domenica 22 settembre 2024

La perseveranza nel bene esige grazie speciali

 


L'ULTIMO DI TUTTI

L'uomo è sicuro di ricevere tutte le grazie di cui ha bisogno, ma non è sicuro di corrispondere alle grazie ricevute. Gli occorre un soccorso ulteriore che, a rigor di termini, non è dovuto ad alcuno. Questo aiuto supplementare consiste in una maggiore intensità e tempestività della stessa Grazia; e ciò in conseguenza della triste condizione seguita al peccato originale.

Il Concilio di Trento dichiara: «L'uomo in stato di Grazia non può perseverare nel suo stato senza un aiuto speciale di Dio». Impariamo a pesare ogni singola parola.

1. Si tratta dell'uomo in stato di Grazia, cioè che possiede la vita soprannaturale, che ha diritto alle grazie ordinarie. Non possiede già tutto quello che gli occorre per raggiungere il fine? No, tenuto conto della sua fragilità, non ha ancora tutto.

2. Si tratta di ogni uomo, fosse pure di un santo. Come? Neppure un santo può avere la certezza di un certo qual `diritto' a simili grazie? No!

3. Non si sta parlando di perfezione o di crescita nella vita spirituale e nell'unione con Dio, ma semplicemente di perseveranza nello stato di Grazia. Non posso, dunque, tenermi sicuro di restare quel che sono e di conservare quel che possiedo, se lo voglio con tutte le mie forze? No, perché senza un aiuto supplementare, la mia volontà è pronta a venir meno ad ogni istante.

4. Si tratta di `impossibilità'. Il Concilio non parla di difficoltà, né grande né piccola, ma di precisa `impossibilità' di fatto.

È necessario richiamare alcune nozioni fondamentali di teologia: per perseverare nel lungo periodo occorre una grazia speciale; per perseverare di fronte a pericoli straordinari, ci vuole una grazia dello stesso genere; per questo la brevità della vita può essere considerata un dono prezioso; comunque la scelta del momento favorevole per una buona morte è sempre una grazia del tutto speciale.

Mio Dio, forse ho davanti ancora molti anni da vivere. Se non otterrò una tua grazia speciale mi perderò. E se, in un momento imprevisto, sopravvenisse qualche difficoltà più grave? Di certo finirei male se in quel preciso momento non ricevessi una nuova effusione della tua Grazia.

Mio Dio, posso rendermi infedele nell'età matura, nella vecchiaia, nell'ultimo giorno; posso sbagliare gravemente ed essere sorpreso dalla morte in stato di peccato, senza una tua grazia speciale.

Se, con il peccato mortale, mi accadesse di perdere la vita dell'anima, non avrei niente in mano che mi assicuri di riprenderla, non potrei mettere avanti nulla che meriti in modo assoluto che Dio me la restituisca. Senza una speciale grazia, non riuscirei mai a ritrovare le giuste condizioni e la preghiera sufficiente per riottenerla.

Fammi sentire vivamente, o Dio, che cosa significa essere totalmente in tuo potere; dammi la volontà di restare davanti a te in atteggiamento di assoluta dipendenza, evitando il pericoloso e criminale atteggiamento della superbia.

Leopold Beaudenom


Nessun commento:

Posta un commento