martedì 30 agosto 2022

Sposa di Cristo

 


Sposa di Cristo

«Dal momento in cui mi consacrai al Signore attraverso la professione religiosa mi resi perfettamente conto che ormai non mi appartengo. Cristo iniziò ad essere per me l’Amico, il Fratello, il Signore del mio essere, il Dio vicino, il mio Tutto.

Mi sentivo conquistata, presa... Un giorno, dopo aver letto il capitolo sedici di Ezechiele, scoprii che dalla mia Professione Solenne il mio rapporto con Gesù si era arricchito di un amore più profondo, più forte, più impegnato. Se fino ad allora ero stata sua e non mi ero appartenuta, che dire adesso che mi impegnavo ad essere sua totalmente con i voti solenni?

Mi commuovevo nel ricordare il testo di Ezechiele 16, 8: «Passai vicino a te e ti vidi; ecco, la tua età era l’età dell’amore; io stesi il lembo del mio mantello su di te e coprii la tua nudità [la tua sporcizia]; giurai alleanza con te e divenisti mia». Mi piaceva anche il testo di Geremia 20, 7: «Mi hai sedotto, Signore, ed io mi sono lasciata sedurre; mi hai fatto forza e hai prevalso».

Capii che l’amore di sposa era tanto sublime quanto esigente. È un amore di appartenenza totale e di dipendenza da Lui in tutto e per tutto. Un amore che cerco di rinnovare ogni giorno e mi ingegno nel trovare piccoli dettagli per alimentarlo. Conosco bene i gusti di Gesù: le anime, l’amore verso il prossimo, fare in tutto la volontà del Padre cercando la sua gloria... Cristo è «l’Amore della mia vita», amore che mi riempie totalmente, poiché senza di Lui la mia vita non avrebbe senso. Egli non si rifugia nelle mie miserie, ma mi vuole «tutta intera» per Lui e così come sono.

Spesso mi piace dirgli: Mio Gesù, Tu sai che ti amo e voglio solo renderti felice. Ciò mi porta a condividere la sua stessa sorte e a seguirlo molto da vicino nel cammino della croce. Ho capito che la mia vita è come il seme di grano, cioè, più è nascosta e più è feconda, più è umile e fervente nella preghiera e più è gradita agli occhi del mio Sposo Gesù. Vale la pena consegnarsi a Lui e dirgli per sempre».

Padre Angel Peña


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