martedì 30 agosto 2022

La nostra VITA nella DIVINA VOLONTÀ deve essere PERFETTA

 


Seguendo gli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta la PFDV


Ritornare nel Cuore della Trinità per vivere da veri figli

Capite, è tutto così semplice! Bisogna soltanto rimetterci nel Cuore di Dio, ritornare nel Cuore della Trinità. Avete capito che continuare ad essere cristiani come abbiamo fatto finora senza questo Divin Volere, è assurdo! Noi viviamo come se Dio non ci fosse, noi viviamo al di fuori della Trinità con tutti i nostri pensieri e le nostre preoccupazioni della giornata. Poi magari ci preoccupiamo di andare anche qualche volta a messa e andando in chiesa pensiamo di ricordarci di Dio. Invece anche in chiesa siamo pieni di mille pensieri e presi da tante cose che abbiamo lasciato e se andrà bene forse per un po’ ci ricorderemo di Dio ma come una piccola parentesi, un momento, per continuare poi la nostra vita di prima.

E la nostra vita intratrinitaria di figli di Dio dove è andata a finire? Invece tutta la nostra vita dovrebbe essere un vivere all’interno della Trinità che è la nostra vera Famiglia! Se non viviamo ancora in questo modo significa che c’è qualcosa che non va, che non funziona! Significa che bisogna mettere qualcosa a posto! Qualcosa soltanto o tutto? Se noi non viviamo da figli, tutta la nostra giornata e tutta la nostra vita, non solo una parentesi come quando andiamo in chiesa, e i figli vivono e si sentono in casa col Padre, con lo Spirito Santo, con Gesù, gli angeli i santi; se non siamo ancora in questa dimensione, se non ci sentiamo in casa nostra, in questa realtà, vuol dire che ne siamo ancora fuori, vuol dire che non va, non va!

“Figlia mia, quando si tratta di cose che riguardano il mio Volere, Cieli e terra stanno silenziosi e riverenti per essere spettatori di un atto nuovo di questa Volontà Suprema.”

Per questo tutto lo scopo nostro dovrebbe essere di non fare troppe chiacchiere, ma di andarci a ritirare quanto più è possibile dal mondo, come S. Antonio nel deserto, per fare quanti più atti, per vivere tutti gli atti, tutti i pensieri, tutti i respiri, con una Volontà Divina operante in noi, con Gesù in noi che fa tutto.

Una volta Luisa si lamentava che non poteva partecipare all’adorazione eucaristica che si svolgeva in chiesa perché costretta a rimanere a letto. Gesù allora le spiegò e le parlò di quegli atti di adorazione che noi dovremmo avere sempre, continuamente alla Divina Volontà nelle sue Opere, dicendole: “Onde dopo di ciò, avevo sentito dell’esposizione che s’era fatta del Santo Sacramento nella chiesa, ed io pensavo tra me: Per me non ci sono né esposizioni né funzioni…”

E Gesù risponde a Luisa: perché dici così? Tu puoi adorare la Mia Volontà non solo nell’eucaristia, nel mio SS. Sacramento, ma tu la stai adorando con tutti i ‘Giri’ che fai, nel sole nel cielo stellato, nel mare… e poi a un certo punto le dice: “Spetta a te mantenere l’adorazione perpetua dell’esposizione che tiene il Fiat Supremo in tutta la Creazione.” Cioè tu hai questo compito grandissimo, tu stai adorando Me nel sole, nella vita della Divina Volontà che è rimasta intatta nel sole, nel cielo, nel vento, nel mare e nelle altre cose create… Chi, le dice Gesù, pensa alla vita della mia Volontà nel sole, ad esempio, chi mi fa una genuflessione alla mia vita, alla mia Divina Volontà che si trova nel mare? Nessuno! Anche perché nessuno tra l’altro conosce questo. Tu sola hai incominciato a capire questo e finalmente ci può essere qualcuno che fa l’adorazione “eucaristica”, potremmo dire, alla Divina Volontà presente nel sole, presente nel filo d’erba, nell’uccellino che trilla, nel mare in tempesta… Perché se la Divina Volontà a un tratto smettesse di mantenere in vita, in esistenza il sole, il filo d’erba, l’uccellino, anche l’uomo, tutto si risolverebbe nel nulla, ripiomberebbe e ritornerebbe tutto nel nulla. Perché noi non siamo niente, veniamo dal niente e dovremmo rimanere nel nulla o ritornare e andare nel nulla. Invece Gesù, Dio ci mantiene in esistenza e ci Vuol fare andare e tornare nel Tutto…

Dalla nobile famiglia della Divina Volontà, a cui fanno parte tutte le cose create, solo l’uomo si è sottratto. Lo dovremmo quindi ricordare sempre che siamo al di fuori da questa nobile famiglia. Tutte le cose create, tutta la creazione geme nelle doglie del parto aspettando che l’uomo ritorni, l’uomo ritorni... Perché è come un fratello di questa famiglia che è andato fuori e fa lo scapestrato; è come un figliol prodigo che deve tornare.

Certo la Redenzione ha già fatto mettere in piedi e in moto il figliol prodigo. Ora c’è l’abbraccio della Divina Volontà, c’è il ritorno nella casa del Padre grazie a questo Dono grande e sublime.

di Luigi Maria Provito


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