Dice ancora Gesù:
«In Cielo è un libro chiuso. Solo Dio può leggerlo. In esso sono tutte le verità. Ma Dio talora leva i sigilli e risveglia le verità già dette agli uomini costringendo un uomo, eletto a tale sorte, a conoscere passato, presente e futuro quale il misterioso libro lo contiene. Avete mai visto un figlio, il più buono della famiglia, od uno scolaro, il più buono della scuola, essere chiamato dal padre o dal maestro a leggere in un libro di adulti e ad averne spiegazione? Sta a fianco del padre o del maestro, circondato da un loro braccio, mentre l'altra mano del padre o del maestro segna con l'indice le righe che vuole lette e conosciute dal prediletto. Così fa Dio con i suoi consacrati a tal sorte. Li attira e li tiene col suo braccio, e li forza a leggere ciò che Egli vuole, e a saperne il significato, e a dirlo poi, e averne scherno e dolore. Io, l'Uomo, sono il Capostipite di coloro che dicono le Verità del libro celeste, e ne ho scherno, dolore e morte. Ma il Padre già prepara la mia Gloria. Ed Io, salito ad essa, preparerò la gloria di quelli che avrò forzato a leggere nel libro chiuso i punti che ho voluto, e al cospetto di tutta l'Umanità risorta e dei cori angelici Io li indicherò per quello che furono, chiamandoli presso di Me mentre aprirò i sigilli del Libro che ormai sarà inutile tenere chiuso, ed essi sorrideranno rivedendo scritte, rileggendo le parole che già furono loro illuminate quando soffrivano sulla Terra». «E gli altri?», chiede Giovanni, attentissimo alla lezione. «Quali altri?». «Gli altri, che come me non hanno letto sulla Terra quel libro, non conosceranno mai ciò che dice?» «In Cielo ai beati tutto sarà noto. Essi conosceranno, assorbiti nella Sapienza infinita». «Subito? Appena morti?». «Subito, appena entrati nella Vita». «Ma allora perché all'Ultimo Giorno Tu farai vedere che li chiami a conoscere il Libro?». «Perché non ci saranno solo i beati a vedere questo. Ma tutta l'Umanità. E nella parte dei dannati molti saranno di coloro che hanno deriso le voci di Dio come quelle di folli e di indemoniati, e li avranno tormentati per quel loro dono. Lunga ma doverosa rivincita concessa a questi martiri della ottusità malvagia del mondo». «Come sarà bello vedere ciò!», esclama Giovanni rapito. «Sì. E vedere tutti i farisei arrotare i denti di rabbia», dice Pietro e si sfrega le mani. «Oh! io penso che guarderò soltanto Gesù e i benedetti che leggeranno con Lui il Libro...», risponde Giovanni, sognante quell'ora, gli occhi spersi in chissà che visione di luce, fatti più lucidi da un'onda di pianto emotivo che non sgorga ma fa splendida l'iride celeste, un sorriso di fanciullo sulle labbra rosse. Lo Zelote lo guarda, anche Gesù lo guarda. Ma Gesù non dice niente. Lo Zelote invece dice: «Tu guarderai te stesso, allora! Perché, se fra noi ve ne è uno che sarà "voce di Dio" sulla Terra e sarà chiamato a leggere i punti del Libro sigillato, quello sei tu, Giovanni, prediletto di Gesù e amico di Dio».
DA: L’EVANGELO COME MI È STATO RIVELATO
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