell'orgoglio e poi, in questa follia, si innesta tutto ciò che è contro natura. Si tratta di disfare l'opera di Dio che è stata bella, generosa e disinteressata per farne un pozzo nero di impurità, come diceva la Beata Vergine a La Salette. Il demonio essendo il Principe di questo mondo fin dal peccato di Adamo, non cessa mai di mettere nel cuore degli uomini il desiderio di potere, di dominio, di corruzione. Questi peccati possono essere l'atto di singoli uomini ma anche di società, di nazioni. E quando le nazioni sono governate da uomini senza fede né legge, entrano nel gioco del diavolo e distruggono uno ad uno tutti i benefici acquisiti dalla sapienza di coloro che hanno governato per Dio e per la sua gloria. Come giudicare la competenza di un politico? Il primo vero criterio sarà quello della sua personale sottomissione a Dio e alle sue leggi.
Il secondo criterio sarà la sua educazione, che gli permetterà di fare riferimento a principi universali senza confondere le priorità. I grandi cristiani hanno regnato sui popoli e hanno lasciato dietro di loro l'ammirazione della storia al tempo in cui il cristianesimo era padrone. Ma al contrario, quando la cristianità svanì, furono oggetto di odio perché "(...) se il mondo ti odia, sappi che mi ha odiato prima di te (...) perché tu non sei del mondo; poiché la mia scelta  ti ha tolto dal mondo, il mondo ti odia» (Gv 15,18-19). Grandi mali vengono al mondo quando i cattivi padroni governano le nazioni, e oggi dominano l'odio, il risentimento, lo scandalo e la gelosia. Gli uomini in genere hanno perso la fede, da essa sono venuti i capi delle nazioni e guidano il loro popolo come se Dio non esistesse.
Quelli che continuano a credere in me sono pochi e poi ci sono tutti quelli che hanno seguito la Roma peccaminosa, quella la cui perdita di fede mia Madre a La Salette aveva predetto. Roma, la città della luce è diventata nera, la Chiesa cattolica ha coronato l'eresia, il modernismo spiegato dal santo Papa Pio X (enciclica 'Pascendi Domini Gregis', 8 settembre 1907) vi ha fatto il suo nido e non è pronto sloggiare.
Figli miei, voglio essere chiaro con voi: non vedete la confusione che regna ai vertici di coloro che dovrebbero essere i miei rappresentanti? Siete ciechi? Perché sono tanti tra voi che continuano a dare la propria fiducia a chi non la merita, a chi con sé vi conduce verso l'abisso dell'Abisso. Figli miei, Roma eterna è morta e verrà il tempo, che è vicino, in cui si sgretolerà fisicamente. Sarete allora commossi, non capirete, spaventati, ma vi avverto da tanto tempo. La Santa Chiesa Cattolica non morirà nei cuori e nelle anime, finché un solo cristiano manterrà la fede pura, quella che io ho fatto conoscere e che gli apostoli hanno esteso a tutta la terra, finché non c'è ci sarà anche solo uno, la Santa Chiesa durerà e si svilupperà da lui. Non sentite una voce, quella di un rappresentante della mia Santa Chiesa che parla ad alta voce e che non ha paura di dire la mia Verità? Non lo senti? Scoprite, figli miei, sarò con la mia Chiesa fino alla fine del mondo e se tutti si smarriranno, innalzerò, anche solo uno, per portare la mia voce fino ai confini della terra. Non vi abbandonerò, ma non devi smarrirti!
Siete liberi di scegliere, di scegliere le vostre guide, quindi ascoltate e riconoscerete chi parla per me mentre coloro che sono in prima linea si smarriscono, trascinando con sé tante pecore del mio gregge. «Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà ancora la fede sulla terra?» (Lc 18,8). Figli miei, figlioli miei e carissimi: abbiate cura, non prendete la guida sbagliata, siate vigilanti, studiate il vostro catechismo, quello di tutti i tempi, perché la legge divina non passa, non cambia! Dio non cambia, è lo stesso dall'inizio del tempo fino alla sua fine, è al di là del tempo e se cambiate la sua legge, se la riducete a vostro piacimento, state ingannando e non siete di Dio. Siete stati creati per la felicità eterna del Cielo, per condividere la vicinanza di Dio. Se prendete un'altra strada rispetto a quella che vi ha mostrato e che non può cambiare, non avrete parte con Lui. Figli miei, è meglio ubbidire a Dio che agli uomini, ma per molti siete come dei veri bambini e seguite le vostre guide senza interrogarvi, senza pensare, senza nemmeno pensare che anche loro potrebbero sbagliarsi. Che siano in buona fede o meno, non è questo il problema: per te ciò che conta è essere sull'unica strada giusta. Per oggi sarà tutto e vi chiedo di riflettere, di istruirvi, di tornare alle vere fonti della Chiesa cattolica, ai vari concili che hanno rafforzato la fede nel corso dei secoli, alle encicliche dei papi e specialmente a quelle del beato Pio IX a Pio XII. Sono per il vostro tempo… "

Suor Beghe

 


martedì 30 agosto 2022

LA MIA LUCE È VICINA

 


Il Signore

Figliola Mia, consolami… I Miei si stanno dando da fare per abolire il Santo Sacrificio della Messa. Oggi  Mi bestemmiano, si burlano di Me, Mi offendono e Mi condannano. Il mondo è un sudicio pantano, e non  ha mai avuto tanta necessità di preghiera come in questi tragici tempi. Se non si fanno catene di preghiera  e se non si offrono penitenze, la forza del male, già scatenate, porteranno tragicamente questo mondo verso la perdizione. Ripara, figlia Mia, implora Misericordia per i peccatori, rinchiudili nel tuo cuore. È così  grande il Mio amore per l’umanità che Mi sento obbligato a camminare a testa bassa in mezzo a questa  moltitudine che Mi colpisce. Rimango giorno e notte nel Tabernacolo e aspetto e chiamo, per abbracciare tutti i Miei figli. Poco tempo rimane per salvare le anime.Presentamele nelle tue preghiere. Prega per l’infedeltà dei Miei consacrati che amo tanto; non sono coscienti della Mia presenza reale in mezzo a loro… Obbedite ai Miei divini comandamenti. Io vi ho inviato lo Spirito che ogni giorno, per Mia grazia, viene a  ravvivare la vostra conoscenza, viene a dare la saggezza alla vostra comprensione affinché, con vero amore, riusciate a unire i punti spezzati sulla via che Io vi ho tracciato. Non vi perdete nelle cose inutili e senza importanza; lasciate che in voi operi la Mia Volontà, così potrete lavorare senza inquietudini, né sorprese, mettendo la vostra fiducia nella Mia Misericordia.

Lasciate che la Mia amorosa destra vi accordi, come si accorda un meraviglioso strumento a corde, affinché per mezzo delle vostre corde ben tese e sicure, Io possa far giungere a molti la Mia Voce in una melodiosa armonia che eleva i cuori  al Padre Mio; e che questa dolce melodia colmi d’amore coloro che ne  sono sprovvisti e riempia di pace i violenti, renda la luce a coloro che hanno perso la vista a causa dei loro  errori e che vogliono ritrovare il cammino. 

