Vita n. 2
La vita di Antonio
di Atanasio, vescovo di Alessandria
28. Ho già parlato di queste cose di sfuggita e ora non devo esimermi dal parlarne più a lungo, perché ricordarle sarà fonte di sicurezza. Da quando il Signore ha visitato la terra [17], il nemico è caduto e le sue forze si sono indebolite. Perciò, pur non potendo fare nulla, come un tiranno, non ha sopportato la sua caduta in silenzio, ma ha minacciato, anche se le sue minacce erano solo parole. Ognuno di voi consideri questo e sarà in grado di disprezzare i demoni. Ora, se fossero ostacolati da corpi come noi, sarebbe possibile per loro dire: "Gli uomini quando sono nascosti non li troviamo, ma quando li troviamo facciamo loro del male". E anche noi, nascondendoci, potremmo sfuggire loro, chiudendo loro le porte. Ma se non sono di questa natura, ma sono in grado di entrare, anche se le porte sono chiuse, e infestano tutta l'aria, sia loro che il loro capo, il diavolo, e sono desiderosi di male e pronti a ferire; e, come ha detto il Salvatore, "Fin dall'inizio il diavolo è uccisore di uomini e padre del vizio" [18]; mentre noi, anche se è così, siamo vivi e spendiamo la nostra vita per opporci a lui, è evidente che sono impotenti. Infatti, il luogo non ostacola le loro trame, né ci considerano amici per risparmiarci, né sono amanti del bene per emendarsi. Al contrario, sono malvagi e nulla è tanto ricercato da loro quanto ferire coloro che amano la virtù e temono Dio. Ma poiché non hanno il potere di fare nulla, non fanno altro che minacciare. Ma se potessero, non esiterebbero, ma opererebbero subito il male (perché tutto il loro desiderio è rivolto a questo), e soprattutto contro di noi. Ecco, ora siamo riuniti e parliamo contro di loro, ed essi sanno che quando avanziamo si indeboliscono. Se dunque avessero potere, non permetterebbero a nessuno di noi cristiani di vivere, perché la pietà è un abominio per un peccatore [19]. Ma poiché non possono fare nulla, infliggono a se stessi le ferite maggiori, perché non possono adempiere a nessuna delle loro minacce. Inoltre, bisogna considerare questo aspetto, affinché non abbiamo paura di loro: se avessero il potere, non verrebbero in folla, non farebbero sfoggio di sé, e non organizzerebbero inganni cambiando forma. Basterebbe che uno solo venisse e compisse ciò che è in grado di fare e che è disposto a fare; tanto più che chi ha il potere non uccide con l'ostentazione né incute timore con il tumulto, ma fa subito pieno uso della sua autorità come vuole. Ma i demoni, non avendo alcun potere, sono come attori sul palcoscenico che cambiano forma e spaventano i bambini con apparizioni tumultuose e forme diverse: per questo dovrebbero essere piuttosto disprezzati, perché mostrano la loro debolezza. Almeno il vero angelo del Signore inviato contro l'Assiro non aveva bisogno di tumulti né di esibizioni dall'esterno, né di rumori né di schiamazzi, ma nella quiete usò la sua potenza e ne distrusse subito centottantacinquemila. Ma i demoni come questi, che non hanno alcun potere, cercano di terrorizzare almeno con le loro manifestazioni [20].
29. Ma se qualcuno, avendo presente la storia di Giobbe [1], dicesse: "Perché mai il diavolo si è scatenato e ha compiuto ogni cosa contro di lui, lo ha spogliato di tutti i suoi beni, ha ucciso i suoi figli e lo ha colpito con ulcere maligne?", costui riconosca invece che non è stato il diavolo l'uomo forte, ma Dio che gli ha consegnato Giobbe per metterlo alla prova. Certamente non aveva il potere di fare nulla, ma ha chiesto e, avendolo ricevuto, ha fatto ciò che ha fatto. Anche per questo il nemico è tanto più da condannare, perché, pur volendo, non ha potuto prevalere su un uomo giusto. Infatti, se avesse potuto, non avrebbe chiesto il permesso. Ma avendo chiesto non una ma anche una seconda volta, mostra la sua debolezza e la sua mancanza di potere. E non c'è da meravigliarsi se non ha potuto fare nulla contro Giobbe, quando la distruzione non sarebbe arrivata nemmeno sul suo bestiame se Dio non l'avesse permesso. E non ha potere sui porci, perché, come è scritto nel Vangelo, essi supplicarono il Signore dicendo: "Lasciaci entrare nei porci [2]". Ma se non avevano potere nemmeno sui porci, tanto meno ne hanno sugli uomini formati [3] a immagine di Dio.
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