Intervista dell'ufficio stampa dell’Arcidiocesi di Colonia con l'Arcivescovo di Colonia, cardinale Giuseppe Höffner.
Nell’estate 1976 la tragica morte della studentessa di pedagogia Anneliese Michel di Klingenberg ha suscitato grande scalpore. É incredibile - così si affermava - che nel ventesimo secolo si creda ancora al demonio e alla possessione. Della morte della giovane studentessa sarebbero corresponsabili i sacerdoti, che la avrebbero esorcizzata. L’esorcismo dovrebbe essere proibito dalla legge. Come giudica Lei, Signor Cardinale, questo caso?
Il Cardinale: Occorre distinguere due questioni:
1. Ci sono degli spiriti, che noi chiamiamo demoni?
2. Hanno un potere sugli uomini?
L'uff. stampa: Incominciamo con la domanda, se ci sono dei demoni. Paolo VI ha dichiarato, nell'udienza generale del 15 novembre 1972: «Sappiamo che esiste realmente un essere oscuro, che sconvolge tutti». Il giornalista di Monaco Hannes Burger commentava così le parole del Papa (13 luglio 1976 nel Westdeutsche Rundfunk): «Intorno a simile asserzione, che anche l’odierna teologia considera come assurda, non si può che ridere».
Il Cardinale: Non mi occupo del tono sprezzante usato da Hannes Burger. Mi limito a dire, che è sbagliato dire che la «odierna teologia» neghi l’esistenza dei demoni, I professori Carlo Rahner e Herbert Vorgrimler asseriscono, che «l’esistenza di forze malvage extraumane (demoni) e la loro opera nel mondo costituiscono una "verità della fede"».4 Il prof Leo Schcffczyk (Univ. Monaco), dichiara, che Satana si gestisce, nella predicazione di Gesù come avversario dell’opera di salvezza.5 Anche il prof, Heinrich Schlier (Univ. Bonn) scrive: «Le diverse potenze, che svolgono sempre una potenza satanica si presentano come esseri personali di potenza».6 Da Josef Ratzinger (Univ. Regensbutg) leggiamo: «L’esorcismo di fronte ad un mondo accecato da demoni appartiene inseparabilmente alla via spirituale di Gesù e all’essenza del suo mandato, come di quello dei suoi discepoli».7 Potrei citare ancora numerosi altri teologi, anche protestanti. Ma accontentiamoci di questi esempi.
Uff. stampa: Karl Rahner e Herbert Vorgrimler chiamano resistenza dei demoni, la cui personalità è «provata dalla Bibbia e dal Magistero» una «verità di fede».
Sig. Cardinale, può spiegarcelo meglio?
Il Cardinale: Il quarto Concilio Lateranense (1215) ha così espresso la dottrina della Chiesa: «Dio, nella sua onnipotenza ha creato, agli inizi dei tempi, in pari modo i due ordini del creato dal nulla: lo spirituale ed il corporale, ciò è il mondo degli angeli, del mondo terrestre e degli uomini, il quale ultimo comprende, in certo qual modo, tutti e due gli ordini, perché il mondo degli uomini è formato di corpo e di spirito. Il demonio e gli altri spiriti maligni sono, per la loro natura, creati buoni. Ma sono diventati cattivi da se stessi».8
Questo testo importante dice tre cose:
1. Dio ha creato dal nulla tutte le cose: gli angeli, il mondo visibile, gli uomini.
2. Anche i demoni sono stati creati da Dio, come esseri buoni, cioè angeli. Il male non è parte essenziale dell’essere e non è una forza cosmica.
3. Quegli spiriti, sono divenuti spiriti maligni per la loro apostasia.
Ciò che il IV Lateranense ha definito, è autentica verità di fede. Nel 561 il Concilio di Praga dichiarava: «Chi asserisce che il demonio non sia stato in origine creato da Dio come angelo buono e non sia, nella sua essenza, opera di Dio, chi invece, sostiene, che egli sia uscito dalle tenebre senza avere un Creatore, ma che egli stesso sia il principio e la sostanza del male, sia anatema... Chi sostiene che Satana operi di forza propria tuoni, lampi, tempeste, siccità... sia anatema...».9
Ultimamente il Vaticano II ha dichiarato che Gesù Cristo Dio «ci ha strappati dalla schiavitù di Satana e del peccato»10, e che l’opera della Chiesa «confonde Satana».11
Uff. stampa: Il prof, Herbert Haag dice, che è antibiblico credere all’esistenza di Satana e che Paolo VI nel suo discorso del 15 novembre 1972 avrebbe fatto «pseudo esegesi» connettendo diversi passi scritturali «come nessun studente del primo semestre (dell’università) potrebbe permettersi». Quando la Congregazione per la preservazione della fede pubblicò il documento «fide cattolica e demonologia», il prof. Haag dichiarò, che «ancora una volta Roma ha parlato anacronisticamente».