Dite a tutti coloro che Mi amano che la Mia luce è vicina; molti ne saranno accecati, ma gli altri Io li eleverò e li assorbirò nella magnificenza della Mia verità. Molto presto, i miei Angeli annunceranno quel  giorno e molto presto, in una ardente adorazione, voi vedrete la Mia luce. 

Ciò che ti dirò è molto importante. Cercate, prima della soddisfazione dei vostri desideri, il Regno di Dio  e la Sua giustizia. Il resto, ve l’ho già detto, vi sarà dato in sovrappiù. Non vi rendete conto che lì, nei più  piccoli dettagli, c’è il sigillo del Mio amore e il compimento della Mia Volontà sulle vostre vite?

Parlate, figli Miei, uscite a predicare alla gente. Questa è l’unica possibilità che gli uomini hanno di ritornare a Me. Imploro una volta di più gli uomini perché cambino vita prima che sia troppo tardi. Se non ritornano a Me, un terribile flagello con il suo fuoco purificherà il mondo dai molti peccati che lo ricoprono.

Nondimeno, i perseguitati a causa della giustizia e le anime giuste, non hanno da temere, poiché Io li salverò. L’umanità sta vivendo tempi peggiori di quelli del grande diluvio… Dal cielo cadranno fiamme che  distruggeranno tutti i peccatori e con loro, l’opera del maligno: terremoti, voragini, montagne di lava in  fusione, inghiottiranno popoli interi. Ci saranno inondazioni, tempeste elettriche, mari in burrasca, suicidi  ed epidemie. La Mia mano sinistra indica l’Avvertimento e la Mia mano destra indica il Miracolo. Prega,  piccola Mia, ripara le ferite del Mio Sacro Cuore.

Catalina rivas

ORE DI RIPARAZIONE NOTTURNA

 


ORE DI RIPARAZIONE NOTTURNA 

L'esercito vittorioso riparerà nelle ore notturne 


Vergine Maria e Gesù 


Fate attenzione alle anime che sono occupate dalle cose del mondo. 

Gesù dice: 

Incanto della mia anima: affrettati a venire da Me. Ho qualcosa da dirvi: c'è un lamento persistente nel mio Cuore che mi fa piangere, soffrire perché molte anime non si lasciano avvolgere dai raggi della mia Divina Misericordia; molte anime sono riluttanti a seguire i miei passi; molte anime mi hanno chiuso le porte del loro cuore; per questo soffro la solitudine, l'abbandono, l'ingratitudine degli uomini che dicono di amarmi, ma il loro amore è superficiale, manipolativo, per il momento; un amore che oggi c'è ma domani scompare, si diluisce come schiuma tra le loro mani, evapora come fumo e vento. Un amore di mera emozione, ma non di cuore. 

Figlia amata: vieni questa notte e raccogli in una pisside d'oro il mio Sangue prezioso perché la flagellazione che ricevo da molti dei miei figli rompe la mia pelle; provoca ferite nelle mie ferite; la corona di spine frattura le ossa del mio capo con il pensiero perverso delle anime che vogliono distruggere invece di costruire;  anime che non soppesano le sofferenze che le attendono se non si convertono, se non rivolgono a Me i loro occhi e i loro cuori; anime che non capiscono o non vogliono capire che il peccato le separa dalle mie grazie, rompe con la figliolanza divina; anime che agiscono con falsi pretesti; anime che mi onorano solo con le labbra, perché il loro cuore è assente da Me. 

Ripara, figlio amato, che le anime che si divertono con le cose del mondo, comincino a sentirsi annoiate dalle gioie fugaci, dalle loro false pretese, dai loro modelli fallaci.  Riparare affinché aprano gli occhi sulla realtà, affinché riconoscano che solo la salvezza dell'anima è importante. Riparazione affinché aprano il loro cuore al trascendentale, a ciò che è veramente importante, necessario per rimanere eternamente al mio fianco, per abitare in una delle dimore del mio Regno. Regno aperto alle anime dal cuore puro. Regno aperto alle anime che hanno fatto la Mia Divina Volontà. Regno aperto per le anime che sapevano diventare come bambini. Regno aperto per le anime che hanno vissuto il Discorso della Montagna. Regno aperto per le anime che hanno preso a modello nella loro vita il povero di Nazareth. 

Regno aperto alle anime che hanno chiuso le orecchie alle pretese del diavolo. Regno aperto alle anime che hanno riconosciuto i loro peccati, purificato i loro cuori nei Fiumi di Grazia. Regno aperto alle anime che hanno forgiato ideali di santità, di grazia continua. 

 

Anima riparatrice: 

Mio delirio d'amore: guardami qui unito alla Chiesa: Trionfante, Purgante e Militante. Sono qui unito al dolore del tuo Sacratissimo Cuore. Cuore che è un falò che arde per dare calore a tutti i vostri figli. Cuore con diverse Camere aperte per dare rifugio a tutta l'umanità. Un cuore che aspetta di essere amato e adorato da tutti noi. Cuore che deve essere espiato, perché molte anime rimproverano la tua Divinità; alcuni osano dire che sei stato semplicemente un uomo evoluto, che non hai pensato come gli uomini del tuo tempo, che hai saputo essere diverso, diverso dalle altre creature, che ti sei guadagnato un posto, che hai raccolto meriti, per questo si parla di te in tutti i tempi e in tutte le culture. 

Che grande menzogna, quanto è spesso lo strato di oscurità per queste povere anime. Lei è il Figlio di Dio incarnato. Tu sei il Messia, il Dio atteso. Tu sei l'Emmanuele, il Dio con noi. Tu sei l'Agnello Immolato che ha dato la vita per la redenzione del mondo.  Tu sei il Leone di Giuda che non sarà mai sconfitto, per quanti nemici ti assedano, per quante teorie eretiche esistano, per quanti uomini non credano nella tua magnificenza; per quanto il peccato contamini il mondo, tu sarai sempre Dio; sarai sempre il Maestro divino che ci insegna, ci educa alla virtù, ci mostra un mondo diverso da quello esistente; sarai sempre il Salvatore, che non si fermerà finché non avrà le sue pecore nel suo ovile. Continuerai a essere il Dio perfetto, il Dio senza macchia e senza difetti. 

Mio Gesù: Tu che mi hai rubato il cuore per unirlo al tuo: mi immergo nel silenzio e nella solitudine della notte per riparare tutte le anime che vivono una vita folle e sfrenata. Per riparare a tutte le anime che non vi amano in grandezza, in abbandono. Per riparare a tutte le anime che ti cercano solo quando hanno bisogno di un miracolo, di un aiuto straordinario.  Per riparare a tutte le anime ostinate e dal cuore duro. Per riparare tutte le anime che sono assorbite dal mondo, un mondo che le sottopone a influenze negative; un mondo che porta con sé molte anime, anime che si perdono nel peccato, anime che cadono nei pozzi fangosi del vizio, anime che diventano marionette, poiché ci sarà sempre chi le gestisce, chi le conduce sulla via del male. Mio Gesù, fa' che quest'ora notturna di riparazione faccia uscire gli uomini dagli inganni del mondo e apra i loro cuori a darti un posto di predilezione nella loro vita. 


DECIMA LETTERA - Ricordate quello che vi ho raccomandato, cioè di pensare spesso a DIO, di giorno, di notte, nei vostri affari e anche nei vostri svaghi.

 


DECIMA LETTERA

Ha difficoltà, ma sacrifica la sua volontà, di scrivere come richiesto. * La perdita di un amico può portare alla conoscenza dell'Amico.

