«Trovandomi fuori di me stessa, mi son trovata col Bambino Gesù in braccio e gli stavo dicendo: “Carino mio, tutta e sempre tua sono; deh, non permettere che scorra in me alcunché, fosse anche un’ombra, che non sia tua”.
E Lui: “Figlia mia, quando l’anima è tutta mia, Io sento un mormorio continuo del suo essere in Me. Me lo sento scorrere, questo suo mormorio, nella mia voce, nel mio cuore, nella mente, nelle mani, nei miei passi e fin nel mio sangue. Oh, come mi è dolce questo suo mormorio in Me! E come lo sento vado ripetendo: tutto, tutto, tutto è mio di quest’anima, ed Io l’amo, l’amo tanto che suggello il mormorio del mio amore in essa. Sicché, come Io sento il suo, così l’anima sente il mormorio mio in tutto il suo essere; sicché se l’anima in tutta se stessa si sente scorrere il mio mormorio, è segno che l’anima è tutta mia.”(Vol. 6°, 26.05.1905)
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