martedì 2 aprile 2019

VITA OLTRE LA MORTE



TESTIMONIANZA 
DELLA DOTTORESSA GLORIA POLO


Quali tesori spirituali porti

Sono venuta in questo mondo per dar il mio aiuto nella costruzione di un mondo migliore.
I talenti che il Signore mi ha dato erano per aiutarlo a dilatare il Sua Regno sulla terra. Ma io non ho fatto questo! Al contrario! Quanti cattivi consigli ho dato, quanti cattivi esempi!
Così ho trascinato molti verso il male. Non ho mai utilizzato bene i talenti che Dio mi ha dato, mai!

Il Signore mi ha domandato: “Quali tesori spirituali porti?” Tesori spirituali? Le mie mani erano vuote! Allora, il Signore mi ha detto: “A che cosa ti sono serviti i due appartamenti che avevi, le case che avevi, i  consultori, tu che ti consideravi una professionale di successo; per caso sei riuscita a portare qui qualche pezzettino di mattone? A che cosa ti è servito il culto prestato al tuo corpo? Il denaro che hai speso per questo? E tutte le preoccupazioni per mantenerti in forma? E tutte le diete con cui hai torturato il tuo corpo?
Hai fatto del tuo corpo e di te stessa un dio. A che cosa ti serve tutto questo ora, qui? è vero, davi molte cose, ma era solo per inorgoglirti, per sentirti dire che eri buona. A tutti riuscivi a manipolare con i tuoi soldi perché ti facessero dei favori. Dimmi, di tutto questo questo, che cosa hai portato qui? Quando ti ho benedetta con la tua rovina, non è stato un castigo, come tu pensavi, ma una vera benedizione. Si, quella rovina era per spogliarti di tutte quelle divinità, a cui tu servivi! Era perché tu ti voltassi verso di me!

Ma tu, orgogliosa, ti sei ribellata, non hai voluto scendere dal piedistallo, dalla tua carriera sociale, e maledicevi, schiava, com'eri del tuo denaro! Pensavi che da sola ti eri guadagnata tutto, tu da sola, con la forza della tua volontà, con lo studio, perché lavoravi, lottavi ... Ma no! Guarda quanti altri professionali ci sono, migliori di te, e che hanno lavorato più di te, e in che situazione si trovano! Ma a te molto ti è stato dato e molto ti è richiesto.

Dovete sapere che anche per un piccolo grano di riso sprecato ho dovuto rendere conto a Dio! Per tutte le volte che ho buttato via il mangiare nella spazzatura! 

Nel Libro della Vita mi sono vista quando ero piccola e la mia famiglia era povera, mia madre cucinava i fagioli, ma io dicevo: “Ancora una volta questi maledetti fagioli, un giorno, quando avrò molti soldi, non li mangerò più”. Ho che, un giorno, avevo buttato via i fagioli che mia madre mi aveva servito, senza che lei se ne accorgesse. Quando mia madre ha visto il mio piatto vuoto, ha pensato che li avevo mangiati in fretta perché avevo molta fame, e mi ha riempito un'altra volta il piatto, dandomi la sua parte, e rimanendo lei stessa senza mangiare. Il Signore mi ha mostrato che chi veramente aveva passato fame molte volte era proprio mia madre. Aveva 7 figli, e preferiva rimanere lei a digiuno, ma che non ci mancasse il necessario, perché eravamo molto poveri. In quel giorno lei, come tante altre volte, a preferito non mangiare, mentre io avevo buttato via il mangiare nella spazzatura. E questo era successo molte volte, non solo per causa nostra, ma anche perché qualche povero aveva bussato la nostra porta chiedendo da mangiare. Mia madre ha passato fame, ma non lo ha fatto mai pesare, nessuno se accorgeva. Non si mostrava amareggiata, ne triste. Al contrario, aveva sempre un sorriso sulle labbra e non lasciava notare niente. 

E  io, vi  ha  già  detto  che  gioia  di  figlia io  ero? Io  chiamavo  mio  padre  «Pietro,  lo spaccapietre» e a mia madre dicevo che era fuori moda! Che era una vecchia antiquata e cose di  questo  genere, arrivavo  fino al punto di negare che lei era mia madre, per vergogna! Pensate un po'!

Ma non potete immaginare le grandi benedizioni che ho ricevuto grazie a mia madre. Una madre che andava in chiesa, che pregava davanti al Santissimo Sacramento, e offriva tutte le sue sofferenza al Signore, e si fidava, si fidava sempre! 