HANNO avuto una buona dose di difficoltà a convincermi a scrivere a M. -, e lo faccio ora puramente perchè voi e la signora lo desiderate. Prega di scrivere le indicazioni e inviarlo a lui. Mi compiaccio molto della fiducia che avete in Dio: auguro che Egli la accresca sempre di più in voi: non possiamo avere troppo in un Amico così buono e fedele, che non ci deluderà mai né in questo mondo né nel prossimo.

Se M. - trae vantaggio dalla perdita che ha avuto, e mette tutta la sua fiducia in DIO, Egli presto gli darà un altro amico, più potente e più incline a servirlo. Egli dispone di cuori a suo piacimento. Forse M. - era troppo attaccato a lui ha perso. Dobbiamo amare i nostri amici, ma senza invadere l'amore di DIO, che deve essere il principale.

Vi prego di ricordare ciò che vi ho raccomandato, cioè di pensare spesso a DIO, di giorno, di notte, nei vostri affari e persino nelle vostre deviazioni. Egli è sempre vicino a voi e con voi; non lasciatelo solo. Pensereste che sia scortese lasciare un amico solo, che è venuto a visitarlo: perchè allora DIO deve essere trascurato? Non dimenticate poi Lui, ma pensate spesso a Lui, adoratelo continuamente, vivete e morite con Lui; questa è la gloriosa occupazione del cristiano; in una parola, questa è la nostra professione, se non la conosciamo dobbiamo impararla. Cercherò di aiutarvi con le mie preghiere, e sono vostri nel nostro Signore.

Lawrence, Brother (Nicholas Herman, c. 1605-1691)

Ora vi può guidare soltanto Gesù!

 


Figlia Mia. Mia cara figlia. Per favore scrivi e ascolta ciò oggi che Io la tua amorevole Mamma Celeste ho da dire a te e ai Nostri figli:

Il tempo che ancora vi resta per la vostra preparazione è poco perché poi verrà il tempo che Io la vostra Mamma Celeste, Gesù Mio Figlio che tanto vi ama e Dio l’Altissimo Padre di noi tutti vi abbiamo preannunciato. Per questo sfruttate il tempo, ritiratevi nel silenzio e lasciatevi coinvolgere completamente da Mio Figlio. EGLI verrà e questo tempo è imminente.

Resistete ancora un poco, amati figli del Mio Cuore, perché in questo momento è necessaria molta espiazione per la conversione e la preparazione di quelli CHE ANCORA NON PERCORRONO LA GIUSTA VIA.

La confusione è grande, amati figli del Mio Cuore e colui che crea confusione ha già fatto danni cioè causato scissioni anche fra voi, che amate molto Me e Mio Figlio e siete molto cari e preziosi. Abbiate completa fiducia in Gesù e pregate sempre lo Spirito Santo. EGLI vi guiderà qualsiasi cosa accada.

Non seguite i vescovi e le guide della Chiesa che non sono fedeli alla Parola di Dio e i profeti che si sono autoproclamati tali! Non hanno buone intenzioni e danneggiano la vostra anima.

Credete, abbiate fiducia e restate sotto la protezione di Mio Figlio. Il tempo della fine sarà duro questo ve lo abbiamo detto in molti messaggi ma CHI RESTA CON GESÙ NON ANDRÀ PERDUTO!

Credete, abbiate fiducia e pregate molto e con devozione! La vostra preghiera è molto necessaria. Resistete, figli Miei resistete. Ora soltanto Gesù vi può guidare.

Va ora figlia Mia e torna. Amen. Diffondi quanto ho detto perché è molto importante.

La tua\ la vostra Mamma Celeste.

Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza. Amen.

17 maggio 2016

L'ULTIMA BATTAGLIA - L'AZIONE DI DIO NELLA STORIA

 


L'AZIONE DI DIO NELLA STORIA 

Dio, entrando nella Storia, non ha più abbandonato l'umanità a se stessa, come vogliono i teisti, ma vi rimane sino alla fine del mondo, per portare il maggior numero possibile di uomini in cielo. C'è lungo la storia un crescendo continuo negli interventi di Dio fino a quelli serratissimi e sbalorditivi di questo secolo, che hanno un riscontro solo nell'Esodo, forse perché l'umanità intera sta per finire il suo viaggio terreno e raggiungere la Terra Promessa della Palingenesi. 

Dice S. Gregorio Nazianzeno: « Nel corso dei secoli due grandi rivoluzioni hanno sconvolto la terra; le chiamiamo i due Testamenti. L'una ha fatto passare gli uomini dall'idolatria alla Legge; l'altra dalla Legge al Vangelo. Un terzo sconvolgimento è predetto: quello che dalla terra ci trasporterà in cielo, dove non c'è né movimento né agitazione. 

Questi due Testamenti hanno presentato lo stesso carattere. E quale? Quello di non aver trasformato tutto immediatamente dal primo inizio del loro apparire. E perché? Per non costringerci con la forza, ma per persuaderci. Infatti ciò che è imposto non è duraturo, come accade quando si vuole fermare forzatamente il corso dei fiumi o la crescita delle piante. 

Invece quello che è spontaneo è più durevole e più sicuro. L'uno è subito per forza, l'altro è voluto da noi. L'uno manifesta una potenza tirannica, l'altro ci mostra la bontà divina. 

L'Antico Testamento ha manifestato chiaramente il Padre, oscuramente il Figlio. Il Nuovo Testamento ha rivelato il Figlio e lasciato trapelare la divinità dello Spirito. Oggi lo Spirito vive in mezzo a noi e si fa conoscere più chiaramente. 

Sarebbe stato pericoloso predicare apertamente il Figlio quando la divinità del Padre non era riconosciuta; e, quando la divinità del Figlio non era ammessa, imporre - oso dire - come in soprappiù, lo Spirito Santo. In questa maniera i credenti, come persone appesantite da troppi cibi, o come coloro che fissano il sole con occhi ancora deboli, avrebbero rischiato di perdere ciò che invece avrebbero potuto in seguito portare. Lo splendore della Trinità doveva dunque brillare attraverso successivi sviluppi, o, come dice Davide, "per gradi" (Sal. 83,6) e con una progressione di gloria in gloria... 

Vedi come la luce ci viene a poco a poco. A nostra volta dobbiamo rispettare l'ordine in cui Dio si è rivelato a noi, non svelando tutto immediatamente e senza discernimento, senza tuttavia tenere nulla nascosto fino alla fine. Perché il primo modo sarebbe imprudente, l'altro empio. L'uno rischierebbe di ferire i lontani e l'altro di allontanarci dai nostri fratelli. Voglio aggiungere ancora questa considerazione. 

Il Salvatore conosceva certe realtà, ma riteneva i discepoli incapaci di portarle, nonostante l'insegnamento che avevano ricevuto; perciò le teneva nascoste. 

E ripeteva che lo Spirito, quando sarebbe venuto, avrebbe spiegato ogni cosa. Penso che tra queste verità ci fosse pure la divinità dello Spirito Santo: si sarebbe manifestata chiaramente in seguito, quando, dopo la resurrezione del Salvatore, gli animi sarebbero stati maturi per comprenderla » (Discorso 31). 

