DECIMA LETTERA
Ha difficoltà, ma sacrifica la sua volontà, di scrivere come richiesto. * La perdita di un amico può portare alla conoscenza dell'Amico.
HANNO avuto una buona dose di difficoltà a convincermi a scrivere a M. -, e lo faccio ora puramente perchè voi e la signora lo desiderate. Prega di scrivere le indicazioni e inviarlo a lui. Mi compiaccio molto della fiducia che avete in Dio: auguro che Egli la accresca sempre di più in voi: non possiamo avere troppo in un Amico così buono e fedele, che non ci deluderà mai né in questo mondo né nel prossimo.
Se M. - trae vantaggio dalla perdita che ha avuto, e mette tutta la sua fiducia in DIO, Egli presto gli darà un altro amico, più potente e più incline a servirlo. Egli dispone di cuori a suo piacimento. Forse M. - era troppo attaccato a lui ha perso. Dobbiamo amare i nostri amici, ma senza invadere l'amore di DIO, che deve essere il principale.
Vi prego di ricordare ciò che vi ho raccomandato, cioè di pensare spesso a DIO, di giorno, di notte, nei vostri affari e persino nelle vostre deviazioni. Egli è sempre vicino a voi e con voi; non lasciatelo solo. Pensereste che sia scortese lasciare un amico solo, che è venuto a visitarlo: perchè allora DIO deve essere trascurato? Non dimenticate poi Lui, ma pensate spesso a Lui, adoratelo continuamente, vivete e morite con Lui; questa è la gloriosa occupazione del cristiano; in una parola, questa è la nostra professione, se non la conosciamo dobbiamo impararla. Cercherò di aiutarvi con le mie preghiere, e sono vostri nel nostro Signore.
Lawrence, Brother (Nicholas Herman, c. 1605-1691)
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