VITA ETERNA
3. RESURREZIONE DELLA CARNE
Alla fine dei tempi avranno luogo diversi eventi: la seconda venuta di Cristo, la resurrezione del corpo e il giudizio universale. Fino a quel giorno, che non è noto a nessuno (cfr. Mt 24,36), il mondo continuerà come prima. Ma in quel giorno tutti coloro che sono morti nel corso dei secoli risorgeranno con il proprio corpo. Riuniti nel luogo che la Scrittura chiama Valle di Giosafat (Gioele 3, 12) (che si trova a nord di Gerusalemme ed era il cimitero), avrà luogo il giudizio universale.
Ma cosa significa questo per quanto riguarda la risurrezione dei corpi? In senso proprio, solo la carne, i corpi, risorgeranno, perché l'anima non muore. L'anima sarà riattaccata al suo corpo, ma come può essere se il corpo si è trasformato in polvere e, forse, quelle particelle sono diventate parte di un altro corpo? Un'immagine grafica, ma non corrispondente alla realtà, può aiutarci. Uno studente del fisico e chimico inglese Faraday si fece scivolare di mano una tazza d'argento e la fece cadere in un vaso di acqua forte. Si dissolse, con grande disappunto del ragazzo. Ma Faraday salvò il gioiello versando del sale nel vaso, che fece precipitare le molecole d'argento disciolte sotto forma di graniti sul fondo del recipiente. Li raccolse e li fece trasformare in una coppa simile alla precedente. Era la stessa tazza perché era fatta dello stesso materiale. Nella resurrezione del corpo non sarà esattamente così, perché alla morte il corpo si decompone, ogni elemento si disintegra e diventa parte di qualcos'altro. Ma nel giorno della resurrezione, ogni anima tornerà a informare lo stesso corpo, quello che aveva in vita (cfr. Concilio Lateranense IV, Concilio II di Lione). Come avverrà questo?
È un mistero rivelato da Dio che sappiamo si realizzerà grazie alla sua onnipotenza. Tuttavia, sembra logico che sarà così perché l'anima separata sembra rivendicare l'unione con il corpo, dal momento che è stata creata per essere unita ad esso, formando la natura umana. Inoltre, poiché la ricompensa o la punizione eterna è stata elaborata in vita con il corpo, sembra opportuno che anche il corpo partecipi alla felicità o al danno eterno. Infine, se Cristo, il nostro Capo, è risorto, è opportuno per la sua gloria che anche noi, sue membra, siamo risorti.
Jesús Martínez García
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