VECCHIO TESTAMENTO
Secondo le visioni del
Ven. Anne Catherine Emmerick
Le cronologie dell'antico Egitto
I saggi moderni che scrivono sull'Egitto sono in grande errore, perché hanno per storia, esperienza e scienza egiziane molte cose che riposano solo su false visioni e sogni astrologici. Questo è Certo, perché gli egiziani sono rimasti un popolo così ignorante e di vita così bestiale, come lo erano in effetti. I saggi hanno queste influenze diaboliche per cose impossibili; le scartano, e come non possono spiegare certi misteri dell'Egitto non ammettendo gli influssi demoniaci, sono costretti ad attribuire agli egiziani una grande antichità, poiché avevano certe conoscenze e calcoli misteriosi inspiegabili.
Io stessa ho visto che, già ai tempi di Semíramis, a Menfi, questi sacerdoti avevano da allora grandi pretese riguardo all'antichità, e facevano ogni sorta di pasticci nei calcoli dei loro re. Pretendevano sempre di apparire come il popolo più antico e confezionavano calcoli e dinastie di re sbagliati. Così sono arrivati a collocarsi completamente al di fuori di ogni cronologia. Poiché più volte cambiavano e correggevano i loro calcoli interessati, alla fine non sapevano più qual era la vera cronologia del suo paese. Poiché, inoltre, erano soliti perpetuare le loro date sbagliate con grandi edifici e lunghe iscrizioni, la confusione divenne totale e Irrimediabile. Ho visto che contavano il tempo degli antenati e dei discendenti, in modo che se il giorno della morte del padre fosse nascita del figlio. I re discutevano sempre con i sacerdoti questi calcoli e tra i loro antenati c'erano persone che nemmeno erano esistiti. Ho visto che i quattro re o faraoni che hanno regnato lo stesso tempo a Tebe, Eliopoli, Menfi e Sais, li calcolavano come se avrebbero regnato uno dopo l'altro.
Ho anche visto come, a volte, contavano un anno per 970 giorni, mesi per anni, e viceversa. Mi è stato mostrato come un prete, che faceva i conti, gli uscivano sempre 1100 anni dove in realtà non c'erano più di 500.
Tutti questi falsi conti mi furono mostrati in occasione in cui Gesù, ad Aruma, faceva l'istruzione del Sabato e parlava ai farisei della vocazione di Abramo e della sua statia in Egitto: fece loro vedere la falsità dei calcoli esagerati dei sacerdoti egiziani. Gesù disse ai farisei che il mondo aveva allora 4028 anni di esistenza. Quando ho sentito dire questo a Gesù era Lui stesso al trentunesimo della sua età.
In questa stessa occasione ho visto molte persone andare in pellegrinaggio al cosiddetto sepolcro di Seth, che avevano per dio e il cui sepolcro credevano fosse in Arabia. Questi viaggi erano molto pericolosi e lunghi. Mi sembra che ancora oggi vivano alcune di queste genti, che attraversano ora il territorio turco, e si permette loro di passare proprio perché si recano in quel sacro sepolcro.
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