S. Gregorio Nazianzeno, morto nel 390, poteva solo constatare la pedagogia di Dio fino al suo tempo; non poteva prevedere il futuro. Dio ha continuato la sua azione salvifica nel mondo con la stessa gradualità. Prima ha rivelato la sua vita intima, il mistero della SS. Trinità e l'opera specifica di ciascuna delle Persone; quindi lo scopo di tutta la sua attività e dell'intera creazione che è la sua gloria nella formazione del Corpo Mistico, ossia nella nostra felicità. 

Infine Dio ci rivela il mistero di Maria SS., contenuto nel Nuovo Testamento, ma definito nella sua totalità nel Concilio di Efeso (anno 430), che la proclama Madre di Dio, e nel Concilio Vaticano II (anno 1965) che la proclama per bocca di Paolo VI Madre della Chiesa. 

La funzione di Maria nella Chiesa è quella di generare con l'attività dello Spirito Santo Gesù Cristo e l'intero suo Corpo Mistico, ossia tutta la Chiesa, e di guidarla al Paradiso. 

Questa fede implicita nel Vangelo viene resa chiara dai Dottori della Chiesa e, infine, è definita da Paolo VI a conclusione del Concilio Vaticano II. 

Padre Ildebrando A. Santangelo  


La fondazione delle città in Egitto - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


VECCHIO TESTAMENTO 

Secondo le visioni del  

Ven. Anne Catherine Emmerick 


Di ritorno da un'escursione in Africa, Semiramide passò per l'Egitto, un regno fondato da Mesraim, nipote di Ham, che al suo arrivo aveva già trovato alcune tribù disperse e corrotte. L'Egitto è stato fondato e stabilito come un regno con diverse tribù di persone, e quindi aveva come capo una o l'altra di esse. Quando Semiramide arrivò in Egitto c'erano quattro città. La più antica era Tebe, dove viveva una razza più snella, agile e attiva rispetto alla città di Memphis, i cui abitanti erano di razza inferiore. Era situata sulla riva sinistra del Nilo, raggiungibile con un lungo ponte. Sulla riva destra si trovava il castello, dove ai tempi di Mosè viveva la figlia del Faraone. Gli abitanti dai capelli scuri e lanosi erano fin dai primi tempi schiavi e non hanno mai regnato sul paese. Coloro che vennero per primi e costruirono Tebe provenivano, mi sembra, da altre parti dell'Africa; altri vennero attraverso il Mar Rosso dal luogo dove poi passarono gli Israeliti. La terza città si chiamava dapprima Chume, poi Eliopoli. È situata a grande distanza da Tebe. Quando Maria, Giuseppe e il bambino Gesù fuggirono in Egitto, intorno a questa città c'erano ancora grandi edifici. Più sotto Memphis si trova la città di Sais; credo sia più antica di Memphis. Ognuna di queste quattro città aveva un proprio re. 

Semiramide fu molto onorata in Egitto e incrementò l'idolatria praticata in quel Paese con arti e piani diabolici. L'ho vista a Memphis, dove offrivano sacrifici umani, facevano progetti, si occupavano di osservare le stelle e di opere di magia. Non ho visto, in questo momento, la buona Apis; ma ho visto un idolo con la testa come il sole e che terminava con una coda. Lì diede il progetto della prima piramide, che fu costruita sulla riva orientale del Nilo, non lontano da Memphis. In quest'opera tutte le persone erano obbligate a lavorare.  Quando questa piramide fu terminata, vidi Semiramide tornare con un centinaio di suoi guerrieri. Fu organizzato un banchetto di inaugurazione e Semiramide fu venerata quasi come una dea. Questa piramide fu costruita in un luogo dove c'erano acqua e paludi. Per questo motivo, era stata realizzata una solida base di grandi pilastri, simile a un enorme ponte, sulla quale fu poi eretta la piramide. Sotto la piramide si poteva camminare intorno ad essa, come in un grande tempio di pilastri. Lì sotto avevano fatto molte camere, spazi, prigioni e sale; all'interno della piramide c'erano molte piccole camere, e all'esterno c'erano molte finestre e aperture da cui pendevano stoffe e tele che fluttuavano nell'aria. Intorno alla piramide c'erano grandi giardini e luoghi di balneazione. All'interno di questa piramide si praticava l'idolatria più abietta; anzi, vi si osservavano le stelle, la magia e le peggiori corruzioni. Venivano sacrificati bambini e vecchi. Astrologi, stregoni e maghi di ogni tipo avevano lì la loro sede, la loro dimora e le loro visioni e illusioni diaboliche.  Al posto dei bagni c'era un impianto per la purificazione delle acque del Nilo. 

In seguito ho visto donne egiziane in grandi orge, in questi bagni, legate alle più grandi atrocità del culto degli dei. Questa piramide non sopravvisse a lungo: fu distrutta. Il popolo era molto superstizioso e i sacerdoti degli idoli erano immersi in una tale ignoranza e oscurità e in tali arti divinatorie, che a Eliopoli chiedevano persino i sogni del popolo, li raccoglievano, li scrivevano e li conservavano, mettendoli in relazione con le osservazioni degli astri e delle stelle. Sempre più persone sono state calamitate da visioni diaboliche, che mescolavano alcune verità con delle falsità. In questo modo fu ordinato il culto degli idoli e persino la cronologia degli Egizi. Ho visto, ad esempio, che gli dei Iside e Osiride non erano altro che Giuseppe (viceré d'Egitto) e Asteto (sua moglie), che gli astrologi d'Egitto avevano predetto da visioni diaboliche e che avevano posto tra i loro dei. Quando arrivarono, furono venerati come divinità. Ho visto che Ashete si è lamentato e ha pianto per questo, e ha persino scritto contro il suo culto.  


Dio Padre: Dovete respingere le tenebre e abbracciare la luce.

 


AMORE DI DIO 

Mia amata figlia, di al mondo che stringo tutti i Miei figli fra le Mie braccia. Andrà tutto bene. Tutto deve ora essere messo nelle Mie Mani Sante, poiché è così che deve essere. 

Ordino che Mio Figlio sia ancora una volta mandato nel mondo per salvare l‟uomo dalle devastazioni del peccato. Questo è il Mio Divino Atto di giustizia per voi, Miei cari figli, perché Io possa reclamare il Mio Regno sulla terra. 

La paura non viene da Me. La paura viene dal buio. Quando Mi temete, sappiate che è l‟oscurità che avvolge la vostra anima, e non la Mia divina grandezza . 

Per far parte del Mio r egno dovete respingere l‟oscurità e abbracciare la luce. Questa stessa luce viene ora concessa a voi con l‟ Atto della Divina Misericordia di Mio Figlio. 

Il Mio amore per tutti voi, figli, è così grande che userò tutto il Mio potere per redimere le anime in tutto il mondo. La Mia mano della giustizia ricadrà su quelle anime che Mi rifiutano, ma non prima che ogni sforzo sia compiuto per unire tutti i Miei figli in tutto il mondo. 

Il Regno della Mia gloria sarà rivelato al mondo a breve. Nessuno di voi, figli, vorrà rifiutare il Mio glorioso Regno, che regnerà nella nuova era di pace sulla terra. 

Pregate per coloro che troveranno difficile abbracciare la verità. 

Dio Padre Onnipotente. 

