Maria dell'Incarnazione (1599-1672) orsolina
"in questo istante diventarono immobili tutte le forze della mia anima e subirono l'impronta del santo mistero. Questa impressione era senza forma e figura, ma più chiara ed evidente di ogni luce, così che io riconobbi che la mia anima era nella verità. Egli mi fece riconoscere in un unico istante lo scambio tra le divine Persone: l'amore del Padre, il quale contemplando se stesso, genera il Figlio, come ciò è accaduto dall'eternità e resterà eterno... Poi la mia anima fece esperienza di come l'amore reciproco del Padre e del Figlio dà origine allo Spirito Santo in una mutua immersione dell'amore, senza una qualsiasi mescolanza. Quando io vidi le distinzioni, riconobbi la natura delle tre divine Persone: io riconobbi in un unico istante, senza intervallo di tempo benché si possa dire soltanto con parecchie parole, l'unità, le distinzioni e il proprio operare in loro stesse e verso l'esterno".
"Facevo talvolta, ad ognuna delle Persone divine sacrificio di ognuna delle mie potenze. Immolavo la mia memoria all'eterno Padre per dimenticare tutte le creature e non pensare più che a lui solo. Sacrificavo il mio intelletto alla Persona del Figlio perché ne fosse egli stesso il verbo e il termine di tutte le mie concezioni. Offrivo la mia volontà allo Spirito Santo, affinché non fosse mai occupata da un altro amore, né infiammata da un altro fuoco che da lui stesso, che è il fuoco e l'amore personale del Padre e del Figlio...
In tali occasioni, la mia anima conosceva le operazioni distinte di ognuna delle tre Persone divine. Quando il sacro Verbo operava in me, il Padre e lo Spirito Santo guardavano la sua operazione, e tuttavia ciò non impediva l'unità, perché si concepisce l'unità e la distinzione, senza confusione, e tutto ciò in modo inenarrabile, ognuna delle Persone essendo libera nella sua operazione...
Né i libri né lo studio possono insegnare tale linguaggio tutto celeste e divino. Esso proviene dalla dolce aura dei reciproci amplessi di quell'adorabilissimo Verbo e dell'anima".
Maria dell'Incarnazione è più presa dalle relazioni reciproche delle tre divine persone che dal suo coinvolgimento in esse.
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