Il Cardinale: L’accusa, che il credere all'esistenza del demonio sia antibiblico, hanno respinto teologi di nome. Il prof. Joseph Ratzinger scrive: «Haag non congeda Satana come esegeta, ma come figlio del suo tempo e come tale egli crede inconciliabile (insostenibile) la credenza ad un demonio. Egli si pronuncia pertanto con l’autorità dell’odierna mentalità e non come interprete della Bibbia».12 Nel messaggio di Gesù, Satana è il grande avversario, il quale però, «non ha potere su Gesù» (Gv. 14, 30), poiché Gesù ha infranto il suo potere. «Il padrone di questo mondo è oramai giudicato» (Gv. 16, 11). È vero che Satana non è al centro del messaggio di Gesù. Ma la «lotta contro il potere dei demoni» fa parte del mandato di Gesù, il quale è venuto al mondo «per annientare le opere dì Satana!» (Gv. 3,8).
Uff. stampa: Il prof. Haag sostiene, che si possa mettere in tutte le citazioni del Nuovo Testamento, al posto di demonio e di Satana il concetto: «peccato o il male».13
Il Cardinale: Non è vero. Leggiamo in Gv. 3, 8, «Satana pecca da principio».
Non si può pertanto dire: «il male pecca dall'inizio», poiché solo un essere personale può peccare, un essere dotato di intelligenza e di volontà, ma non l’astratto «male».
Uff. stampa: Il prof. Haag sostiene che. secondo la S. Scrittura il demonio sarebbe: «una figura riflessa senza peso».14 Nel modo di pensare giudaico di allora il demonio nel Nuovo Testamento apparirebbe come «esponente del male»15, Cristo ed i discepoli si sarebbero mossi nella medesima mentalità del mondo di allora.16
Il Cardinale: Ai tempi di Cristo la fede negli angeli e nei demoni non era un’idea dominante. I sadducei sostenevano che «non c’è né la risurrezione, né angelo, né spirito» (Atti 23, 8). Si aggiunga anche, che la S. Scrittura condannava severamente la superstizione allora dovunque molto diffusa. Si legge nel Deuteronomio: «Non ci sia in mezzo a te chi faccia passare il proprio figlio o la propria figlia attraverso il fuoco, né chi fa l’indovino o predice le sorti, né àuguri, o magi, né chi fa incantesimi, o consulta gli spettri e gli spiriti, né chi evoca lo spirito dei morti. Chiunque pratica queste cose è un abominio davanti al Signore, anzi è per colpa di queste abominazioni che il Signore, Iddio tuo, caccia quelle genti dinanzi a te» (Deuteronomio 18, 10-12).
A me sembra, che questa ammonizione dell’Antico Testamento vale pure per parecchi «cittadini illuminati» del 20° secolo, che sono aderenti ad ogni specie di superstizioni.
L’Uff. stampa: Possono spiriti maligni influire su...
Il Cardinale: La Sacra Scrittura del Nuovo Testamento afferma codesta questione; perché parla di molti ossessi, che Gesù ha liberato dallo spirito maligno, I proff. Karl Rahner e Herbert Vorgrimler scrivono, che l’influsso dei demoni è da supporre non soltanto là dove ci sono dei fenomeni straordinari», ma che esiste proprio anche «nella natura e la storia, una catena normale, naturale, spiegabile di eventi, una dinamica delle forze demoniache rivolte verso il male».17 Anche il prof. Heinrich Schlier dimostra che le potenze demoniache possono impadronirsi "degli uomini e del mondo nel loro spirito. fino al corporale, per mostrare su essi e per mezzo di essi la loro potenzi".
Queste potenze hanno «un alleato in me: l’inclinazione egocentrica e la mia avversione verso Dio e il prossimo». Proprio nei nostri giorni non «si può liberare dal sentimento, che il problema del mondo e della storia sia male formulato».18 Tra cielo e terra ci sono cose delle quali gli «illuminati» non hanno nessuna idea.
Indicazione di fonte:
Cardinale Joseph Höffner, Teufel - Besessenheit - Exorzismus, nella: Offerten - Zeitung in Theologisches, no. 10, ottobre 1976, annata 29, editore Josef Kral, D - 8423 Abensberg.
Ricordati, o Regina potentissima, della forza miracolosa sul mondo, che la SS, Trinità ti ha concesso! Pieni di fiducia nei tuoi meriti imploriamo la tua misericordia. O celeste tesoriera di tutte le grazie, dalle quali tu puoi disporre secondo la volontà del tuo Figlio e per la salvezza di tutto il mondo, concedi a noi l'animo di abbandonarci completamente al governo del tuo cuore caritatevole, poiché tu sei la nostra madre e la nostra salvezza giace nelle tue mani. O sublime Regina dell'universo ascolta dunque con clemenza la nostra implorazione, e noi serviremo con gioia Cristo-Re!
Bonaventura Meyer
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