25 Ottobre 2011 

L'INTIMA AMICIZIA CON GESU'

 


L'Imitazione di Cristo 

1.     Quando è presente Gesù, tutto è per il bene, e nulla pare difficile. Invece, quando Gesù non è presente, tutto è difficile. Quando Gesù non parla nell'intimo, ogni consolazione vale assai poco. Invece, se Gesù dice anche soltanto una parola, sentiamo una grande consolazione. Forse che Maria Maddalena non balzò subitamente dal luogo in cui stava in pianto, quando Marta le disse: "C'è qui il maestro, ti chiama?" (Gv 11,28). Momento felice, quello in cui Gesù ci invita dal pianto al gaudio spirituale. Come sei arido e aspro, lontano da Gesù; come sei sciocco e vuoto se vai dietro a qualcosa d'altro, che non sia Gesù. Non è, questo, per te, un danno più grande che perdere il mondo intero? Che cosa ti può mai dare il mondo se non possiedi Gesù? Essere senza Gesù è un duro inferno; essere con Gesù è un dolce paradiso. Non ci sarà nemico che possa farti del male, se avrai Gesù presso di te. Chi trova Gesù trova un grande tesoro prezioso; anzi, trova un bene più grande di ogni altro bene. Chi perde Gesù perde più che non si possa dire; perde più che se perdesse tutto quanto il mondo. Colui che vive senza Gesù è privo di tutto; colui che vive saldamente con lui è ricco di tutto.   

  2.     Grande avvedutezza è saper stare vicino a Gesù; grande sapienza sapersi tenere stretti a lui. Abbi umiltà e pace, e Gesù sarà con te; abbi devozione e tranquillità di spirito, e Gesù starà con te. Che se comincerai a deviare verso le cose esteriori, potrai subitamente allontanare da te Gesù, perdendo la sua grazia; e se avrai cacciato lui, e l'avrai perduto, a chi correrai per rifugio, a chi ti volgerai come ad amico? Senza un amico non puoi vivere pienamente; e se non hai come amico, al di sopra di ogni altro, Gesù, sarai estremamente triste e desolato.   

  3.     E' da stolto, dunque, quello che fai, ponendo la tua fiducia e la tua gioia in altri che in Gesù. E' preferibile avere il mondo intero contro di te che avere Gesù disgustato di te. Sicché, tra tutte le persone care, caro, per sé, sia il solo Gesù; tutti gli altri si devono amare a causa di Lui; Lui, invece, per se stesso. Gesù Cristo, il solo che troviamo buono e fedele più di ogni altro amico, lui solo dobbiamo amare, di amore particolare. Per lui e in lui ti saranno cari sia gli amici che i nemici; e lo pregherai per gli uni e per gli altri, affinché tutti lo conoscano e lo amino. Non desiderare di essere apprezzato od amato per te stesso, poiché questo spetta soltanto a Dio, che non ha alcuno che gli somigli. Non volere che uno si lasci prendere, nel suo cuore, tutto da te, né lasciarti tutto prendere tu dall'amore di chicchessia. Gesù soltanto deve essere in te, come in ognuno che ami il bene. Sii puro interiormente e libero, senza legami con le creature. Se vuoi essere pienamente aperto a gustare "com'è soave il Signore" (Sal 33,9), devi essere del tutto spoglio e offrire a Dio un cuore semplice e puro.   

  4.     Ma, in verità, a tanto non giungerai, se prima non sarà venuta a te la sua grazia trascinandoti, cosicché, scacciata e gettata via ogni cosa, tu possa unirti con Lui, da solo a solo. Quando la grazia di Dio scende sull'uomo, allora egli diventa capace di ogni impresa; quando invece la grazia viene meno, l'uomo diventa misero e debole, quasi abbandonato al castigo. Ma anche così non ci si deve lasciare abbattere; né si deve disperare. Occorre piuttosto stare fermamente alla volontà di Dio e, qualunque cosa accada, sopportarla sempre a lode di Gesù Cristo; giacché dopo l'inverno viene l'estate, dopo la tempesta una grande quiete. 


I SEGNI DEI TEMPI - BUGIE IDEOLOGICHE

 


MARX 

Karl Marx, insieme al suo amico Engels, creò un nuovo pensiero politico-sociale che cambiò anche il corso della storia moderna. Il marxismo utilizza il principio dialettico, che ha applicato soprattutto alla lotta di classe sociale.   

Marx vede il proletariato (i lavoratori) in uno stato di costante guerra e conflitto con la borghesia (proprietari e capitalisti). I capitalisti sono gli sfruttatori e gli operai gli sfruttati, quindi pensava che per creare uno stato ideale l'unico modo fosse eliminare le classi sociali.  

Nel pensiero marxista l'influenza di Hegel è evidente, i tre elementi della sua teoria sono in gioco: la tesi (forza positiva) e l'antitesi (forza contraria). Confrontando questi due elementi, si arriva a una forza diversa dalle due precedenti. Marx applicò questa teoria alla società, credendo che contrapponendo queste due forze (proletari contro borghesi) avrebbe creato la dinamica per lanciare la società in un nuovo sviluppo. 

Marx ed Engels ritenevano che questa grande lotta di classe avrebbe eliminato la causa di tutti i conflitti passati dell'umanità; ritenevano che la causa di tutte le lotte, le guerre e le discordie, derivasse dalla proprietà privata, per cui se la classe che non ha beni materiali sconfigge la classe che ne ha, il risultato sarebbe stato che non ci sarebbe stato più nulla per cui combattere e tutti avrebbero vissuto felici. 

Per rifare il mondo e creare questa società senza classi, il marxismo impiega tutti i tipi di armi, non solo carri armati, bombe e gas letali, ma anche l'educazione, l'indottrinamento, la religione, il commercio e la cultura per raggiungere i suoi obiettivi. Il suo presunto obiettivo era il miglioramento materiale della società, indipendentemente dai metodi utilizzati per raggiungerlo; il fine giustifica i mezzi, diceva. Gli obiettivi dichiarati da Marx erano: abolire la proprietà privata; accentrare il potere nelle mani dello Stato; controllare o conquistare il mondo per attuare il suo sistema. Marx giustificava la violenza per raggiungere il suo stato ideale. 

Da più di un secolo vediamo come queste idee siano state effettivamente messe in pratica dai comunisti, con più di venti milioni di morti solo in Russia, senza contare altri sessanta milioni in Cina e negli altri Paesi caduti nelle grinfie del comunismo. Pensate a quante persone sono state uccise dal marxismo! È una cosa buona?  

Sarebbe bene chiedersi: perché il marxismo è stato la causa di tanti milioni di omicidi, di tanta sofferenza e morte nei campi di concentramento? Perché frutti così disastrosi per l'umanità?  

Ma come potrebbe non dare tali frutti se il suo creatore, l'apparentemente ateo, era un fervente adoratore di Satana, non lo sapevate? Ebbene, sentite questa: secondo uno studio del famoso evangelista Richard Wurmbrand, ci sono prove abbastanza convincenti per credere che Marx, Engels, Hess e altri personaggi di quei tempi fossero profondamente coinvolti in pratiche sataniche.  

