L'ULTIMO DI TUTTI
Necessità della Grazia
La Grazia non mi è affatto dovuta. Se mi è data, non fa mai parte della mia sostanza, resta una ricchezza divina di cui posso vedermi spogliato ad ogni istante.
D'altra parte, se la vita naturale nei suoi più piccoli atti ha bisogno del concorso di Dio per ogni movimento, che dire della dipendenza a cui mi costringe l'esercizio della vita soprannaturale, i cui atti partecipano tutti del divino?
La Grazia non è solo, come credono falsamente molti cristiani, un completamento delle forze; è il principio primo di tutta l'attività soprannaturale, di quegli stessi atti che una lunga abitudine o una attrazione personale rendono estremamente facili. Scrutando il mio nulla e la mia situazione da questo nuovo punto di vista, non mancherò di considerare che almeno qui la mia dipendenza è garanzia della mia grandezza: la vita soprannaturale è essenzialmente una vita di dipendenza, poiché partecipa della stessa vita di Dio, che è il solo a poterla mantenere viva.
Questa è la mia condizione costitutiva in modo tale che mi seguirà perfino nella vita eterna. Anche là Dio resterà il principio di tutti i miei atti. Oh, dipendenza deliziosa! Sarà Dio stesso a farsi adorare, amare, cantare dai suoi eletti in una unione indicibile, prossima all'unità.
Leopold Beaudenom
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