100. Non è ancora deciso da quale parte della Creazione Io rivolgo i Miei occhi per illuminare i cuori di coloro che rimangono e che tuttavia sono eletti. Però, che essi rimangono non è già colpa Mia, poiché essi vengono ammoniti tanto da Me, quanto da voi che venite fortificati da Me per ammaestrare il vostro prossimo.
101. «Io avevo fame, e voi Mi avete saziato; Io avevo sete, e voi Mi avete offerto da bere; Io ero nudo, e voi Mi avete ricoperto; Io ero forestiero, e voi Mi avete dato ricovero; Io ero afflitto, ma voi avete infuso forza al Mio cuore mercé la consolazione della dolcezza e dell’amore; poiché quello che voi nel Nome Mio e per Amor Mio avete fatto al vostro prossimo, sarà considerato come se l’aveste fatto a Me».
102. Sì, o figlioli, voi che queste cose avete fatto a Me, voi siete redenti. Io vi ho già messo al sicuro e vi ho assegnato i posti che sono destinati per i Miei figlioli che Io amo tanto, che vorrei dare tutta la Creazione visibile, e quella per voi invisibile, molto volentieri pur di salvare moltissimi di voi e pur di poter triplicare o settuplicare il numero di coloro che avranno da entrare nel Regno.
103. Però questa cosa non è possibile, perché la Mia Bontà, in questa forma, permetterebbe molto facilmente alla zizzania d’insinuarsi nella Terra Promessa. Ma la zizzania cresce con molta facilità e presto, Io stesso devo quindi metter freni al Mio cuore per far posto in Me alla santa Serietà affinché in nessun cantuccio di un qualche cuore possa tenersi celata neppure una scintilla del peccato.
104. Il ricondurre tante teste alla ragione non è così facile come nella vostra umana cecità ve lo immaginate. Veramente, già da lungo tempo Io vado cercando e scrutando per trovare tutti coloro i quali sono meritevoli di venir condotti da Me nella Terra che fu promessa a tutti, ma della quale così pochi son degni.
105. Mi rattrista molto di dover lasciare indietro ancora tanti di coloro che non devono cadere in braccio alla totale perdizione. Non ho ancora definitivamente stabilito cosa fare in loro riguardo e come portarli – quei poveretti, cioè – fino a voi.
106. Tosto che sarete partiti, delle barriere insuperabili sorgeranno fra voi ed i vostri nemici, affinché nessuno che non sia chiamato possa penetrare nel luogo che deve esser raggiunto soltanto dai Miei figlioli. Voi credete forse che Io farò sorger delle montagne fra voi e coloro che resteranno?
107. Oh, no, non dalla morta materia, no di sicuro, bensì dai viventi, cioè da esseri dalla chiara vista spirituale; da questi saranno tutelati coloro che hanno sacrificato casa, patria ed ogni loro facoltà per Me e per la Mia Parola. Degli angeli saranno posti a far guardia, affinché né un uomo, né un animale e neanche l’aria respirata dai malvagi possa penetrare fino a voi e recarvi danno.
108. Vedete, Miei cari, così provvede Iddio per i Suoi figlioli che l’amano. La vita deve essere protetta dalla Vita, affinché la morte nulla possa farvi contro. Quando i poveretti, che stoltamente per propria volontà saranno rimasti, se in seguito giungeranno alla barriera vivente e pregheranno di lasciarli passare, davanti a tale muraglia dispensatrice di Vita, di Luce e di Verità essi ben a lungo dovranno aspettare e sopportare molte angosce e afflizioni, affinché non rimanga più nemmeno un alito dello spavento suscitato in loro alla vista degli uomini disumani; perché questo riuscirebbe loro nocivo.
109. Perciò, o figlioli Miei, è necessario pregare per coloro che rimangono, perché questi hanno il massimo bisogno di essere provveduti, mediante la preghiera, o l’amore del loro prossimo e mediante le opere di misericordia. L’Amore di Dio è così grande che Egli non disdegna di invitarvi alla preghiera per i peccatori; poiché la vostra preghiera, che ai Suoi occhi è come il diamante dell’amore, li aiuterà a sollevarsi dal loro stato di oppressione e li libererà dal settuple velo che ricopre il loro cuore e l’occhio del cuore.
110. Voi non dovete mettervi sempre ginocchioni, oh no, bensì dovete sacrificare il vostro cuore come Io vi ho sacrificato il Mio sull’altare della croce. Poi, voi di certo direte: “Noi non possiamo pregare; anche se lo volessimo, la cosa non ci è possibile”.
111. Voi avete ragione! Per propria vostra forza non lo potete, ma solo se voi Mi avrete già detto: “O Padre, buon Padre nostro, prega Tu con me, perché senza di Te io nulla posso fare, nemmeno pregare!”. Provatevi una volta, e vedrete che Io volentieri sono pronto di pregare con voi e, nella preghiera stessa, di rendervi attenti tanto su quello che dovete tralasciare, quanto a quello che dovete fare. Notatevelo bene o cari figli, che questa è pure una regola del Nuovo Regno.
112. I Miei figlioli là non avranno una propria volontà, ma soltanto la Mia Volontà li dominerà. La Mia Volontà soltanto sarà la detentrice del Regno in ogni cosa. Perfino le minime faccende di casa saranno da essa presiedute, affinché sia adempiuta la Mia Parola, che suona: “E vi sarà un solo Pastore ed un solo gregge”. - Un gregge il quale sarà del tutto soggetto a Colui il Quale ha creato Cielo e Terra per Amore. Io, il Signore, vi benedico; ed oggi (il 25 gennaio 1888, di sera) parteciperò con tutti i figlioli alla preghiera della sera. - Amen!
25 - Gennaio - 1888
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