Molti biografi di Marx hanno fatto luce sugli strani rituali, le lettere e le poesie che praticava e scriveva. A riprova degli increduli che vorrebbero difendere questo personaggio che ha causato la miseria e la morte di milioni di persone sul pianeta, ci sono ancora le sue poesie e i suoi scritti che non lasciano spazio a dubbi sulla vera personalità e sulle intenzioni di questo soggetto. In una delle sue numerose poesie scrive: "Desidero vendicarmi di Colui che governa in alto". Poi, nella poesia "Invocazione di un disperato", dice: Perché un Dio mi ha tolto tutto. Nella maledizione e nel tormento del destino tutti i suoi mondi sono irrevocabilmente scomparsi, solo la vendetta mi rimane. Costruirò il mio trono sulle alture, su una cima immensa e fredda.   

Con il suo baluardo: il timore superstizioso. Dal suo sceriffo - l'agonia più nera. E così continua con una serie di allegorie che ricordano l'orgoglioso vanto di Lucifero; come se Marx fosse il portavoce del Principe delle Tenebre.  

In un'altra poesia, intitolata "Il violinista", dice: "I vapori infernali salgono e riempiono la mente, finché non impazzisco e il mio cuore è completamente cambiato". "Vedete questa Spada? Il Principe delle Tenebre me l'ha venduta. ....".  

Queste righe assumono un significato particolare se sappiamo che nei riti di iniziazione superiore del culto satanico, una spada incantata viene venduta al candidato; naturalmente, firmando un patto di sangue e alienando la sua anima. In un'altra delle sue poesie del dramma, intitolata "Culanem", fa una certa allegoria di ciò che era il marxismo, quando dice: 

"Salterò, anche se porterò il mondo alla sua rovina, Il mondo che si dilata tra me e l'abisso, lo frantumerò con le mie perenni maledizioni". 

"Stringerò le mie braccia intorno alla sua crudele realtà. 

Abbracciandomi (adottando il marxismo) il mondo soccomberà stupidamente. E poi sprofonderà nel nulla assoluto". 

Oltre a queste poesie, c'è una grande quantità di materiale, come lettere e commenti raccontati dai suoi stessi familiari, come la figlia Eleanor, e uno dei suoi biografi conclude dicendo: "Non c'è quasi alcun dubbio che queste infinite storie fossero autobiografiche.... Aveva una visione diabolica. A volte sembrava consapevole di fare il lavoro del diavolo". 

In seguito si sa che Marx incontrò Moses Hess, che gli fece abbracciare l'ideale socialista, e quest'ultimo stesso lo chiamò: "Dottor Marx, il mio idolo, che darà alla religione il suo calcio finale". Un altro amico di Marx all'epoca, George Jung, scrisse nel 1841 che Marx avrebbe espulso Dio dal suo Paradiso.  

Sotto questa nuova prospettiva che pochi conoscono, è chiaro che le aspettative di Marx e dei suoi amici non erano gli alti ideali sociali di aiutare l'umanità, ma di distruggere l'umanità e fare guerra a Dio e alla Sua Chiesa; come dice Wurmbrand: "Il socialismo non era che l'esca che avrebbe attirato proletari e intellettuali ad abbracciare l'ideale diabolico". Quando i sovietici adottarono il ritornello "Cacciamo i capitalisti dalla terra e Dio dal cielo", non stavano facendo altro che realizzare l'eredità di Marx. 

Karl Marx fondò la Prima Internazionale Socialista, insieme a Bakunin, che scrisse: "In questa rivoluzione dovremo risvegliare il diavolo nel popolo, provocare le passioni più basse". Tutti questi personaggi socialisti, compreso Proudhom, portavano i capelli e la barba lunghi, come è noto che faceva Marx, tipico della setta satanica del XIX secolo di Joanna Southcott. 

È necessario chiarire che Marx e i suoi compagni, pur essendo contro Dio, non erano atei come vengono descritti i marxisti del tempo presente. Infatti, insultando apertamente Dio, odiavano un Dio in cui credevano. Non si opponevano alla sua esistenza, ma alla sua supremazia. 

Una volta che il marxismo si è affermato in Russia, in Cina e in altre parti del mondo, l'abuso e l'odio che hanno mostrato contro i sacerdoti, i pastori, le suore e tutto ciò che è legato alla Chiesa di Cristo è irrazionale e assurdo. Perché le oscene offese e le torture inflitte ai cristiani? Perché le diaboliche persecuzioni a cui sono stati sottoposti i cristiani nei Paesi della "cortina di ferro"? Cosa c'entrano queste vessazioni con il socialismo e il benessere del proletariato? Perché questa avversione al battesimo, solo per fare un esempio delle migliaia di casi che si verificano: In Albania il sacerdote Stefano Kurti è stato condannato a morte per aver battezzato un bambino; nella Cina comunista e nella Corea del Nord i battesimi devono essere eseguiti in segreto. Perché questo odio irrazionale nei confronti dei riti cristiani, in particolare del battesimo? Per gli atei, come sostengono i comunisti, il battesimo non dovrebbe significare nulla. Essere battezzati non dovrebbe causare né danni né benefici; eppure si accaniscono contro tutti coloro che osano praticare la loro religione. Questa è la prova che la loro ideologia non si ispira all'ateismo ma al satanismo. La persecuzione comunista della religione può avere una spiegazione umana, ma la furia e l'odio con cui trattano il cristiano vanno oltre la ragione.  

Il giornale comunista "Vetchernaia Moskva", in uno dei suoi editoriali, scriveva: "La nostra lotta non è contro i credenti, nemmeno contro i chierici. Combattiamo contro Dio per strappargli i credenti".  

Questa è la vera ragione del marxismo. I crimini del comunismo non hanno paragoni nella storia: quale altro sistema politico ha ucciso sessanta milioni di esseri umani come i sovietici in mezzo secolo? E altri sessanta milioni sono stati uccisi in Cina; quindi, non c'è dubbio che l'origine di questa ideologia sia diabolica, al di là dell'ordinario. 

Cari amici cristiani, non c'è possibilità di accordo tra cristianesimo e marxismo. Coloro che si dichiarano cristiani - marxisti, ingannano se stessi o cercano di ingannare gli altri. O siete di Cristo o del diavolo, non ci possono essere mezze misure; Gesù è venuto a distruggere le opere del diavolo (1 Giovanni 3,8). 

Il comunismo non è solo politica, ma una filosofia, un condizionamento psicologico, un'educazione dottrinaria, un modo di vivere diretto e una religione che promette l'utopia ai suoi devoti e in cui lo Stato è adorato e venerato al posto di Dio.  

Padre Ernest Ben Odevecq 


PREGHIERA PER OTTENERE LE GRAZIE DI SAGGEZZA, CALMA E DISCERNIMENTO

 


Sul disprezzo

 


Sul disprezzo 

Messaggio didattico per i gruppi di preghiera


"Miei amati fratelli e sorelle,

Nella luce dell'Eterno Padre e con l'infinito Amore del Signore Gesù, della Sua Santa Madre e dei fratelli del Cielo con i quali ho la grazia di essere accompagnato, vi dettò questo messaggio, che è un riflesso della società di oggi.

La caratteristica dominante di ogni società contemporanea è il disprezzo, il sentimento che porta le persone a ignorare il prossimo e a concentrarsi su se stesse. In larga misura, il disprezzo per i propri simili, che si è diffuso a livello di Paesi, è la conseguenza di rivolte e violenze da parte di persone trattate duramente e considerate esseri inferiori. E questa violenza si diffonderà sempre di più perché l'uomo è un lupo per l'uomo.

