domenica 28 agosto 2022

LEGGENDA PERUGINA

 


( COMPILAZIONE DI ASSISI )


MALATTIE DEL SANTO.AMORE A CRISTO SOFFERENTE

37. Francesco soffrì per lungo tempo e fino alla morte malattie di fegato, di milza e di  stomaco. Inoltre, quando si recò oltremare, per predicare al soldano di Babilonia e  d’Egitto, contrasse una gravissima infermità agli occhi, a causa della intensa fatica  durata nel viaggio, soprattutto per la violenta calura affrontata andando e ritornando.  Non volle però farsi curare da nessuna di queste malattie, per quanto ne fosse pregato  dai suoi fratelli e da molti che ne sentivano pietà e dispiacere: e ciò per l’ardente amore  che fino dalla conversione portava a Cristo.

Per la gran tenerezza e compassione che ogni giorno provava nel contemplare l’umiltà  del Figlio di Dio e nel seguirne gli esempi, quello che riusciva amaro per la sua carne, lo  accoglieva e sentiva come una dolcezza. E talmente si doleva ogni giorno delle  sofferenze e amarezze che Cristo soffri per noi, e tanto se ne affliggeva nell’anima e nel  corpo che non si curava dei propri malanni.

Una volta, pochi anni dopo la conversione, mentre andava solitario lungo una via non  molto distante dalla chiesa della Porziuncola, piangeva e gemeva ad alta voce. Gli si  fece incontro un uomo spirituale, che noi abbiamo conosciuto e che ci narrò questo  fatto. Costui aveva testimoniato molta bontà e consolazione a Francesco, sia quando  non aveva alcun fratello, che in seguito. Sentendolo piangere, ne fu commosso e gli chiese: «Cos’hai fratello?». Pensava infatti che dolorasse per qualche malattia. E  Francesco: «Dovrei andare cosi per tutto il mondo, piangendo e gemendo la passione  del mio Signore, senza rispetto umano». Quell’uomo allora cominciò a piangere forte e  lacrimare con lui.

Traduzione di VERGILIO GAMBOSO

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