mercoledì 18 settembre 2024

Presto Dio purificherà questo mondo con il grande castigo misericordioso.

 


Messaggio della Regina del Rosario dato a Gisella 16 settembre 2024


Cari figli,
vi invito da oggi, a pregare con forza per la Pace! Vi invito al filiale abbandono alla Speranza. Vi invito a pregare per la Chiesa di Cristo! Ricordate figli miei, che Il mio Cuore Immacolato è il vostro rifugio sicuro, dove sarete consolati, amati e protetti.
Figli, venite a Me! Datemi le vostre mani ed Io vi porterò a Gesù. Presto Dio purificherà questo mondo con il grande castigo misericordioso. Ora vi lascio con la mia benedizione, nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

BREVE RIFLESSIONE

Con queste parole, la Madre di Dio ci fa comprendere che la preghiera nella nostra vita, non solo deve assumere ogni giorno un valore importante, ma ci suggerisce che essa deve essere recitata con forza. Quella forza che viene dal cuore e dall’anima, perché solo in questo modo riusciamo ad abbandonarci in modo filiale alla Speranza. Quella Speranza che ci viene donata da Dio e che non delude mai. Preghiamo con fiducia per la Sposa di Gesù: la Chiesa, affinchè si rinnovi costantemente e rimanga sempre fedele all’annuncio del Vangelo. Rifugiamoci umilmente nel Cuore Immacolato di Maria, dove assaporeremo sempre il suo immenso Amore che consola e protegge noi tutti suoi figli. Mettiamoci nelle sue mani, e Lei compirà ogni cosa per noi.
Saremo anche testimoni “del castigo misericordioso di Dio”. Questa “controversa” espressione ci fa comprendere che l’aspetto misericordioso di Dio, non si scontra con la sua Giustizia. Il castigo è un atto di misericordia del Signore, perché Lui vuole “per forza” la nostra salvezza, ma siamo noi che talvolta la respingiamo completamente, anche se proprio attraverso questo “castigo” che Gesù ha subito per noi, ci ha salvati. Le parole del Profeta Isaia ci aiutano a comprendere questa espressione: “Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti”. (53,4-5)

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