È certo che un giorno o l'altro dovrete sopportare il comportamento di persone che mostrano disprezzo per i loro vicini. Poi ascoltate attentamente il tono della loro voce, guardate l'espressione dei loro occhi e capirete la loro povertà morale, se non intellettuale. Questo non vale solo per il posto di lavoro, ma anche per l'ambiente in cui si vive, che sia in famiglia, nelle case di riposo e talvolta anche nelle chiese.

Se le persone mostrano disprezzo e si credono perfette, a volte è contro gli altri, per il colore della loro pelle, per il loro carattere, per le loro opzioni di vita, per le loro idee su diversi argomenti, per la loro disabilità, per la loro età, in breve, per ciò che fa la differenza per loro stessi.

È anche facile per voi vedere che le persone che mostrano disprezzo per il prossimo spesso si comportano bene in molti altri modi. Come il fariseo della parabola, si convincono di essere un esempio e invece dovrebbero capire il male che possono fare al prossimo.

Paragonarsi agli altri è un segno di egoismo, perché non si è più davanti a Dio. Spesso è una questione di apparenze, che nascondono ciò che sono realmente. L'amore non può essere paragonato; paragonare è giudicare, e giudicare è già smettere di amare. Devono capire che Dio non considera mai le apparenze, ma guarda i cuori.

Per essere al cospetto di Dio, bisogna comportarsi in modo diverso, e a tal fine occorre sforzarsi di sviluppare atteggiamenti del tutto contrari al disprezzo. Si tratta di ascoltare l'altro in modo benevolo, di prendersi tutto il tempo necessario per discernere la vera posta in gioco, ciò che l'altro sta vivendo e ha vissuto nel profondo, per poi compiere un gesto d'amore con grande delicatezza. Sì, si tratta di rendere credibile a tutti coloro che dubitano che Dio è Amore, e questo con il vostro modo di comportarvi.

In altre circostanze, essere davanti a Dio significa essere solidali con coloro che agiscono aiutando i poveri, gli abbandonati, i senza voce. E ancora meglio se potete partecipare alle loro azioni in modo concreto. È certo che sarete criticati da persone che vi disprezzeranno per le vostre azioni.

Ringraziate il Signore per tutti coloro che vi hanno permesso di avere questa certezza, che Dio vi ama e grazie a loro di diventare migliori. E per questo, tutti vi hanno mostrato compassione e non disprezzo.

Con tutta la tua famiglia in cielo, sotto la luce del Padre Eterno, del Signore Gesù, di sua madre e dei fratelli del cielo che mi accompagnano, ti benediciamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

08.02.2011

Votre Jean messager du Ciel."

I Dieci Comandamenti

 


Alla luce delle Rivelazioni a Maria Valtorta


Il nono Comandamento: ”Non desiderare la donna d’altri”. 


9.2 I discorsi dell'Acqua Speciosa: "Non desiderare la donna d'altri". 167 

Gesù è sempre nella casa offertagli da Lazzaro all’Acqua Speciosa, ma il suo tempo sta volgendo alla fine, presto dovrà andarsene anche da quel luogo per il malanimo di Scribi e Farisei:  

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12 marzo 1945. 

Gesù passa in mezzo ad un vero piccolo popolo che lo chiama da tutte le parti. Chi mostra le sue ferite, chi enumera le sue sventure, chi si limita a dire: «Abbi pietà di me» e chi gli presenta il proprio figliolino perché sia benedetto.  

La giornata serena e senza vento ha condotto molta molta gente.  

Quando Gesù è già quasi al suo posto, viene dalla stradetta che conduce verso il fiume un lamento pietoso: «Figlio di Davide, pietà del tuo infelice!».  

Gesù si volta in quella direzione, e popolo e discepoli con Lui. Ma un ciuffo folto di bossi nasconde colui che supplica.  

«Chi sei? Vieni avanti».  

«Non posso. Infetto sono. Devo recarmi dal sacerdote per essere radiato dal mondo. Ho peccato e la lebbra m'è fiorita sul corpo. Spero in Te!».  

«Un lebbroso! Un lebbroso! Anatema! Lapidiamolo!».  

La folla tumultua. Gesù fa un gesto che impone silenzio e immobilità.  

«È uno non più infetto di colui che è in peccato.  

Agli occhi di Dio è ancor più immondo il peccatore impenitente che il lebbroso pentito. Chi è capace di credere venga con Me».  

Dei curiosi, oltre che i discepoli, vanno dietro a Gesù. Gli altri allungano il collo ma rimanendo dove sono.  

Gesù si inoltra oltre la casa e la stradella verso il ciuffo di bossi. Ma poi si arresta e ordina: «Mostrati!».  

Viene fuori un poco più che giovanetto, ancor bello nel volto appena velato dai baffi e dalla barba leggera, un viso ancor fresco e pieno, dagli occhi arrossati di pianto.  

Un grande grido lo saluta partendo da un gruppo di donne tutte coperte, che già piangevano nella corte della casa al passaggio di Gesù e più forte si erano date a piangere per le minacce della folla: «Figlio mio!», e la donna si accascia nelle braccia di un'altra, non so se parente o amica.  

Gesù solo avanza ancora verso l'infelice: «Sei molto giovane. Come lebbroso?».  

Il giovane abbassa gli occhi e diventa di fiamma, balbetta, ma non osa di più. Gesù ripete la domanda. Quello dice qualche cosa più nettamente. Ma non si afferrano che le parole: il padre... andai... e peccammo... non solo io...».  

«Là è tua madre che spera e che piange. In Cielo è Dio che sa. Qui sono Io che so. Ma che, per avere pietà, ho bisogno della tua umiliazione. Parla».  

«Parla, figlio. Abbi pietà delle viscere che ti hanno portato», geme la madre che si è strascinata fin presso Gesù e ora, in ginocchio, tenendo inconsciamente un lembo della veste di Gesù in una mano, tende l'altra verso il figlio e mostra un povero volto arso dalle lacrime.  

Gesù le pone la mano sul capo.  

«Parla», torna a dire.

«Sono il primogenito e aiuto il padre nei commerci. Egli mi ha mandato a Gerico molte volte per parlare coi suoi clienti e... e uno... uno aveva una bella e giovane moglie... Mi... mi piacque. Andai anche più che non dovessi... Le piacqui... Ci desiderammo e... peccammo nelle assenze del marito... Non so come fu, perché ella era sana. Sì. Non solo io ero sano e la volli... Ma lei era sana e mi volle. Non so se... se con me volle altri e si contagiasse... So che lei sfiorì presto, ed ora è già nei sepolcri a morire da viva... E io... e io... Mamma! Tu l'hai visto. È poca cosa, ma dicono che è lebbra... e ne morirò. Quando?... Più vita... più casa... più mamma!... Oh! mamma! Ti vedo e non ti posso baciare!... Oggi vengono a scucirmi le vesti ed a scacciarmi di casa... dal paese... Io sono peggio che morto. E non avrò neppure il pianto della mamma sul mio cadavere...».  

Il giovane piange. La madre pare una pianta squassata dal vento, tanto la scuotono i singhiozzi. La gente commenta fra opposti sentimenti.  

Gesù è mesto. Parla: «E quando peccavi non pensavi a tua madre? Tanto folle eri da non ricordare più di avere una madre sulla Terra e un Dio in Cielo? E se la lebbra non fosse apparsa, ti saresti mai sovvenuto che avevi offeso Dio e prossimo? Che ne hai fatto della tua anima? Che della tua giovinezza?».  