Il Signore mi ha detto: “Mai nessuno ti ha amata, ne ti amerà, come  tua madre! Si, nessuno ti ha amato così teneramente come lei!” Dopo di questo, il Signore continuava a mostrarmi come, ogni volta che facevo una festa, quando era ricca, quei banchetti abbondanti e poi, tutto qual mangiare finiva nella spazzatura, senza tanti ripensamenti.

Il Signore ha continuato: “Guarda i tuoi fratelli che hanno fame!” e, quasi gridando, mi ha detto: “Io avevo fame!” Non potete immaginare come duole al Signore, la fame e le sofferenze dei suoi figli. Come gli duole il nostro egoismo, la nostra mancanza di carità verso il prossimo.

E continuava a mostrarmi come, a casa mia, avevo molti oggetti preziosi, carissimi. Ed era vero, in quel tempo avevo molte cose di valore a casa e poi vestiti molto eleganti, carissimi.
Il Signore mi diceva: “Io ero nudo e tu avevi l'armadio pieno di vestiti cari e nemmeno li usavi!”. Mi faceva vedere come ero invidiosa, le mie amiche compravano vestiti cari e io ne compravo dei migliori. Se qualcuna di loro comprava una buona automobile io dovevo comprarne una migliore. Il Signore mi diceva: “Tu sei stata sempre superba, ti comparavi agli altri, ma sempre con persone ricche, più ricche di te, mai ti sei piegata verso il basso, verso quelli più poveri. Quando eri anche tu povera, camminavi verso la santità, eri capace di dare anche quello di cui avevi bisogno”. E mi mostrava come era rimasto contento quando mia madre, nonostante la nostra povertà, era riuscita a comprarmi un paio di scarpe da tennis di marca e io ero così contenta. Ma uscendo di casa ho incontrato un bambino scalzo, ed io mi sono tolta le scarpe da tennis e gliele ho regalate. Sono tornata a casa senza scarpe, mio papà quasi mi ammazza! E lo capisco perché eravamo poveri, e che grande sforzo è stato, comprarmi quelle scarpe! Ma il Signore era felice! Come gli era caro il  mio  cammino!  Nonostante  la  mia  famiglia  fosse  complicata  e  povera,  il  Signore, attraverso mia madre, per le sue preghiere e per la sua bontà, ci benediceva. Il Signore mi ha mostrato che se io non avessi chiuso le porte alla grazia dello Spirito Santo, con i talenti che mi aveva dato, avrei potuto aiutare tanta gente. E mi mostrava tutta l'umanità e come noi siamo chiamati a rispondere di tante situazioni umane e, invece, come chiudiamo il cuore a Dio e allo Spirito Santo, e alle Sue aspirazioni divine. Mi diceva: “Io ti avrei ispirato, tu avresti pregato per loro e il male non sarebbe entrato in loro, causando mali ancora peggiori”.

Per esempio, il Signore mi ha mostrato una bambina che era stata violata da suo padre. Se io avessi pregato, se non avessi chiuso il cuore alle aspirazioni dello Spirito Santo, non sarebbe successo, perché, con la preghiera avrei impedito che il demonio lo possedesse. E quella giovane non si sarebbe suicidata. 

Il Signore ha continuato, dicendomi: “Se avessi pregato, quella ragazza non avrebbe fatto l'aborto, e quell'altra non sarebbe morta abbandonata in un ospedale. Se avessi pregato, Io ti avrei consigliato come aiutare i tuoi fratelli e Io stesso ti avrei accompagnato. Ti avrei fatto incontrare quelle persone. Quanto dolore nel mondo che tu avresti potuto alleviare!”

Mi ha mostrato, dopo, quante persone soffrono nel mondo e quante io avrei potuto aiutare.  Io  non  mai  lasciato  che  lo  Spirito  Santo  mi  toccasse,  ne  mi  sono  lasciata commuovere per le sofferenze altrui. Il Signore mi ha detto: “Guarda le sofferenze del mio popolo, e come è stato necessario che Io ferissi la tua famiglia con il cancro, per farti commuovere, perché sentissi compassione per quelli che soffrono di cancro. Ma a niente è servito, ti sei commossa solamente quando tuo marito è stato sequestrato”. E il Signore quasi mi grida: “E tu, di pietra!!! Incapace di sentire amore!”

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