( COMPILAZIONE DI ASSISI )
MALATTIE DEL SANTO.AMORE A CRISTO SOFFERENTE
37. Francesco soffrì per lungo tempo e fino alla morte malattie di fegato, di milza e di stomaco. Inoltre, quando si recò oltremare, per predicare al soldano di Babilonia e d’Egitto, contrasse una gravissima infermità agli occhi, a causa della intensa fatica durata nel viaggio, soprattutto per la violenta calura affrontata andando e ritornando. Non volle però farsi curare da nessuna di queste malattie, per quanto ne fosse pregato dai suoi fratelli e da molti che ne sentivano pietà e dispiacere: e ciò per l’ardente amore che fino dalla conversione portava a Cristo.
Per la gran tenerezza e compassione che ogni giorno provava nel contemplare l’umiltà del Figlio di Dio e nel seguirne gli esempi, quello che riusciva amaro per la sua carne, lo accoglieva e sentiva come una dolcezza. E talmente si doleva ogni giorno delle sofferenze e amarezze che Cristo soffri per noi, e tanto se ne affliggeva nell’anima e nel corpo che non si curava dei propri malanni.
Una volta, pochi anni dopo la conversione, mentre andava solitario lungo una via non molto distante dalla chiesa della Porziuncola, piangeva e gemeva ad alta voce. Gli si fece incontro un uomo spirituale, che noi abbiamo conosciuto e che ci narrò questo fatto. Costui aveva testimoniato molta bontà e consolazione a Francesco, sia quando non aveva alcun fratello, che in seguito. Sentendolo piangere, ne fu commosso e gli chiese: «Cos’hai fratello?». Pensava infatti che dolorasse per qualche malattia. E Francesco: «Dovrei andare cosi per tutto il mondo, piangendo e gemendo la passione del mio Signore, senza rispetto umano». Quell’uomo allora cominciò a piangere forte e lacrimare con lui.
Traduzione di VERGILIO GAMBOSO
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