«Fui tentato...».  

«Sei un infante per non sapere che quel frutto era maledetto? Meriteresti di morire senza pietà».  

«Oh! Pietà! Solo Tu puoi...».  

«No Io. Dio. E se qui giuri di non peccare più».  

«Lo giuro. Lo giuro. Salvami, Signore. Ho solo poche ore prima della condanna. Mamma!... Mamma! Aiutami col tuo pianto!... Oh! mamma mia!».  

La donna non ha neanche più voce. Solo si abbranca alle gambe di Gesù e alza il suo viso dagli occhi dilatati dal dolore, un tragico viso di un che affoga e sa che quello è l'ultimo sostegno che lo regge e che lo può salvare.  

Gesù la guarda. Le sorride pietoso: «Alzati, madre. Tuo figlio è guarito. Ma per te. Non per lui».  

La donna non crede ancora. Le pare che così a distanza egli non possa essere stato sanato, e fa cenni di diniego fra i singhiozzi continui.  

«Uomo, levati la tunica dal petto. Là avevi la macchia. Che tua madre sia consolata».  

Il giovane si cala la veste apparendo nudo agli occhi di tutti. Non ha che una pelle unita e liscia di giovane ben robusto.  

«Guarda, madre», dice Gesù e si china ad alzare la donna. Mossa che serve anche a trattenerla quando il suo amore di madre e la vista del miracolo la lancerebbe contro il figlio senza attendere che sia purificato. Sentendosi impossibilitata di andare là dove la spinge l'amore materno, si abbandona sul petto di Gesù e lo bacia in un vero delirio di gioia. Piange, ride, bacia, benedice... e Gesù la carezza con pietà. Poi dice al giovane: «Vai dal sacerdote. E ricordati che Dio ti ha sanato per tua madre e perché tu sia giusto in futuro. Va'».  

Il giovane se ne va dopo aver benedetto il Salvatore e, a distanza, lo seguono la madre e le altre che erano con lei. La folla ha dei gridi di osanna.  

Gesù torna al suo posto.  

«Anche colui aveva dimenticato che vi è un Dio il quale ordina onestà nei costumi. Aveva dimenticato che è proibito farsi degli dèi che Dio non siano. Aveva dimenticato di santificare il suo sabato come ho insegnato. Aveva dimenticato il rispetto amoroso verso la madre. Aveva dimenticato che non si deve fornicare, non rubare, non essere falsi, non desiderare la donna altrui, non ammazzare se stesso e la propria anima, non fare adulterio. Tutto aveva dimenticato. Vedete come era stato colpito.  

"Non desiderare la donna d'altri" si unisce al "non fare adulterio". Perché il desiderio precede sempre l'azione. L'uomo è troppo debole per potere desiderare senza poi giungere a consumare il desiderio. E, quello che è sommamente triste, l'uomo non sa fare lo stesso nei giusti desideri.  

Nel male si desidera e poi si compie. Nel bene si desidera e poi ci si ferma, se pure non si retrocede.  

Come ho detto a lui, dico a voi tutti, perché il peccato di desiderio è diffuso come la gramigna che da sé si propaga: siete infanti per non sapere che quella tentazione è venefica e va fuggita? "Fui tentato". L'antica parola! Ma siccome è anche un antico esempio, dovrebbe l'uomo sovvenirsi delle conseguenze di esso e sapere dire: "No". La nostra storia non manca di esempi di casti che rimasero tali nonostante tutte le seduzioni del sesso e le minacce dei violenti.  

È la tentazione un male? Non lo è. È l'opera del Maligno. Ma si muta in gloria per il vittorioso su essa. Il marito che va ad altri amori è un assassino della sposa, dei figli, di se stesso. Colui che entra nell'altrui dimora per fare adulterio è un ladro, e dei più vili. Pari al cuculo, gode senza spesa del nido altrui. Colui che carpisce la buona fede dell'amico è un falsario, perché testimonia una amicizia che in realtà non ha. Colui che così agisce disonora se stesso e i genitori. Può avere allora Dio con sé?  

Ho fatto il miracolo per quella povera madre. Ma tanto mi fa schifo la lussuria che ne sono rivoltato. Voi avete urlato per paura e ribrezzo della lebbra. Io, con l'anima mia, ho avuto urlo per il ribrezzo della lussuria. Tutte le miserie sono intorno a Me e per tutte Io sono il Salvatore. Ma preferisco toccare un morto, un giusto già infracidito con la sua carne che fu proba, e che è già in pace con il suo spirito, ad avvicinare colui che sa di lussuria. Sono il Salvatore, ma sono l'Innocente. Lo ricordino tutti coloro che qui vengono o di Me parlano prestando alla mia personalità i fermenti della loro.  

Comprendo che voi vorreste altro da Me. Ma non posso. La rovina di una giovinezza appena formata e demolita dalla libidine mi ha turbato più che se avessi toccato la Morte. Andiamo dai malati. Non potendo, per la nausea che mi strozza, essere la Parola, sarò la Salute di chi spera in Me.  

La pace sia con voi».  


Infatti Gesù è molto pallido, come sofferente. Non ripiglia il sorriso altro che quando si curva su dei bambini malati e su degli infermi nelle loro barelline. Allora torna ad essere Lui. Specie quando, mettendo il suo dito nella bocca di un mutolino di circa dieci anni, gli fa dire «Gesù» e poi «Mamma».  
La gente se ne va piano piano. Gesù resta a passeggiare al sole che innonda l'aia, finché lo raggiunge l'Iscariota: «Maestro. Io non sono tranquillo...».  
«Perché, Giuda?»  
«Per quelli di Gerusalemme... Io li conosco. Lasciami andare là per qualche giorno. Non ti dico neppure di mandarmi solo. Anzi ti prego che ciò non sia. Mandami insieme Simone e Giovanni. Quelli che mi furono tanto buoni nel primo viaggio in Giudea. Uno mi frena, l'altro mi purifica anche nel pensiero. Non puoi credere che sia Giovanni per me! È una rugiada che calma i miei ardori ed un olio sulle mie acque agitate... Credilo».  
«Lo so. Non te ne devi stupire perciò se Io l'amo tanto. È la mia pace. Ma anche tu, se sarai sempre buono, sarai il mio conforto. Se tu userai i doni di Dio, e ne hai molti, nel bene, come fai da qualche giorno, diverrai un vero apostolo».  
«E Tu mi amerai come Giovanni?».  
«Io ti amo lo stesso, Giuda. Ma solo ti amerò senza affanno e dolore».  
«Oh! Maestro mio, come sei buono!».  
«Va' pure a Gerusalemme. Non gioverà a nulla. Ma non voglio deludere il tuo desiderio di giovarmi. Ora lo dirò subito a Simone e Giovanni. Andiamo. Lo vedi come soffre il tuo Gesù per certe colpe? Sono come uno che ha sollevato un peso troppo forte. Non mi dare mai questo dolore. Mai più...».  
«No, Maestro. No. Ti voglio bene. Lo sai... Ma sono un debole…»  
«L'amore fortifica».  
Entrano in casa e tutto ha fine. 

a cura del Team Neval 

Riflessioni di Giovanna Busolini